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CONTENUTI
Creatività classica e contemporanea.
Aree presenti sul CD-ROM:
La Bacheca del Pensiero.
Documenti di saggistica ad uso didattico di libera consultazione. Racconti e poesie, per esprimere se stessi e la propria sensibilità interiore.
Stoà Poikìle.
Il portico delle pitture. Un viaggio virtuale verso le nuove frontiere dell'arte contemporanea.
I Graffiti.
"Arte incompresa, urlo dalle metropoli, imbrattamento sociale o semplice mania di protagonismo?"
Aree raggiungibili su Internet:
I madonnari e il senso dell'arte.
"Costruire castelli di sabbia in una piazzola del metrò"
Codici miniati e scarabocchi al telefono.
"La bellezza di arricchire ciò che facciamo con ornamenti"
Tatuaggio e piercing nel 2000.
"Nell’era delle password e le firme digitali ancora il modo più antico per differenziarsi e riconoscersi nella massa"
Quale premio dare ai Simpson?
"Un cartone animato che sembra un film di Altman. I ragazzi di oggi sono più svegli di quelli di ieri o sono io ad essere tardo?"
Hyperion e Hyperione
"Ovvero la fantascienza che prende a piene mani dalla classicità, la bellezza di un libro adatto non solo agli addetti ai lavori"
Il trash ed il riciclo più ostinato.
"La vediamo ovunque e c’é già chi chiama così la nostra decade..."
Leonardo, genio incompreso, pazzo creativo.
"Molto son più antiche le cose che le lettere...a noi basta le
testimoniantie delle cose"
Musica elettronica.
"Quello era lo "sfregamento" che si era aspettato, rifletté Trevize, ma non
produceva affatto un rumore molesto. C’era una successione di note dolce e
melodiosa; ogni strumento forniva il proprio apporto, e il tutto si fondeva
in un piacevole amalgama.
Non possedeva l’infinita complessità della musica elettronica (la "vera
musica" a giudizio di Trevize) ed era qualcosa di abbastanza ripetitivo.
Eppure via via che l’orecchio si abituava a quello strano sistema sonoro,
Trevize cominciò a cogliere anche certe sfumature. Era necessario un certo
sforzo, però, e Trevize pensò con rimpianto alla precisione matematica ed
alla purezza timbrica della "vera musica"... comunque, riconobbe che, se
avesse ascoltato spesso la musica di quei semplici oggetti di legno,
probabilmente alla fine gli sarebbe piaciuta."
(Isaac Asimov, Fondazione e terra, 1986)
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