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Text File | 1996-07-11 | 69.9 KB | 1,761 lines |
- Linux Italian-HOWTO
- Marco ``Gaio'' Gaiarin (gaio@dei.unipd.it)
- v0.4, 23 March 1996
-
- Questo HOWTO descrive in alcuni semplici passi come configurare il
- proprio sistema Linux per supportare pienamente la tastiera e il set
- di caratteri accentati italiano. Inoltre si vuole in questo testo
- censire il mondo Linux in Italia.
-
- 1. Introduzione
-
- 1.1. Linux in italiano?
-
- Vi sarete accorti tutti che, nonostante la potenza e la versatilitα di
- Linux, fargli capire che siamo in Italia non Φ uno dei compiti pi∙
- facili. La tastiera spesso e volentieri manca di qualche cosa, anche
- se ci sono le lettere accentate, queste non vengono mai visualizzate,
- tutte le misure per la stampa sono impostate al US Letter invece che
- al pi∙ consono A4
-
- Questo vuole essere un breve testo introduttivo che permetta di
- risolvere almeno i principali problemi.
-
- 1.2. Linux in Italia!
-
- Quello che di sicuro sappiamo Φ che Linux ha avuto un grosso successo
- in Italia, e sono nate mille realtα che ci girano attorno.
-
- Chi sviluppa o porta software, chi traduce e scrive howtos, chi scrive
- tesi, chi gioca, chi lavora...
-
- Insomma, ce n'Φ da riempire parecchie pagine!
-
- 1.3. Premesse
-
- 1.3.1. Cosa NON Φ questo HOWTO
-
- Questo testo NON Φ una guida all'installazione, nΦ un testo di
- introduzione a linux. Se questo Φ il vostro primo approccio a Linux,
- perchΦ lo avete appena installato o vi accingete a farlo, qui potete
- trovare solamente alcuni rimandi a altre pubblicazioni che vi possono
- aiutare.
-
- In particolare in questo testo si presume che:
-
- ╖ Abbiate Linux installato e funzionante. Quello che di sicuro non
- troverete qui Φ una guida alla risoluzione di problemi hardware.
-
- ╖ Abbiate una minima conoscenza della organizzazione del filesystem e
- la padronanza dei principali comandi, nonchΦ un'idea dei concetti
- di utente e utente ``root''.
-
- ╖ Abbiate una minima conoscenza dell'uso dei programmi fondamentali,
- come un MUA, un editor di testi, un news reader, ...
-
- Come editor consiglio joe(1) ai principianti. ╔ leggero, veloce, e
- funziona con una sintassi dei comandi WordStar compatibile.
-
- Se siete alle prime armi con Linux, lo avete appena installato, il
- consiglio che vi do Φ quello di mettere da parte questo HOWTO e farvi
- una certa cultura su Unix in generale e su Linux.
-
- Lettura ``obbligatoria'' Φ quella dell' Installation and getting
- started di Matt Welsh, o gli equivalenti libri in italiano,
- aquistabili nelle librerie specializzate. Trovate in fondo a questo
- testo, nella sezione bibliografica, tutti i riferimenti per reperire
- questi testi.
-
- 1.3.2. Cosa NON Φ Linux
-
- Non cercate in Linux la soluzione a tutti i mali. Linux in fondo Φ un
- gioco, e come tutti i giochi ha una grossa componente di serietα e una
- altrettanta grossa componente di divertimento.
-
- ╔ il sistema operativo giusto per le persone che hanno voglia di
- divertirsi. E si presta pi∙ degli altri a diventare una filosofia di
- vita.
-
- 1.4. Convenzioni tipografiche
-
- ╖ Questo Φ un programma(n) o file di configurazione del sistema.
-
- Il numero tra parentesi non Φ messo a caso. Vuol dire che quel
- programma Φ dotato di una man page, consultabile con il comando man
- n programma. Il fatto che scriva esplicitamente quel numero tra
- parentesi vuole essere un invito esplicito a leggere quella man
- page
-
- ╖ Questo Φ un comando da impartire o un nome di file.
-
- ╖ Questo Φ un [Tasto] sulla tastiera. Questa Φ una combinazione di
- tasti [Tasto1+Tasto2].
-
- Di solito, per comoditα, eviter≥ di scrivere le combinazioni di
- tasti con shift, perci≥ al posto di [a+Shift] scriver≥ il pi∙
- semplice [A]
-
- ╖ Questo Φ un termine nuovo presente nella sezione qui sotto o
- spiegato in seguito.
-
- 1.5. Terminologia
-
- root
- o anche supervisore. E' un utente particolare, privilegiato del
- sistema che ha diritto di vita e di morte su tutti gli altri.
- Inoltre solo lui pu≥ eseguire determinate operazioni, ed Φ il
- responsabile della manutenzione del sistema.
-
- 1.6. Note per questa versione Beta
-
- Questo HOWTO ormai ha raggiunto quella che sarα la sua struttura
- definitiva, ma ancora manca di parecchie cose, ed Φ sicuramente pieno
- di errori, spero non castronate ;) .
-
- Chiedo la massima collaborazione per portarlo ad una versione
- ``riveduta e corretta'', e vi incito a scrivermi per segnalarmi
- aggiunte, errori, dimenticanze, idee.
-
- Per adesso so che mancano le seguenti cose.
-
- ╖ Il paragrafo ``Terminologia'' va scritto, con tutti i riferimenti.
- Sarα, molto probabilmente, l'ultima cosa che far≥.
-
- ╖ Mancano parecchie informazioni dal lato Internet, scusatemi ma sono
- un paladino delle reti amatoriali, e Internet la frequento il meno
- possibile.
-
- ╖ Manca una sezione ringraziamenti decente, anche questa molto
- probabilmente sarα completata come ultima cosa.
-
- ╖ La sezione ``Per maggiori informazioni'' Φ ferma alla prima parte.
- Sono indeciso se farne una per tutto o farne una per capitolo. Ma
- mi sa che sceglier≥ la seconda ipotesi.
-
- 1.7. Ringraziamenti
-
- Grazie a tutti quelli che mi daranno una mano.
-
- Un grazie particolare va ad Anna.
-
- Inolte ringrazio Stefano che il 26 Maggio finalmente si sposa e quindi
- porta via da casa Maria Luisa, mia sorella. Che Dio lo abbia in gloria
- ;) .
-
- Ringrazio inoltre Rete PeaceLink per il supporto tecnico, ma anche per
- la sua schiettezza, libertα, intelligenza, rigore. Che poi sono le
- stesse qualitα di Linux.
-
- Ringrazio Maurizio Codogno e tutta l'area UNIX.ITA di rete FidoNet per
- aver gentilmente offerto parte della sua faq.
-
- 2. La Tastiera
-
- Quando premete un tasto sulla vostra tastiera, il controller interno
- della stessa spedisce una serie di valori (ScanCodes) al kernel.
- Esistono in commercio delle tastiere programmabili, ovvero delle
- tastiere con cui Φ possibile modificare gli scancodes generati.
-
- Vedremo anche che ci sono molti altri modi meno dispendiosi, oltre che
- cambiare tastiera, per poter associare effetti diversi ai tasti.
-
- Infatti Linux stratifica la gestione della tastiera, definendo tre
- categorie di gestione. Queste tre categorie, o modi, possono essere
- impostati dalle applicazioni, tramite IOCtls.
-
- ScanCode (Raw) Mode
- Quando il kernel viene posto in questa modalitα, non fa altro
- che passare, tali e quali, gli scancodes al programma che ne ha
- fatto richiesta. Programmi che hanno questo comportamento sono,
- per esempio, X(1) e DOOM.
-
- Potete vedere gli scancode della vostra tastiera semplicemente
- facendo un showkey -s.
-
- KeyCode (Medium Raw) Mode
- Altrimenti il kernel converte gli scancode in eventi detti
- KeyCode composti da un flag, che indica se Φ un evento di tasto
- premuto o di tasto rilasciato, e da un numero identificativo del
- tasto stesso, tra l'altro seguendo l'ordine logico della
- tastiera, ovvero [Esc]=1, [F1]=2, ... Non esistono
- combinazioni. Anche il premere il tasto [Alt] o [Ctrl] genera un
- KeyCode, mentre premere in contemporanea pi∙ tasti genera
- semplicemente pi∙ KeyCode di pressione corrispondenti.
-
- Questi caratteri possono essere passati direttamente
- all'applicazione che ne fa richiesta in KeyCode mode. Non Φ
- molto usuale, infatti l'unica applicazione a me nota Φ
- showkey(1) che senza l'opzione -s serve proprio a fare vedere i
- KeyCode.
-
- KeySim Mode
- I KeyCode vengono filtrati dal kernel attraverso la KeyMap,
- ovvero una tabella di conversione. Non Φ un eufemismo, si
- tratta di una particolare tabella, un file di testo, che
- contiene tutte le conversioni KeyCode->KeySim. Questa
- conversione genera in uscita caratteri o stringhe (dette
- sequenze di escape, ovvero stringhe di caratteri che cominciano
- sempre con il carattere ASCII 26) seguendo lo standard VT100,
- ovvero lo standard che Linux adotta per i suoi terminali
- virtuali, o virtual consoles.
-
- Fanno parte di questa categoria la stragrande maggioranza degli
- applicativi, a partire da shells, editors e programmi vari.
-
- 2.1. Console
-
- Come abbiamo visto, possiamo agire al livello 3, modificando la
- KeyMap, per poter ottenere tutto quello che vogliamo.
-
- ╔ sufficiente impartire il comando loadkeys it.map oppure loadkeys
- /usr/lib/kbd/keytables/it.map per riconfigurare la tastiera.
