@+1379186000000000#0#NNNNNNNNNN#000000#A (lettera dell'alfabeto)@-1\f0 \b A \b0 s.f. o m. Prima lettera dell'alfabeto italiano e della maggior parte degli alfabeti derivati da quello fenicio. \f2 Å \f0 La vocale pi∙ aperta.\par ù L\fs18 OC\fs20 . \fs18 DIV\fs20 . \i Dall'a alla zeta\i0 , dal principio alla fine. \f2 Å \f0 \i Non dire nΘ a nΘ ba\i0 , non pronunciar parola.\par ù Agr. La lettera \i \b A \b0 \i0 indica l'orizzonte pi∙ vicino alla superficie, nel profilo del suolo.\par ù Chim. \i \b A \b0 \i0 serve spesso per rappresentare il numero di massa di un atomo.\par ù Econ. az. Nel commercio \i \b A \b0 \i0 Φ usata per \i aperto\i0 : C/A, conto aperto.\par ù Filos. Nella logica formale, con la lettera \i \b A\b0 \i0 (prima vocale della parola latina \i affirmo\i0 ) si designa una proposizione universale affermativa (es. \i tutti gli uomini sono mortali\i0 ), mentre con la \i \b I\b0 \i0 (seconda vocale della parola \i affirmo\i0 ) si designa una proposizione particolare affermativa (es. \i la Terra Φ un pianeta\i0 ).\par ù Fis. \i \b A \b0 \i0 Φ il simbolo di \i ampΦre\i0 , unitα di intensitα della corrente elettrica. \f2 Å \f0 \i \b a \b0 \i0 indica, in meccanica, la grandezza dell'accelerazione vettoriale.\par ù Giochi. Nella notazione algebrica degli scacchi, \i \b A \b0 \i0 indica, in Italia, l'alfiere; \i \b a \b0 \i0 indica una colonna della scacchiera. L'alfiere di re e quello di donna, e le rispettive colonne nella notazione italiana, sono indicati rispettivamente con AR e AD. \f2 Å \f0 Abbrev. che, nel gioco delle carte francesi, indica l'asso.\par ù Ind. graf. In molte opere, nel testo e nelle note, \i \b A. \b0 \i0 e \i \b AA. \b0 \i0 vengono usate quale abbrev. di \i Autore, Autori\i0 .\par ù Metrol. \i \b a \b0 \i0 Φ il simbolo dell'\i ara\i0 , unitα di superficie.\par ù Mus. Nell'antica notazione musicale letterale (conservata tuttora in Germania e in Inghilterra) significa la nota \i la\i0 ; sesto grado della scala di \i do\i0 (frequenza: 440 vibrazioni). \f2 Å \f0 Abbreviazione della voce femminile dell'\i altus\i0 . \f2 Å \f0 Nelle intavolature, la corda \i la \i0 degli strumenti a pizzico.\par
\par @+1379186010000000#1#NNNNNNNNNN#060104#Linguistica@-1\f0 \b A \b0 s.f. o m. Prima lettera dell'alfabeto italiano e della maggior parte degli alfabeti derivati da quello fenicio. \f2 Å \f0 La vocale pi∙ aperta.\par ù L\fs18 OC\fs20 . \fs18 DIV\fs20 . \i Dall'a alla zeta\i0 , dal principio alla fine. \f2 Å \f0 \i Non dire nΘ a nΘ ba\i0 , non pronunciar parola.\par ù Agr. La lettera \i \b A \b0 \i0 indica l'orizzonte pi∙ vicino alla superficie, nel profilo del suolo.\par ù Chim. \i \b A \b0 \i0 serve spesso per rappresentare il numero di massa di un atomo.\par ù Econ. az. Nel commercio \i \b A \b0 \i0 Φ usata per \i aperto\i0 : C/A, conto aperto.