PER GIUNGERE LA DOVE NESSUNO
E' MAI GIUNTO PRIMA!

(di Silvio Petitti)

Ho letto con piacere la prima lettera di Gizmo ad inaugurare la sezione filosofica di Flashback.
Ed Φ per questo motivo che ho deciso di prendere in mano la tastiera, in questa calda Domenica di Luglio per dare il mio contributo alla discussione.

Se penso alla mia infanzia, ho tantissimi ricordi e credo che sia proprio da qui che bisogna iniziare a psicanalizzarsi per comprendere i motivi dell’odierna crisi videoludica, meglio chiamata col nome comune di "scazzo generale".
Tutti noi abbiamo esaltanti ricordi della nostra infanzia televisiva, io per esempio non ricordo solo i cartoni animati (i miei preferiti: Sara lovely Sara, Holly e Benje, Mimi e Galaxy Express ), ma anche le serie Tv come: Star Trek, Supercar, l’uomo
dai 6 milioni di dollari.

Oggi sicuramente la televisione Φ per me un media quasi sconosciuto, assorbito come sono dal computer e da Internet, ma devo ammettere che la TV ha influito parecchio sulla formazione della mia mente, dei miei sogni e dei miei valori.
Credo che questo sia comune per tutti quelli che vivono nell’odierna fascia di etα compresa tra i 20 e i 30 anni. Non solo noi apparteniamo alla prima generazione dei Telefilm a colori americani, ma abbiamo visto la nascita del nostro passatempo preferito.

Secondo me Φ questo che ci unisce ed Φ per questo che intervistando una persona qualunque compresa in questa fascia d’etα troviamo gli stessi sintomi di noia e rimpianti verso il mondo videoludico.

Io non so se siamo vittime di una clonazione mentale di massa, ma sono ormai certo che se ora sono quello che sono Φ nel bene o nel male grazie alla Tv.
Non so voi, ma l’amore per le nuove tecnologie, per la scienza, il rifiuto totale per i programmi Tv pensati per intrattenere una massa di telespettatori sempre maggiore (che visti bene, sembrano quasi creati apposta per rincretinire la gente) e per tutto quello che Φ superstizione e magia Φ secondo me da attribuirsi alle centinaia di miniserie tv viste e riviste da piccoli.

I miei sogni sono sempre stati quelli di conoscere, andare nello spazio, combattere il male. Beh io credo che noi siamo riusciti arealizzare in parte questi sogni, con i videogiochi. Giocando al computer non eravamo pi∙, noi semplici osservatori passivi, a guardare la Uss Enterprise mentre sotto attacco nemico alzava gli scudi, ma bens∞ eravamo noi a ordinare di aumentare la potenza verso gli scudi compiendo magari qualche manovra di fuga a velocitα supersoniche. Questo Φ secondo me il videogioco per noi degli anni ’70 !
Non era la grafica, il sonoro a farci sognare! No noi i nostri sogni li avevamo giα, a noi serviva qualcosa che li realizzasse. Quindi non potendo andare tutti a lavorare alla Nasa, ci consolavamo pilotando un caccia stellare con grafica in Cga.

Il problema dei giorni nostri, Φ che siamo cresciuti e ci diventa sempre pi∙ difficile sognare.
La grafica e il sonoro sono meravigliosi, ma se non si ha un minimo di voglia di sognare, non vedremo mai quei mondi fantasticiche tanto ci piacevano.
NOI ci limitiamo alla fisica, guardiamo Forsaken e prima ancora di saper la trama, guardiamo quanti frame/sec ha con la nostra nuova scheda vodoo2. In realtα del gioco non c’Φ ne frega pi∙ niente.