-
- Se nessuno dei due comandi funzionasse (rispondono ``cannot load file
- it.map''), allora evidentemente si ha una distribuzione molto vecchia
- di linux, oppure non si Φ correttamente installato il file. Non resta
- altro che prenderlo dal pi∙ vicino sito internet o BBS e copiarlo
- nella directory /usr/lib/kbd/keytables.
-
- Di solito conviene aggiungere questo comando nel file
- /etc/rc.d/rc.local, in modo che venga eseguito ad ogni avvio del SO.
-
- Il programma di setup della slackware permette di scegliere la KeyMap
- e di installarla automaticamente. Di solito, per mancanza di spazio
- fisico sul disco ``root'', non Φ possibile utilizzare la tastiera
- italiana nella fase di installazione. Completata l'installazione, e
- comunque possibile sceglierla eseguendo setup e rifacendo la
- configurazione del sistema.
-
- Questa KeyMap inoltre supporta alcune aggiunte molto comode per i
- programmatori, come le parentesi graffe, il carattere tilde e il
- carattere apice inverso ottenuti premendo rispettivamente [AltGr+8],
- [AltGr+9], [AltGr+0] e [AltGr+'].
-
- Ovviamente la modifica della tabella interessa tutto il sistema, anche
- se solitamente anche un utente comune pu≥ compiere questa operazione.
- Si consiglia quindi, quando comporti problemi di sicurezza, di
- impedire l'esecuzione dei programmi citati a utenti diversi da root,
- agendo sui permessi di esecuzione dei file.
-
- Altro programma utile oltre al giα citato showkey(1) Φ dumpkey(1) che
- produce in output la tabella di conversione corrente. Si considerano
- utili letture le manpages di questi programmi.
-
- I programmi che girano in console di solito non hanno bisogno di
- accorgimenti particolari per utilizzare la tastiera italiana. Il
- problema maggiore, in questi casi, Φ quello di completare la dotazione
- di comandi del programma, di modo che il suo uso ne sia semplificato.
-
- 2.1.1. Shells (interpreti di comandi)
-
- 2.1.1.1. tcsh(1)
-
- Φ dotata di un comando che serve ad assegnare delle macro a dei
- KeySym, ovvero bindkey.
-
- Ad esempio, aggiungendo questo nel proprio $(HOME)/.cshrc (oppure per
- rendere valida la modifica per tutti gli utenti in /etc/csh.cshrc come
- root) si ottiene la possibilita' di usare i tasti [Home],[End] e
- [Canc] con i loro corretti siglificati:
-
- ______________________________________________________________________
- if ($term == "xterm" || $term == "vt100" \
- || $term == "vt102" || $term !~ "con*") then
- # bind keypad keys for console, vt100, vt102, xterm
- bindkey "\e[1~" beginning-of-line # Home
- bindkey "\e[2~" overwrite-mode # Ins
- bindkey "\e[3~" delete-char # Delete
- bindkey "\e[4~" end-of-line # End
- endif
- ______________________________________________________________________
-
- 2.1.1.2. bash
-
- Similmente a quanto fatto per tcsh, aggiungendo nel file
- $(HOME)/.inputrc le seguenti righe:
-
- ______________________________________________________________________
- "\e[1~": beginning-of-line
- "\e[3~": delete-char
- "\e[4~": end-of-line
- ______________________________________________________________________
-
- ci si ritrova con i tasti [Home], [Canc], e [Fine] correttamente
- rispondenti alle funzioni che uno si aspetta.
-
- 2.1.2. Editors
-
- 2.1.2.1. Emacs 19
-
- Emacs soffre di una grossa problematica. Il tasto [BackSpace] genera
- in linux il carattere ascii Ctrl-h (o 0x08), che sfortunatamente, da
- quando esiste emacs sulla terra, Φ anche il caratere con il quale
- viene richiamato l'help, e che, per rendere le cose ancora piu'
- semplici, Φ lo stesso che viene generato comunque premendo [Ctrl+h].
- Insomma, le scelte sono due. O si rimappa BS su qualche altro tasto, o
- su qualche combianzione di tasti, oppure si sposta il tasto di help da
- qualche altra parte. Ho scelto di seguire la seconda via. I cultori
- di Emacs non se l'abbiano a male, questo non vuole essere un golpe...
-
- Emacs 19 ha una funzione del linguaggio interno elisp define-key che
- serve proprio ad assegnare i tasti. In questo modo vedremo di
- sistemare le cose, ovvero assegnamo al tasto BS il suo vero
- significato, spostando il tasto per richiamare l'help su qualche altro
- tasto. Piazzando questo nel proprio $(HOME)/.emacs:
-
- ______________________________________________________________________
- ;; map function keys on PC keyboard
- (setq term (getenv "TERM"))
- (if (or
- (string= "xterm" term)
- (string= "con" (substring term 0 3)) ; linux consoles
- (string= "vt100" term)
- (string= "vt102" term))
- (progn
- (defun my-setkey-hook ()
- (define-key function-key-map "\e[1~" [home])
- (define-key function-key-map "\e[2~" [insert])
- (define-key function-key-map "\e[3~" [delete])
- (define-key function-key-map "\e[4~" [end])
- ;; these are just my own sequences
- ;; so I can use the keys under Emacs
- (define-key function-key-map "\e[40~" [C-prior])
- (define-key function-key-map "\e[41~" [C-next])
- ;; function keys: use same mapping as xterm
- (define-key function-key-map "\e[11~" [f1])
- (define-key function-key-map "\e[12~" [f2])
- ;; ...
- (define-key function-key-map "\e[24~" [f12])
- (define-key function-key-map "\e[25~" [S-f1])
- (define-key function-key-map "\e[26~" [S-f2])
- ;; ...
- (define-key function-key-map "\e[39~" [S-f12])
- )
- (add-hook 'term-setup-hook 'my-setkey-hook)
- )
- ()
- )
- ______________________________________________________________________
-
- Ovviamente tutto deve essere cos∞ com'Φ, ovvero emacs fa molta
- differenza tra maiuscolo e minuscolo.
-
- Ora che abbiamo assegnato dei codici ai tasti, dobbiamo assegnare
- delle funzioni da eseguire! Anche qui emacs ci viene in aiuto con il
- comando interno global-set-key. Al solito, aggiungendo questo nel
- file $(HOME)/.emacs:
-
- ______________________________________________________________________
- (global-set-key [delete] 'delete-char)
- (global-set-key [home] 'beginning-of-line) ; you might not want this
- (global-set-key [end] 'end-of-line) ; nor this
- (global-set-key [C-prior] 'beginning-of-buffer)
- (global-set-key [C-next] 'end-of-buffer)
-
- (global-set-key [f1] 'help-for-help)
- ;; ...
- (global-set-key [S-f12] 'info)
- ______________________________________________________________________
-
- Le cose dovrebbero andare a posto.
-
- La lettura del help ipertestuale di emacs in formato info e'
- consigliata per saperne di piu'. Si ottiene con emacs -f info.
-
- 2.2. XFree86
-
- NOTA: (a mo' di disclaimer ;) Se fino ad adesso Φ stato facile copiare
- dagli altri HOWTO, ora le cose si fanno ardue. I due testi che ho
- preso come spunto (KBD FAQ e Key-Setup mini howto) fanno scelte
- diferenti e non compatibili. Non tutto funziona o si comporta come
- dovrebbe essere. Il problema nasce da una diversa ``filosofia'', o
- meglio, punto di vista, dei teams di sviluppo di Linux e XFree, che
- porta a facili, piccole ma fastidiose, incompatibilitα. Se qualcuno Φ
- pi∙ bravo di me e riesce a trovare una soluzione funzionante, si
- faccia avanti. Io uso troppo poco X per farmene un problema di vita...
-
- Come abbiamo giα accennato in precedenza, X(1) si riporta in modalitα
- ScanCode, ovvero vα ad interagire direttamente con l'hardware, il
- controller della tastiera.
-
- X inoltre utilizza le sue convenzioni per la gestione dei tasti,
- ovviamente diversa da quella di Linux. X associa ad ogni tasto un
- codice (e fin qui niente di diverso), assieme a dei modifiers, ovvero
- dei modificatori, ovvero dei flags che indicano la contemporanea
- pressione dei tasti CTRL, ALT, SHIFT, META, SUPER, HYPER.
-
- Tutti i codici associati ai tasti possono essere visti nel file
- /usr/lib/X11/XKeysymDB. Occhio che non Φ un file di gestione della
- tastiera, ma solo un database di nomi di tasti!!! Insomma, non
- picchignate... Tutte quese cose possono essere anche viste
- utilizzando il programma xev(1), che monitorizza e visualizza tutti
- gli eventi di X.
-
- Ovviamente X fa il possibile per rendere indolore il passaggio dalla
- console al modo grafico. Cerca di ricavare da linux tutto quello che
- gli serve per inizializzare il suo driver di tastiera. Il problema Φ
- che sbaglia miseramente, ovviamente sul solito, sfortunato, tasto di
- [BackSpace].
-
- Bisogna aggiustare le cose a mano, con il programma xmodmap(1), ma
- vedremo che questo di solito non basta.
-
- Come prima cosa bisogna avvisare X che abbiamo intenzione di usare
- [AltGr] come modificatore META. (Non vi ricordate? era una di quelle
- imbarazzanti domande che vi ha posto xf86config(1)...)
-
- A tal fine Φ bene che ci sia una cosa come questa nel vostro
- XF86Config(1)
-
- ______________________________________________________________________
- Section "Keyboard"
-
- [...]
-
- LeftAlt Meta
- RightAlt ModeShift
-
- EndSection
- ______________________________________________________________________
-
- Ora non resta che modificare i KeySym associati a BS e DEL.
-
- Ovviamente xmodmap(1) non fa altro che associare KeySym a X KeyCodes,
- come il buon vecchio loadkeys.
-
- Qui, a meno di volersi lanciare in una completa personalizzazione
- della tastiera, basta correggere la scorretta impostazione dei tasti
- BS e DEL.