\par ù Filos. Nella logica formale, con la lettera \i \b A\b0 \i0 (prima vocale della parola latina \i affirmo\i0 ) si designa una proposizione universale affermativa (es. \i tutti gli uomini sono mortali\i0 ), mentre con la \i \b I\b0 \i0 (seconda vocale della parola \i affirmo\i0 ) si designa una proposizione particolare affermativa (es. \i la Terra Φ un pianeta\i0 ).\par ù Fis. \i \b A \b0 \i0 Φ il simbolo di \i ampΦre\i0 , unitα di intensitα della corrente elettrica. \f2 Å \f0 \i \b a \b0 \i0 indica, in meccanica, la grandezza dell'accelerazione vettoriale.\par ù Giochi. Nella notazione algebrica degli scacchi, \i \b A \b0 \i0 indica, in Italia, l'alfiere; \i \b a \b0 \i0 indica una colonna della scacchiera. L'alfiere di re e quello di donna, e le rispettive colonne nella notazione italiana, sono indicati rispettivamente con AR e AD. \f2 Å \f0 Abbrev. che, nel gioco delle carte francesi, indica l'asso.\par ù Ind. graf. In molte opere, nel testo e nelle note, \i \b A. \b0 \i0 e \i \b AA. \b0 \i0 vengono usate quale abbrev. di \i Autore, Autori\i0 .\par ù Metrol. \i \b a \b0 \i0 Φ il simbolo dell'\i ara\i0 , unitα di superficie.\par ù Mus. Nell'antica notazione musicale letterale (conservata tuttora in Germania e in Inghilterra) significa la nota \i la\i0 ; sesto grado della scala di \i do\i0 (frequenza: 440 vibrazioni). \f2 Å \f0 Abbreviazione della voce femminile dell'\i altus\i0 . \f2 Å \f0 Nelle intavolature, la corda \i la \i0 degli strumenti a pizzico.\par
\par @+1379186010010000#2#NNNNNNNNNN#060104#Storia della lettera@-1
\f0 L'alfabeto latino assunse il segno della \i A \i0 dagli alfabeti
greci occidentali, attraverso una forma intermedia etrusca o forse di
altri alfabeti italici, i cui tratti si trovano nelle iscrizioni
latine arcaiche, nei graffiti e nelle tavolette cerate fino al \fs18
I\fs20 sec. d.C. Le forme pi∙ antiche di questa lettera (Biblo,
\fs18 XIII-XI\fs20 sec. a.C.), derivate forse dall'egiziano
ieratico, rappresentano in modo approssimativo una testa bovina con
le corna; e infatti il suo nome in fenicio, \i alf\i0 (ebr. \i
alef\i0 ), significa appunto ôbueö. Nel corso del \fs18 II\fs20
sec. a.C. la \i A\i0 , come le altre lettere, venne resa pi∙ regolare
e pi∙ elegante; alla fine delle due gambe vennero aggiunti i trattini
orizzontali. Durante il \fs18 I\fs20 sec. a.C. si afferm≥ a sua
volta una nuova forma, derivata dal corsivo e attestata dapprima
nelle iscrizioni parietarie dipinte. Questa Φ la forma da cui bisogna
partire per spiegare la \fs18 A\fs20 minuscola carolina, che
venne reintrodotta nella scrittura libraria dagli umanisti del \fs18
XV\fs20 sec. e che i primi stampatori presero a usare, a Venezia,
a partire dal 1470. La \i A \i0 Φ talora accompagnata da segni
diacritici che ne modificano il valore: cos∞ \fs18 A\fs20
accentata in italiano, in francese e in spagnolo; \fs18 A\fs20
con la \i tilde\i0 (π) in portoghese, \fs18 A\fs20 con \i
Umlaut \i0 in tedesco (Σ); \fs18 A\fs20 sormontata da un piccolo
\i o\i0 (σ) in svedese; \fs18 A\fs20 nasale (\f16 a\f0 ) in
polacco. Nelle lingue semitiche il segno \fs18 A\fs20 conserva
il valore di laringale che possedeva in fenicio; il valore di vocale