aprile 2003
HOME  |  INDICE  |  CORSI  |  DIZIONARIO  |  ABBONAMENTI  |  SITO  |  HELP
 
   
  CORSI OPENMASTER
  MUSICA DIGITALE  
  WEBMASTER  
 
Lezione 1  
Lezione 2  
Lezione 3  
Lezione 4  
Lezione 5  
Lezione 6  
Editor HTML  
Esercizi  
Risorse  
 
  WINDOWS EXPERT  
 
 

Progettare un sito statico

 

4. Collegamenti assoluti e relativi

Introduzione
1: definire la struttura
2: collocare i file grafici e multimediali
3: domini reali e virtuali
4: collegamenti assoluti e relativi

Uno URL prende il nome di collegamento assoluto poiché contiene tutte le informazioni necessarie per arrivare alla pagina senza conoscere il punto di partenza. È il tipo di link che utilizzerete per mandare alla pagina da un sito esterno oppure dall'interno del testo di una newsletter che spedite ai vostri navigatori abituali per informarli delle novità. Funziona in qualsiasi circostanza perché è autosufficiente, ma non viene mai usato per i collegamenti interni del sito perché ogni volta che si digita un indirizzo assoluto, il browser esce dal sito, cerca il dominio, individua il server fisico corrispondente, ritorna su quest'ultimo, completa l'indirizzo e ritorna nel sito, con vistosi rallentamenti alla navigazione e congestione del server che gestisce le richieste del nome a dominio.

Collegamento assoluto
Un collegamento assoluto corrisponde all'indirizzo univoco di una pagina, ossia URL (Uniform Resource Locator). La prima parte dello URL contiene solitamente il dominio abbinato al sito su cui la pagina è residente, seguono immediatamente dopo le eventuali directory da attraversare prima di arrivare alla pagina, prendendo a riferimento di partenza la directory radice (root) del sito entro cui si trova la home page.


Clicca per ingrandire

Di conseguenza, per i passaggi interni al sito, si usano collegamenti relativi che indicano le sole informazioni indispensabili per raggiungere il file a partire dalla posizione in cui ci si trova. Ne esistono di tre tipi. Chiameremo il primo, il più semplice, link diretto perché si riferisce alla cartella in cui già ci troviamo. Prendiamo l'esempio di un'immagine "grafica.jpg" che si trovi nella stessa directory "articoli" della pagina "testo.html" in cui dobbiamo inserire il link: l'indirizzo relativo diretto contenuto nella pagina "testo.html" sarà semplicemente = "grafica.jpg".

 

Collegamento relativo diretto
Il collegamento relativo diretto può essere utilizzato quando l'elemento a cui si punta dalla pagina si trova nella stessa cartella (directory) che ospita la pagina medesima. È semplice da realizzare e funziona sempre a condizione di mantenere pagina di partenza e oggetto di destinazione nella stessa cartella, dovunque questa si trovi all'interno del sito.


Clicca per ingrandire

Nel momento in cui legge questo indirizzo, il browser sa che deve cercare il file "grafica.jpg" nella stessa cartella della pagina "testo.html". Supponiamo adesso di avere una directory "testi" e una directory "immagini" di pari livello entrambe contenute nella directory "articoli" e che la nostra pagina "testo.html" si trovi appunto in "testi" mentre il file grafica.jpg sia nella cartella "immagini".

Collegamento relativo indiretto
Il collegamento relativo indiretto mette in relazione la posizione della pagina e della relativa cartella di origine e dell'oggetto di destinazione con la relativa cartella, tracciando l'intero percorso che bisogna seguire per passare dall'una all'altra. Cessa di funzionare non appena si sposta uno dei due elementi (origine o destinazione) all'interno del sito.


Clicca per ingrandire

Dobbiamo usare un link indiretto e dire al browser di uscire dalla directory "testi" in cui si trova la pagina "testo.html", salire di un livello (mediante il segno convenzionale dei due punti consecutivi ..) , cercare la directory "immagini", ridiscendere all'interno di questa alla ricerca del file "grafica.jpg". L'indirizzo relativo diventerà in tal caso = "../immagini/grafica.jpg" e funzionerà solo fintantoché la pagina di partenza resterà nella posizione attuale all'interno della cartella "testi". Nel caso in cui dovessimo spostare la pagina "testo.html" oppure la cartella "testi" a un livello inferiore o superiore, il link smetterebbe di funzionare.