-
- I metodi sono 2:
-
- O si crea un file $(HOME)/.Xmodmap cos∞ fatto:
-
- ______________________________________________________________________
- keycode 22 = BackSpace
- keycode 107 = Delete
- ______________________________________________________________________
-
- e si fa in modo che il proprio $(HOME)/.xinitrc o il generale
- /var/X11R6/lib/xinit/xinitrc abbia una riga del tipo
-
- ______________________________________________________________________
- usermodmap=$HOME/.Xmodmap
-
- if [ -f $usermodmap ]; then
- xmodmap $usermodmap
- fi
- ______________________________________________________________________
-
- Oppure inserire direttamente in $(HOME)/.xinitrc o
- /var/X11R6/lib/xinit/xinitrc le righe:
-
- ______________________________________________________________________
- # map the [BackSpace] key to the BackSpace keysym.
- xmodmap -e "keycode 22 = BackSpace"
- # map the [Delete] key to the Delete keysym.
- xmodmap -e "keycode 107 = Delete"
- ______________________________________________________________________
-
- che eseguono direttamente la reinizializzazione.
-
- ATTENZIONE che /var/X11R6/lib/xinit/xinitrc o $(HOME)/.xinitrc devono
- avere sempre come ultima riga eseguibile il nome del window manager,
- di solito fvwm(1), altrimenti X esce appena eseguito la lista di
- elementi nei suddetti file. Consiglio caldamente, se si vuole fare il
- proprio $(HOME)/.xinitrc, di copiarlo da quello generale e fare SOLO
- AGGIUNTE!!!
-
- Le applicazioni X di solito vengono configurate via risorse. Le
- risorse sono dei file che vengono caricati da X
- (/var/X11R6/lib/xinit/.Xresources, e poi $HOME/.Xresources) nel
- momento dell'avvio, e poi dei file, che hanno per≥ la stessa sitassi,
- che vengono caricati da ogni applicazione e che si trovano tutti in
- /var/X11R6/lib/app-defaults.
-
- Queste impostazioni vengono gestite da un resource manager, ovvero un
- programma che si accolla la responsabilitα di inserire, modificare,
- aggiornare dei valori in un database.
- Questo accade nel solito /var/X11R6/lib/xinit/xinitrc o
- $(HOME)/.xinitrc, precisamente alle righe:
-
- ______________________________________________________________________
- userresources=$HOME/.Xresources
- sysresources=/var/X11R6/lib/xinit/.Xresources
-
- if [ -f $sysresources ]; then
- xrdb -load $sysresources
- fi
-
- if [ -f $userresources ]; then
- xrdb -load $userresources
- fi
- ______________________________________________________________________
-
- Una lettura delle man page di X(1) e xrdb(1) sono consigliate per
- chiarirsi le idee.
-
- 2.2.1. Programmi di emulazione terminale
-
- In questo caso dobbiamo cercare di convertire la pressione dei tasti
- in X in codici VT100 compatibili, che ormai sappiamo essere lo
- standard di Linux, da mandare attraverso il programma di emulazione
- terminale.
-
- Tutto questo NON si applica a rxvt(1), che per adesso resta un caso
- patologico a parte.
-
- 2.2.1.1. Famiglia degli xterm (xterm, color_xterm, ...)
-
- Aggiungendo queste righe nel proprio $(HOME)/.Xresources:
-
- ______________________________________________________________________
- *VT100.Translations: #override <Key>BackSpace: string(0x7F)\n\
- <Key>Delete: string(0x1b) string("[3~")\n\
- <Key>Home: string(0x1b) string("[1~")\n\
- <Key>End: string(0x1b) string("[4~")\n\
- Ctrl<Key>Prior: string(0x1b) string("[40~")\n\
- Ctrl<Key>Next: string(0x1b) string("[41~")
- ______________________________________________________________________
-
- tutti i programmi, shell e cose varie che girano nell'xterm si
- dovrebbero comportare tali quali che in console.
-
- 2.2.2. Editors
-
- 2.2.2.1. Emacs 19
-
- In teoria le cose dovrebbero essere giα a posto.
-
- Il problema Φ che emacs Φ un programma tasto-dipendente, ovvero fa un
- uso smodato di combinazioni di tasti.
-
- Il consiglio che vi do Φ che, se vi trovate con combinazioni di tasti
- non mappati o con comportamenti stani, provate a vedere, in un buffer
- vuoto, che cosa genera la pressione del tasto usando il comando view-
- lossage (di solito [Ctrl+h] [l]) per vedere che cosa e' stato
- generato.
-
- Poi non vi resta che aggiungere una riga al vostro file $HOME/.emacs
- visto sopra.
-
- 2.2.3. Applicazioni Motif
-
- Anche in Motif il tasto [Delete] da molti problemi. Un esempio di
- queste applicazioni Φ Mosaic o Netscape. Basta aggiungere queste righe
- nel proprio $HOME/.Xdefaults:
-
- ______________________________________________________________________
- !
- ! To make Backspace delete-previous-character and Delete
- ! delete-next-character in Motif applications generally ...
- !
- *XmText.translations: #override \n\
- ~a <Key>osfBackSpace: delete-previous-character() \n\
- ~a <Key>osfDelete: delete-next-character() \n\
- a <Key>osfDelete: delete-previous-word() \n\
- c <Key>d: delete-next-character() \n\
- a <Key>d: delete-next-word() \n\
- c <Key>a: beginning-of-line() \n\
- c <Key>e: end-of-line() \n\
- c <Key>k: delete-to-end-of-line() \n\
- a <Key>Left: backward-word() \n\
- a <Key>Right: forward-word()
-
- *XmTextField.translations: #override \n\
- ~a <Key>osfBackSpace: delete-previous-character() \n\
- ~a <Key>osfDelete: delete-next-character() \n\
- a <Key>osfDelete: delete-previous-word() \n\
- c <Key>d: delete-next-character() \n\
- a <Key>d: delete-next-word() \n\
- c <Key>a: beginning-of-line() \n\
- c <Key>e: end-of-line() \n\
- c <Key>k: delete-to-end-of-line() \n\
- a <Key>Left: backward-word() \n\
- a <Key>Right: forward-word()
- ______________________________________________________________________
-
- Ovviamente questo richiede comunque che i tasti [BackSpace] e [Delete]
- generino i corretti KeySyms.
-
- 2.3. Per maggiori informazioni
-
- Key-Setup MiniHOWTO
- <ftp://sunsite.unc.edu/pub/Linux/doc/HOWTO/mini/Key-Setup> Φ dove ho
- preso tutta la parte sul remapping della tastiera.
-
- La kbd.FAQ
- <ftp://sunsite.unc.edu/pub/Linux/system/Keyboards/kbd-0.89.tar.gz>
- contiene una serie di esempi sulla configurazione spinta della
- tastiera.
-
- Keystroke-HOWTO
- <ftp://sunsite.unc.edu/pub/Linux/doc/HOWTO/mini/Keystroke> descrive
- come assegnare macro (sequenze di tasti o esecuzione di script) ai
- tasti.
-
- 3. Il set di Caratteri
-
- Di certo vi stupirα sapere che lo standard POSIX, e quindi anche
- Linux, prevede il supporto delle regole nazionali, che vogliono dire
- set di caratteri, modo di scrivere data, ora, numeri in generale e i
- messaggi di sistema. Non vi stupirα sapere che Linux supporta per ora
- solo il set di caratteri, mentre viene lasciato al futuro lo sviluppo
- del resto.
-
- Governano la cosa delle variabili d'ambiente. In ordine:
-
- LC_ALL
- (oppure LANG) E' la variabile ``generale'' del gruppo, serve a
- definire una regola generale (il paese) con cui poi assegnare le
- variabili che vengono sotto.
-
- LC_COLLATE
- Influisce sulle regoole di parsing di alcune funzioni C.
-
- LC_CTYPE
- Definisce il set di caratteri.
-
- LC_MONETARY
- Definisce come devono essere scritti i numeri, ovvero quale, tra
- virgola e punto, Φ il separatore di decimali e migliaia e
- viceversa.
-
- LC_MESSAGES
- Definisce in che linguaggio devono essere scritti i messaggi di
- sistema.
-
- LC_TIME
- Definisce come deve essere stampata l'ora corrente.
-
- Per prima cosa l'ottavo bit deve sopravvivere nel kernel, quindi Φ
- buona cosa dare questo comando (anche se stty(1) di default ha queste
- impostazioni, controllare con stty -a):
- ______________________________________________________________________
- stty cs8 -istrip -parenb
- ______________________________________________________________________
-
- Inoltre, visto il mio alto senso dello Stato, e vista la fiducia in un
- roseo futuro, consiglio di aggiungere questo nel proprio
- $(HOME)/.profile o /etc/profile per sh-type shells:
-
- ______________________________________________________________________
- export LANG=it
- export LC_CTYPE=iso-8859-1
- ______________________________________________________________________
-
- Oppure se avete c-type shells:
-
- ______________________________________________________________________
- setenv LANG it
- setenv LC_CTYPE iso-8859-1
- ______________________________________________________________________
-
- Il primo serve per scaramanzia (sembra che XFree86 ne tenga conto...),
- mentre il secondo Φ una forzatura per evitare problemi.
-
- Come sempre la man page di locale(7) Φ lettura molto consigliata, come
- un giro per /var/X11R6/lib/locale, che sembra essere l'unica
- implementazione di locale oggi funzionante.
-
- Tutti finito, direte voi. Beh, quasi...
-
- Ora il problema Φ far capire alle applicazioni ``cattive'' che
- vogliamo avere i caratteri accentati. Questi hanno la interessante
- proprietα che sono lunghi 8 bit, mentre molti programmi ne considerano
- solo 7, perchΦ Φ da 7 bit il codice ASCII internazionalemte
- riconosciuto.
