Il sarto del villaggio |
Il sarto che accoglie Lucia dopo il suo ritorno dal
castello dell'Innominato
è un uomo semplice, entusiasta e gentile, che parla volentieri
ed è pronto a fare del bene §.
Vive in tempi di ignoranza, ma non è analfabeta, anzi, si vanta
di aver letto e riletto più libri, fatto che lo fa sentire un
colto.
Di questa cultura fa sfoggio ad ogni occasione, vantandosene in
modo un po' patetico, ma senza essere borioso, anzi, riuscendo
addirittura simpatico. Il fatto di aver ricevuto in casa sua il Cardinal Borromeo lo riempie di
orgoglio. Ha appeso una effigie del pastore allo stipite della
porta di casa e non fa che ripetere ai suoi ospiti che il
grand'uomo è stato da lui.
Lucia fa la sua conoscenza
dopo la predica del Borromeo, che egli riassume con impicciato
entusiasmo, interrotto continuamente dai bambini.
Il suo tormento è che, al momento di congedarsi dal cardinale,
quando egli avrebbe voluto uscirsene con una frase di effetto che
mostrasse quanto era colto ed affabile, l'unica cosa che ha
potuto dire, travolto dall'emozione, è stato un banalissimo
"Si figuri", per il quale ancora e ancora si cruccia.