DISTRUZIONE DI "LES DEMOISELLES D'AVIGNON"

di: Paolo Carta

Il sonoro violento proveniente dalle casse appese alla parete mi teneva compagnia, scuotendomi. Ascoltavo senza batter ciglio, immerso nella rabbia delle urla lancinanti di un sole tatuato. Era arrivato il momento di cambiare, rimuovere la stabilità imponente, l'ignoranza popolare. Mi dilettavo nell'arte della scrittura vocale, creazione di ologrammi sonori, movimenti comandati dalla voce, dal tono e dal timbro vocale. Scultore dell'aria, della pelle umana, componenti informatici tutt'uno con il cranio. Le urla facevano da contraltare alla mia mente, pacata nell'analisi del momento. Stanchezza e depressione.
Amore troppo razionale, sentimento lasciato al caso, abbandonato. Solitudine.
Osservavo con occhio nettamente differente ciò intorno fluttuava, tra frasi di circostanza e ragione impellente. Non sopportavo più il benpensare di chi additava contro la novità, la non crescita, la non parola. Il ventun pollici di fronte a me, collegato alla rete, emise segnali di vita, come sempre era Wil che veniva a svegliarmi, scuotermi dal torpore.
- Sono a dir poco incazzato! - esordì - Adesso basta, siamo arrivati alla fine della comunicazione, non c'è nulla, ti rendi conto dove siamo.... - Lo interruppi....
- E basta...! - dissi urlando - dobbiamo fare qualcosa, eliminare barriere culturali, far saltare il muro dell'incomprensione, un muro fermo a decenni fa, nessuna crescita...... -
Deciso - Facciamolo! -
La decisione, ecco ciò di cui avevo bisogno. Wil era la decisione incarnata, la voglia, nessun ostacolo, caro amico mio. Connessi la cam, login e pass per Pac.
- Sono io, datti una mossa e staccati dalla brain machine, abbiamo un progetto, ora chiamo Mat -
Mi rispose - Che progetto? -
- Non ti preoccupare - dissi deciso - stavolta sbaragliamo il mondo, eliminiamo la cultura del ventesimo secolo! -.
Pac, un ragazzotto con una brain al posto degli occhi, nessun rapporto umano, nessun contatto fisico, la virtualità. Esperto di sistemi letterari digitali, origami cerebrali, trasmutazioni. Dall'altra parte della cam si accese l'ennesima sigaretta, mi guardò, sospettoso.
- Non so cosa hai in mente, ma si può fare, dimmi cosa e vediamo! - Concluse.
Mail verso Mat. La cam non rispondeva, era sicuramente immerso in qualche graffito criminale, intaccare banche dati con il suo codice a barre, riconoscimento d'azione, virus e scomparsa. Mi rispose molto prima di quanto previsto.
- Cosa ti salta in mente - attaccò - azione distruttiva culturale, cos'è? -
- Poi ti spiego nel dettaglio, intanto prepara il necessario! -
Arrivò Wil, in rete quattro macchine, tutti contro tutti, insieme verso lo scopo, la meta, la distruzione di una cultura stantia, una espressione non più adatta ai tempi, arte non adatta a comunicare ma semplicemente a far rimanere passivi, nel non pensiero, nessuna prosecuzione. Esperimento fallito.
Dalle casse, sparata a volume stratosferico, fuoriusciva la rabbia del sole, stavolta impostata sullo stesso canale delle nostre menti, colonna sonora per il dolore. Passione.

Mat cominciò a creare ologrammi sostitutivi, firmati come sempre dal codice a barre, marchio di passaggio, il folle dalla faccia bianca e nera solcata da numeri, date, luoghi, indirizzi. Pac e Wil strutturarono la nuova frontiera letteraria, animazione atmosferica mappata in tridimensionale, lisergica. Io, tappi auricolari connessi alla rete per il tracciato, l'annientamento, lo scarico, down verso nuovi musei del tempo andato, raffermo come sterco di animale putrefatto. Sostituzione.
Cominciarono ad arrivare gli ologrammi di Mat, movimenti ondulatori a cellule digitali vocali, nessuno se non noi poteva rimuoverli. Scritte cifrate in ascii, non-sense di una generazione depressa, incazzata, come le calde urla del sole.
Down and away!
Connesso, varco, tracciato pulito, colpi d'arma seriale verso opere d'arte di rara esecuzione, fotografie del tempo stoppato e racchiuso, cammino cerebrale di omosessuali, pazzi, spennellatori d'altri tempi.
- Sotto con il map uno - dissi a Wil - avanti, rischio di farmi beccare ed eliminare! -
- Guarda questa scritta, bella - intervenne Pac - perfetta! -
- Ecco il primo - urlò Mat - down immediato! -
La coordinazione di Wil era eccelsa per completezza e precisione, correggendo errori di scrittura e sintassi a rischio in bug, lancio.
- Andato - urlai - tre secondi, solo tre... Tre! -
Opere cancellate, visioni, fotogrammi distrutti, al loro posto un codice fluttuante cifrato, barre nere su tela con scritte cirilliche, arte. Sostituzioni di un tempo passato, non più proficuo, solo fuorviante, ignobile raccolta d'immondizie materiali. Nessun girasole splendeva più, natura morta realmente morta, finalmente. L'urlo era ora vero, sonoro, non gocce di sudore colorate d'inizio secolo. Sculture marmoree annientate, rese un lungo fuso argentato, macete d'impotenza mentale .
Eliminati orologi stesi al sole come asciugamani, sguardi terrorizzati, cubi e linee, ritratti di starsistem colorati, paesaggi e animali. Sostituiti. Mezzi busti, ruote, codice e frasi per il nostro tempo, per la crescita. La taz!
Ordine, classicismo, barocco, impressioni ed espressioni, movimenti, movimento non stabilità, ciò che non vuole essere compreso. Ancora e ancora distruzione, per chi non merita e non vuole capire, sforzarsi. Allora ologrammi, semplicità, spostamento fisso, realtà, guerra, violenza. Ore di studi, sudore, sangue, passioni e dolori, morte e rinascita, ossessioni sostituite da cursori impazziti, stringhe di comando, sintassi, opera d'arte ridotta al minimale colpo di mouse. Adrenalina!

Staccai il tracciato. Nessuna parole per i nuovi mostri dell'espressione artistica contemporanea, una nuova era di apprendimento, noi, i primi.
Dall'alto dello schermo video multiwin, attacchi da chi non capisce, razionalizza e annienta il sentimento, una bevanda gassata multinazionale, la gente che riempie una piazza per la presentazione e lancio di un nuovo prodotto con a capo un predicatore spirituale mutante, John Paul Three gioia per il marketing, frasi di un talk show sull'arte andata.
Parole buttate all'aria che verranno compresse per la creazione di nuovi stereotipi, nuovi livelli per virtual world, stazioni d'arrivo, mai di partenza.
Noi, così lontani nel fisico, mentre il sole tatuato tramonta, così vicini nello spirito!

Paolo Carta

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