-
- 3.1. Shells
-
- 3.1.1. Bash(1)
-
- Se si vogliono usare nomi di files con lettere accentate Φ bene
- aggiungere anche questo nel proprio $(HOME)/.inputrc
-
- ______________________________________________________________________
- set meta-flag on
- set convert-meta off
- set output-meta on
- ______________________________________________________________________
-
- Ed inoltre questi files devono poter essere correttamente visualizzati
- da ls(1), quindi aggiungiamo:
- ______________________________________________________________________
- alias ls "ls -N"
- ______________________________________________________________________
-
- sempre nel solito $(HOME)/.profile o /etc/profile.
-
- 3.2. Editors
-
- 3.2.1. Emacs 19
-
- Come sempre emacs Φ molto particolare. Avvisiamolo che vogliamo i
- caratteri accentati con :
-
- ______________________________________________________________________
- (standard-display-european t)
- (set-input-mode nil nil 1)
- (require 'iso-syntax)
-
- (load-file "iso-insert.el")
- (define-key global-map [?\C-.] 8859-1-map)
- ______________________________________________________________________
-
- Aggiunto al nostro bravo $(HOME)/.emacs
-
- Inoltre, se si usa Emacs in un Xterm (NO XEmacs o LEmacs!!!), Φ anche
- necessario aggiungere nel proprio $(HOME)/.XDefaults:
-
- ______________________________________________________________________
- XTerm*VT100.Translations: #override\n\
- Ctrl <KeyPress> . : string("\0308")
- ______________________________________________________________________
-
- 3.2.2. joe(1)
-
- Basta editare il file di configurazione /usr/lib/joe/joerc di modo che
- comprenda la riga (con il ``-'' sulla colonna 1):
-
- ______________________________________________________________________
- -asis Characters 128 - 255 shown as-is
- ______________________________________________________________________
-
- 3.3. Mail/News
-
- 3.3.1. elm(1)
-
- Aggiungere le seguenti righe nel file /var/lib/elm/elm.rc o nel
- proprio $(HOME)/.elm/elmrc:
-
- ______________________________________________________________________
- displaycharset = iso-8859-1
- charset = iso-8859-1
- textencoding = 8bit
- ______________________________________________________________________
-
- 3.4. Stampante & DOS
-
- Se stampate file DVI, PostScript o comunque in grafica, non ci sono
- problemi. Ci penserα il vostro programma per la stampa a convertire
- il vostro file nel formato matrice-di-punti pi∙ consono alla vostra
- stampante.
-
- Ma se volete stampare in puro testo, senza formattazioni? Resta,
- soprattutto per le stampanti ad aghi, il metodo pi∙ veloce.Ma quanto Φ
- standard il set ISO-8859-1?
-
- Nella notte dei tempi venne scelto per i PC un set di caratteri poco
- standard, che aveva il pregio di contenere tutta una serie di
- caratteri semigrafici molto belli da vedere, e molto utili per
- visualizzare finestrelle in testo. Questo set di caratteri venne
- chiamato ``Code Page 437'', meglio nota come CP437. Ora la stessa
- casa, nel dover internazionalizzare il suo prodotto, si accorge del
- mezzo sbaglio, e fa, ovviamente, mezza marcia indietro. Viene
- definito un set di caratteri alternativo al CP437, chiamato ``Code
- Page 850 o Latina 1'', meglio noto come CP850, che, con grande sfoggio
- di humor, definisce gli stessi caratteri dello standard ISO-8859-1,
- ovviamente sistemati in posti differenti cos∞ da mantenere una certa
- compatibilitα con la CP437. Per fortuna, dopo anni di ripensamenti e
- notti insonni, la stessa casa lanciando sul mercato il suo nuovo
- prodotto adotta come standard ISO-8859-1 mettendo fine alla nostra
- storia.
-
- Finita la nostra buffa storiella, possiamo passare a spiegare per bene
- come stanno le cose.
-
- Innanzitutto ISO-8859-1 Φ il set di caratteri di Unix in generale, di
- Windows, Amiga, OS/2. Mancano all'appello il DOS e Macintosh.
- Sentitevi liberi quindi da qualsiasi ``sindrome da 8 bit'', e usate
- tranquillamente questo set di caratteri. Se dovete importare dei
- testi linux in Macintosh, semplicemente usate il filtro per ``puro
- testo windows'' o cose simili.
-
- Se volete stampare puro testo con le accentate da Linux, a questo
- punto non vi resta che provare una delle soluzioni seguenti:
-
- ╖ Se la vostra stampante supporta il set di caratteri ISO-8859-1,
- mettetela in quella modalitα, e fatela finita una volta per tutte
- con le diatribe tra set di caratteri.
-
- ╖ Se la stampante supporta la CP850, mettetela in quella modalitα e
- prendete il file cp850utils-1.0.tar.gz da
- ftp://sunsite.unc.edu/pub/linux/utils/text/. Installatelo come
- filtro per la stampa, oppure convertite i files prima di stampare.
-
- ╖ Se la stampante supporta solo CP437, o non volete/potete
- modificarla, non preoccupatevi, tanto comunque riuscite a stampare
- le cose ``normali'', come tutte le lettere acentate che trovate
- sulla tastiera e la lettera ``╔'' (questo perchΦ, semplicemente
- CP850 e CP437 combaciano in corrispondenza di quei caratteri).
-
- Per gli amanti delle curiositα, nella memoria caratteri della scheda
- video Φ definita, e non potrebbe essere altro, la CP437. Ci sono molti
- trucchetti per avere il set completo ISO-8859-1 in console, ma per
- adesso non ne ho trovato uno che funzioni completamente...
-
- Date una occhiatina nelle directory /usr/lib/kbd/consolefont e
- /usr/lib/kbd/consoletrans.
-
- 3.5. Per maggiori informazioni
-
- Ulteriori informazioni possono essere recuperate nei seguenti testi:
-
- <ftp://grasp.insa-lyon.fr/pub/faq/fr/accents>, in Francese,
- <ftp://rtfm.mit.edu/pub/usenet-by-group/comp.answers/character-
- sets/iso-8859-1-faq> in inglese e anche
- <ftp://ftp.vlsivie.tuwien.ac.at/pub/8bit/FAQ-ISO-8859-1>.
-
- 4. ispell
-
- Una brutta notizia e una bella notizia.
-
- La brutta notizia Φ che non esiste un vocabolario per ispell degno di
- questo nome.
-
- La bella notizia Φ che, in collaborazione con Eulogos - Ingegneria
- della lingua italiana <http://www.eulogos.it/> si sta cercando di
- porre rimedio alla questione.
-
- Se vuoi collaborare puoi farlo in due modi:
-
- 1. Aiutando eulogos a completare la tavola degli affissi (per sapere
- cos'Φ man 5 ispell).
-
- 2. Collaborando a reperire un vocabolario il pi∙ vario e corretto
- possibile.
-
- Responsabile del progetto (che scherzosamente chiamo IspellIT!) Φ
- Sandro Dentella <mailto:sandro@crcc.it>, potete contattare lui per
- collaborare nella stesura della tavola degli affissi e offrirvi
- volontari per il ``lavoro sporco'', ovvero dare una pulita alle varie
- liste di parole che sono state reperite, di modo che non contengano
- errori.
-
- 5. TeX
-
- Per sistemare il TeX le strade erano due. O modificare completamente
- la configurazione, ma questo avrebbe poi compromesso la corretta
- formattazione dei testi in inglese, che sono ancora la maggior parte,
- oppure affidarsi a dei pacchetti appositi che predispongono per la
- internazionalizzazione del TeX, ovvero il pacchetto Babel.
-
- Questo Φ l'approccio seguito da LyX, ovvero un front-end grafico sotto
- X in fase di sviluppo, che cosiglio di utilizzare ai digiuni di TeX.
-
- Siccome l'approccio era valido e molto intelligente, ho deciso di
- farlo mio.
-
- 5.1. Un po' di teoria...
-
- Il TeX Φ in pratica un linguaggio di programmazione. Scritto un file
- in un determinato formato, si pu≥ compilare e quello che si ottiene Φ
- un file ``oggetto'', ovvero un file intermedio, in un formato detto
- DVI, ovvero DeVice Indipendent format, da cui si ottiene un file in
- linguaggio per le stampanti, di solito un file PostScript.
-
- Al di la delle questioni di principio e alle guerre di religione, TeX
- Φ un ottimo programma per l'impaginazioni di libri. La sua nascita nel
- grande mondo del free software lo ha velocemente indirizzato verso le
- pubblicazioni tecniche, scientifiche ma anche quelle multilingue.
- Inoltre permette una potente gestione degli indici e dei riferimenti,
- nonchΦ estensioni per la gestione dei riferimenti bibliografici.
-
- Un file sorgente di TeX Φ un file testo (come tutti i linguaggi di
- programmazione) con delle istruzioni aggiuntive (che iniziano per
- ``┤') che spiegano al programma come organizzare l'output.
-
- Come tutti i buoni compilatori, piano piano Φ stato dotato di
- librerie, chiamate pakages che ne estendono le funzionalitα. Le pi∙
- note sono il LaTeX, che definisce un insieme di stili tipografici per
- fare libri, articoli e lettere, con tutti gli elementi importanti di
- questi stili (titoli per libri e articoli, indirizzi per le lettere)
- giα predefiniti e pronti all'uso. Esistono poi parecchie estensioni
- al LaTeX, le principali sono l'AMSLaTeX, che permette di inserire
- formule matematiche (per la cronaca, quasi tutti i libri di matematica
- in commercio sono fatti in TeX) e Babel, che definisce la gestione di
- diverse lingue, anche contemporaneamente sullo stesso documento.
-
- Come per Linux stesso, di TeX ce n'Φ uno solo, ma visto che ha bisogno
- comunque di librerie di font, programmi accessori, ... di
- distribuzioni ce ne sono tante.
