La famiglia dell'oboe consiste di strumenti che hanno un'ancia doppia attraverso la quale si produce il suono. Ogni strumento della famiglia dell'oboe Φ, in effetti, a sua volta, il capo di una famiglia. Gli strumenti a doppia ancia sono l'Oboe, il Corno Inglese, l'Oboe d'Amore, il Fagotto e il Controfagotto.
L'ancia Φ in genere un pezzo di bamb∙ molto delicato, lungo circa 6,5 centimetri. Il suono si produce in modo analogo a quando si soffia attraverso un filo d'erba tenuto teso tra i pollici. Negli strumenti a doppia ancia, i due pezzi di canna vengono legati assieme e inseriti in un cannello metallico rivestito di sughero all'estremitß inferiore per meglio aderire al corpo dello strumento.
L'interprete soffia attraverso l'ancia. L'ancia vibra e fa vibrare l'aria nel tubo, il che determina la produzione del suono desiderato. Il tono Φ ampliato e modificato dalla forma del tubo, dalle chiavi e dalle leve.
I suonatori professionisti dedicano molto tempo alla preparazione delle ance pi∙ adatte al loro strumento. Scelgono il pezzo conveniente, lo mettono a bagno nell'acqua, lo piegano in due, lo tagliano nella lunghezza desiderata, e finalmente, utilizzando strumenti molto delicati, riducono lo spessore fino al punto ideale. L'ancia deve essere molto sottile, per vibrare liberamente, il che la rende anche molto fragile. Un'ancia troppo grossa rende difficile l'interpretazione di brani in staccato, mentre un'ancia troppo rigida produce suoni aspri.
1. Il pezzo originale di canna Φ tagliato verticalmente in tre.
2. Uno dei pezzi Φ piegato.
3. L'estremitα viene tagliata, l'altra Φ legata e tenuta in posizione da un fermaglio metallico.
4. Le due lamine della canna sono assottigliate allo spessore desiderato.
5. Il fermaglio viene inserito nel cannello.
Per suonare, l'interprete deve umettare l'ancia. Possiamo vedere che gli interpreti efettivamente lo fanno, qualche istante prima d'iniziare il loro brano.
Visto che in genere Φ lo stesso interprete che prepara le proprie ance, lo strumento acquista un carattere molto
personale. E, in effetti, il suono dello strumento traduce con chiarezza il gusto personale dell'interprete, nonchΘ le differenze di stile che si riscontrano nei diversi paesi.
L'Oboe
L'Oboe Φ il pi∙ corto degli strumenti a doppia ancia, e i suoi suoni sono i pi∙ acuti. Generalmente fatto di legno, con la forma di un tubo conico, la cui estremitα inferiore ha la forma di una campana svasata, rifinita da un anello metallico nella circonferenza.
Gli orifici dell'oboe sono pi∙ piccoli di quelli del flauto. L'oboe ha tre pezzi, tenuti assieme molto strettamente: il pezzo superiore, il pezzo di mezzo e la campana. L'ancia doppia si inserisce all'estremitα superiore del primo pezzo. L'oboe Φ lungo 65 centimetri, un centimetro meno del flauto.
Il suono caratteristico dell'oboe riceve una gran varietα di aggettivi, tali come nasale, mordente, incisivo, penetrante, stridulo, pungente. Ma, allo stesso tempo, l'oboe ha anche una sua dolcezza particolare. L'oboe consente l'interpretazione di brani rapidi con grande agilitα.
Il suo colorito tonale e le sue capacitα espressive fanno dell'oboe uno degli strumenti assolo preferiti tra quelli che compongono l'orchestra. La maggior parte dei brani per oboe si trovano nella portata mediana delle sue possibilitα sonore. Tra le composizioni pi∙ belle per oboe vanno menzionati il secondo movimento della Sinfonia in Do maggiore di Bizet, molte delle Ouvertures di Rossini, brani della Seconda sinfonia di Brahms, e molte altre.
Non Φ facile cambiare l'altezza del suono dell'oboe, e per questo spetta all'oboe, tradizionalmente, stabilire il tono La, prima dell'inizio di un concerto, e tutti gli altri strumenti dell'orchestra vengono intonati per rapporto a questo La.