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Capitolo 388.   KDE

388.1   Licenze KDE

Ma perché sempre Gnome? KDE è avanti di molto e le famose librerie sono diventate free per cui non dovrebbero esserci più problemi etici per i puristi dell'open-free o sbaglio?

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Perché KDE è nato mezzo illegale e ancora non è pienamente a posto con le licenze.

La GPL è un ottimo strumento a piena protezione del software libero, ma non è compatibile con altre licenze. Ovvero non è possibile creare programmi che fanno uso di alcune librerie GPL e altre non-GPL (anche se open-source). In questi casi gli autori delle librerie GPL dovrebbero includere nella licenza clausole specifiche.

Rispetto ad altre licenze, la GPL obbliga a rilasciare anche il sorgente o a renderlo disponibile in qualche modo (non necessariamente gratis). Il software GPL, quindi, rimarrà sempre software libero, anche se modificato, mentre il software BSD ad esempio può essere preso per creare programmi proprietari e commerciali e venire distribuito anche senza sorgente da persone diverse dagli autori originali.

La Troll Tech, invece di usare la GPL ha preferito crearsi una sua licenza, che è sì open source, ma incompatibile con la GPL.

Se KDE fosse veramente software libero ci sarebbe la possibilità di scegliere l'ambiente grafico che più piace tra Gnome e KDE, sicuri di usare software libero, invece gli autori di KDE hanno spesso dimostrato di snobbare la licenza.

La Troll Tech, quindi, non ha usato la GPL per la libreria Qt. Sarebbe stato troppo comodo per utenti e sviluppatori.

Invece ha guardato alla definizione di «Open Source», e si è creata una nuova licenza, ritoccandola qua e là finché la comunità del software libero ha detto «vabbè, sta dentro le definizioni ma per pochetto».

Ovviamente questa nuova licenza non è la GPL, neanche la LGPL, nemmeno la BSD o altro. Essa contiene clausole particolari per cui si può sì usare il codice liberamente, ma non è possibile affiancare codice GPL al codice QPL (la licenza di Qt).

SuSE inizialmente aveva una licenza già pagata per le librerie qt, per cui era possibile a scopo non personale comprare la distribuzione SuSE e installarla su un'unica macchina, tornando quindi al livello del software commerciale/proprietario.

Pure la Red Hat acquistata ha le apposite licenze per uso non-personale. Le distribuzioni Red Hat, SuSE, Mandrake, eccetera distribuite da riviste o in versioni dimostrative più o meno ridotte, invece, si possono usare abbastanza tranquillamente per scopo personale, ma per uso professionale bisognerebbe controllare pacchetto per pacchetto l'apposita licenza.

Debian GNU/Linux invece distribuisce ufficialmente solo software libero, e chi vuole può scaricarsi da rete il software non libero e analizzare la licenza per sapere cosa può/non può fare. KDE non è ancora incluso neanche nella sezione non-free apposta per problemi di licenza, perché mischia in maniera impropria codice GPL con codice non-GPL.

Debian GNU/Linux non può permettersi di rovinare la propria immagine (non è a scopo di lucro), mentre le altre distribuzioni includono qualsiasi cosa (visto che così vendono di più).

Un'azienda dovrebbe pensarci bene se vuole offrire servizi di assistenza e consulenza Linux su quale distribuzione basarsi.

Oggi molte aziende si stanno muovendo verso l'open source, ma quasi tutte vogliono tenersi dei diritti che non danno vantaggi agli utenti.

388.2   Licenza QPL, licenza libera o non libera?

Ma non si era detto che le librerie QT erano passate sotto licenza pubblica per cui si erano risolti i problemi legali di distribuzione di KDE?

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La libreria Qt (versione 2) è software libero.

La QPL, per il rotto della cuffia, è considerata una licenza libera. La sostanziale differenza dalla GPL è l'obbligo di distribuire versioni modificate in particolari formati (patch).

