Fra Galdino |
E' un laico cappuccino incaricato della raccolta delle
elemosine §.
A lui si deve l'introduzione dell'elemento del favoloso nel romanzo,
perchè è lui a raccontare ad Agnese
e alla figlia la storia del miracolo delle noci.
Da lui Agnese, di ritorno al paese dopo che Lucia si è riparata nel convento
di Monza, apprende con tristezza che Padre
Cristoforo è stato trasferito a Rimini §.
Frà Galdino ha il grado di furbizia necessaria ad ottenere da
chi lo ospita una elemosina abbondante, un po' con la loquela, un
po' con la sua istintiva conoscenza della natura umana.
Ad Agnese, che si angoscia per l'assenza di Cristoforo, propone
di rivolgersi ad un altro padre cappuccino, Zaccaria, che
descrive con dettagli all'apparenza positivi, ma che ottengono
solo di scoraggiare la donna.
Questo Zaccaria dalla voce flebile e dalla barbetta rada sarà certo un uomo di grande rettitudine e pieno di risorse, ma la gente, si sa, guarda anche all'aspetto esteriore. E questo è il principale insegnamento che si può trarre dal dialogo fra Agnese e Galdino.