Un libro su un libro, un cultore, forse mediocre, di best-seller che si mette a caccia di un autore famoso perchΘ c'Φ qualcosa che non lo convince, a partire dalla sua scomparsa in India.
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Antonio T., ovvero l'autore di maggior successo della nostra casa editrice sfugge all' inseguimento (e non diciamo dove verrα ritrovato, ma non certo in India, dove non ha mai messo piede) e lascia spazio per la scoperta di un paese pieno di templi, palazzi e grandi famiglie in rovina, popolato da scimmie, monaci e bambini, da italiani, tedeschi e giapponesi a caccia di avventure e sensazioni mistiche.
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Con una magistrale e ironica invenzione letteraria, Alf Schneditz, austriaco atipico, italiano di adozione da oramai da dieci anni, ci propone un libretto sull'India (vera?) e sulla letteratura (falsa?), sull'imperversare del turismo (futile?); e sulla scomparsa dell'Oriente (mistificato) un romanzo breve, un giallo antiletterario da leggere da sotto l'ombrellone.
