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L'INGHILTERRA E I BENI CULTURALI

Il nostro gruppo si è impegnato al fine di rendere un quadro chiaro e completo circa l'interesse delle autorità governative inglesi riguardo il patrimonio artistico nazionale.

Il lavoro finale è risultato essere di minor spessore rispetto alla sezione concernente l'ambito italiano, data la difficoltà di reperire materiale e gli ovvi problemi di natura logistica.

In Inghilterra i beni culturali sono l'espressione di un processo artistico, storico e culturale che copre un arco di tempo pari a migliaia di anni (partendo da resti archeologici preistorici fino ad arrivare alla testimonianza di edifici risalenti all'età Vittoriana). Il patrimonio culturale è infatti importantissimo per capire e studiare il passato ma anche per conoscere noi stessi.

Proprio per questo la conservazione dei beni culturali non vuole essere un processo negativo ma deve essere una forma di responsabilizzazione verso la prevenzione dalla distruzione dell'ambiente storico-culturale, al fine di mantenere un buon stato delle cose, affinché queste rimangano parte integrante della vita di ogni cittadino e renderle accessibili per lo studio, il divertimento e il turismo, soprattutto per le generazioni future.

Per questa ragione, la nostra ricerca si è basata su un'indagine svolta di recente dal Dipartimento del National Heritage, per verificare, da un lato, il grado di partecipazione degli inglesi alle attività organizzate in ambito nazionale, dall'altro il livello di disaffezione degli stessi circa le proposte culturali e sportive avanzate nei loro confronti e le motivazioni sottese a questa condizione.

In questa indagine il Ministero si è avvalso degli elementi della ricerca di mercato.

Pertanto si è trattato, in primo luogo, di raccogliere informazioni rigurdanti l'età, il sesso, il gruppo socio-economico e le motivazioni circa la frequentazione o meno dei musei, pinacoteche etc... degli inglesi; poi, di procedere ad una valutazione dei dati raccolti. Le conclusioni sono state che non basta solo presentare quanto viene offerto da un pubblico sempre più vasto, ma bisogna potenziare la consapevolezza dello stesso riguardo ciò che viene offerto. É inoltre necessario progettare con particolare attenzione l'immagine, in quanto si tratta di competere con altre iniziative che si indirizzano verso il tempo libero e che richiedono fondi da parte dello Stato.

In un secondo tempo, sono stati svolti alcuni studi con il proposito di attrarre un numero più consistente di persone. Il DEPARTMENT OF NATIONAL HERITAGE si è occupato di questa indagine; al fine di ricercare gli eventuali "punti deboli" che determinano lo scarso interesse nei confronti della materia, si sono posti alcuni quesiti .

Innanzitutto si sono chiesti se anche nell'ambito delle iniziative culturali si può trovare divertimento poiché i dati desunti dalle ricerche condotte hanno dimostrato che le persone desiderano divertirsi il più possibile durante il loro tempo libero.

Dall'analisi svolta è inoltre risultato che gli inglesi non considerano le attività culturali come attività divertenti.

Molti di loro le considerano "noiose", addirittura ritengono che i musei oltre ad essere estremamente tediosi sono luoghi caratterizzati da un'atmosfera di antico, fuori dal tempo.

Successivamente, ci si è preoccupati delle caratteristiche dell'eventuale utenza. Numerose sono quelle persone che si ritengono inadatte a partecipare a iniziative culturali o ad attività sportive poiché non sono a conoscenza di ciò che viene loro richiesto e così hanno " paura" di rendersi ridicoli. Inoltre, gli inglesi sembrano mostrare una certa resistenza per le attività formative poiché li riportano al tempo della scuola. Per di più ci si è chiesti se i luoghi a carattere culturale favoriscono la socializzazione, possono avere eventuali punti di contatto con la vita quotidiana e, infine, se favoriscono un immagine adeguata di loro stessi.

Questi interrogativi sono stati di notevole aiuto per il Department of National Heritage, in quanto grazie ad essi ci si è resi conto delle lacune da colmare al fine di accrescere il numero dei partecipanti a tali attività culturali. Il miglioramento della situazione si è potuto attuare grazie allo sviluppo di alcuni punti chiave :

-coinvolgere i possibili utenti

- potenziare la loro comprensione del valore formativo assegnato ai musei etc...

