L'elemento ritmico si ripete in due serie di rapidamente ascendenti sequenze.
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Il primo tema emerge da questo minuscolo germoglio, basandosi sulla catena ripetitiva ascendente del motivo in una varietα di tonalitα, che danno al flusso melodico un vigoroso contenutodrammatico.
Avete osservato che le sequenze vengono eseguite da strumenti diversi, anche se sembra provengano tutte dai violini? In realtα, il motivo Φ eseguito dai secondi violini, poi dalle
viole e finalmente dai primi violini. Ascoltate di nuovo. Ora siete riusciti ad individuare la differenza?
Chiunque ascolti queste tre sequenze crederα senz'altro che Beethoven le abbia composte sulla base di un intervallo costante. Ma ci≥ non Φ esatto. Il motivo originale si basa su un
intervallo di terza maggiore. Al secondo scoppio si pu≥ riconoscere un intervallo di terza minore. Abbiamo qui, dunque, una sequenza tonale.
Osservate ora questo esempio, e cercate di decifrare l'intervallo della seconda sequenza. Cos'abbiamo qui? Una seconda minore!
A prima vista, ci sembra di ascoltare la stessa melodia, in un tono pi∙ alto. Ecco come Beethoven riesce a mistificarci, facendo uso di un sotterfugio che poi ripeterα pi∙ volte nel corso della sinfonia.
In questa sequenza rapidamente ascendente, tutti gli strumenti si mantengono all'ultima nota fino a quando l'ultimo strumento riesce a sostenerla, producendo cos∞ un accordo (Do-Mi bemolle-Sol),che definisce la tonalitß base di Do minore.
Qui i fagotti e i violoncelli intervengono con un prolungato Do, che ribadisce appunto la tonalitß di Do minore.
La seconda serie di tre-sequenze-ascendenti forma (con le sostenutenote lunghe) un nuovo accordo (Sol-Si-Re), generalmente detto accordo di dominante. Questo accordo dominante suggerisce un puntodi domanda, in attesa di un seguito che ci riporti alla tonalitß d'impianto.