Per ovviare a tale inconveniente si usa un'altra forma di link relativo che alcuni definiscono, erroneamente, assoluto, ma che invece noi chiameremo link completo. Si tratta di un link che non è relativo alla cartella di partenza, bensì alla root dell'intero sito. In tal modo il link continua a funzionare anche nel caso in cui la pagina "testo.html" fosse spostata in un altro punto del sito, sempre a condizione naturalmente che non si sposti anche la directory "immagini" a cui il link punta. La posizione della root è indicata per convenzione da una barra inclinata (/) perciò il nuovo indirizzo relativo completo sarebbe = "/articoli/immagini/grafica.jpg".
Attenzione, però, questo approccio presenta un problema diverso, ossia il browser spesso interpreta come directory radice l'effettiva root del server, la quale coincide con la root del sito solo nel raro caso in cui il server non ospiti nient'altro, ma che, nella maggior parte dei casi, ci spedisce da qualche altra parte nel caso in cui il nostro sito sia incapsulato in una directory secondaria del server ospite come avviene nel caso di un provider esterno.

Collegamento relativo completo
Il collegamento relativo completo parte dalla radice (root) del sito, vale a dire dalla directory in cui si trova la home page, per scendere verso la posizione dell'oggetto di destinazione indicato nel link. Il collegamento è del tutto svincolato dalla posizione della pagina di origine che lo contiene e perciò quest'ultima può essere spostata liberamente nel sito.


Clicca per ingrandire

Infatti il mascheramento della struttura di directory del server ospite avviene solo quando usiamo l'indirizzo assoluto, completo di nome a dominio. La prassi migliore è pertanto quella di usare link relativi indiretti, facendo attenzione a spostare le pagine il meno possibile una volta che il sito è stato sviluppato. La gestione di queste problematiche diventa in ogni caso molto semplice nel momento in cui s'impiegano ambienti di sviluppo integrati come Dreamweaver MX o Adobe GoLive 6.0 che contengono funzioni per la gestione integrale del sito.

In tal caso, se spostiamo un file oppure una cartella da una posizione all'altra, usando le apposite finestre di controllo, verranno aggiornati automaticamente tutti i link che vi fanno riferimento negli altri documenti, a condizione naturalmente di averli impostato utilizzando le funzioni interne dell'editor e non direttamente a mano. Ci penserà il programma, infatti, a costruire i link relativi indiretti nel modo più idoneo, togliendoci dall'impiccio, e a ricostruirli ogni volta che spostiamo qualcosa.

Copie locali e aggiornamenti
Un sito statico nasce sul computer di chi lo sviluppa e viene trasferito a intervalli periodici sul server di pubblicazione, copiando magari solo i file che sono stati modificati dopo il precedente aggiornamento. Per fare in modo che tutto funzioni a dovere è importante usare link relativi sulla propria macchina in modo corretto, ed è anche importante tenere la struttura del disco locale identica a quella del server remoto, altrimenti i link finiranno per interrompersi. Per il trasferimento delle pagine finite si usa il protocollo FTP (File Transfer Protocol) tramite utility specifiche, oppure mediante le funzioni integrate in gran parte degli Editor HTML commerciali e gratuiti.

I più ricchi tra questi, offrono anche un pannelli di controllo dell'intero sito che consentono di esaminare in dettaglio ciascun elemento, eseguire simulazioni e verifiche in locale prima dela pubblicazione finale.

  < Precedente   Prossimo >

 

Corso - Webmaster
 
  Prima lezione:
  Competenze e strumenti
  Seconda lezione:
  Siti statici e linguaggio HTML
1. Progettare un sito statico
  1. Definire la struttura
  2. Collocare i file grafici e multimediali
  3. Domini reali e virtuali
  4. Cos'è un dominio
  5. Registrare un dominio
  6. Recuperare un dominio perso
  7. Collegamenti assoluti e relativi
2. Progettare la pagina
  1. Modelli di pagina
  2. Impostare gli spazi del "canovaccio"
  3. Tecniche d'impaginazione
3. Pagine HTML e marcatori
4. Sintassi HTML
5. Tag strutturali di pagina
6. Strutturare la pagina: tabelle, frame e form
7. Definizioni di HTML
8. Esercizi
  1. Esploriamo i tag di base
  2. Creiamo una pagina vergine con HTML-Kit
  3. Progettare un sito con Golive 6.0
  4. Riepilogo dei concetti della lezione
  Terza lezione:
 Modelli di pagina e tabelle
  Quarta lezione:
  HTML 4.01 e CSS
  Quinta lezione:
  Design e multimedialità
  Sesta lezione:
  Siti interattivi

 Copyright© PC Open - 2002 - 2003

Credits