INNI SACRI

Con gli Inni Sacri Manzoni intendeva celebrare le principali festività dell'anno liturgico.
Originariamente lo scrittore aveva immaginato di comporne sedici, ma ne scrisse soltanto cinque, dei quali quattro fra il 1812 ed il 1815 (
La Resurrezione, Il nome di Maria, Il Natale, La Passione) ed un ultimo, La Pentecoste, fra il 1817 ed il 1822.
Non si tratta di opere poetiche di valore eccezionale, ma piuttosto di tentativi incerti, originati dalle nuove prospettive religiose assunte dalla poesia manzoniana in questi anni.
Li domina il tema della redenzione, del sacrificio divino che apre agli uomini la possibilità di salvezza. Sulla idea del destino soprannaturale dell'uomo, si innesta l'idea manzoniana della eguaglianza di tutti gli uomini, resi fratelli da un destino di peccato e redenzione.

Una poesia democratica

La base ideale di quegl'"Inni" è sostanzialmente democratica, è l'idea del secolo battezzata sotto il nome d'idea cristiana, l'eguaglianza degli uomini tutti fratelli di Cristo, la riprovazione degli oppressori e la glorificazione degli oppressi, è la famosa triade, libertà, uguaglianza, fratellanza, vangelizzata, è il Cristianesimo ricondotto alla sua idealità e armonizzato con lo spirito moderno.
(Francesco De Sanctis, Poesia e idee).