Però per compilare un programma GPL è necessario che tutti i componenti utilizzati ricadano su una licenza compatibile GPL, o che la licenza di questi componenti rientri nella GPL.

Ad esempio, la licenza BSD permette tutto quello che permette la GPL, quindi un programma GPL si può linkare ad una libreria BSD. Invece un programma GPL non si può linkare ad una libreria QPL visto che la GPL permette di modificare e ridistribuire liberamente il codice, la QPL invece pone delle piccole condizioni sulla ridistribuzione di versioni modificate.

RMS quando ha scritto la GPL le ha pensate tutte: l'intento primario è quello di garantire utenti e sviluppatori che possono utilizzare liberamente il codice, e quello che sviluppano o migliorano rimarrà per sempre software libero. A vantaggio di tutta la comunità.

Una licenza tipo BSD (come anche la NPL, quella di Mozilla) permette invece di derivare versioni modificate senza obbligo di rilasciare i sorgenti: può succedere quindi che molti sviluppatori creino un ottimo browser, e poi qualche sw house prende i sorgenti, corregge qualche baco, ci aggiunge una funzioncina carina ma proprietaria, e poi distribuisce il tutto unicamente in formato binario.

La QPL invece dà il minimo minimo di libertà all'utente. Non ci sono vantaggi pratici derivanti dalla QPL rispetto alla GPL. L'unica possibile scusante è mantenere da parte della Troll Tech un controllo sullo sviluppo di Qt, ma per questo la GPL andava comunque bene... forse la Troll Tech ha paura che qualche bravo sviluppatore faccia delle ottime migliorie alla libreria?

Se oggi possiamo disporre di un ottimo kernel, di ottimi strumenti di base, tutti liberamente utilizzabili, modificabili e ridistribuibili, dobbiamo difenderli con i denti: non ricadiamo nella schiavitù di software proprietario o non modificabile come le grandi ditte hanno cercato (e cercano) di abituarci.

388.3   WindowMaker con kfm

Come abbinare WindowMaker con il kfm delle KDE 1.1?

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Ho inserito la stringa

kfm &

prima del gestore di finestre, in questo caso WindowMaker nel file .xinitrc presente nella tua directory. Se non c'è lo si crea.

388.4   kfm bloccato dopo cambio icona

Il kfm (file manager del KDE) si blocca quando tento di accedere alla directory /mnt/dos. Succede da quando ho cambiato l'icona di tale directory nel kfm.

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Elimina la directory .directory che kfm ti ha creato. Sembra che kfm crei una .directory corrotta se cambi icona.

388.5   kfm e utente superuser

Supponiamo che io entri in Linux come utente. Accedendo mediante su all'utente superuser, come faccio, in ambiente grafico KDE, a lanciare kfm da terminale grafico?

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Con il comando:

$ su -e kfm[Invio]

388.6   Kfm senza icone KDE sullo schermo

Con kfm come posso evitare l'aggiunta sullo schermo delle varie iconcine di KDE?

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Basta che chiami il comando:

# kfmsu2[Invio]

388.7   Messaggio di errore: impossibile trovare il mimetype application/x-sdf in ... kdelink dopo installazione di un'applicazione in KDE

Dopo aver istallato StarOffice 5.0 mi ritrovo con un errore di questo tipo:

Impossibile trovare il mimetype application/x-sdf in root/.kde/share/applink/StarOffice.kdelnk.

Cosa significa ? Lanciando comunque il file 'soffice' nella cartella bin di StarOffice, il programma parte apparentemente senza disfunzioni.

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Il messaggio di errore compare solo se hai effettuato un'installazione non completa: per eliminare tale messaggio devi aprire una cartella di KDE, andare nella directory /opt/kde/share/applnk/Applications, selezionare con il pulsante di destra del mouse il link relativo a StarOffice, selezionare la cartella applicazione e rimuovere il mime type relativo a application/x-sdf.

LDR --- Copyright © 1999-2000 Gaetano Paolone --  bigpaul @ pluto.linux.it

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