1. Monitoraggio del disco
Possibile che negli anni 2000 debba essere ancora l’utente a preoccuparsi dello stato degli hard disk e che, peggio ancora, i dischi solitamente cessino di funzionare senza preavviso? Purtroppo la risposta è in larga misura affermativa. E’ vero che il sistema SMART (Self-Monitoring, Analysis and Reporting Technology) dei moderni hard disk tiene sotto controllo i parametri critici per segnalare tempestivamente una condizione degradata, ma sfortunatamente il canale di comunicazione dal firmware del disco agli occhi e orecchie dell’utente sembra incagliarsi nelle secche: tra i tanti dischi che abbiamo visto smettere improvvisamente di funzionare in vari anni, in nessun caso era apparsa una segnalazione di pericolo attivata dai meccanismi SMART.
IBM aveva prodotto una serie di utility di disco in collaborazione con Ontrack e tra queste c’era EZSmart, poi sostituita da SMART Defender. Oggi, dopo la cessione del business degli hard disk IBM a Hitachi, l’utility è disponibile presso il sito di Hitachi Global Storage Technologies.
SMART Defender

SMART Defender, con la periodicità stabilita dall’utente, esegue un test (rapido o più accurato) del disco e verifica la temperatura; in più segnala se la l’occupazione del disco supera la soglia stabilita (il 95% di default dovrebbe essere però abbassato al 75-80%).
Pianificazione dei test
Test del disco
Risultato del test

Rispetto al quesito iniziale, SMART Defender non è la soluzione definitiva ma una risposta interlocutoria: visto che è disponibile la tecnologia SMART, facciamone uso; l’aspetto negativo è che spetta ancora all’utente programmare l’esecuzione test e nel frattempo il disco può andare in avaria.
Una soluzione più intelligente è l’utility Disk Alert di Executive Software, che tiene sotto controllo gli errori fisici di disco corretti dal firmware (all’insaputa del software), avvisando l’utente se il tasso degli errori o il calo di thruput (la velocità di trasferimento dei dati) superano una certa soglia, indice che è in atto un degrado dell’affidabilità del disco. Questo avviso tempestivo permette di salvare i dati e di prepararsi al peggio senza essere colti di sorpresa.
Disk Alert è stato tolto dal mercato pochi mesi dopo il rilascio della release 2 a causa delle difficoltà di supportare la proliferazione dei sistemi RAID sul mercato.
Negli ultimi tempi è uscita peròla versione Home di Disk Alert, fornita insieme ai bestseller Diskeeper e Undelete.
Mentre la versione Administrator dell’originale Disk Alert permetteva il monitoraggio dei dischi in rete, la versione Home supporta solo i dischi locali. Finora non ci è successo di ricevere da Disk Alert la segnalazione di un incremento del tasso di errore, mentre il grafico visualizzato rappresenta, capovolto, il calo di thruput, che in genere è passeggero. Se fosse permenente indicherebbe un incremento dei retry (tentativi ripetuti di accesso ai dati) dovuti alla presenza di settori al limite della leggibilità, destinati a diventare presto inaccessibili.
Disk Alert
Questa utility tiene sotto controllo il tasso di errori corretti a basso livello, la velocità di trasferimento e lo riempimento dei dischi
Percentuale occupata
E' bene non superare il 75%: dal 75 all'89% è allarme giallo; dal 90% è allarme rosso

Il report di Disk Alert

L’allarme di SMART Defender o di Disk Alert può precedere di ore o di giorni o il crash del disco, ma non è garantito che giunga sempre in anticipo rispetto al verificarsi del guasto. Quindi l’uso di queste utility è solo un tassello nella strategia generale per proteggere i dati e prevenire disastri; si aggiunge ma non si sostituisce ai backup e alle verifiche con chkdsk.
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