CHIUNQUE
di: Al Kilsca
Seduto, contemplando il niente, pensando al niente, parlando con esso in ogni momento delle sue solitarie ed anonime giornate, qualcosa (proveniente dal punto pił lontano) nella sua mente si fece avanti.
Fu felice quel giorno.
Per un attimo riuscì a non essere niente. Ma ahimè, la paura (o la consapevolezza) di non poter rivivere ciò, gli fece balenare in testa l'idea di conservare in eterno ciò che aveva provato. Bastò un niente per decidere, bastò un niente per scavalcare il muretto, bastò un niente per morire, fu un volo eterno, infinito, finalmente qualcosa per cui sorridere: finalmente il niente.
Al Kilsca
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