- fornire un programma di attività sociali ( per esempio al "Museum of the moving image" esistono più opportunità per sfruttare la propria immaginazione e le proprie attività pratiche ) in modo da anche mettere a proprio agio un utenza che potrebbe essere poco attratta da proposte di tipo formativo

- rispettare le diversità culturali.

Tra gli innumerevoli propositi del Department of National Heritage, vi è stato quello di coinvolgere attivamente le persone, di trasformarle cioè da spettatori a protagonisti delle vicende che si proponevano di volta in volta. Oltre 20 milioni di adulti inglesi sono stati attivamente coinvolti in diversi tipi di organizzazioni amatoriali come ad esempio, NATIONAL FEDERATION OF MUSIC SOCIETIES, THE LITTLE THEATRE GUILD OF GREAT BRITAIN, THE NATIONAL FEDERATION OF BRASS BRANDS...

Queste organizzazioni provvedono, a livello locale, regionale e nazionale, a fornire dei mezzi mirati ad incoraggiare la partecipazione dei rispettivi campi di intervento e, allo stesso tempo, a verificare le loro proposte. Il compito dei volontari è quello di migliorare l'efficacia delle organizzazioni e le qualità delle esperienze dei visitatori. Spesso le biblioteche si sono servite di volontari per consegnare materiale a tutti coloro i quali sono impossibilitati ad accedere a tali strutture ed iniziative.

Alcune organizzazioni, come, ad esempio, il NATIONAL GRANT FUND, hanno fornito circa 546.000 sterline nel 1994-95 alle organizzazioni di volontari, per favorire l'attuazione di nuovi progetti ai fini di proteggere gli ambienti storici.

MUSEUM AND GALLERIES COMMISSION ha pubblicato un libro, "Museums among friends", con il proposito di accrescere la consapevolezza sull'attività svolta dai gruppi di volontari.

L'influenza esercitata dall'ambiente sociale e culturale dì appartenenza è stata attestata come uno tra i fattori più importanti che determina successivamente lo sviluppo di interessi culturali, artistici e sportivi.

Ecco perché risulta di fondamentale importanza cercare di fornire ai giovani una formazione culturale piuttosto consistente, e cercare di sensibilizzarli di più alla cultura.

Infatti, strutture come scuole e club promuovono numerose iniziative volte ad offrire a giovani e giovanissimi notevoli opportunità per beneficiare del patrimonio artistico nazionale.

Il Department of Nationale Heritage si occupa fattivamente della cura del cliente. Cerca di soddisfare in tutti i modi le sue esigenze, di incoraggiare un eventuale ritorno.

I musei, i teatri cercano di offrire al proprio pubblico ottimi servizi.

A questo proposito è stato infatti istituito il "CITIZEN'S CHARTER", un premio che viene elargito a quei musei e a quelle gallerie che dimostrino, in un periodo di circa 2 anni, di aver apportato miglioramenti nei servizi offerti.

Al fine di migliorare i rapporti esistenti tra musei e pubblico è sorta un'iniziativa chiamata "WELCOME HOST" lanciata dall'"ENGLISH TOURIST BOARD" con il proposito di incrementare la qualità dei servizi, l'ospitalità nei confronti del pubblico. In questo modo sono state coinvolte circa 30.000 persone.

Inoltre, nel dicembre1995 è stato inaugurato un corso, della durata di un giorno, denominato "WELCOME HOST FOR THE ARTS".

Il Department of National Heritage offre grandi possibilità di avvicinamento all'arte anche per i disabili mediante la pubblicazione di guide specialistiche riguardanti da un lato l'offerta alberghiera, dall'altro musei, biblioteche, gallerie d'arte, etc..., privi di barriere architettoniche.

Per di più, mediante due agenzie nazionali sono stati elaborati 200 progetti in modo da portare le arti alle persone ricoverate negli ospedali. Infine, è stata commissionata un'indagine per verificare le possibilità di avvicinare all'arte i detenuti nei penitenziari.

Spesso vengono organizzate speciali manifestazioni per permettere la friuzione artistica a un numero sempre più vasto di persone.

É stata istituita, infatti, l'"HERITAGE OPEN DAY", giornata in cui vengono messe a disposizione del pubblico entrate libere per favorire l'ingresso a proprietà di interesse storico-artistico normalmente chiuse al pubblico.

