Tutti a tavola con Ryo Saeba:

Il Tempura.

Continua il nostro viaggio nei segreti culinari (non Φ una parolaccia) del Sol Levante. Vi Φ piaciuto l'okonomiyaki del numero scorso? A me Φ uscito un bijoux... Comunque, bando alle ciance e passiamo immantinente all'argomento di questo mese: il Tempura.

Il Tempura altro non Φ che il nostro fritto misto. Tuttavia esso ha un processo di preparazione ben preciso al quale bisogna attenersi. Anzitutto avrete bisogno di :

  1. Pulite bene i gamberetti, lasciando per≥ solo la coda, e con un coltello fate cinque incisioni ventrali in modo che friggendosi non si ripieghino su sΦ stessi.
  2. Adesso preparate la pastella: sbattete il tuorlo d'uovo, quindi aggiungeteci il bicchiere d'acqua fredda e successivamente i 100 g di farina. Mescolate pochissimo e lasciate il composto grumoso e, soprattutto, freddo.
  3. Versate l'olio nella padella e alzate la temperatura a 170░, ottimale per il fritto. Per verificare la giusta temperatura, lasciate cadere una goccia di composto nell'olio: se la pallina scende fino a metα pentola e poi risale lentamente va bene, se rimane sempre a galla la temperatura Φ troppo alta, mentre se rimane sempre a fondo Φ troppo bassa.
  4. A questo punto passate gamberetti, pesciolini e verdure nella farina, quindi nella pastella e infine nella padella, facendo attenzione di metterne pochi per volta per non alterare la temperatura.
  5. Mangiateli subito, ma state attenti alle ustioni

Come condimento va benissimo sale e limone, ma si potrebbe anche preparare la classica salsa tentsuyu fatta con sakΦ dolce, salsa di soia, bottarga, zenzero e rafano.

Vi ricordo che non mi ritengo responsabile dei vostri mal di pancia e/o intossicazioni varie e/o indigestioni.

Buon appetito dal vostro cuoco di fiducia.

Ryo Saeba

Torna al sommario