CAPITOLO X selezione di brani dal testo |
Il padre di Gertrude
coglie al volo il momento propizio per attuare il suo piano di
vedere accolta in convento la figlia una volta per tutte.
I familiari si stringono lieti intorno alla ragazza, che ormai
non ha più occasione di tirarsi indietro.
Tutti la festeggiano e, il mattino dopo, è condotta a visitare
il monastero di Monza, dove ripete alla badessa le parole che le
sono state insegnate dal padre, finchè, fra un complimento e
l'altro, il suo ingresso al monastero si riduce a pura
formalità.
Il principe padre di Gertrude e la badessa eludono la procedura
prescritta dalla Chiesa e circondano la povera ragazza di
ipocrite attenzioni. Alla fine, viene scelta la madrina, cioè
colei che diventa custode della giovane monacanda.
Nel giorno fatale, Gertrude, anche davanti al prete che la
esamina, non ha il coraggio di smentire tutto ciò che per
settimane ha sostenuto come vero.
Il padre, che fino ad allora è stato sulle spine, è felice di
sapere Gertrude condannata per sempre.
Le feste ed i divertimenti che seguono angosciano la povera
ragazza, consapevole di dover a momenti lasciare tutto quel fasto
per sempre. Lei stessa, dunque, chiede di entrare al più presto
in convento.
Qui, dopo dodici mesi di noviziato, pieni "di pentimenti e
di ripentimenti", fa la professione, giurando voti solenni.
Nel convento, ormai sua nuova casa,
Gertrude non cerca consolazione nella religione, come
potrebbe fare per trovare finalmente un po' di pace, ma
invidia le donne che possono vivere all'esterno e detesta
le monache che hanno contribuito a farle prendere i voti. Gode comunque di alcuni privilegi, come il poter abitare in un quartiere a parte, che si rivela essere contiguo alla casa di un giovane corrotto, Egidio. Manzoni accenna appena alla colpevole relazione tra i due. Si sofferma invece sui rimorsi della ragazza, che arriva ad uccidere una conversa che è stata testimone dei suoi incontri clandestini. |
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Il rimorso per quell'omicidio è nella sua mente da quasi
un anno quando le viene presentata Lucia.
La "signora" accoglie la ragazza sotto la sua
protezione perchè le pare in questo modo di sminuire la sua
colpa, ma le domande che rivolge alla giovane sono così ardite,
e così insolite per una religiosa, da lasciare Lucia piena di
stupore.