Una concessione di circa 55.000 sterline fatta dal Department of National Heritage permise al "CIVIC TRUST" di organizzare nel 1995 questa manifestazione per il 2° anno consecutivo, manifestazione che diede a circa 500.000 persone l'opportunità di visitare più o meno 5.000 proprietà.

Rispetto all'anno precedente, si è avuto un vero e proprio incremento: nel 1994 avevano preso parte alla manifestazione circa 250.000 persone a fronte di 900 proprietà aperte al pubblico. Oltre all'"HERITAGE OPEN DAY", vi sono altre manifestazioni a carattere nazionale il cui scopo principale è quello di favorire la fruizione della cultura.

Esistono, infatti, iniziative quali NATIONAL MUSEUMS WEEK (sponsorizzato dal Department of National Heritage e dal "BRITISH TOURIST AUTHORITY'S FESTIVAL OF ARTS AND CULTURE, a cui aderiscono più di 700 musei in tutto il Paese), NATIONAL MUSIC DAY e NATIONAL CINEMA DAY.

Il giorno 2 giugno 1996 si è tenuta in tutta la Gran Bretagna una giornata dedicata al cinema, in cui si è celebrato il centenario del cinema, offrendo al pubblico tutti i posti a sedere per una sterlina. Durante quell'occasione sono stati presentati film speciali girati da registri inglesi molto famosi.

Lo scopo principale è stato quello di incoraggiare quanta più gente possibile alla riscoperta del cinema.

Nei luoghi in cui non è stato possibile usufruire di questi servizi a causa di difficoltà nei trasporti , si è pensato di dare vita ad esposizioni e rappresentazioni mobili con agevolazioni riguardanti la sistemazione alberghiera e il costo dei biglietti per eventuali spettacoli.

Per quanto riguarda il costo dei biglietti, in Gran Bretagna esiste la possibilità di ottenere "sconti" a vantaggio di: scuole, studenti, cittadini anziani, possessori della "UB40" (disoccupati aventi diritto a un sussidio) e persone disabili.

Inoltre, possono essere offerti biglietti a prezzi speciali anche a coloro che non rientrano nelle categorie sopraindicate.

In generale, si può dire che grande attenzione viene riservata alla predisposizione di schemi relativi ai prezzi e all'adesione ad organizzazioni di tipo culturale.

Sentirsi parte di un'organizzazione ed avere la possibilità di accedere a più eventi culturali senza sostenere un carico finanziario oneroso non può accrescere il numero dei partecipanti.

L'attività turistica può essere coinvolta con la fruizione del patrimonio artistico.

Infatti, i visitatori possono anche non risiedere nel territorio in cui si trova il museo; pertanto si è cercato di venire incontro alle esigenze di tali visitatori attraverso una serie di pubblicazioni ("Tourism and the environment: mantaining the balance"; "The arts tourism: marketing handbook", "Museums and tourism"), mirate ad offrire una proposta completa sia sul piano culturale che su quello turistico.

In Gran Bretagna la tv e la radio vengono utilizzati per pubblicizzare e favorire i contatti con l'arte, la cultura e lo sport. Infatti, se a teatro un'opera può essere vista da 2.000 o 3.000 persone, attraverso la televisione 1 o 2 milioni di spettatori possono assistere alla manifestazione.

L'apparizione sugli schermi televisivi dell'opera "MIDDLEMARCH" di George Elliot attrasse circa 6 milioni di spettatori per episodio e alla fine le vendite del libro subirono un incremento pari a 5 volte.

Tra le reti televisive inglesi la BBC può essere considerata come il maggior "mecenate". Provvede, infatti, a dare lavoro a molti scrittori, attori, musicisti. Permette, inoltre, di divulgare generi artistici come la musica e il teatro, che hanno avvicinato un ingente numero di persone alla cultura.

Un altro importante mezzo di trasmissione culturale è sicuramente la biblioteca.

Queste ultime, con la vastità di libri disponibili, permettono ad ogni cittadino di accedere direttamente alla storia, all'arte, alla musica... Con lo scopo di ampliare l'accesso di informazioni circa le biblioteche e altri servizi culturali di natura locale, il Department of National Heritage e le biblioteche stesse si stanno avvalendo di cd rom, di siti su Internet, e di tecnologie multimediali.

