Star Trek: 25th Anniversary
di Nicola "Nic" Tartaglia



Quando in fumetteria ho trovato "Star Trek: 25th Anniversary" non mi sembrava vero. Insomma, è un gioco che è uscito nel 1991 ma, per un trekker, conserva ancora tutto il suo fascino.
Una volta inserito il CD-ROM, però, iniziano i primi problemi, almeno per chi ha un computer abbastanza recente. Infatti, essendo un gioco per DOS, il programma richiede almeno 560K di memoria bassa libera, quindi per i computer che usano Windows come sistema operativo richiede di modificare i file di configurazione per farlo partire. Certo, questo è un problema che non dice niente ai più esperti, ma a chi non usa il computer a livello professionale può creare qualche fastidio.
Il gioco richiede un 386SX come configurazione minima, il che vuol dire che gira benissimo su tutti i computer attuali.

Dopo l'introduzione, accompagnata dalla voce, originale come tutte quelle presenti nel gioco, di J.T. Kirk che recita il suo «Space, the final frontier...», siamo accolti subito dalla plancia dell'Enterprise con una simulazione di combattimento con un'altra nave federale. Forse si poteva rendere meno brusco l'avvio per il giocatore, ma anche se dovessimo perdere, questo scontro sarà ininfluente ai fini della storia.
Il sistema di controllo dell'Enterprise è un mix di mouse e tastiera. Certo si potrebbe giocare solo con la tastiera, ma è piuttosto scomodo.

Noi impersoniamo J.T. Kirk e possiamo avvalerci in battaglia dell'aiuto dei nostri uomini... tutto l'equipaggio della mitica nave. In battaglia però, faremo riferimento soprattutto a Scotty, che presiede la consolle ingegneristica. Infatti sarà a lui che dovremo impartire gli ordini per riparare la nostra nave e chiedergli l'energia d'emergenza, indispensabile nelle situazioni davvero critiche.
Oltre al fido Scotty, la plancia è "abitata" da:

Una volta ricevuti gli ordini dalla Flotta Stellare, ci avviamo verso la destinazione prescelta, ma attenzione! Se sbagliamo stella potremmo ritrovarci nel bel mezzo della zona neutrale Klingon o Romulana.
Dopo essere arrivati a destinazione, lasciamo il comando della nostra amata astronave a Scotty e con Spock, Mccoy, ed un addetto alla sicurezza ci teletrasportiamo sul nostro obiettivo.
A questo punto dalla simulazione spaziale si passa alla classica avventura "punta e clicca" nella quale, al comando di una squadra di quattro uomini, dobbiamo far fronte a molti ostacoli e difficoltà per raggiungere lÆobiettivo della nostra missione.
Possiamo usare diversi oggetti nel gioco, molti dei quali li possiamo trovare direttamente nella locazione della missione, e molti dei quali sono combinabili tra loro per formare un altro oggetto. Quelli che useremo più spesso, però, saranno i nostri phaser, settabili su stordimento o su uccidere, ed i tricorder scientifico e medico.
Dobbiamo prestare attenzione perché i pericoli sono per lo più nascosti e il gioco termina se Kirk, Spock o Mccoy rimangono uccisi. L'ufficiale della sicurezza, invece, è sacrificabile (il classico guardiamarina dalla tuta rossa, insomma).
Molto utili ci saranno anche gli esseri viventi che potremo incontrare nel corso dell'avventura, con cui potremo interagire secondo una schema a risposte multiple. Purtroppo il gioco è tutto in inglese, e quindi per chi non conosce ad un livello abbastanza buono questa lingua il gioco diventa abbastanza difficile, perché a volte non si capisce bene lo scopo della nostra missione.
Alla fine di ogni missione di gioco riceveremo dal comando della Flotta Stellare un punteggio, espresso in percentuale, in base al quale riceveremo uno o più punti bonus che faranno incrementare le prestazioni dell'equipaggio in combattimento.

Il gioco è molto ben curato dal punto di vista grafico. Si tratta di un gioco prodotto nel 1991, ma l'ambiente virtuale ricrea bene l'atmosfera Trek. Quello che mi ha stupito positivamente è stato il sonoro che, usando le voci originali degli attori di TOS, permette di gustarsi stupendi duetti tra Spock e Mccoy, con la partecipazione di Kirk, come quelli ambientati nella Serie Classica.
Dal mio punto di vista il gioco è giocabile a due livelli: il primo consiste nel finire l'avventura nel senso stretto del termine, l'altro è giocarlo come un simulatore di battaglie spaziali. Sapete... uscire indenne da uno scontro diretto con 4 vascelli Klingon è una cosa quasi impossibile, ma se effettuata dà una sensazione impagabile.
Per concludere consiglio il gioco a tutti gli amanti dell'universo Trek, anche se con una piccola riserva per chi non conosce bene l'inglese, altrimenti il gioco potrebbe dare la frustante sensazione di andare avanti per tentativi.