PIANETA BRERA
In base all'art.33 la costituzione italiana colloca le Accademie di Belle Arti sul gradino più alto dell'insegnamento artistico del nostro Paese e, in effetti, é nelle Accademie che si sono formati gli artisti più significativi. In questa scala di valori Brera occupa un posto di primo piano essendo la più famosa e prestigiosa delle Accademie italiane.
Aperta nel 1776 per volere dell'imperatrice Maria Teresa d'Austria, l'Accademia di Belle Arti viene pensata come università delle arti e scuola artigiana di formazione professionale.
Innanzitutto l'istituzione milanese si qualifica come anello di congiunzione tra il modello educativo religioso-gesuitico e le nuove esigenze di una cultura laica, improntata a un emergente senso civico. L'Accademia viene infatti insediata nella sede che ospitava il Collegio Gesuitico, sopravvissuto fino al 1773, anno della soppressione dell'ordine.
L'Accademia si organizza inizialmente in quattro scuole: di Architettura, di Ornato, di Pittura e di Scultura; e in due scuole "elementari" di preparazione a quelle di Architettura e di Scultura.
Con questa molteplicità di insegnamenti e con l'inserimento nel complesso di scuole milanesi, la istituzione braidense si lega in maniera determinante alla vita della città, concorrendo alla sua crescita culturale, guidata da Giuseppe Piermarini.
Oggi il nome Brera, insieme a quello della Scala, é un simbolo forte della cultura milanese e come tutte le Accademie italiane é alla ricerca di nuove prospettive per soddisfare la domanda di un più qualificato e coerente programma di studio e ricerca. Le sue glorie ( ma anche le sue contraddizioni) affondano nel passato; ma é anche al contempo un'istituzione che sa vivere nel presente pensando anche a un suo ruolo, più pertinente e penetrante nel futuro.
Come le altre Accademie italiane, Brera dibatte fra mille difficoltà che provengono soprattutto dalla legge Gentile che attribuiva alle Accademie un ordinamento antiquato, post rinascimentale, ridimensionandole. Il Consiglio dell'Accademia fu sciolto con conseguente accentramento a Roma del governo della Scuola; l'insegnamento di Architettura fu trasferito al Politecnico e venne istituito il Liceo Artistico, con cui si avviava un processo di normalizzazione dell'istruzione artistica su scala nazionale.
Per questo motivo, attualmente l'Accademia manca di un vero apparato tecnico e di un reale collegamento col mondo del lavoro. Tanto per fare un esempio, ci sono ben dodici cattedre di Scenografia e nemmeno una di Fashion Design in una città come Milano che é un punto importantissimo della moda italiana.
Se Brera riesce ad esprimersi a certi livelli ciò é dovuto alla grande professionalità del suo corpo docente e alla sua capacità di organizzazione.
Uno dei risultati più positivi é dato dal numero dei grandi artisti che ne sono usciti e degli illustri maestri che, sin dalla sua fondazione, si sono via via succeduti nell'insegnamento.
Pur con un certo appiattimento rispetto al passato, dovuto soprattutto alla mancanza di spazio e a un crescente numero di iscritti, la situazione non si é modificata di molto, ne é un esempio l'Istituto di Storia dell'Arte, una struttura che potrebbero invidiare tutte le Università.
Come accennato poco fa, Brera ha un rapporto allievo/spazio a disposizione di uno a venti, o quasi, rispetto ad altre Accademie europee.
Per risolvere il problema si é acquistata la Chiesa sconsacrata di San Carpoforo, in Piazza Formentini, dove sono state sistemate alcune scuole di Decorazione.
Un altro problema é legato al decentramento della funzione di Brera, che l'istituzione braidense pensa di risolvere allargando le sue competenze in tutti i settori dell'istruzione artistica. Brera potrebbe infatti diventare un'Accademia, unica in Europa, dove si potrà studiare danza, recitazione e cinema attraverso una stretta collaborazione con il Piccolo Teatro, con il Paolo Grassi, la parte scenografica della Scala e la Scuola del Cinema del Comune diretta da Provenzano. Brera é pronta e attrezzata per portare avanti un programma di studio globale, unitario, coordinato, articolato e insieme decentrato su tutto il territorio milanese.
L'istituzione può dunque sviluppare ampie sinergie fra il mondo della scuola e il mondo del lavoro. Tuttavia, attualmente, un allievo che volesse accedere a un tipo di ricerca e ad una sperimentazione a base tecnologica(Video Art, Computer Art e High-Tech Art) ha poche prospettive concrete.