Settori di volontariato, privati e pubblici, possono cooperare al fine di accrescere il numero di visitatori mediante l'unione di idea, esperienze, informazioni, l'adozione di strategie di mercato comuni, la ricerca di fondo, la promozione di eventi culturali. Esempi di tale collaborazione possono essere: il festival culturale che si è tenuto in concomitanza con i campionati europei di calcio del 1996, le sponsorizzazioni, gli aiuti finanziari concessi ai giovani registi da parte di Channel 4 e Lloyds Bank.

Il Department of National Heritage incoraggia il principio della collaborazione attraverso la predisposizione di schemi volti a trovare sostegni finanziari sia governativi che privati.

LE ARTI E I GIOVANI

"Il futuro della Nazione risiede nei giovani". Questo è il concetto sul quale si basa l'organizzazione scolastica inglese, sempre più improntata allo sviluppo delle capacità personali dei giovani fin dal primo anno di scuola.

Il governo inglese si fa carico della responsabilità riguardo all'educazione dei giovani, alla loro presa di coscienza dell'ambiente che li circonda e delle loro potenzialità nel muoversi all'interno di esso.

Uno dei canali più importanti per lo sviluppo delle nuove generazioni è individuato nella sensibilizzazione artistica, a partire dai primi anni di esperienza scolastica e comprendendo un arco di tempo illimitato, in quanto l'arricchimento culturale non può avere un termine, ma deve e può essere perseguito continuamente, anche al di là dell'educazione scolastica.

Inoltre, come afferma il recente " National Heritage Select Committee ", è necessario valorizzare l'indipendenza della produzione artistica e del suo sviluppo: in questo modo viene mantenuto l'aspetto stimolante e coinvolgente dell'arte.

A questi scopi in Inghilterra si sta promuovendo un processo di rinascita del "senso di creatività", di sensibilizzazione artistica, come evidenziato in un documento chiamato " National curriculum " ( N.C.).

IL "NATIONAL CURRICULUM"

In questo documento viene assicurato il fatto che tutti i bambini comincino a fare esperienza in campo artistico fin dal momento in cui entrano a far parte del sistema scolastico, includendo tra le materie previste anche discipline come la danza e il dramma.

Già parte delle scuole inglesi insegnano materie artistiche a ragazzi d'età superiore ai 14 anni, ma ora si vuole inserire queste proposte educative nei programmi di tutte le scuole, anche perchè proprio l'età tra 14 e 16 anni è considerata la più sensibile a queste attività.

Allo scopo di aiutare le scuole nello sviluppo di un programma artistico, si attuerà una collaborazione con " The School Curriculum and Assessment Authority " (S.C.A.A.).

Questa organizzazione ha recentemente pubblicato del materiale che esemplifica il programma proposto dal N.C. riguardo all'arte, alla musica e alla danza, ed offrirà alle scuole degli esperti per informare gli studenti sulla dimensione culturale del curriculum scolastico. Nel 1997 è prevista una conferenza internazionale con lo scopo di relazionare gli obiettivi proposti.

ORGANIZZAZIONE E PRATICA SCOLASTICA

Le discipline previste dal National Curriculum non devono essere insegnate come materie separate, in quanto è necessario dare alle arti uno spazio concreto all'interno del piano di sviluppo scolastico.

Bisogna quindi attuare una politica delle arti nelle scuole, ma per fare ciò è utile il supporto di un sovrintendente, che si assuma particolari responsabilità per le nuove discipline, per stimolare ulteriormente l'interesse per queste anche al di là del mondo scolastico, e che lavori costantemente con il preside e con il corpo insegnanti, oltre che con le famiglie degli studenti.

Questa figura quindi svolge un ruolo molto importante ai fini dell'attuazione e dei risultati del programma del N.C.. Deve infatti organizzare le finanze e il piano di studi, offrire agli studenti esperienze in campo artistico, sfruttando appieno i vantaggi e le opportunità offerte dalla scuola e da altre istituzioni, sia all'interno dell'orario scolastico, sia in ore extracurricolari.

Di conseguenza, dato il carico di lavoro e l'arco di intervento del sovrintendente, le scuole potrebbero decidere di nominare uno degli insegnanti che aiuti questo sovrintendente nel suo ruolo.