-
- Si prende in considerazione qui la distribuzione di TeX della
- slackware, ovvero NTeX e LaTeX2e. Si considerano installati nel
- sistema (dal set T) i pakages menzionati ((N)TeX base, LaTeX, Babel).
-
- Anche se il formato del preambolo del LaTeX2e Φ leggermente diverso da
- quello del LaTeX209 e precedenti, questo Φ ancora standard, Φ quindi
- viene riportato come default.
-
- 5.1.1. Il formato del file
- g
- i
- Un file TeX Φ composto da un preambolo che definisce lo ``stnile'' con
- cui Φ impaginato il testo e da un corpo, che comprende sia i{l testo
- che le formattazioni. Il corpo Φ quello che va dal comando dnt} al
- comando \nd{document}, quello che c'Φ sopra Φ il preambolo,omentre
- quello che c'Φ dopo viene ignorato. c
- u
- Nel preambolo vengono definite: m
-
- Stile
- (o Classe, in LaTeX2e) Definisce lo stile del documento, ovvero
- se deve essere un libro (book), lettera (letter),
- articolo(article), ...
-
- Opzioni
- definisce sia le opzioni interne, ovvero quelle delle varie
- classi (dimensione dei caratteri in punti, dimensione della
- carta, ...), sia i pacchetti (packages) o stili aggiuntivi
- esterni, come il Babel stesso e il supporto per le accentate.
-
- Altro
- altre cose fanno parte del preambolo, come definizioni
- aggiuntive e strutture particolari, ma che ai fini del nostro
- studio sono inessenziali.
-
- La definizione Φ quindi del tipo:
-
- ______________________________________________________________________
- % Questo Φ il preambolo
- \documentstyle[opz1, opz2, ...]{stile}
-
- % Qui inizia il testo
- \begin{document}
-
- [...]
-
- \end{document}
- ______________________________________________________________________
-
- Leggermente diversa, e direi migliore, Φ la definizione di preambolo
- del LaTeX2e, ovvero la nuova versione che ha sostituito la 209, che
- divide logicamente le opzioni interne da i pacchetti aggiuntivi:
-
- ______________________________________________________________________
- % Questo Φ il preambolo
-
- % Questa Φ la definizione della classe e le sue opzioni
- \documentclass[opz1, opz2, ...]{classe}
-
- % Questo Φ il caricamento dei pacchetti e le loro opzioni
- \usepackage[opz1, opz2, ...]{paccetto1}
- \usepackage[opz1, opz2, ...]{paccetto2}
- .
- .
- .
-
- % Qui inizia il testo
- \begin{document}
-
- [...]
-
- \end{document}
- ______________________________________________________________________
-
- Si vede come nel LaTeX2e ci sia separazione logica tra le opzioni
- dello stile, o classe, e dei pacchetti aggiuntivi, cosa preferbile
- visto il proliferare di nuovi pacchetti e estensioni.
-
- 5.1.2. L'installazione TeX di Linux
-
- Tutta l'installazione del TeX di Linux si trova in /usr/lib/texmf e
- subdirectory. In particolare sono importanti le subdirectory
- /usr/lib/texmf/tex/latex/babel, che contiene i files del Babel che
- andremo a pasticciare, /usr/lib/texmf/tex/hyphenation che contiene le
- tabelle di sillabazione e /usr/lib/texmf/tools che contiene gli script
- di riconfigurazione del sistema.
-
- Consigliabile Φ anche un giro per tutte le subdir che finiscono in
- ``-base'' della directory /usr/lib/texmf/tex/latex, che contengono
- files dimostrativi e anche brevi manuali dei pacchetti.
-
- 5.2. Sistemazione della configurazione standard
-
- 5.2.1. Babel
-
- Come abbiamo giα accennato, il Babel manca della tabella di
- sillabazione italiana. Controllate nella directory
- /usr/lib/texmf/tex/hyphenation se Φ presente il file hyphen.italian.
-
- Se Φ giα presente, controllate (Φ un file di testo, usate pure
- less(1)!!!) che NON sia la tabella di sillabazione di G. Patergnani.
- Questa, soffre di quell che io scherzosamente chiamo ``sindrome di Zio
- Paperone'', ovvero tende a mandare a capo malamente i suoi nipoti (qu-
- i, qu-o, qu-a).
-
- Altimenti, se la tabella non esiste o Φ quella del Patergnani,
- prendete il file hyphen.italian.gz (di solito nei siti ftp) oppure
- equivalentemente ithyphen.tar (presente nelle BBS o nei sitemi dos)
- che si trova assieme a questo howto (ma che si trova comunque in tutti
- i siti CTAN), decomprimetelo e copiate il file hyphen.italian in
- questa directory, controllando che sia almeno leggibile da tutti.
-
- Ora editate il files /usr/lib/texmf/tex/latex/cfg/language.dat in modo
- che si presenti in questa maniera:
-
- ______________________________________________________________________
- % File : langauge.dat
- % Purpose : specify which hypenation patterns to load
- % while running iniTeX
- english hyphen.ukenglish
- usa hyphen.us
- % Aggiunta la sillabazione Italiana
- italian hyphen.italian
- %german hyphen.german
- %swedish hyphen.swedish
- %french hyphen.french
- %Czech hyphen.Czech
- %spanish hyphen.spanish
- %finish hyphen.finish
- %polish hyphen.polish
- %dutch hyphen.dutch
- %portuguese hyphen.portug
- %turkish tkhypha.tex
- ______________________________________________________________________
-
- Di default sono abilitate ``english'', ``usa'', ``german'' e
- ``swedish''. Siccome consigliano di non abilitare pi∙ di 4 tabelle
- alla volta, conviene eliminare tutte quelle che non servono. E
- ovviamente aggiungere italian hyphen.italian!!!
-
- Una impostazione di questo tipo, come nel mio caso, Φ abbastanza
- ragionevole.
-
- Ora bisogna dire al LaTeX di ricreare la configurazione in modo da
- prendere in considerazione le nuove impostazioni.
-
- Per fare questo ci viene in aiuto un programmino che fa tutto
- automaticamente ovvero /usr/lib/texmf/tools/ntm-ltx.cfg. Attenzione
- che questo script richiama automaticamente vi(1) come editor, e se non
- si salva il file non fa assolutamente nulla.
-
- Visto che il nostro file Φ giα stato precedentemente modificato con il
- nostro editor preferito, basta premere, nell'ordine, i tasti [Esc] [:]
- [w] [q] [Invio] per forzare un salvataggio del file e quindi
- l'esecuzione dello script.
-
- Ora il programmino chiede conferma dell'operazione. Se rispondete di
- si scrive una serie di informazioni complicate e oscure. Nema
- problema, Φ il suo lavoro!!!
-
- La configurazione della sillabazione italiana nel Babel ora Φ
- perfettamente funzionante.
-
- 5.2.2. dvips(1)
-
- Anche qui per configurare il programma dvips(1) di conversione tra DVI
- e PostScript Φ sufficiente eseguire il programmino
- /usr/lib/texmf/tools/ntb-dps.cfg, che come in precedenza chiede di
- editare il file /usr/lib/texmf/dvips/config.ps con il vi.
-
- E' sottointeso che si pu≥ editare il file con il proprio editor
- preferito e forzare un salvataggio con la procedura descritta prima.
-
- In particolare bisogna controllare che il formato di pagina di default
- sia A4, ovvero nel file deve essere presente:
-
- ______________________________________________________________________
- [...]
-
- % Paper size information. First definition is the default.
- %
- % Copy the papersize you want to use as default at the top of the following
- % list. (with this setup A4 is default)
-
- @ a4 210mm 297mm
- @+ ! %%DocumentPaperSizes: a4
- @+ %%PaperSize: a4
- @+ %%BeginPaperSize: a4
- @+ a4
- @+ %%EndPaperSize
-
- [...]
- ______________________________________________________________________
-
- Cosa che di solito Φ giα definita.
-
- 5.2.3. xdvi(1)
-
- xdvi(1) Φ il programma per l'anteprima dei file in formato DVI sotto
- X. Anche per questo basta eseguire il programma
- /usr/lib/texmf/tools/ntb-xdvi.cfg che chiede di editare, sempre con il
- vi, il file /usr/lib/texmf/X/XDvi.
-
- Anche qui valgono le considerazioni fatte in precedenza.
-
- Importante Φ che nel file sia presente la riga:
-
- ______________________________________________________________________
- *paper: a4
- ______________________________________________________________________
-
- Il programino poi chiede di creare un link simbolico al file, e da due
- opzioni per la directory contenente le risorse delle applicazioni.
-
- Come giα visto, questa Φ la sceconda opzione, ovvero
- /usr/X11/lib/X11/app-defaults.
-
- 5.3. Bando alle ciance!
-
- Ora, dopo tutte queste disquisizioni, abbiamo capito che abbiamo
- bisogno di tre cose:
-
- A4 Ovvero per stampare decentemente sulla nostra stampante.
-
- ISOLatin1
- Ovvero il supporto per le lettere accentate direttamente
- all'interno del file LaTeX, per evitare di ricorrere a pesanti
- sequenze di comandi.
-
- Babel
- Per il supporto della sillabazione italiana e di altre cose
- simpatiche senza stravolgere completamente la configurazione del
- TeX.
-
- 5.3.1. Stampa di testi in inglese
-
- Piacerebbe avere l'opzione della dimensione del foglio A4 definita
- direttamente a livello di TeX, visto che Φ il nostro standard. Per
- ora non ho trovato un modo per farlo, e quindi, se vogliamo stampare
- dei testi in inglese, dobbiamo reperire ai sorgenti in TeX, editare il
- file, aggiungendo nel preambolo l'opzione:
-
- ______________________________________________________________________
- \documentstyle[opz1,opz2,...,a4]{stile}
- ______________________________________________________________________
-
- oppure, se il file Φ in formato LaTeX2e, basta aggiungere al
- preambolo:
-
- ______________________________________________________________________
- \usepakage{a4}
- ______________________________________________________________________
-
- Esiste inoltre una variante del formato A4, chiamata a4wide che ha i
- margini leggermente pi∙ stretti, e quindi, in teoria, permette di
- risparmiare carta.
