Donna Prassede

Donna Prassede è nel romanzo il prototipo di nobildonna "d'alto affare", ed è rappresentata come una di quelle dame salvatrici del mondo che si ritengono indispensabili a portare i derelitti sulla via della redenzione, che sarebbe poi quella delle loro idee ristrette §.
Bigotta e di poco cervello, vuole a tutti costi far del bene a
Lucia e non trova modo migliore che parlarle male di Renzo, da lei ritenuto, secondo quanto dice la versione ufficiale, un vero pendaglio da forca §.
La sua religione è fanatismo e le sue poche idee sono sbagliate. Tiranneggia il marito e le figlie - tre monache e due maritate-, di cui in pratica governa i conventi e le case.
Manzoni, liquidandola, dice di lei "Di Donna Prassede quando abbiamo detto che era morta, è detto tutto".


I Personaggi del romanzo