Per quanto riguarda invece gli insegnanti che posseggono già una specializzazione artistica, essi dovrebbero avere l'opportunità di sviluppare nuovi contatti con artisti e organizzazioni artistiche locali e regionali, oppure collaborare con volontari e professionisti in modo da offrire esperienze formative dirette e concrete agli studenti.

Il Segretario di Stato per l'Educazione e l'Occupazione dichiarò il 12 giugno 1996 la sua intenzione di istituire un corso per insegnanti, con lo scopo di assicurare un miglioramento delle tecniche di insegnamento, oltre che di verificare il livello di competenza raggiunto nel momento della qualificazione dei singoli insegnanti.

Le scuole a questo punto dovranno chiaramente spiegare ai potenziali studenti e ai genitori cosa realmente possono offrire, in campo artistico e culturale, e il modo in cui intendono sviluppare i loro programmi.

Questi chiarimenti dovranno includere informazioni relative agli esperti presenti in istituto, alle attività extracurricolari e ai corsi che presentano particolari agevolazioni. In pratica, dovranno esporre tutte le informazioni di quelle famiglie che potrebbero aver bisogno.

Esiste inoltre una agenzia di ispezione scolastica, " OFSTED ", che verso gli studenti ha la responsabilità di verificarne gli sviluppi morali e culturali.

In futuro, la " OFSTED " darà maggiore importanza ai controlli che hanno come oggetto discipline artistiche mediante specifiche attività:

- Pubblicazione delle migliori tecniche di insegnamento delle arti.

- Stesura di rapporti annuali di ogni scuola.

- Controllo del tempo utilizzato, della qualità offerta delle attività presentate come parte del curriculum.

Ma anche:

- Verifica della capacità degli studenti di imparare utilizzando un'ampia offerta di materiale.

- Verifica dell'interesse e del coinvolgimento dei ragazzi nelle attività locali, regionali e nazionali, come orchestre, bande, cori, teatri, gruppi di danza, mostre artistiche e altri eventi.

Una buona attuazione delle arti nelle scuole dovrebbe essere pubblicizzata e incoraggiata. Si vuole motivare le scuole e le organizzazioni a collaborare tra loro per creare nuovi talenti artistici e per incoraggiare pratiche innovative nell'educazione artistica.

Tutto questo si potrebbe probabilmente ottenere attraverso un progetto chiamato "Artsmark", nel quale dovrebbero poter rientrare tutte le scuole, da qualsiasi livello partano, per rinnovare e migliorare i propri standards.

" Artsmark " dovrà prevedere un tempo limitato di attuazione, al termine del quale le scuole illustreranno gli sviluppi delle loro tecniche e i risultati raggiunti.

GLI INVESTIMENTI

I capitali che lo Stato investe per il corretto funzionamento dei musei vengono contobilanciati dalle entrate derivanti dagli sponsor, dal pubblico e dagli enti privati.

I musei distribuiscono in media meno del 5% del loro netto per la funzione educativa ad essi sottesa, funzione la cui responsabilità, punto cardine dell'istituzione stessa, è molto complessa ma articolabile su due punti principali.

In primo luogo i musei non si sentono direttamente responsabili per tali servizi, a causa di un accomodamento di vecchia data, secondo il quale l'educazione spetterebbe ad enti cooperanti ma separati dall'istituzione museale. Ma, dall'altra parte, la recente organizzazione dei governi locali ha previsto che vengano tagliati parte dei fondi destinati a quest'uso con l'obiettivo che sia il museo stesso con la sua partecipazione attiva e volontaria a voler creare un'immagine nuova di sé, che lo rivaluti come istituzione garante dell'educazione sociale che autofinanzia questa sua "missione" mediante i fondi che gli sponsor, invogliati da questa nuova immagine, dovrebbero fornire.

Proprio in questo risiede la capacità di un museo: l'abilità nel presentarsi agli sponsor, i quali, non ottenendo dei guadagni immediati con questa strategia "a lungo termine", sono in un certo senso costretti per forza di cose ad investire, a dedicarsi e a curare la nuova immagine di istituzione interessata all'educazione sociale.

© 1997 Errica Bertocco, Raffaella Bottini, Tatiana Morganti, Valentina Rossetti - © 1998 ARPA Publishing. Tutti i diritti riservati. Riproduzione vietata.
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