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Vox in Side
L'Anello che non tiene

Cieli e bits per Bacchelli

Mi sto muovendo nel Dubbio. Non so decidere se relegare queste note in Lingua e Ginnastica o se nasconderle fra una maglia e l’altra della catena poetica da voi generosamente offerta.
Il dubbio è forte, poco meno di quello danese, ma bastevole ad offuscare le mie fattive ore di traduzione.
L’occasione che ha scatenato questo turbamento dimora nei temi proposti da Vox Inside. Avendo scelto, con innocenza senile, di parlar bene di Bacchelli ho poi inciampato, e benedico il sasso scheggiato, nella vostra acuminata, seppur lieve, recensione di "Laboratorio" che non avevo il piacere di conoscere e della cui segnalazione Vi ringrazio.
L’idea di condurre le nozze fra Bacchelli e il tema scrivano di Laboratorio mi avvolge.
La sensualità della lingua salvata fa di me il consapevole officiante di questo matrimonio morganatico.
Non so se Bacchelli sia il Re, il Re che non può ritirarsi dal Dovere di dare forma legittima alla Scrittura che, amando, ha già fatto sua. Del resto poco so anche di Scrittura, di Lei mi è giunta l’eco che, pur facendo il più antico mestiere del mondo, riesce ancora ad incantare e a mentire con occhi di fanciulla.
Bacchelli La amava di un amore pastorale e costante, tenace sulla distanza, timoroso nell’attimo.
Con l’illusione della certezza sulla bocca, convinse lui solo che la vita di campagna, lontana dal fragore della Corte,
l’avrebbe resa meno allusiva e più tranquilla, non fosse altro per quella teoria di mulini che col loro lento muovere
aiutano il ritmo del respiro e il muovere della mano.
Bacchelli dispiegava davanti a lei le risaie, apriva i canili, accendeva piccoli fuochi nei giardini all’italiana per rendere sicuri i falsi labirinti, buoni per emozionare sciocchi cortigiani dipinti.
Aspettava l’odore della mietitura per portarla all’ombra dei pozzi dove la accarezzava con mano lieve, senza sapere la fine.
Ma la regalità, come si sa, non preserva dal tradimento essendone sovente la figlia virtuosa.
Bacchelli fremeva, Scrittura partoriva e Certezza non c’era, ne riguardo a Lei ne tantomeno sui figli generati.
La Storia insegna che un Re buono rischia l’oblio. L’altra storia racconta che Scrittura finse persino di morire per liberarsi dall’equivoco di quell’amore sempre uguale a se stesso.
E quelli nel fosso, inchiodati dagli argomenti e derisi dalla solitudine? Uccidano il re e governino,
ne sposino la baldracca e ne adottino i figli, oppure gli rendano onore e la facciano finita col timore del buio.

Alla Granetto Editore che, spero, superata la comprensibile pudicizia, deciderà di pubblicare la mia web,
i più cordiali saluti e il mio dovuto ringraziamento.

A Presto Virginia Grace Kerber

Recensione sito Laboratorio

Lingua & Ginnastica
Siete invitati ad abusare della capacita' peculiare della specie umana di servirsi dell'organo mobile,
ricoperto di mucosa, che di solito partecipa al meccanismo della masticazione e della deglutazione,
per il fine improprio di rappresentare l'attivita' dei centri nervosi del vostro cervello.
Si accettano segni vocali complessi inviati con qualsiasi mezzo:
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Granetto Editore Milano 20154 Via Messina, 20 Tel. 02-3361.1517 e-mail: latoside@micronet.it

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