Bene, si parte: l’agente Rayne è, come s’intuisce già dal filmato d’apertura, qualcosa di più di un semplice vampiro. È dotata di alcuni poteri speciali (che aumenteranno di numero e di efficacia man mano che si prosegue, come vedremo più avanti), è agile e davvero spietata. La sua potenza assassina è assicurata dalle lame agganciate agli avambracci e alla padronanza che dimostrerà di possedere con le armi da fuoco, sparse in gran quantità lungo tutti i livelli di gioco. Armi leggere e pesanti: si va dalle semplici 9mm ai Panzerschrek, passando per mitragliatori, fucili d’assalto, granate e altre simpatiche chincaglierie con cui riempire di piombo i nemici e seminare morte ovunque. Purtroppo però, nemmeno la bella Rayne è immune dal suddetto piombo: per recuperare l’energia persa la protagonista dovrà ovviamente nutrirsi del sangue delle sue vittime (con tasto E se utilizzate tastiera & mouse, scelta che consiglio caldamente), operazione piuttosto comoda visto che durante queste fasi saremo pressoché intoccabili. Durante la prima mini-missione d’addestramento la nostra tutrice Mynce, una Dampira tibetana, ci aiuterà a prendere confidenza con le movenze base del gioco, nonché con i vari poteri (come la visione dilatata) e con i primi nemici presenti in Louisiana. Lungo questa breve parte l’importante è non toccare l’acqua, l’unica vera minaccia per l’agente Rayne; seguite le istruzione della vostra mentore senza perdere tempo a esplorare l’area (è completamente inutile), abbattete i due zombi e potrete finalmente approdare alla prima missione vera e propria. |