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Banca-dati IPSE DIXIT

Liceo Ginnasio "Giuseppe Parini" - MILANO

(di: Armando Garosci)

Nel 1774 venne istituito da Maria Teresa D'Austria il Regio Ginnasio di Brera presso il palazzo Brera. Il nome derivava da una località periferica della città definita braida, nota soprattutto per il famoso Collegio che Carlo Borromeo fece costruire in quel luogo. Nel periodo napoleonico pur mantenendo il termine ginnasio venne introdotta anche la parola liceo,mutando così il nome all'istituto in Liceo di Porta Nuova. Nel 1865 il Liceo venne ribattezzato col nome di Liceo "Giuseppe Parini" con l'intento di infondere anche nelle scuole il nuovo spirito risorgimentale.
La popolazione scolastica dell'anno 1993-94 è stata di 1010 alunni distribuiti in 44 classi. Il Parini soffre forse di un malsano atteggiamento classista per cui l'appartenenza o meno ad una agiata classe sociale può risultare rilevante. Infusa quindi nei cuori di molti studenti e docenti è la "Parinitas": una virtus, pare, di origine divina, che eleva costoro ad un livello superiore rispetto alla gente comune.Questo liceo dichiaratamente di sinistra cade dunque in una grave contraddizione che rende poco credibile la sua posizione politica.Forse col tentativo di rinverdire la sua immagine sessantottina di scuola rivoluzionaria si spiegano atteggiamenti "alternativi", peraltro ignobilmente radical-chic,che sono diffusi tra la popolazione scolastica.
Oggi l'istituto si presenta come uno dei più attivi di Milano, forte di numerose strutture e strumentazioni a supporto delle attività didattiche tradizionali e di sperimentazione:una biblioteca di oltre 16000 volumi tra cui testi del '600 e del '700.Un laboratorio di informatica con 14 PC, 7 stampanti e due lettori CD ROM con relativa editoria elettronica che permette la consultazione di testi di letteratura greca e latina,del dizionario multilingue Zanichelli e tutta l'editoria italiana. Due laboratori linguistici,due sale proiezioni,due laboratori a fronte e per lavori sperimentali,due gabinetti di fisica e chimica e un osservatorio meteorologico in progetto di restauro.

Ed è in quest’alcova di sapienza, in passato frequentata da illustri studenti come Alessandro Manzoni, Carlo Tenca, Felice Cavallotti, Carlo Emilio Gadda, Dino Buzzati, ecc..., che sono ingenuamente fuoriuscite dalle labbra di professori e allievi castronerie cosmiche, inimmaginabili, aberranti. Leggere per credere!

PROFILO SOMATICO-PSICOLOGICO

(di: Paco Simone)

Prof. Domenico CRISAFIO

(Docente titolare della cattedra di Filosofia e Storia)

É calabrese di nascita e da generazioni (la sua patria è Tropea). Alto circa 1 metro e 60, calvo col riporto, pelle incartapecorita, scura, usata per nascondere dentro le piaghe gli studenti che osano portare quaderni ad anelli. Tiene molto alla propria salute, da buon ex-fumatore incallito. Le sue passioni sono i mandarini da mangiare all'intervallo, riempendo tutta la cattedra di bucce, e il podismo: ogni domenica si fa i consueti 40 km. di corsa; non male, se si considera che ha 61 anni ! E' irascibile, ma buono, dentro. Se leggete CRISAFIUS DIXIT potrete farvi un'idea molto precisa del tipo... Provo molta nostalgia per le sue lezioni: è unico, e senza dubbio rappresenta la figura più interessante (e più prolifica, per le mie raccolte!) di tutto l'istituto.

