Ritratto di Gilbert-Marcellin Desboutin (L'artista)
A partire dal 1868, Manet è finalmente accettato al Salon. Tuttavia, i giurati devono aver pensato di essere stati troppo indulgenti con il pittore, visto che, in quello stesso anno, il 1876, due suoi quadri vengono rifiutati: il “Ritratto di Marcellin Desboutin”, un pittore del gruppo e “Il Bucato”, dipinto secondo la vena impressionista, oggi esposto presso la Fondazione Barnes di Merion, negli Stati Uniti. Un articolo dell'epoca riferisce tutta la feroce ostilità dei membri della commissione nei confronti di Manet: “Un membro della giuria ha esclamato, quando si è passati ad esaminare i quadri di Manet: 'Basta. Abbiamo concesso a Manet dieci anni per migliorarsi, ma non migliora; anzi peggiora! Rifiutato!' - 'Rifiutiamolo! Che resti solo con i suoi quadri!' esclamano gli altri giurati”.
In risposta a questa ingiustizia, Manet esporrà, a partire dal 15 aprile, le due tele nel suo atelier al numero 4 di rue de Saint-Petersbourg. Sui biglietti d'invito color rosa pallido, ha inciso in lettere dorate: “Faire vrai, laisser dire" (ritrarre il vero e lasciar dire), senza dubbio il suo vero motto. La mostra personale riscuoterà un enorme successo. Centinaia di visitatori affolleranno, ogni giorno, lo studio del pittore, anche se molti vi si recano solo per prenderlo in giro. Quanto alle critiche, non sono tutte negative, dato che Manet fa davvero una buona impressione: “Cosa!” esclama qualcuno. “Quel signore dai lineamenti sottili, dallo sguardo tranquillo, con la barba bionda e curata, quel signore vestito di nero, ben pettinato, con una bella camicia e con i guanti, è l'autore dei Canottieri!”.
