La basilica fu iniziata nel 379, per volere del vescovo Ambrogio, su unarea che comprendeva sacelli, cimiteri e piccole chiese; originariamente si chiamava Basilica Martyrum, ma alla morte di Ambrogio prese il suo nome.
Con successivi rifacimenti assunse l'attuale aspetto nel periodo romanico, del cui stile presenta i caratteri tipici: è costruita in mattoni rossi di fabbricazione locale, la pianta è longitudinale, le volte sono a crociera e sono sostenute da massicci pilastri con capitelli decorati e da ampi archi a tutto sesto. Le mura spesse, la struttura massiccia, la facciata imponente, danno a questa basilica un grande senso di forza e stabilità, di gravità e calma, che ne costituiscono il principale fascino.
Sul fianco sinistro cè una colonna di origine romana, ma portata qui nel Medioevo, che ha due grossi e regolari buchi e un lungo sfregio. La leggenda racconta che fu il diavolo a farli, stizzito per essere stato sconfitto da SantAmbrogio. Per questo motivo i fedeli anticamente abbracciavano la colonna in segno di devozione.![]()
Le modifiche progressive cominciarono nel VIII secolo per opera dei benedettini, i monaci del convento adiacente, che rimaneggiarono labside. Altri cambiamenti furono effettuati dai vescovi Angilberto e Ansperto, il quale in particolare fece aggiungere il monumentale quadriportico dingresso. Ulteriori lavori e reimpieghi di parti ci furono nel XI secolo (Comune) e tra il Seicento e il Settecento, quando furono aggiunte sovrastrutture barocche, rimosse nel 1857.
Per secoli ci furono rivalità fra i monaci benedettini e i canonici esterni: infatti al campanile di destra, costruito dai benedettini nellVIII secolo, i canonici ne aggiunsero un altro nel XII secolo, destinato a funzioni civili.
Per quanto riguarda la struttura architettonica, la basilica è preceduta da un vastissimo e imponente atrio contenente lapidi, tombe, frammenti di iscrizioni romane. Le colonne, classiche, hanno capitelli con raffigurazioni allegoriche di animali e mostri, tutti diversi gli uni dagli altri.
All'interno la chiesa si divide in tre navate con numerose opere di grande pregio artistico.
Nella navata destra si trova limportante cappella detta di San Vittore in Ciel d'Oro, contenente le spoglie dei martiri San Vittore, Nabore e Felice. Vi sono inoltre meravigliosi mosaici del V secolo realizzati in tessere d'oro, che danno il nome allla cappella; in uno di essi é rappresentato lo stesso Ambrogio in modo assai realistico e caratterizzato.![]()
Nella navata sinistra si trova il pulpito in marmo, con numerose sculture. Vi é inoltre una porzione del pavimento originario e una colonna romana con in cima un grosso serpente di bronzo: la leggenda afferma che il giorno del Giudizio il serpente cadrà dalla colonna e striscerà verso la valle di Josafat.Ma l'elemento di più grande pregio é sicuramente l'Altare d'oro al centro della tribuna, sormontato da un ciborio cuspidato del IX secolo, in cui sono rappresentati Michele, Gabriele e dodici scene della vita di Sant'Ambrogio. L'Altare si caratterizza per la sua straordinaria preziosità: infatti é non soltanto ricoperto d'oro, ma anche tempestato di pietre preziose (4379 perle e coralli, un centinaio di smeraldi e zaffiri).![]()
Infine l'ultimo elemento caratteristico della Basilica è la cripta, un piccolo sacello situato sotto la tribuna, dove, in una teca d'argento e di cristallo, sono contenute le spoglie di Sant'Ambrogio e dei martiri Gervasio e Protasio, abbigliati con preziosi drappi e paludamenti.
La basilica nell'antichità era molto importante; lo dimostra un fatto esemplare: un feudatario longobardo proprietario di terreni in Svizzera intorno al paese di Campione li donò in blocco agli abati di Sant'Ambrogio e per questo motivo l'enclave di Campione (raggiungibile solo passando per territorio svizzero) appartiene ancora adessoall'Italia.
Altri siti utili:
- www.citylightsnews.com/ztmig12.htm : sintetica didascalia su storia e architettura della basilica (in ingl.)
www.ipzs.it/enit/MUSMI44.HTM : altra sintetica didascalia di presentazione generale (in ital.)
http://www.rcs.it/inmilano/chiese.htm : idem (presentate le chiese principali)
www.rcs.it/corriere/vivimilano/1997/07/23/man/a0049203.htm : articolo del Corriere della sera sul paliotto di Volvinio
www.zero.it/bimbi/rubriche/me_mar97.htm : parla degli antichi battisteri di Milano e della forma ad ottagono; cita anche versi, attribuiti a S.Ambrogio, sul battistero di S.Giovanni alle Fonti
Pagina a cura di Elisa Vallinotto