La famiglia del Flauto Φ costituita di quattro strumenti, molto simili in apparenza, tranne la loro rispettiva lunghezza. Sono, cominciando da quello a misura pi∙ ridotta, il Piccolo, il Flauto da Concerto, il Flauto Alto, e il Flauto Basso. (Quest'ultimo Φripiegato nelle due estremitα, la lunghezza pratica dello strumento Φ in questo modo ridotta.) Qui ci occuperemo solamente del Flauto da Concerto e del Piccolo, che sono membri regolari dell'orchestra sinfonica.
Il Flauto da Concerto:
Il Flauto Φ, senza dubbio, uno degli strumenti musicali pi∙
antichi, e ha avuto un ruolo molto importante nei rituali di diverse religioni. Nei rilievi di Amaravati, in India, si trova raffigurato un suonatore col suo Flauto. E si dice persino che quando il Grande Krishna suonava il Flauto, "Gli spiriti rimanevano incantati, i fiumi sostavano, i passeri interrompevano il volo, si posavano, ed ascoltavano con grande gelosia, e tutte le cose inanimate sulla terra e sotto il sole divenivano pi∙ brillanti".
In Europa, il Flauto giunse, apparentemente, durante il Medio Evo, proveniente dall'Asia, via l'impero Bizantino. Pi∙ tardi, il Flauto compare assieme al piccolo tamburo cilindrico nei gruppi musicali militari, ancora oggi conosciuti come "Piffero e Tamburi". Quasi fino all'inizio del secolo XVII, il Flauto era fatto in un pezzo solo, non poteva essere accordato cambiandone la lunghezza. Per questo motivo, veniva fabbricato in varie lunghezze diverse, per produrre altezze o scale differenti. Il diametro interno del tubo era, in origine, conico.
Poco tempo dopo, il Flauto pass≥ ad avere due pezzi, tenuti assieme molto strettamente, e permettendo che il suonatore accordasse lo strumento variando la lunghezza del tubo.
Oggi, il Flauto da Concerto Φ costruito in tre pezzi.
Si deve al flautista Theobald Boehm (1794 - 1847) il grande perfezionamento del Flauto. Boehm abbandon≥ il diametro interno conico e stabili l'interno cilindrico. Aggiunse una testa parabolica, e cosφ introdusse due cambiamenti importanti: l'altezza dei suoni si fece molto pi∙ precisa, e i timbri dei registri dello strumento si pareggiarono.
Boehm perfezion≥ anche il sistema che porta il suo nome, e sul quale riposa fino ad oggi la sua fama. Secondo Boehm, i fori del tubo devono essere grandi quanto possibile. Le posizioni dei fori dipendono unicamente dalla precisione acustica, e non si basano sulla comoditα per l'interprete.
Ma, pensando anche alla comoditα del suonatore, Boehm cre≥ una apposita disposizione di chiavi e leve che coprono tutti gli orifici, anche quelli troppo lontani dalle dita dell'interprete.
In origine, i Flauti erano fatti di legno, ma si pass≥ alla costruzione in metallo. Erano strumenti di piccolo spessore, con molti fori, e un tubo di legno non avrebbe resistito. Ci≥ malgrado, il Flauto ancora oggi viene inserito nella famiglia degli strumenti a fiato in legno, anche se si conoscono pregiati flauti in argento o persino in oro.
Il Flauto Φ tenuto in posizione quasi parallela al pavimento, verso la destra del suonatore. Il suonatore soffia nell'imboccatura, tenuta sotto, e vicino, alle labbra, a sinistra dello strumento. Le differenti note si ottengono aprendo e chiudendo i fori, usando le chiavi e le leve, in tal modo allungando o accorciando la colonna d'aria all'interno del tubo. Quanto pi∙ lunga la colonna, pi∙ acuto il suono, e vice versa. ╚ importante segnalare che le differenti Ottave si producono con quasi identici movimenti delle dita, quello che cambia sono il modo di soffiare e la posizione della lingua; il controllo dell'altezza Φ alquanto difficile.
Il Flauto Φ uno strumento molto agile, grazie ai suoi vari registri. L'interprete Φ in grado di suonare brani o scale di grande velocitα, e di fare balzi o salterelli vivaci. Il registro
alto del Flauto si caratterizza per i suoi suoni brillanti, e la portata pi∙ grave avvolge in una atmosfera calda e vellutata.