Risolvere questo problema significa attuare il progetto di autonomia dell'Accademia. Si potrebbe, così, ristrutturare l'organico in maniera funzionale alle necessità dell'istituto e lasciare al Direttore la possibilità di intercambiare ruoli e funzioni per ottimizzare il rendimento e renderlo omogeneo con le finalità. Il problema economico, poi, potrebbe essere risolto con fondi dell'Unione Europea, corsi professionali organizzati dalla Regione e corsi post laurea a pagamento.
Con circolare del 23/01/1992 prot. 259 il Ministero della Pubblica Istruzione, Ispettorato della Istruzione Artistica, ha precisato che le Accademie di Belle Arti non rientrano nell'ambito della istruzione secondaria, tuttavia, l'Accademia di Brera é una scuola superiore di istruzione artistica che lotta, ancora oggi, per essere equiparata all'Università e vedere riconosciuto il titolo accademico non solo a livello regionale ma anche a livello nazionale ed europeo.
L'Accademia é considerata il massimo livello dell'istruzione artistica, però non é università e paradossalmente molti laureati frequentano i corsi dell'Accademia di Belle Arti di cui si servono come Master post universitari.
Si sente il bisogno di una laurea in arte dal momento che al DAMS si fa solo lavoro teorico, che prepara "critici" o addetti alla sovrastruttura e Architettura é diventata un'appendice di Ingegneria, "perdendo" il disegno.
Brera riunisce, invece, teoria e pratica: a Brera si "cresce" veramente. Gli allievi a fine corso raggiungono alti livelli di conoscenza e professionalità. E poi ha veramente poco in meno rispetto alla Università.
Con dei piccoli correttivi e con un oculato recupero di indirizzi può diventare Università senza problemi, correggendo un'ingiustizia imperdonabile verso quegli studenti che si vedono esclusi dai concorsi CEE per i quali é richiesta una laurea: i giovani dell'Accademia non solo surclassati da quelli provenienti da altre meno prestigiose e meno impegnative accademie ma, non avendo la possibilità di concorrere, verranno addirittura esclusi da ogni tipo di struttura che riguardi il mondo dell'arte.
Questo é quanto sostiene l'attuale direttore dell'Accademia, Fernando De Filippi, il quale in passato ha già lavorato significativamente a favore dell'Accademia, ripristinando la carica del socio onorario( soppressa nel fascismo), avvicinando personalità di grande autorità culturale all'istituzione al fine di conservare e difendere il patrimonio artistico secolare di Brera permettendole un presente all'altezza del suo passato.
La testimonianza del presente é stata avviata con una serie di iniziative chiamate "città di Brera", come la grande mostra "Duecento anni di scultura" ed altre importanti esposizioni.
Per il futuro l'interesse é stato incentrato sui giovani per dare loro la possibilità di rapportarsi con il pubblico.
Il desiderio di De Filippi é quello di lasciare il proprio mandato direttivo con l'ingresso della Accademia nell'Università.
Proprio in questi mesi, inoltre, il ministro Berlinguer ha offerto la presidenza dell'Accademia all'artista Emilio Tadini, il cui amore e impegno per Milano sono ben noti, in sostituzione della dimissionaria Gae Aulenti.
Brera é sempre più un pezzo di Milano che aspira ad uscire dal suo forzato isolamento ed estendere le sue capacità creative e organizzative in un rapporto di interazione col mondo del lavoro e col territorio circostante.
CORSI FONDAMENTALI
Materia |
Durata |
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Pittura |
quadriennale |
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Scultura |
quadriennale |
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Decorazione |
quadriennale |
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Scenografia |
quadriennale |
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CORSI OBBLIGATORI |
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Materia |
Durata |
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Storia dell'Arte |
Tutti i corsi, 1°, 2°, 3°, 4° |
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Tecniche dell'Incisione |
Pittura e Decorazione, 3°,4° |
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Plastica Ornamentale |
Decorazione, 1°, 2° |
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Anatomia Artistica |
Pittura, Scultura, 1°, 2°, 3°, 4° e Decorazione, 1°, 2° |
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CORSI COMPLEMENTARI
Materia |
Durata |
Corsi |
Tecniche grafiche speciali |
biennale |
Pittura, Decorazione |
Tecniche della scultura |
biennale |
Scultura |
Restauro |
biennale |
Pittura, Scultura, Decorazione |
Metodologia della progettazione |
annuale |
Tutti |
Pedagogia e didattica dell'Arte |
biennale |
Tutti |
Fotografia |
biennale |
Tutti
|
Costume per lo spettacolo |
biennale |
Scenografia, Decorazione |
Teoria e metodo dei mass media |
annuale |
Tutti |
Teoria della percezione e psicologia della forma |
biennale |
Tutti |
Design |
biennale |
Tutti |
Scenotecnica |
biennale |
Scenografia, 2°, |
Storia dello spettacolo |
biennale |
Scenografia, Decorazione, 1° |
Tecniche pittoriche |
biennale |
Pittura, Decorazione, 1° |
Estetica |
biennale |
Tutti |
Beni culturali e |
annuale |
Tutti |
Tecnologia ed uso del |
annuale |
Scultura |
Con alcune visite siamo venute direttamente a conoscenza della vita degli studenti dell'Accademia e la prima impressione é stata molto positiva.
