Percorso Java: Seconda parte
Franco Gozzi   f.gozzi@leonet.it
Prima parte

Bene, siete ancora tutti qui? Java non Φ solo la parola di uso pi∙ comune tra gli utenti di Internet ma Φ anche un vero strumento di sviluppo, con cui Φ possibile sviluppare applicazioni di notevole spessore e complessitα. Se tra voi c'Φ ancora qualcuno che pensa che Java Φ solo il diminutivo di Javascript, allora, Φ venuto il momento della dura veritα: non solo sono due cose diverse ma tra loro esiste una differenza sostanziale un po' come quella che esiste tra farsi un giro in autoscontro oppure partecipare ad un "demolition derby" senza casco. Sebbene in questa serie di articoli avremo modo di parlare del Javascript, ci pare importante sgomberare il campo da equivoci nei quali spesso cadono anche molte risorse di settore, apparentemente competenti.

Un amico, grande appassionato di Java, mi aveva sottoposto l'intenzione di realizzare un premio per il Trash-Java ovvero un riconoscimento per quel gran mare di applicazioni spazzatura (soprattutto applet) senza le quali, il mondo e la rete sarebbero senza dubbio migliori. Proprio in questi giorni mi Φ capitato di visitare un sito di grande passaggio la cui navigabilitα veniva irrimediabilmente compromessa da un applet in grado di produrre un effetto di gusto discutibile oltre che facilmente simulabile con altre e ben pi∙ semplici tecniche. Ma il nostro amato linguaggio Φ ancora giovane e la comunitα dei programmatori Java deve ancora crescere e maturare affinchΦ si possano effettivamente vedere dei risultati proporzionati al gran parlare di questi mesi. Io ritengo, per quel poco che conta, che un linguaggio di programmazione lo si debba valutare rispetto ad un insieme di dettagli che spesso sfuggono agli stessi utilizzatori. Ad esempio il Java ha una gestione dinamica della memoria, tanto per differenziarsi ad esempio, dal Fortran o dal Cobol, gestita mediante uno heap (mucchio) che permette appunto, di allocare in corsa nuovi dati in memoria. Inutile dire che questo permette l'ottimizzazione dello spazio di memorizzazione oltre a consentire meccanismi di gestione della ricorsivitα. La fase di ripulitura poi, detta "Garbage Collection" Φ una delle caratteristiche pi∙ interessanti del linguaggio, togliendo al programmatore l'onere, pi∙ che l'onore, di liberare "manualmente", mediante primitive ad hoc (dispose), le strutture dati inutilizzate. Altrettanto intrigante Φ il meccanismo che realizza la gestione degli eventi ma forse Φ il caso di non entrare in aspetti troppo tecnici, anche se affezionarsi a questo o quel linguaggio, spesso dipende dalla conoscenza profonda che se ne ha. La scorsa volta ho fatto riferimento ad un libro on-line di grande successo tra i programmatori Java, partendo dal presupposto che un buon programmatore ama comunque il supporto cartaceo. Ok il CD Rom, Ok Internet ma alla fine come si fa a stampare il tutto? Niente sostituisce il frusc∞o delle pagine durante la ricerca affannosa di soluzionià per il momento l'ipertesto pu≥ attendere! In questa scia vorrei proporvi
http://www.developer.com/reference/r-java.html che contiene le recensioni ma soprattutto i testi di alcuni libri dedicati al Java consultabili on line. Per fortuna esistono anche un po' di risorse in italiano, in grado di fornire del materiale interessante, tra questi spicca http://www.anfiteatro.it/javadev/corso/cjava.html dove potete trovare un corso scaricabile a cura di Fabio Ciucci. Sempre l∞ avete la possibilitα di leggere alcuni articoli e di prelevare una intera collezione di applet. Ottimo Φ anche il corso (scaricabile come file . zip) del dott. Michele Sciabarrα reperibile all'Urlhttp://www.satorins.com/CorsoJava. Inutile dire che anche Java ha i suoi siti istituzionali:http://javasoft-mirror.java.tin.it Φ il mirror del sito ufficiale Sun, altri siti ufficiali li trovate (in italiano) all'indirizzo http://www.java.tin.it e http://developer.java.sun.com(sito degli sviluppatori Java).Ottimo Φ anche The Java Center (http://www.java.co.uk) nel quale potete trovare la solita collezione di applet ma anche molta documentazione e riferimenti ad eventi organizzati oltre manica. Curiosa Φ la sezione dedicata ai Java-gadgets! Fuori dagli schemi, vorrei proporvi All Things Java (http://www.geocities/SiliconValley/1978) nel quale trovare un buon numero di articoli su questioni relative al nostro linguaggio. Interessante Φ pure il sito(http://www.cafejava.com) nel quale si trovano numerosi esempi di codice sorgente nonchΘ una sezione dedicata ai trucchi del mestiere.
La giovane etα di Java emerge anche dal gran numero di risorse che invadono ogni giorno la rete. Impossibile farne un censimento e probabilmente la quantitα di materiale Φ destinata a salire cos∞ come l'interesse per il nostro amatissimo linguaggio. Per rimanere aggiornati sulle ultime novitα potete monitorare la directory dedicata a Java da Yahoo. Per concludere mi pare opportuno sottolineare l'apporto che i newsgroup danno alla comunitα dei naviganti. L'idea di potersi scambiare consigli e soluzioni senza limiti di distanza ha rovesciato completamente lo stereotipo di programmatore chiuso nel suo piccolo mondo a scontrarsi da solo con le difficoltα del programmare. La partecipazione attiva alla vita dei gruppi Φ occasione di arricchimento professionale oltre che l'incarnazione di una vera comunitα tutt'altro che virtuale! Di gruppi su Java ne esistono parecchi, io ne segnalo tre: comp.lang.java forse il pi∙ frequentato. comp.lang.java.setup per risolvere i problemi relativi all'installazione del JDK ed infine il gruppo italiano it.comp.java .

Per il momento Φ tutto. La prossima volta parleremo di Visual Basic.