-
- 5.3.2. Composizione di testi in italiano
-
- Se invece stiamo costruendo un nuovo testo, e vogliamo che tutto
- funzioni alla perfezione, Φ sufficiente che il preambolo sia del tipo:
-
- ______________________________________________________________________
- \documentstyle[a4,isolatin1,babel,italian,opz1,opz2,...]{stile}
- ______________________________________________________________________
-
- oppure, e molto pi∙ ordinatamente, se si usa il LaTeX2e:
-
- ______________________________________________________________________
- \documentclass[opt1,opt2,...]{classe}
- \usepackage[italian]{babel}
- \usepackage{isolatin1}
- \usepackage{a4}
- ______________________________________________________________________
-
- Anche qui valgono le stesse considerazioni sull'a4wide fatte prima
-
- 5.4. Per maggiori informazioni...
-
- Se avete intenzione di stampare semplicemente dei file TeX, queste
- conoscenze sono sufficienti.
-
- Se invece avete intenzione di proseguire nella conoscenza del TeX,
- sono consigliabili, in particolare, i libri:
-
- ╖ Donald Knuth, The TeXbook, Addison-Wesley, 1984
-
- ╖ Leslie Lamport, LaTeX User's Guide and Reference Manual, Addison-
- Wesley, 1986
-
- ╖ AMS-LaTeX Version 1.1 User Guide, American Mathematical Society,
- 1991
-
- Come noterete sono disponibili solamente in libreria. Anche perchΦ,
- almeno i primi due, sono dei veri tomi...
-
- 6. TimeZone
-
- Allora, la TimeZone, ovvero il fuso orario corretto per l'Italia Φ
- GMT-1 d'inverno e GMT-2 d'estate, ovvero GMT-1 per l'ora solare e
- GMT-2 per l' ora legale. Oppure mettere MET o CET (Middle o Central
- Europe Time) che in aggiunta fa anche il passaggio automatico ora
- legale/ora solare.
-
- La cosa pu≥ essere settata dal programma di configurazione della
- slackware. Eseguire setup da root e seguire i men∙ per eseguire la
- configurazione. Oppure a mano la cosa pu≥ essere realizzata con:
-
- ______________________________________________________________________
- ln -s /usr/lib/zoneinfo/MET /var/lib/zoneinfo/localtime
- ln -s /var/lib/zoneinfo/localtime /usr/lib/zoneinfo/localtime
- ln -s /usr/lib/zoneinfo/localtime /usr/lib/zoneinfo/posixrules
- ______________________________________________________________________
-
- 7. Linux in Italia
-
- Questo spazio vuole essere un tentativo di censimento della realtα
- Linux in Italia, di modo che ognuno possa attingere ``al socket del
- suo vicino''...
-
- NOTA IMPORTANTE: I distrubutori/rivenditori commerciali o comunque
- enti a fini di lucro presenti in questa sezione non sono riportati qui
- per motivi pubblicitari ma informativi e non hanno niente a che fare
- con il coordinatore dell'Italian-HOWTO o il gruppo Pluto. Ogni ente
- comerciale non presente in questa lista non si senta
- offeso/danneggiato, ma semplicemente mi mandi comunicazione dei suoi
- servizi che saranno aggiunti appena possibile nel documento. Il
- coordinatore dell'Italian-HOWTO si riserva comunque, quando la cosa
- diventi seccante ai fini del documento (tipo 10 pagine di rivenditori
- di CD su 30 di documento), di eliminare interi capitoli tra i
- seguenti.
-
- 7.1. Libri e pubblicazioni
-
- E` sottointeso che bisognerebbe avere sotto mano almeno un libro su
- UNIX in generale, che ne spieghi i comandi principali, la struttura,
- il funzionamento.
-
- I libri su Linux sopperiscono solo in parte a questo bisogno, anche se
- hanno l'indubbio vantaggio di essere di solito liberamente distribuiti
- in formato sorgente.
-
- Premetto che, in controtendenza a quanto ha ispirato questo HOWTO,
- consiglio di comprare sempre la versione in lingua originale (inglese)
- di un libro piuttosto che la sua traduzione. Leggere un libro tecnico
- in inglese non richiede sforzi immani, e non genera poi confisione di
- terminologia.
-
- Altro discorso per i libri scritti direttamente in italiano, che
- invece consiglio caldamente, oppure per le traduzioni non strettamente
- letterali.
-
- 7.1.1. Libri a livello base su UNIX
-
- ╖ M. Waite, D. Martin e S. Prata, The Waite Group's Unix System V
- Primer, Sams, 1992(2), ISBN: 0-672-30194-6.
-
- Un ottimo tutorial da consultare per Unix/SVR4 ...
-
- ╖ H. Hahn, A Student's Guide to Unix, McGraw Hill, 1993, ISBN:
- 0-07-025511-3
-
- Una superba introduzione a Unix... In un linguaggio chiaro e
- vivace, l'autore spiega al novizio tutto quello che vuole sapere su
- Unix e Internet... ``No experience necessary!''
-
- ╖ D. Libes, S. Ressler, Life with Unix - A Guide for Everyone,
- Prentice Hall, 1990, ISBN: 0-13-536657-7
-
- Tutto quello che avreste voluto sapere su Unix... include
- informazioni introvabili altrove...
-
- 7.1.2. Libri a livello intermedio/avanzato
-
- ╖ J. Peek, T. O'Reilly, M. Loukides, Unix Power Tools,
- O'Reilly/Bantam 0-679-79073-X, 1119 pp., 60 US$.
-
- Un'incredibile collezione di trucchi e consigli, comprensiva di CD-
- ROM cogli eseguibili di alcuni tra i pi∙ potenti di questi (nota:
- con Linux il CD-ROM gira male, perche e convinto di trovarsi sotto
- SCO :-( )
-
- ╖ M. J. Bach, The design of the Unix operating system, Prentice-Hall
- International, 461 pagg., Lit. 106.000, ISBN 0-13-201757-1
-
- Testo per l'esame di Sistemi I a Scienze dell'Informazione alla
- Statale di Milano. Non piu recentissimo, ma certamente di massima
- utilita per chi vuole sapere veramente a fondo come e fatto Unix.
- Fidatevi.
-
- ╖ P. Abrahams, B. Larson, Unix for the Impatient, Addison Wesley,
- 1992, ISBN: 0-201-55703-7
-
- Testo di riferimento per Unix comprensivo e profondo... si puo
- usare sia come manuale per imparare UNIX che come riferimento per
- trovare velocemente le risposte ai propri dubbi.
-
- 7.1.3. System Administration
-
- ╖ E. Nemeth, G. Snyder, S. Seebass, Unix System Administration
- Handbook, Prentice-Hall, 1989, ISBN: 0-13-933441-6
-
- Classico, noto anche come la bibbia del sysadmin...
-
- ╖ D. Fiedler, B. Hunter, B. Smith, Unix System V Release 4
- Administration, Hayden, 1991(2), ISBN: 0-672-22810-6
-
- Un must per tutti gli utenti intermediate/avanzati di Unix...
- ``Potete trovare tutte le informazioni necessarie per organizzare
- un sistema UNIX pratico, efficiente e produttivo''.
-
- 7.1.4. Unix Security
-
- ╖ S. Garfinkel, G. Spafford, Practical Unix Security, O'Reilly, 1991,
- ISBN: 0-937175-72-2
-
- Semplicemente il miglior libro nel campo... ``tutto il necessario
- per rendere il vostro sistema UNIX il piu sicuro possibile''.
-
- 7.1.5. Unix e Internet
-
- ╖ AA.VV., Building a Unix Internet Server, New Riders, $38, ISBN
- 1-56205-494-5
-
- Il libro contiene inoltre un CD con tutti i programmi necessari per
- installare un server linux per internet (da Luca Zammarchi)
- 7.1.6. Linux
-
- ╖ M. Welsh, L. Kaufman, Running Linux
-
- 600 pages strong, this book covers everything you need in order to
- understand, install, and use Linux.
-
- ╖ O. Kirch, Linux Network Administrator's Guide
-
- From the Linux Documentation Project, it touches on all the
- essential networking software included with Linux, plus some
- hardware considerations. Olaf is incorporating all O'Reilly changes
- back into the free version on the Net. But our version provides an
- attractive and convenient format.
-
- In the United States, each book is $24.95. For Europe, call
- International Thomson Publishing Services, Ltd. in the UK at
- 44-264-342-806.
-
- O'Reilly & Associates, Inc. andyo@ora.com 90
- Sherman Street, Cambridge, MA 02140-3244 (617) 499-7479 USA
- fax:(617) 661-1116
-
- ╖ La Yggdrasil distribuisce The Linux Bible - 3rd Edition, una
- raccolta di piu' di 1500 pagine con tutto quello che serve sapere
- per Linux, installazione, system administration, tutti gli HOWTO,
- ... e un CD-ROM con due distribuzioni e un browser per la ricerca
- degli argomenti. Prezzo: $39.95
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- Yggdrasil Computing, Inc. - 4880 Stevens Creek Blvd., Suite 205
-
- San Jose, California 95129-1034 - USA.
