Nato a Piancastagnaio nel 1611 si trasferì, forse trentenne, a Casteldelpiano dove già risiedeva il padre, anch'egli pittore, e dove si spense il 25 gennaio 1695. Maestro privo di un'evoluzione stilistica propria si rifà ad esperienze diverse di altri artisti della scuola senese reinterpretandole con dignità, tratto sicuro e da buon narratore, qualità, quest'ultima, messa in parrticolare evidenza nei cicli di affreschi presenti a Piancastagnaio, Abbadia San Salvatore, Acquapendente e Casteldelpiano. Lavorò quasi interamente nelle province senese, grossetana e nell'alto Lazio; con particolare intensità nelle chiese e santuari dell'Amiata.