 

Prof.ssa Raffaella CADARIO

(Docente titolare della cattedra di Matematica e Fisica)

Riporto testuale delle sue esclamazioni più frequenti: "
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." (sembra di leggere un elettroencefalogramma... Altro riporto testuale, colto durante uno dei suoi timidi sorrisi: "SSCHHCHH.... - ANSIMI - CPSSCHH... - FASE DI INSPIRAZIONE - SSSSSCHHCHHCHH... - ESPIRAZIONE".
Casco-corazza-chioma, che dir si voglia, di una tonalità che varia a seconda dello stato d'animo (DEPRESSIONE aut ISTERISMO). Orecchini penduli che pendulano, appunto, dalla folta capigliatura. E' alta poco più di un metro e mezzo, e peserà al massimo 40 chili. Il gilet è pendulo anch'esso... Indossa sempre (e quando dico sempre intendo sempre) fuseaux ultra-aderenti (indispensabile contributo all'osteologia), con motivo floreale (ha funzione di calmante quando si guarda). I tacchi hanno una misura media di 8 cm., per ovviare alla sua reale altezza. Innovativo il braccialetto, composto da portapillole per Valium (da assumere nei momenti peggiori), Valeriana (media tensione), e Camomilla (la quale, ormai, non ha più alcun effetto).

Prof. Nello BERTACCHINI

(Docente titolare della cattedra di Italiano)

"Ehm... ma... uh... beh... non, non so... ma come... ssì... uhm... eh?".
L'esatto opposto della Cadario, se prendesse un Valium morirebbe per collasso. Avrebbe bisogno di qualche scarica elettrica a 1000 Watt, ogni tanto. Insicuro dalla nascita, sin da bambino ebbe problemi sociali e comunicativi con gli altri. Se dovesse mai sposarsi (non lo confessa, ma ha un debole per la giovane e invitante professoressa di Educazione Fisica; lui invece ha passato la sessantina), la cerimonia nuziale durerebbe un'eternità; prima di decidersi a pronunciare il fatidico , tutti gli invitatifarebbero a tempo ad accamparsi in chiesa con sacchi a pelo e tende. Comunque si può ovviare a questo difetto imparando il linguaggio dei gesti che utilizza mentre balbetta. Ma soprattutto, quando parla, parla solo per epigrammi. Sembra l'oracolo, va capito ed interpretato.

Prof. Francesco BILOTTA

(Docente titolare della cattedra di Scienze)

Il caro vecchio Billy! Veleggia sulla quarantina spinta, ormai (oppure, se ha già oltrepassato la boa dei 50 devo dire che se li porta bene). C'è chi lo definisce una marmotta, ma io preferisco questo paragone: avete presente il cartone animato della Pantera Rosa? L'ispettore Clouseau? Bene, ha le medesime caratteristiche. Alto un metro e sessanta, naso aquilino, baffetti, abiti di tre misure più grandi. Adora una giacca di panno verde le cui maniche coprono le mani fino ai polpastrelli. É abbastanza calvo, e tipico è il capello ritto al centro della testa (svela la sua insospettabile attività sessuale). A causa delle spesse lenti degli occhiali non sono mai riuscito a capire se fosse strabico. In ogni caso, un tipo simpatico, anche se non di rado si lascia traviare, nelle valutazioni, da qualche scollatura e minigonna in più (è un mandrillo!), e che ha sempre risposto direttamente alle provocazioni del nostro inimitabile, DOC, compagno di classe Andrea, il cabarettista sfacciato e rompiscatole.

Prof.ssa BARZAGHI

(Supplente di Matematica nel 1994)

E' sempre vestita di una felpa azzurro confetto (modello "PRENATAL"), con disegni ricamati, alquanto infantili (nuvolette, aeroplanini, etc...). Anche i jeans hanno quella sfumatura confetto che conferisce al rosa una tonalità quasi ripugnante. Incurante di ciò, la prof. adora anche raccogliere i capelli con un cerchietto di stoffa ben imbottito, dello stesso colore, fornito di fiocchi metallici dorati. Lo stesso finto oro riveste i pregiati orecchini di plastica, penduli (dev'essere una prerogativa degli insegnanti di Matematica e Fisica! Chissà, servirà loro per ricordarsi della legge di gravità...) Come dicevo, gli orecchini sono costituiti da abnormi anelli in cui scorre liberamente una chiave (rigorosamente in plastica), quella del suo diario segreto. Nessuno può superare il raffinato gusto che dimostra quando porta la borsetta rosso carminio in similpelle e i mocassini di velluto blu. Naturalmente è una donna acqua e sapone, ha le guance porpora stile Heidi e lo sguardo inebetito.



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