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- Tel. +1 408 261-6630 - Fax +1 408 261-6631 -
-
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-
- ╖ C'e anche un libro della SAMS Publishing, Linux Unleashed. Costa
- 49.99$ e contiene anche un cd-rom con la slackware 2.2. Autori
- Kamram Husain e Timothy Parker, piu di 1000 pagine, 1995. ISBN:
- 0-672-30705-7. (Paolo dell'Aquila)
-
- E' organizzato benino e ci sono vari trucchetti. Parte quasi da
- livello "principiante", per arrivare anche ad aspetti per esperti
- (ricompilarsi il kernel, programmare sotto X-Windows, usare
- Perl...). I capitoli del libro: - Introduction - Using Linux -
- Editing, Typesetting and More - GUI - Linux for Programmer - Linux
- for system administrator - Advanced Programming Topics - Appendixes
-
- ╖ Jack Tackett et al. Special edition using LINUX 800 pag.+CD-Rom,
- 1995, Prentice Hall, $57.50, ISBN 0-7897-0100-6
-
- ╖ Que: Running perfect internet site with linux, 1995, ISBN
- 0789705141, U. Hoepli ed.
-
- ╖ D. A. Tauber: Guida a Linux, ISBN 88 386 3406-8, Lit. 49.000,
- McGraw-Hill ed
-
- ╖ Giuseppe Zanetti, LINUX - il sistema operativo free software per
- personal computer 386/486, edizioni Libreria Progetto, Padova, 1994
-
- Poco piu di 300 pagine, simpatica copertina a colori col logo di
- Linux creato da Rohde-Hass. Il prezzo e di 30.000. Se volete
- contattare l'autore, scrivete a beppe@freddy.iperv.it.
-
- 7.1.7. Riviste
-
- ╖ Inoltre c'Φ la rivista The Linux Journal: Linux Journal - P.O.
- Box 85867 - Seattle, WA 98145-1867 - USA E-mail: linux@ssc.com
-
- Costo: circa 30 US $ per anno - 50 US $ per due anni.
-
- ╖ Si chiama PLUTO Journal, ed e` una rivista interamente in italiano
- e completamente gratuita consultabile via WWW all'indirizzo URL:
-
- La rivista tratta argomenti inerenti Linux ed e` completamente
- fatta da volontari di tutta Italia.
-
- 7.2. Associazioni, gruppi di utenti
-
- 7.2.1. PLUTO
-
- Il PLUTO Φ il linux user group del Dipartimento di Elettronica e
- Informatica dell'universitα di Padova. E` esteso a livello nazionale e
- conta pi∙ di cento iscritti in tutta Italia, pi∙ qualche straniero!
-
- Il gruppo Φ nato con il fine di promuovere l'uso del linux, aiutando
- chi ha difficoltα a iniziare, proponendo iniziative, organizzando
- manifestazioni e tutto ci≥ che possa servire a tale scopo. Le prime
- avvisaglie del PLUTO si hanno alla fine del 1992, ad opera di ILLUSTRI
- soci quali il Prof. Franco Bombi, Giuseppe Zanetti, Stefano
- Campadello. Il gruppo dispone di dur indirizzi di posta elettronica
- linux@chiara.dei.unipd.it e linux@maya.dei.unipd.it, oltre alle pagine
- WWW ufficiali del gruppo
- <http://www.dei.unipd.it/it/linux/pluto/intro.html>
-
- PLUTO: Paduan Linux User Team Ok? Pluto Linux User Tread Organization?
- Pluto Loves Using Torvalds O.s.? Pluto Lumen Utentium Terrarum Orbis?
- Fate un po' voi. :-)
-
- In realtα la leggenda narra che molto banalmente si voleva chiamarlo
- pippo (gli informatici non conoscono altri nomi), per cui molto
- originalmente si Φ optato per PLUTO, che perlomeno nel nome aveva una
- L che era attribuibile a Linux!!!
-
- Per iscriversi basta mandare una mail a linux@chiara.dei.unipd.it
- oppure (meglio) completare il form disponibile dalla pagine mosaic del
- gruppo specificando nell'apposito campo che si desidera iscriversi.
- L'iscrizione comporta la disponibilitα ad aiutare persone che si
- trovano in difficoltα con l'hardware in possesso dell'iscritto, la
- possibilitα di partecipare alle iniziative del gruppo, l'obbligo a
- suggerire nuove iniziative e fare nuove proposte :-), l'obbligo (!) a
- promuovere il LINUX. L'iscrizione Φ, ovviamente, gratuita.
- Esistono inoltre delle sezioni del gruppo PLUTO che forse sono pi∙
- vicine a te, e con le quali puoi mantenere maggiori contatti. Queste
- sono le sezioni PLUTO attualmente attivate:
-
- Rimini, coordinatore: Francesco Conti (fconti@iper.net)
-
- Milano, coordinatore: Davide Michel Morelli (moreld@dsi.unimi.it)
-
- Roma, coordinatore: Tommasangelo Petitti
- (t.petitti@uniserv.ccr.rm.cnr.it)
-
- Contatta i rispettivi coordinatori per maggiori informazioni.
-
- 7.2.2. ILS
-
- ILS e un'associazione culturale senza fini di lucro, che ha fra i suoi
- scopi primari la diffusione della cultura informatica in tutte le sue
- forme, con una particolare attenzione per il mondo del free software
- in generale e del software che viene rilasciato sotto la GNU General
- Public License. ILS e composta da tutti coloro che volontariamente e
- senza percepire alcun profitto mettono a disposizione il proprio
- tempo, le proprie capacita e le proprie risorse al fine di realizzare
- una comunita virtuale basata sulla cultura informatica/telematica. ILS
- offre ai Soci i serivizi di Internet e-mail e Usenet News, che sono
- compresi nella quota associativa annua di Lire 50.000. Per maggiori
- informazioni chiamare la BBS della ILS al numero 019-862349, oppure
- mandare una mail a info@linux.it, oppure ancora contattare Luca
- Maranzano, 2:332/206.13.
-
- 7.2.3. ComeOn Linux!
-
- ComeOn Linux! e` un'organizzazione nata nel 1994 con due scopi:
-
- 1. diffondere Linux in modo attivo, fornendo strumenti e assistenza
- (quando possibile anche a casa) a tutti coloro che hanno voglia di
- avvicinarsi a questo nuovo mondo.
-
- 2. sviluppare strumenti quanto pi∙ Plug&Play possibile che risolvano i
- bisogni degli utenti in modo immediato e rendano allo stesso tempo
- Linux pi∙ facile da usare.
-
- Coloro che arrivano ad un certo livello e vogliono rendersi ancora pi∙
- protagonisti, possono entrare nel ComeOn Linux! Developers Team e
- sviluppare in ambito pi∙ professionale strumenti User-Friendly per il
- beneficio di tutti. Oppure nel ComeOn Linux! Administrators Team, che
- si occupa di stilare degli howtos, molti dei quali anche
- personalizzati per singoli aderenti, e molti altri per il reparto
- Developers, che a sua volta trasformera' in applicazioni.
-
- Per ricevere informazioni inviate un semplice matrix, senza impegno, a
- comeon-linux-help ad uno degli indirizzi: 2:335/722.7@fidonet,
- 230:1030/301.7@euronet, 61:3914/2.7@peacelink.
-
- O anche contattare "pako" ad uno degli indirizzi della mailing-list,
- oppure a pasquale.de.marco@giuda.deis.unical.it o telefonicamente allo
- 0961-61032.
-
- 7.3. Aree di discussione pubbliche
-
- 7.3.1. Mailing Lists
-
- 7.3.1.1. Internet
-
- PLUTO
- Non Φ una mailing list, ma Φ una mailbox pubblica, consultabile
- via WWW dalle pagine mosaic del PLUTO (vedi sopra). Per mandare
- un messaggio, scrivere a linux@chiara.dei.unipd.it.
-
- 7.3.2. Newsgroups
-
- 7.3.2.1. Internet
-
- comp.os.linux*
- Ovvero I newsgroup su Linux. Ultimamente sono diventati
- supertrafficati, e la qualitα non Φ esaltante (per la maggior
- parte si cercano rimedi per qualche pezzo di hardware che non
- funziona). Da seguire assolutamente comp.os.linux.announce, che
- ``lancia'' tutti i nuovi software per linux.
-
- it.comp.linux
- Newsgroup italiano ufficiale su Linux. Valgono i discorsi fatti
- per la precedente gerarchia, con l'aggiunta della disponibilitα
- tutta italiana (e in italiano) ad aiutare chi si affaccia per la
- prima volta nel grande mondo Linux.
-
- comeon.linux*
- Per coloro che hanno installato il point sotto Linux e vogliono
- approfondire le discussioni, ma anche per coloro che in futuro
- vorranno far parte del ComeOn Linux! Developers Team o del
- ComeOn Linux! Administrators Team, vi sono degli appositi
- newsgroups:
-
- comeon.linux
-
- comeon.linux.devel
-
- comeon.linux.admin
-
- Ve ne sono altri meno fondamentali e tutti comunque
- condivisibili tra gli aderenti tramire rete nntp o uucp, a
- scelta. Dinamicamente ne vengono creati alcuni per la
- realizzazione di progetti ben precisi.
-
- Per ulteriori informazioni su come avere questi newsgroup, fare
- riferimento a ComeOn! nella sezione ``gruppi di utenti''.
-
- 7.3.2.2. FidoNet
-
- UNIX.ITA
- Dalla Policy d'area:
-
- L'area UNIX.ITA tratta di tutto quello che riguarda i sistemi
- operativi *IX, sia come filosofia generale che come applicazione
- a sistemi particolari, compresi - ma non limitati a - AIX, A/UX,
- Coherent, ESIX, Interactive, Linux, Minix, NetBSD, SCO-UNIX,
- SunOS, Ultrix, Xenix. E tollerato anche parlare dei vari
- pacchetti software che storicamente sono associati all'idea di
- ``ambiente aperto'', e che sono disponibili in sorgente, come ad
- esempio i programmi GNU. *In via sperimentale*, e permesso
- parlare di programmazione di rete Unix (leggasi socket, RPC e
- simili). L'area UNIX.ITA *non* tratta di TeX (esiste l'area
- TEX.ITA al proposito) e soprattutto *NON tratta* di ``Internet
- at large'' e affini. Per queste tematiche esiste l'area
- COMMS_RETI.ITA. Si invitano gli abituali frequentatori di
- UNIX.ITA a non rispondere in quest'area ai messaggi di questo
- genere: molto meglio una risposta in matrix comprendente anche
- l'invito a linkare l'altra area in questione. La parte di
- Internet che riguarda l'area comprende essenzialmente i server
- http (non i lettori) e i protocolli http, ftp e simili (non
- HTML).
