primavera/estate 1999


     
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  EnlargeL'abito come identità', l'abito come luogo per ritrovare se stessa senza costrizioni nè fisiche ne' psichiche. E' sul filo di questo concetto che Giorgio Armani nella collezione primavera/estate 1999 accredita I'immagine di una Signora dolce e seducente, per nulla imbarazzata della sua femminilità' aggraziata, cosi sicura delle sue chance da non aver bisogno né di virilizzarsi né di urlare il suo sex-appeal, così cittadina del mondo da volere che le sue radici metropolitane siano sedotte dalle suggestioni elegantissime e lontane delle civilta' dell'Estremo Oriente. Così nasce una silhouette che ha come punto focale il corpo sottinteso: risalta la fragilita' dalle spalle piccole e anatomiche, dalle maniche sottili, dai corpini a body, dai pantaloni tubolari cui qualche volta si sovrappone una 'gonna velo' di chiffon. Risalta Ia dolcezza dai colori morbidi e soffusi, chiari e pastosi, forti e polverosi ma totalmente privi di un'identita' sfacciata.
Risalta una ricercatezza piu' che preziosa nel materiali leggeri, brillanti, cangianti e cascanti che privilegiano Ia seta, il lino, lo shantung, l'organza, Ia georgette.

Il must per Ia primavera-estate?
Le giacche-camicia che s'infilano come un pull, le giacche dalle allacciature invisibili, le giacche impalpabili con Ia doppiatura di georgette, tutte leggere, confortevoli, decostruite per cancellare lo stereotipo del tailleur. Le t-shirt e i body di jersey che sostituiscono Ia camicia che brilla invece di luce propria nei completi con pantalone in tessuti di organza stampata a motivi grafici. Le lunghezze alla caviglia di gonne e pantaloni. Le forme esotiche per completi sportswear contemporanei. I neutri e grigi accostati al mauve, al glicine e all'azzurro poudres.
E tanto i toni sono smorzati per il giorno quanto accendono Ia scintilla di nuove cromie Ia sera dove su garze di seta bianca, grigia, cipria e acquamarina gli stampati sono ripercorsi da paillettes trasparenti e iridescenti, dove una lunga teoria di abiti Iunghi color giada e' ricamata con baguettes di vetro di varie dimensioni, dove il lampo dei colori forti come il fucsia, il mango e il rosso aranciato ricamati a disegni di ispirazione cinese e' attenuato da un velo di tulle, dove le forme ad astuccio e le scollature a spalle nude lasciano volutamente prevalere Ia sostanza sulla forma, dove gli accessori decontractès sono funzionali a ricordare che Ia signora dolce e seducente della primavera-estate 1999 può cambiare moda senza cambiare stiIe.

 
     

 
 
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