Forma del primo movimento della sonata. Nel periodo classico, veniva utilizzata nel primo movimento di molte forme strumentali, ad esempio concerti, sinfonie, quartetti d'archi, o in altri movimenti delle stesse forme.
Il termine, per≥, pu≥ anche indurre in poca chiarezza. giα che non indica la forma dell'intera sonata. La forma di sonata, tale come utilizzata da compositori classici come Haydn, Mozart, Beethoven, e alcuni compositori romantici successivi, ha tre sezioni principali e una coda, e ubbidisce al seguente schema.
Esposizione:
Introduzione del tema principale nella tonica; una transizione o ponte, che conduce alla dominante (quando il tema Φ in tonalitß maggiore) o alla maggiore relativa (quando il primo tema Φ in minore); introduzione del secondo tema nella nuova tonalitß (se il primo tema si presenta in maggiore o in minore, il secondo tema Φ quasi sempre in maggiore); introduzione di un tema di chiusura, nella nuova tonalitß, quasi sempre concludendosi con un simbolo di ripetizione.
Sviluppo:
Le sezione nella quale il compositore sceglie tra le idee musicali presentate nell'Esposizione, e le sviluppa in un vero caleidoscopio di differenti modulazioni e tessiture.
Questa sezione ritorna alla tonalitß principale, e riconduce di ritorno al primo tema.
Ricapitolazione:
Ripetizione dell'intera Esposizione, con alcuni cambiamenti. Il ponte giα non porta a una nuova tonalitß, ma rimane nella tonalitß principale, cosφ che il secondo tema, e il tema di chiusura, sono scritti nella tonica. Alcuni compositori introducono anche altri cambiamenti minori.
Coda:
Corta appendice che chiude il movimento. Si conoscono anche casi nei quali la coda Φ molto estesa, ad esempio in molte delle sinfonie di Beethoven, quando la coda ha la forma di un secondo Sviluppo. Comparando la Ricapitolazione e l'Esposizione, si pu≥ individuare l'inizio della Coda.