Gli osti

Gli osti sono una categoria ampiamente rappresentata nel romanzo, e tristemente nota a Renzo.
Sono astuti, garbati con tutti gli avventori, ma particolarmente gentili con i più forti, che sanno distinguere al primo sguardo, specie se si tratta di spie o di
bravi di qualche signorotto.
Cercano, se possibile, di difendere i loro interessi senza andare contro quelli dei loro avventori.
I galantuomini sono quelli che pagano il conto e, se devono accoltellare qualcuno, lo aspettano fuori dell'osteria
§; §.
L'oste dell'osteria della "luna piena", al veder entrare Renzo durante i tafferugli di San Martino, si chiede subito se egli sia "cane o lepre"
§ e, quando decide per la seconda versione, lo mette a letto e se ne va difilato a denunciarlo alla polizia, argomentando lungo la strada che la colpa non è sua se il mondo va come va e gli osti si devono difendere in qualche modo §; §.
Forte di quest'esperienza, con gli osti successivi Renzo non si lascerà sfuggire più che poche parole, il necessario per chiedere da mangiare e per sapere le notizie che gli sono necessarie, dissimulando le sue vere intenzioni.
Così avviene a Gorgonzola, dove il giovane chiede se si sia lontani dall'Adda e, vedendo l'espressione incuriosita del suo ascoltatore, si tiene le altre domande per sè
§.


I Personaggi del romanzo