Abbiamo intervistato, poi, una ragazza, Paola, che frequenta il terzo anno del corso di Scenografia e attraverso le sue parole siamo giunte a nuove e interessanti scoperte. Le abbiamo rivolto alcune domande e queste sono state le sue risposte.
Che tipo di ambiente é Brera?
Brera non è sicuramente un luogo chiuso o d'elite, ma è uno dei luoghi più aperti che abbia mai frequentato. Ognuno è libero di essere se stesso fino in fondo, di liberare la propria creatività, il proprio spirito artistico. Un'Accademia concepita come uno spazio chiuso e opprimente o comunque troppo inquadrato, non avrebbe modo di esistere.
Che tipo di rapporto c'è tra studenti e insegnanti?
I rapporti fra gli studenti e professori sono differenti rispetto a quelli che si hanno alle superiori. Il rapporto é allo stesso livello, o quasi. In generale ognuno può permettersi di esprimere il proprio parere su qualsiasi cosa, si può discutere liberamente senza problemi.
Molti dei nostri insegnanti sono artisti e magari hanno a loro volta frequentato l'Accademia; ognuno ha un vissuto molto intenso, legato in modo diverso al campo artistico. Generalmente ti trovi di fronte persone che sono sempre appassionate della loro materia, e questo non può che suscitare un vivo interesse fra gli studenti.
Quali sono le materie più interessanti? Perché?
Tra gli esami che ho sostenuto i corsi più interessanti sono stati:
STORIA DELLO SPETTACOLO: perché fornisce un quadro generale di tutta la storia del teatro; serve per conoscere e approfondire vari autori, per introdurci a quei testi(opere) , di cui noi poi dobbiamo creare le scene.
TEORIA DELLA PERCEZIONE: per come é strutturato; nonostante la materia possa inizialmente risultare difficile da comprendere, la presenza del laboratorio e soprattutto la visita alle mostre, permettono di entrare in stretto contatto con l'argomento trattato.
METODOLOGIA DELLA PROGETTAZIONE: le lezioni affrontano temi importanti, come i contratti di lavoro; oppure la realizzazione di un progetto di scenografia, tutte le fasi di ricerca e di lavoro e, inoltre, viene approfondita la parte dei costumi in modo più specifico e preciso, rispetto a quello che si fa nel corso fondamentale.
FOTOGRAFIA: per chi é appassionato alla materia, diventa uno dei corsi più divertenti perché si può liberare il proprio estro creativo. Inoltre si perfeziona l'uso della fotografia che nel nostro campo serve sempre; per esempio, per i modellini di scenografia, ma anche per le mostre, i monumenti.....
ANTROPOLOGIA: é un corso interessante, ed é anche uno dei più frequentati.(Però c'é qualche difficoltà per gli esami dato l'affollamento di iscritti).
MASS MEDIA: le lezioni sono molto coinvolgenti e inoltre é un bel corso perché é l'unico che si occupa in qualche modo di letteratura.
Che cosa tratta il corso di rilevazione dei beni culturali?
Dopo esserci divisi in gruppi, si elabora un progetto di allestimento di una mostra, secondo vari temi che vengono proposti dall'insegnante.
Quali sono le materie più importanti a cui sono dedicate più ore e perché?
Le materie più importanti di solito sono rappresentate dai corsi fondamentali . Il corso di Scenografia é quello a cui si dedica la maggiore attenzione e anche il maggior numero di ore proprio perché alla fine ci diplomiamo in Scenografia. E'anche un corso in cui é richiesto molto: la presenza settimanale é obbligatoria. In ordine di importanza segue la Storia dell'Arte, che però richiede un impegno minore perché sono poche ore settimanali. E poi le materie più importanti diventano i corsi complementari ai quali ogni singolo studente é più interessato e quindi ci dedica maggiore attenzione.
