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I Forum di Gnomiz
Il Gioco della Parola, della Memoria e dell'Invenzione


La Rete Forata

Crocicchio, Bivio, Ponticello e Quadrivio.
Vi segnala i "meglio Forum" sulla Rete.

 

Del saper ricordare di Benito Ciarlo
Voglio soffermarmi sulla vostra "Biblioteca della Memoria" e riferirvi l'espressione di mio figlio mentre, insieme, ci inoltravamo nei suoi meandri : "E' meglio che essere in libreria o in biblioteca". Al di là delle classificazioni, ci si trova, in brevissimo tempo, sotto gli occhi belli e catalogati i libri che rappresentano la vita dell'uomo sulla terra.
E, udite udite ! Con un semplice clic, di molti di essi, se ne ritrova il testo scaricabile in siti collegati.
Frenato l'entusiasmo, subentrano curiosità e desideri : "toh, questo l'ho letto, questo l'ho studiato, su questo abbiamo disusso, quest'altro dovremo leggerlo, bah, perché non c'è Pasolini nei Memorex ? Guarda se vedi citata
Oriana Fallaci. Questo, di Gianluca Mori mi incuriosisce, se vuoi, te lo regalerò per Natale ; ma no, puoi leggerlo subito, clicca qui...". Successivamente e timidamente, uno tenta anche l' analisi e gli vien da pensare che Autori a lui cari non compaiono tra quelli citati, almeno a prima vista. Possibile che il Redi non sia tra i Memorex ? Proprio lui che
in modo mirabile eccelse nelle lettere e nelle scienze ? Cerchiamo meglio, ci saremo senz'altro sbagliati. Ed il Ruzante ? Del Fo ante litteram non riesco a trovar traccia. E dove sono De Saint-Exupery, Caproni, Pavese (no, ti sbagli Pavese c'è e c'è pure Ungaretti che non trovavi) Gatto, Luzi, Cattafi ?
Bisogna cercar meglio, con più calma. E' troppo presto per esprimere critiche o suggerimenti.Quest'oceano, come
le dicevo, è talmente vasto che convien navigare "bordesàn bordesando" tenendo d'occhio la costa, in modo da avere dei solidi punti di riferimento. Più in là tenteremo la sfida delle correnti.
Intanto, posso continuare a sognare, poiché con simili strumenti ogn piccolo muratore può aspirare a diventar capomastro velocemente e, sudando le dovute camice, potrà un domani diventare... architetto o costruttore di cattedrali.
Con amicizia, Benito Ciarlo
Che Bacco ci perdoni, metteremo subito Francesco Redi fra i poeti Memorex. Del poeta aviatore Saint-Exupéry che dire, il suo Piccolo Principe è stato messo fra i Libri delle Favole di Pensiero (prossimamente su questa stessa rete) ma per quanto riguarda le altre sue opere, non siamo proprio riusciti a promuoverlo. Che Gide ci perdoni.

