ARPA Publishing

L'IMMEMORE
di: Simone Maccagno

Nasce
L'intrepido stuolo
Di limpide essenze
Che pasce,
Nel vuoto ch'addentra i miei sensi
Nel diafano mondo d'ardore,
l'immagine illusa
Di un tiepido sogno d'Amore.
L'usato nel buio sentire,
S'accende,
Mentre chimerici e vani,
Sogni di vite passate,
S'illuminano di fantasie
Gli occhi tuoi grandi.
Ricordi?
Quel giorno la luce
Scaldava il tuo crin:
Empia matrigna bruciava
Quell'attimo che
Notte, con le sue lunghe braccia,
Cingeva, ricordo
Di speme e desire.
Il capo tuo sul mio collo,
I negri capelli
Attorno, avvolti.
Timore, speranza,
Immobile paura di fine.
Accanto, vicino, ponevo il mio volto.
E poi, nel sogno,
Vedevo una luce fulgente
Strappare da me il tuo bel corpo.
Luce del giorno che nasce,
Spietata,
Mi porta,
La lunga notte
Senza ricordo.

Simone Maccagno


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