C'é proporzione fra lo studio teorico e quello pratico o l'Accademia é carente in uno dei due aspetti?
In questa scuola non ci sono molti corsi teorici; prevalgono sicuramente quelli pratici. Ma l'impegno indispensabile per studiare un argomento o realizzare un quadro, un bozzetto o una scultura é lo stesso. Certo non passiamo giornate intere, a studiare o ripetere testi, a imparare libri a memoria; ci viene chiesto un impegno che é differente ma che non esclude comunque la formazione di un ricco bagaglio culturale. Qui non si studia molto perché in realtà ci sono poche materie da studiare e sono facoltative.
Che cosa offre di positivo l'Accademia e cosa non offre?
Il lato più positivo dell'Accademia é dato dall'opportunità di conseguire il più alto titolo, a livello nazionale, nel campo dell'istruzione artistica. Ma in questa struttura confusionaria e male organizzata é difficile individuare altri aspetti positivi se non che ognuno di noi é libero di esprimersi in campi molto particolari, di dedicarsi a materie come pittura o scultura, con la propria passione, le proprie emozioni...
Brera non offre niente di sicuro e questo lo sanno tutti; siamo consapevoli che solo pochissimi di noi faranno gli scenografi; forse qualcuno di noi diventerà pittore o scultore.
Alcuni di noi inseguono un sogno e nella realtà in cui viviamo non è poco; é già tanto.
Io rimango del parere che é meglio scegliere una cosa per passione; se il futuro é incerto pazienza, quello che conta é impegnarsi ogni giorno per quello che si crede.
Che cosa deve essere in grado di fare uno studente che si diploma all'Accademia di Belle Arti?
Uno studente di Scenografia che esce dall'Accademia é a tutti gli effetti uno scenografo e dovrebbe essere in grado di svolgere questa professione. Questo significa saper creare delle scene realizzabili, dei costumi, saper fare tutte le tavole tecniche che riguardano la costruzione, occuparsi della ricerca(trovarobato), conoscere l'impianto luci, come si realizza...
Hai trovato differenze fra il metodo di insegnamento, di studio e le finalità delle superiori e quelle dell'Accademia?
All'Università il metodo é diverso da quello delle superiori. In particolare a Brera devi essere tu ad andare dai professori, nessuno ti obbliga a far niente, devi farti un piano di studi e poi se ti vuoi impegnare sono tutti disponibili, altrimenti puoi tranquillamente tirare avanti per quattro anni o cinque e far niente o quasi. Anche le finalità cambiano: qui la finalità é la professionalità, é imparare un mestiere. La cosa immediata di cui ti rendi subito conto é che devi fare tutto da solo, ma se sei riuscito ad acquisire un buon metodo di studio anche a livello organizzativo nella scuola superiore, le difficoltà diminuiscono.
Quali sono gli sbocchi lavorativi che Brera può offrire non soltanto a livello pratico?
In teoria ci dovrebbero essere tanti sbocchi e in diversi campi. Per esempio, per la scenografia gli sbocchi possono essere il teatro, la televisione, il cinema e la moda. In pratica però sappiamo che l'inserimento in questi settori sarà molto difficile.
Ci sono rapporti di collaborazione attraverso stages, tirocini, borse di studio con aziende, teatri, gallerie...?
Esistono degli stages o dei corsi particolari, collaborazioni con teatri, ma sono riservati generalmente a pochi studenti che vengono scelti dagli insegnanti. I concorsi aperti a tutti non sono tanti ma ci sono.
Che differenza c'é fra l'Università e l'Accademia?
La differenza principale é che l'Università ti rilascia la laurea, con l'Accademia ottieni un diploma. In questi ultimi anni si sta facendo qualcosa per poter arrivare un giorno a far diventare l'Accademia un'Università. Purtroppo ci sono molto ostacoli, infatti alcuni docenti non sono favorevoli per vari motivi...
Il problema centrale é che per far sì che si ottenga una laurea si dovrebbero fare alcuni fondamentali cambiamenti, riguardo per esempio all'organizzazione dei corsi (da annuali a semestrali) e molti temono che questo possa in qualche modo nuocere alla struttura dell'Accademia.