Io non credo che la colpa sia dei gioco o dei programmatori, si qualche colpa ne hanno (si pensi al mercato videoludico non pi∙ come una sfida programmatore/utente, ma come utente=guadagno) ma molto limitate. Se guardiamo per un solo istante i ragazzini di 13-14 anni giocare a Tekken 3 capiamo che quelli "sbagliati" siamo noi e non il mondo. (Io invece quando li guardo capisco che siamo noi nel giusto...NdFlx)

Secondo me non bisogna temere questo processo evolutivo, Φ la natura a voler questo. Non potremo mai essere come a 10 anni ! Il trucco secondo me sta nel trovare nuove sfide, nuovi orizzonti (proprio come in Star Trek).
Non dobbiamo e non possiamo limitarci a fare le stesse cose che si facevano quando eravamo bambini. Siamo cresciuti e quello che Φ stato ora sarα solo pi∙ nei nostri ricordi, noi ora dobbiamo provare a capire cosa vogliamo da noi stessi e poi cercare di raggiungere il nostro obbiettivo.

Credo che il famoso "scazzo" nasca da qui, dal rendersi conto che non siamo pi∙ quelli di una volta, e dalla grande paura nello spezzare quel cordone ombelicale che ci fa ancora sentire bambini. La moda emergente degli emulatori e se vogliamo anche questo sito, sono secondo me, un rendersi conto che non siamo pi∙ quelli di una volta.

Si Φ vero i ricordi servono ed Φ per questo che trovo questo sito un piccolo capolavoro, ma come giustamente diceva Gizmo> nella sua lettera "Ok i ricordi ci sono ma il cartone non sembra pi∙ quello di una volta!"
Rifletteteci ragazzi, ultimamente ho giocato a Dune 2, quel gioco Φ stato un capolavoro, ma se rivisto, se rigiocato vi renderete conto di quanto uno Starcraft con tutti i suoi difetti sia 1000 volte meglio. Questa non Φ un’eresia, Dune 2 riusc∞ a tenermi sveglio notti intere, lo ricordavo perfetto. Ma giocato non con i ricordi ma con il computer vero alla distanza di molti anni, diventa un gioco lento con un interfaccia scomoda.
E’ vero giocare a Xenon2 o a 1943 Φ divertente, ma solo per noi solo perchΘ viviamo di ricordi ed allora mentre rigiochiamo ci vengono alla mente sensazioni odori dimenticati con il tempo.

Cerchiamo solo di renderci conto di questo e di crescere, non ghettizziamoci nei nostri ricordi.

Abbiamo 20-25-30 anni e ragioniamo come vecchi di 90, "hai miei tempi si che era vita, non ora!"

Quante volte abbiamo sentito e deriso queste frasi!
Voi forse riderete, ma io lo spazio lo continuo ad amare e visto che ora sono diventato un bimbo grande posso ritornare a sognare, questa volta per≥ non pi∙ per l’astronave digitale del mio computer ma su una vera !

Impossibile ? Sono un pazzo?

Si certo avete ragione, ma "impossibile" non Φ mai stato nel mio vocabolario quando giocavo nel mondo virtuale e spero che non lo diventi in quello reale.

In questo momento studio Ing. Elettronica al politecnico di Torino e ho iniziato a collaborare a un progetto chiamato S.e.t.i. home (chi ha orecchie per intendere capirα). Da me al poli c’Φ un laboratorio interdisciplinare dove in collaborazione con l’Alenia Spazio gli studenti progettano e costruiscono sonde robotizzate per un possibile sbarco sulla Luna.

Come vedete la fantascienza non Φ poi cos∞ lontana, se mi avessero detto un anno che sarei diventato capo redattore di Gol una rivista on line con 15mila accessi avrei riso. Oggi non rido pi∙.(Piangi? :-) ndFlx)

Tirate fuori i sogni dentro di voi ora che avete le possibilitα per realizzarli, voi siete secondo me l’elite, perchΘ siete capaci di pensare e sognare ancora con la vostra testa e non con quella di "Kelly" o di qualche altro divo della Tv.

Ragazzi sapete ho sentito di uno che vuole costruire una cosa chiamata aereo, un pazzo vero?

Silvio Petitti