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L'ultima estate del secolo: un'estate high tech, con una grande scioltezza
di linee geometriche e la massima attenzione portata al tessuto, al
materiale, oggetto di ricerca, di invenzione e sperimentazione. Ecco
allora i piccoli top fluorescenti che disegnano luminose geometrie nel
buio: la sottilissima maglia di acciaio plissΦ, la pesante seta metallizzata,
il taftα pure metallizzato; lampi flou a zig-zag spalmati o ricamati
giallo veleno come certe zip giganti, certe spalline di plastica, certi
velcro sul grigio scuro; gli altri colori al neon, antagonisti al giallo
sono il blu klein e il rosso segnaletico; note violente in un mare tranquillo
di bianchi, grigi, neri, acqua, ecr∙, olio, alluminio, bronzo, acciaio.
Ma
per tornare ai materiali ecco i tessuti liquidi che sebrano appunto
acqua increspata dal vento, i ricami di cristallo a tutto campo; tribolati
lucenti, plissΘ laccati, jersey, pelle e lini che sembrano bagnati di
rugiada; e ancora pelle double, pelle fosforescente, shantung cotto;
un nuovissimo pizzo di silicone percorso da fili luminosi; grandi geroglifici
fluo intarsiati su abiti lunghi neri; paillettes d'alluminio; sempre
il gioce delle lucentezze velate, rinnegate, contraddette. Tessuti con
un'anima metallica che li rende plasmabili sul corpo, o che permette
di ottenere piccole prolunghe, codine, protuberanze; minuscole libertα
che occorre prendersi per derogare da una linea limpidissima; come pure
le strisce d'organza libere e fluttuanti sugli abiti di lino, fissate
solo da tubicini di plastica trasparente; o come i tagli e le asimmetrie
dei top, degli scolli, degli orli di certe giacche anarchiche o brevissime,
addirittura cervicali (che coprono solo lo sterno, le spalle e la cervice).
Anche
giacche senza spalle, che si aggrappano, e blazer maschili. Pantaloni
e gonne a vita bassa, bassissima o a doppia vita, con passanti rovesciabili
che fungono anche da portadito; a volte con pinces; di solito dritti
un po' larghi, anche pantaloni "da lavoro" con tasche applicate laterali,
all'Emilio Tadini; bermuda al ginocchio e shorts cortissimi. Poi pantaloni
trasformabili che diventano abiti incrociati o gonne portafoglio. Abiti
spesso lunghi, a volte appesi al seno. Abiti dai contorni ondulati.
Abiti come bozzoli di metallo avvolti da tubi di plastica. Maglie di
piattina, a volte con bordi pi∙ leggeri e quasi slabbrati, per renderle
pi∙ indefinite. Micropull con brevissime maniche pompiere. Camicie che
scappano, negligenti.
Fra
i particolari: la riproposta di alcuni successi delle scorse stagioni:
la tasca-borsa, il grembiulino-tasca, che diventa quasi un manicotto
piatto, la borsa bionica; e gli alamari di sottile tubolare metallico
e madreperla grigia. KRIZIA CINTURE KRIZIA GIOIELLI KRIZIA PELLE Prodotta
e distribuita da Cristina Giorgino KRIZIA SCARPE Prodotte e distribuite
da Tohkutsu Co.Ltd KRIZIA OCCHIALI Prodotte e distribuite da Aoyama
Optical Co Ltd KRIZIA OROLOGI Prodotte e distribuite da J. Osawa & Co.Ltd
KRIZIA BORSE Prodotte e distribuite da Laipe KRIZIA FOULARDS Prodotte
e distribuite da Italseta KRIZIA OMBRELLI Prodotte e distribuite da
Piemme JULIEN D'YS HAIR-STYLE MARY GREENWELL MAKE-UP Si ringrazia il
CALZIFICIO GIRARDI e VULCAFLEX per la collaborazione.
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