Il Piacere della Memoria di Luciano Simonelli
Sono così profondamente, istintivamente, "cromosomicamente" convinto che non si possa costruire alcun futuro senza
conservare, rispettare, interiorizzare la memoria di quanto sia accaduto prima di noi - dei pregi e
dei difetti (molto spesso delle colpe) dei nostri padri - che da quando sono diventato un lettore,
un ricercatore, uno scrittore, un giornalista e un editore consapevole, in ogni ogni cosa che ho fatto non ho mai
dimenticato di dar sempre un'occhiata al passato.
Una pratica un tempo (ma anche oggi per certe stagioni della nostra storia italiana più recente)
niente affatto gradita.
Ma, bastian contrario, anzi, meglio, spirito completamente e autenticamente libero come sono,
ho sempre cercato di tener desta la memoria anche quando avrebbe fatto più comodo dimenticare.
Naturalmente, questo modo di essere non ha accresciuto la mia popolarità, questo rigore morale (è per me immorale dimenticare) mi ha trasformato spesso in una presenza inquietante che i più meschini hanno cercato di
rimuovere calunniandomi (ce ne sono ancora oggi in giro di persone che cercano inutilmente di infangare
la mia professionalità e onorabilità) e ipiù potenti hanno tentato di cancellare cercando di privarmi di ogni
opportunità professionale. Ma sia gli uni che gli altri contavano su una variabile molto diffusa.
Contavano sul fatto che anche io, come troppi, avessi qualche piccolo scheletro nell'armadio.
Grave errore: ho i miei difetti, le mie manie, i miei tic ma nessun peccato da nascondere.
La memoria del mio passato è limpida, adamantina, pronta per "l'esame finestra".
Allora, una persona come me diventa ancor più inquietante... Il Piacere della Memoria, negli ultimi trenta anni,
mi ha regalato grandi opportunità. Non credo che possano essere in molti ad avere avuto l'emozione di ritrovarsi,
fra le mani per circa un mese, tutte le lettere che Pier Paolo Pasolini aveva scritto sia alla madre che al padre.
Un'occasione offertami dalla fiducia della simpatica Graziella Chiarcossi che mi consentì - due anni prima che
il buon Nico Naldini curasse per Einaudi l'epistolario completo del poeta - di far leggere ai novencentomila lettori
della "Domenica del Corriere" i migliori passi di quelle missive ad ambedue i genitori così significativi per comprendere
la personalità di Pasolini.
E che dire di un agosto caldissimo, pieno di zanzare, trascorso, rinunciando a ogni vacanza, in mezzo
alla carte di Giovannino Guareschi, nella sua casa dalle parti di Busseto? Liberissimo di leggere, consultare,
fotocopiare tutto, grazie alla completa fiducia dei figli Albertino e Carlotta. Fu una belle esperienza della memoria,
da cui vennero fuori oltre cento pagine di racconto e di inediti. Sempre il Piacere della Memoria mi
ha fatto studiare per oltre cinque anni manoscritti inediti di Guido Piovene o ritrovare quel pacco di centinaia
di lettere che Dino Buzzati aveva cominciato a indirizzare al compagno di banco Arturo Brambilla.
Un epistolario iniziato ai tempi del ginnasio e finito negli anni Sessanta.
Un'eccezionale autobiografia a puntate, lettera dopo lettera.
Per il Piacere della Memoria sono andato a trovare un Diego Valeri ormai molto avanti negli anni e gli attimi
in cui passavamo per Calle del Vento a Venezia e lui mi recitava l'omonima sua poesia appoggiandosi al mio braccio
sono indimenticabili. Come il lampo di commozione comparso negli occhi di Georges Simenon mentre,
nel girardino della sua villa di Losanna, eravamo sotto il grande albero alla cui base lui aveva personalmente
cosparso le ceneri della figlia morta suicida.
E poi Bacchelli con quella sua voce che sembrava abbracciarti o Isaac Bashevis Singer che nel suo appartamento di
New York sprizzava la curiosità e la mobilità di un orsetto lavatore mentre raccontava e si raccontava...
Memorie, tante memorie, che tornano ad avvolgerti e a coinvolgerti, memorie che ti hanno lasciato il segno,
grazie alle quali sei cresciuto... Contiuerò a coltivare sempre questo Piacere e al ricordo del nostro
Novecento carico di tante memorie dedicherò un ampio spazio, a brevissimo,
su
L'Istrice Luciano Simonelli
Ringraziamo Luciano Simonelli per questo suo intervento sulla memoria e ricordiamo ai navigatori il suo ultimo libro «Dieci giornalisti e un editore». Tutto il racconto della vita di Gaetano Baldacci, Luigi Barzini,
Arrigo Benedetti, Vittorio Beonio Brocchieri, Enrico Emanuelli, Mario Missiroli, Guido Piovene, Eligio Possenti, Filippo Sacchi, Renato Simoni e una conversazione con Valentino Bompiani
Per raccontare dieci giornalisti e un editore intervengono anche, con ricordi (e aneddoti), Gaetano Afeltra, Indro Montanelli, Domenico Porzio, Giancarlo Fusco, Paolo Monelli, Mimy Piovene, Cesare Bonacossa, Arturo Colombo, Giovanni Mosca, Mario Soldati e tanti altri.

Oltre la Parola, la Memoria, l'Invenzione di Anwar Za'mar
Suggerisco al Latidudinario un cannocchiale per i suoi libri della Meraviglia, se saprà puntare quest'arnese scientifico verso la terra dei sogni, forse potrà intravedere Naghib Mahfuz, premio Nobel 1988 per la letteratura, Mahfuz è un Memorex, chiaro nella Parola, arbitrario nella Memoria, sospettoso nell'Innovazione. Gentili saluti da Anwar Za'mar
Questa dimenticanza meriterebbe l'immediato taglio della testa di Re Gnomiz e di tutta la sua corte, caro Anwar Za'mar interceda per noi presso il sultano Shahriyàr e la sua ottima moglie Shahrazàd.

Critica da Dimenticare Scrittura da Ricordare di Sandro Sallusti
La vostra Biblioteca della Memoria è semplicemente fantastica. Affrettatevi a pubblicarla integralmente e, se è possibile, ricordatevi di libri come le "Rovine di Parigi" di Giovanni Macchia: forse un critico da dimenticare ma uno scrittore da ricordare. Sandro Sallusti

La Memoria Etica di Don Alberto Mignelli
Propongo due libri per i Memorex della sezione i Segreti dell'Anima del Latitudinario Bifronte: " Il tedesco, ricordi e riflessioni di un prigioniero di guerra" di Jaques Rivière e il saggio di Carlo Bo sullo stesso autore. Don Alberto Mignelli

L'Invenzione e il Fascino della Critica di Luciano Serzali
Non vorrei fare inutili polemiche ma perché il Latitudinario ignora completamente la critica? Sono d'accordo con voi, è meglio dimenticare i libri scritti dai critici per altri critici, ma come fare a meno di opere affascinantissime come Praga Magica di Ripellino, Itaca e oltre di Magris, da Racine a Picasso di Valeri, lo studio su Mallarmé di Luzi, la Salute di Montaigne di Solmi.Con stima Luciano Serzal


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