QuickTime VR, i filmati panoramici nelle pagine Web
Claudio Pasqua  pasqua@araxp.polito.it


Parte I: Introduzione a QuickTime VR

Da qualche anno ormai Apple QuickTime (pacchetto di gestione dei media digitali) si è imposto sul mercato mondiale diventando uno standard, soprattutto per le piattaforme con sistema operativo Windows e Macintosh.

Apple QuickTime VR (Virtual Reality) è una sua estensione più innovativa e immersiva.

QuickTime VR Authoring Studio di Apple è apparso ai primi di Febbraio 1998, ma la tecnologia che sta alla base del concetto di navigazione di una scena a 360° è della metà del 1995, anno della prima uscita del pacchetto.

QuickTime VR è un pacchetto autonomo che consiste in due elementi: una tecnologia di "movie panoramico", che permette all’utente l’esplorazione dello spazio, e una di "movie a oggetti" che consente di esaminare in modo interattivo oggetti di qualunque dimensione.

 

Non dimentichiamo anche i più vicini concorrenti di QuickTime VR.

Tutti però non standard e con scarse possibilità di diventarlo.

 

 

I file di QuickTime (e QTVR) sono chiamati "movie" e proprio per questo l’estensione adottata è la ".mov".

QuickTime VR consente l’acquisizione di immagini fotografiche panoramiche scattate con una normalissima macchina fotografica montata su treppiede.

Recentemente l’utilizzo di telecamere digitali a CCD ha ulteriormente semplificato tale acquisizione.

Il cuore di QuickTime VR è il suo algoritmo di compressione-decompressione che si occupa di correggere le anomalie indotte dalla prospettiva di ogni singola immagine.

Tralasciamo l’aspetto dell’acquisizione e del montaggio delle panoramiche in QTVR e concentriamoci invece sull’aspetto del montaggio del panorama interattivo sul Web.

 

I filmati in QuickTtime VR possono avere dimensioni variabili da poche centinaia di Kb a molti Mb.

Possono essere utilizzati all’interno di CD-Rom interattivi realizzati, ad esempio, con pacchetti come Macromedia Director o Apple Media Tool.

 

Ma esiste una grande differenza tra un movie di QuickTime VR realizzato per essere visto su CD-Rom e quello realizzato per essere montato su una pagina Web per la sua visione in Internet.

La maggior parte dei navigatori Internet posseggono ancora modem a 14,4 o 28,8 kb/s.

E un modem a 28,8 può, nel migliore dei casi, scaricare un file a 2,5 Kbytes per secondo.

In questo modo un movie di 500Kb necessita di parecchi minuti per essere visionato.

Anche se create un oggetto per essere utilizzato in una Intranet T1 o T3 siete comunque limitati dalla banda passante.

Una banda T1 può trasferire teoricamente dati a 100Kb per secondo. Ma solo però sotto le migliori condizioni. In questo caso un file movie può apparire quasi istantaneamente. Ma nella pratica queste condizioni non si verificano quasi mai e 10 Kb per secondo è una cifra molto più realistica per linee di tal genere.

Sfortunatamente i filmati QuickTime disegnati per il mercato multimediale tendono a occupare parecchi Megabyte di spazio e possono richiedere minuti per il loro scaricamento e la loro visione.

Così un artificio è quello di non collocare in una pagina direttamente un file QT o QTVR, ma di creare una sua anteprima convertendo ad il file movie in formato PICT (ad esempio con Movie Player) e poi in formato .GIF integrandolo nella pagina con il solito tag <IMG SRC="immagine.GIF">

Un’alternativa è anche quella di creare su una pagina più panoramiche o oggetti in QTVR di dimensioni diverse, indicandone la grandezza in Kb e in minuti di scaricamento in funzione della velocità del modem, dando così il vantaggio all’utente di non trovarsi impreparato.

I file QuickTime VR, per essere visualizzati all’interno di un browser necessitano ovviamente del plug-in omonimo.

Mentre nel caso delle ultime versioni del System Mac-Os di casa Apple questo si trova già installato, in Pc-Windows potrebbe essere necessaria la sua installazione.

Può, a questo proposito, tornare utile il comando PLUGINSPACE che vedremo più avanti nella pagina, da collocare come comando all’interno del TAG usato nella pagina da costruire.

 

Ma vediamo come è possibile inserire un movie QTVR all’interno di una pagina HTML.

Il tag da utilizzare è <EMBED>.

Ad esempio:

<EMBED SRC="miofile.mov" HIGHT=larghezza WIDTH=altezza>

Dove al posto di altezza e larghezza indicheremo la dimensione in pixel dell’immagine da visualizzare.

Nel caso di filmati in QuickTime bisognerebbe aggiungere 24 pixel in più all’altezza, che servono alla barra di controllo automaticamente aggiunta dal browser di navigazione.

Se il "movie" è invece un QuickTime VR non è necessario tale aggiunta.

Se non sono note le dimensioni del movie apritelo con Movie Player (o un player equivalente) e selezionate "Get Info" (informazioni) dal menu, scegliendo size (dimensioni) per leggere la dimensione del file.

 

All’interno del tag <EMBED> possiamo inoltre specificare alcuni comandi, del tutto opzionali.

Vediamoli:

 

Generalmente questo parametro è settato sull’url di casa Apple (http://www.apple.com/quicktime), che scarica automaticamente il plug-in appropriato a seconda del browser (Netscape o Explorer) in uso dall’utente.

Esempio:

<EMBED SRC="immagine.mov" width="500" height="256" PLUGINSPAGE="http://www.apple.com/quicktime" BGCOLOR="ffffff"></EMBED>

 

 

La tecnologia QuickTime VR risulta estremamente appropriata alla rappresentazione di un soggetto architettonico e/o territoriale.

Nel prossimo articolo tratteremo di come questo tipo di rappresentazione dello spazio sia stata utilizzata per due tesi di laurea presentate nel semestre scorso presso la Facoltà di Architettura, Politecnico di Torino.

E di come si siano superati alcuni problemi di tipo tecnico per l’implementazione sul Web dei file movie.

 

 

Per saperne di più

Dal Sito Ufficiale Apple un esempio di file QuickTime VR:

http://www.apple.com/quicktime/samples/vrmovie.html

Dal sito del laboratorio LAMOD C.I.S.D.A. - Facoltà di Architettura, Politecnico di Torino – informazioni sulle ricerche in corso per cultura e la rappresentazione del modello VR.

http://obelix.polito.it/departments/cisda/labs/Lamod

I vostri commenti e le vostre richieste vanno indirizzate a Claudio Pasqua, pasqua@araxp.polito.it