LA CLASSIFICAZIONE DELLE AREE PROTETTE
Le aree protette si raccolgono in tre categorie: i parchi nazionali, i parchi naturali regionali e le riserve naturali nazionali o regionali.
I parchi nazionali.
Corrispondono ad aree di eccezionale complessità naturalistica; di vasta estensione e di valore ed interesse nazionale e internazionale, rappresentativi di ambienti unici o tipici di una certa regione geografica, famosi anche per la presenza di particolari entità o associazioni vegetali ed animali.
I parchi nazionali italiani sono 19 e proteggono le zone più belle del nostro Paese; si estendono su una superficie di circa un milione e 300mila ettari permettendo di conoscere gli aspetti naturalistici e paesaggistici tipici dell'Italia. Ecco l'elenco:
Gran Paradiso, Val Grande, Stelvio, Dolomiti Bellunesi, Foreste Casentinesi, Arcipelago Toscano, Monti Sibillini, Gran Sasso e Monti della Laga, Maiella, Gargano, d'Abruzzo, Circeo, Vesuvio, Cilento, Pollino, di Calabria, Aspromonte, Gennargentu, Delta Padano (da istituire).
I parchi naturali regionali.
Sono aree di notevole estensione, spesso coincidenti con un comprensorio naturale non ancora trasformato dalla civiltà industriale e metropolitana intensiva, idonei per vocazione ad assolvere a finalità diverse, tra le quali, accanto alle prioritarie esigenze di conservazione, trovano collocazione gli scopi educativi e ricreativi.
E' proprio il maggiro peso attribuito alla funzione educativa a far emergere la differenza con i parchi nazionali, dove l'obiettivo è la conservazione del patrimonio naturale.
Le riserve naturali.
Sono aree di estensione limitata, di istituzione statale e regionale, a volte identificabili con un singolo fenomeno o entità naturale, significativo dal punto di vista scientifico.