Personalmente sono favorevole al fatto che l'Accademia diventi Università, anche perché il diploma che otteniamo non ha un valore specifico, é un po'più di un diploma di scuola superiore ma meno di una laurea.
Che cosa intendi per bene culturale (riferendoti in particolare alla Scenografia) ?
Un bene culturale é un patrimonio artistico da salvaguardare, ma non so dare una risposta specifica riguardo al mio campo.
Al di fuori della scuola c'é in te e nei tuoi compagni interesse per la cultura(per l'arte in particolare ma anche teatro, danza, cinema, ecc...)?
Per quelli che scelgono questo tipo di scuola l'interesse per l'arte é fondamentale. Siamo tutti attratti da questo mondo e quindi andare a vedere mostre, musei, ecc. é necessario ma al tempo stesso piacevole. Poi per chi sceglie Scenografia l'interesse per il teatro é sempre molto vivo, perché fa parte del suo lavoro. In genere oltre agli spettacoli consigliati dagli insegnanti, ognuno di noi si reca a teatro molto spesso, per venire a stretto contatto con tutto quello che riguarda il nostro campo: le luci, i costumi, le scene.....
Come é visto dagli studenti di Brera il proprio futuro lavorativo?
Il futuro lavorativo di tutti é incerto, nessuno sa che cosa riuscirà a fare dopo il diploma. E'inutile pensarci troppo, finché siamo qui dentro lo scopo é riuscire a imparare il più possibile, soprattutto a lavorare in modo professionale. (Ho insistito molto su questo punto perché é un concetto che ci viene ripetuto molto spesso).
Perché, secondo te, la cultura rimane ancora un interesse secondario nei giovani?
Forse perché la cultura é vista come qualcosa di scolastico e quindi noioso o non interessante; forse é anche legato all'età. Quando si é molto giovani é difficile appassionarsi allo studio; invece crescendo ci si rende conto di più cose, in modo diverso, scoprendo interessante ciò che prima si detestava(come le mostre o il teatro) solo perché veniva imposto. E poi credo che non sia legato solo ai giovani. Ci sono persone adulte che sono interessate all'arte(in tutte le sue forme) e persone che non lo sono.
Hai qualche riflessione da fare?
Sì. Volevo specificare l'argomento "AMMISSIONE", perché mi sembra importante. All'Accademia entrano senza esame gli studenti con la maturità artistica di prima sezione e la maturità dell'Istituto d'Arte. Chi ha la maturità artistica di seconda sezione deve sostenere un esame grafico(disegno) di sei giorni(per sei ore al giorno). Per scenografia si tratta di un progetto di architettura.
Il numero degli ammessi é piuttosto basso; l'anno in cui l'ho fatto io eravamo duecento e siamo passati in quaranta circa.
Chi é in possesso di un altro diploma deve fare un esame orale(varie materie) e un esame di disegno.
Brera ha nel suo interno una particolare istituzione nata come occasione di rilancio artigianale già nota nel periodo di avvio della stessa Accademia, sul modello di analoghe scuole presenti durante tutto il XIX secolo in Germania, Austria, Inghilterra.
Si tratta della Scuola Superiore degli Artefici pensata per dare possibilità di accesso all'apprendimento artistico a chi di giorno era impegnato in attività lavorative e come corso di perfezionamento per quegli artigiani (orafi, decoratori, ebanisti, ecc.) che avevano bisogno del supporto del disegno per svolgere al meglio le proprie attività.
La Scuola degli Artefici non godette di grande prestigio e fu per questo che agli inizi del '900 se ne tentò il rilancio con la introduzione di tecniche più moderne.
All'"accademia serale" vengono trattate materie come Disegno Geometrico, Disegno Architettonico, Plastica, Design e Storia dell'Arte.
La Scuola degli Artefici, della durata di quattro anni, é "libera" in ogni senso: si é liberi di frequentarla(sono gli alunni che annotano sul registro le assenze e le presenze) e di fare ciò che si vuole, anche perchè spesso lo stesso professore che dovrebbe seguirli non é presente e, quando lo é, é solo per dare alcuni consigli e non per insegnare.
Brera possiede oltre alla Scuola degli Artefici (sua precisa specificità) anche i corsi liberi del Nudo i quali sono però comuni a tutte le Accademie presenti sul territorio nazionale.
© 1997 Raffaella Bottini, Ilaria Chinello, Annalisa Rao - © 1998 ARPA Publishing. Tutti i diritti riservati. Riproduzione vietata.
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