-
- Moderatore: Maurizio Codogno, Fidonet: 2:334/100.5,
- mau@beatles.cselt.stet.it
-
- TEX.ITA
- Dalla Policy d'area:
-
- I tema della conferenza sono il linguaggio per la creazione di
- documenti TeX (con l'estensione LaTeX) ed il linguaggio per la
- creazione di font METAFONT, che a TeX Φ direttamente correlato.
-
- Moderatore: Valerio Aimale, FidoNet: 2:332/206.4,
- valerio@linux.it
-
- COMMS_RETI.ITA
- Dalla Policy d'area:
-
- Qui si tratta di reti geografiche e metropolitane, dei loro
- contenuti, strumenti protocolli e modalita` di accesso.
- L'argomento puo` portare facilmente, data la natura della
- principali di queste reti, internet, a parlare di sistemi UNIX.
- Si ricorda che per questo argomento esiste un'area nazionale
- apposita. Anche per la discussione sulle reti locali esiste
- un'altra area dedicata. Si invitano gli utenti a scrivere qui
- solo di reti geografiche e metropolitane e a spostare in matrix
- ogni comunicazione non attinente il soggetto della conferenza
- (ringraziamenti, saluti, insulti e divagazioni). Qualora un
- nuovo utente ponga una domanda a cui si e` gia` piu` volte
- risposto in area o/e di cui si ritiene nota ai frequentatori la
- risposta, si prega di soddisfarene la richiesta in matrix e di
- inviare, sempre per questa via, copia della risposta al
- moderatore che provvedera` a inserirla nelle FAQ dall'area (e`
- un buon proposito).
-
- Moderatore: Federico Baraldi, Fidonet: 2:332/414.6,
- Federico.Baraldi@p6.f414.n332.z2.fidonet.org
-
- LINUX
- International LINUX Conference
-
- Area internazionale ufficiale su Linux. Niente di speciale, a
- parte il fatto che si leggono i messaggi provenienti da Sud
- America e Giappone qualche settimana dopo che sono stati
- spediti...
-
- 7.3.2.3. PNet
-
- P_UNIX
- Unix
-
- Area di discussione su unix. Ovviamente infettata da Linuxiani
- convinti!!!
-
- 7.3.2.4. EuroNet
-
- COMEON_LINUX.ITA
- Area di supporto ComeOn Linux! per i suoi attivisti e per quanti
- vogliano collaborare.
-
- 7.3.3. Meetings
-
- I2U Convention
- Ogni anno l'I2U, associazione di produttori e utenti di Unix e
- sistemi aperti, organizza una convention, che rappresenta la pi∙
- grande manifestazione nazionale di applicazioni e soluzioni per
- sistemi aperti. Da qualche anno la convention I2U si interessa
- attivamente di Linux. Due anni fa ha invitato Linus in persona,
- l'anno scorso Alan Cox e Jos Vos.
-
- 7.4. Siti Linux
-
- 7.4.1. Siti Internet
-
- ╖ nic.funet.fi <ftp://nic.funet.fi/pub/linux>
-
- ╖ tsx-11.mit.edu <ftp://tsx-11.mit.edu/pub/linux>
-
- ╖ sunsite.unc.edu <ftp://sunsite.unc.edu/pub/Linux>
-
- ╖ cnuce_arch.cnr.it <ftp://cnuce_arch.cnr.it/pub/Linux>
-
- mirror ufficiale di sunsite
-
- ╖ maya.dei.unipd.it <ftp://maya.dei.unipd.it/pub/unix-linux/sunsite>
-
- mirror di sunsite
-
- ╖ ftp.unipd.it <ftp://ftp.unipd.it/pub/Linux/sunsite>
-
- mirror di sunsite
-
- ╖ ftp.unipv.it <ftp://ftp.unipv.it/pub/linux/>
-
- mirror di sunsite
-
- ╖ goblin.dsi.unimi.it <ftp://goblin.dsi.unimi.it/pub/Linux>
-
- Slackware 2.10
-
- ╖ ftp.italnet.it <ftp://ftp.italnet.it/pub/Linux>
-
- mirror di sunsite; tsx-11 parziale
-
- 7.4.2. BBS su Linux
-
- ╖ OneWay BBS, +39 2 4491062, v.32bis,v.42bis, Milano, Fidonet
- 2:331/333, Virnet
-
- ╖ DOC!, +39 41 5905472, ZyXEL19.2k,V.32b,V.42b, Mogliano Veneto (TV),
- Fidonet 2:333/704
-
- ╖ Sierra BBS, +39 6 39721568, ZyXEL19.2k,V.32b,V.42b, Roma, Fidonet
- 2:335/336
-
- ╖ Aloha BBS, +39 923 546164/7, V.32bis, V.42bis, Trapani, Fidonet
- 2:335/519, MultiMediaNet
-
- ╖ Pappaconda on-line, +39 51 6233671, Zyxel 19.200, Bologna, Fidonet
- 2:332/424
-
- ╖ ILS BBS, +39 19 862349, V32bis,V42bis, Savona, Internet (E-Mail,
- News)
-
- ╖ XCalBr8 BBS, +39 535 91080 Fidonet 2:332/521 Sysop Andrea Baldoni.
- file per sysadm, sorgenti di dosemu60, doom, driver per Gravis.
- patch del kernel, sorgente completo del kernel.
- ╖ Eko BBS, +39 6 5215306, V.32bis, V.42bis, Roma, Fidonet 2:335/374
- Files: Slackware (Agosto95), Howto, LDP...
-
- ╖ cmb2000 BBS, +39 332 820009, v.32bis, v.42bis, Varese
- Fidonet 2:331/134 Files: Linux Slackware 3.0, IfMail-HowTo, MIT
- Sources, VuBbs.
-
- ╖ Universal Mind BBS, +39 434 33869, V.34+, Pordenone, Fidonet
- 2:333/1016, ExNet 93:392/1, Itax 70:122/1, Pnet 91:13/1, PeaceLink
- 61:3917/1, Sysop Alessandro Zamarian. Mirror (?!) di tutto quello
- prodotto per il PLUTO (soprattutto Italian-HOWTO e Pluto Journal),
- vario altro.
-
- 7.4.3. Rivenditori di CD
-
- ╖ ECS Computer, Via Casarini 3/A - BOLOGNA, Tel. 051/522391
-
- CD disponibili: WC Toolkit for Linux, Yggdrasil, InfoMagic
-
- ╖ Libreria Progetto, Via Marzolo 28 - PADOVA, Tel. 049/665585 -
- 049/665492 - Fax. 049/8076036
-
- CD disponibili: InfoMagic, Linux-FT
-
- ╖ CD House, Via Ca del Ponte 4 - COSTERMANO (VR) Tel. 045/6200410 -
- Fax 045/6200449 - BBS 045/6200561
-
- Libri disponibili: The Linux Bible
-
- ╖ GRG Commerciale SRL, Viale Verona 129 - TRENTO Tel. 0461/932424 -
- Fax. 0461/934417
-
- CD disponibili: InfoMagic
-
- ╖ Pergioco, Via S. Prospero 1 - MILANO Tel. n.d.
-
- CD Disponibili: InfoMagic
-
- ╖ PerGioco, Via degli Scipioni 109/111 ROMA (metro 'A' Ottaviano)
- Tel. n.d.
-
- CD Disponibili: InfoMagic
-
- ╖ BitLine s.n.c., Corso Garibaldi 82 - LUGO (RAVENNA) Tel. 0545/27370
-
- CD disponibili: InfoMagic
-
- ╖ CD-ROM Import - GENOVA Tel. 010/6982772
-
- CD disponibili: InfoMagic
-
- ╖ INPUT s.a.s, Via Lungomare di Pegli 45/R - 16155 GENOVA PEGLI Tel.
- 010-680583/688788/680685
-
- CD disponibili: InfoMagic
-
- ╖ Sytek s.r.l., Via Cernaia 14 - TORINO Tel. 011/9884111 - Fax.
- 011/9951487 - info@sytek.it
-
- CD disponibili: Linux-FT
- ╖ Libreria Athena, Via Campi 284/a - MODENA Tel. 059-370842 - Fax.
- 346430 - athena@athena.modena.it <http://giramondo.com.it/~athena/>
-
- Libri Disponibili: The Bible of Linux, Linux Unleashed,Running
- Linux
-
- CD disponibili: Official Slackware 2.3 (WC, 7/95) 2CD, 79000 Lit,
- Linux FT - Lasermoon (6 CD), 150.000 Lit, Linux Internet Archive
- (Yggdr. 7/95) 5CD, 95000 Lit, Linux Developers Resource - (Infom.
- 8/95) 4CD, 49000 Lit
-
- ╖ Libreria Hoepli, Via Hoepli - MILANO Tel. 02-86487243
-
- Libri disponibili: The Bible of Linux
-
- ╖ ESSEDI shop, Via Maragliano, 42 - FIRENZE Tel. 055-333093
-
- CD disponibili: InfoMagic, Yggdrasil, WC-Slackware
-
- ╖ FILEITALIA S.r.l., corso Monte Cucco 23 - 10139 TORINO Tel.
- 011/755210 - 746226
-
-