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Le differenze più marcate della
versione MX rispetto a Dreamweaver 4.0 si notano negli strumenti
offerti agli sviluppatori di applicazioni Web. Ricordiamo che nel
programma sono state integrate le funzioni di UltraDev, destinate
ai programmatori professionali, più una serie di elementi
di supporto per chi vuole cominciare a programmare. Abbiamo visto
che sono disponibili librerie complete per tutti i principali linguaggi
di programmazione, con la sola eccezione di Perl, che tuttavia può
essere aggiunto scaricando dal sito Macromedia Exchange un’estensione
al programma, gestibile attraverso una speciale applicazione, denominata
Macromedia Extension Manager. Quest’ultima, anch’essa
gratuita, consente di aggiungere moduli ai programmi Macromedia,
attingendo al lavoro gratuito svolto da una community internazionale
di sviluppatori. Purtroppo il supporto Perl non è al livello
degli altri linguaggi già integrati nella programma base.
Le librerie in ogni caso vengono utilizzate da Dreamweaver MX
non solo come “suggeritore” fuori scena ma anche come
riferimento per il controllo sintattico e il debugging delle parti
applicative presenti nella pagina. Ogni linguaggio dispone di una
colorazione diversa nella vista Codice così da distinguere
l’HTML dall’ASP, e via dicendo. È inoltre possibile
memorizzare entro uno speciale deposito porzioni di codice (snippet)
da riutilizzare in seguito, all’interno di altre pagine o
siti. Sono state anche migliorate le funzioni di supporto al linguaggio
XML e XHTML, con la possibilità di convertire automaticamente
le vostre pagine HTML in un formato compatibile con XHTML 1 e verificarne
la resa nei diversi tipi di browser. È anche possibile, viceversa,
creare versioni “meno evolute” del vostro sito affinché
funzionino correttamente con browser di vecchio tipo, come quelli
della serie “3”, incapaci di gestire i fogli di stile
e tanto meno l’XML.
Gli sviluppatori di ColdFusion trovano una serie di strumenti completi:
la possibilità di creare e modificare componenti di accesso
al database direttamente dall’interno di Dreamweaver, la gestione
diretta oggetti, file e brani di codice (snippet) e la capacità
di creare programmi attingendo a moduli già pronti dalla
barra Applicazioni. Basta selezionare il modulo desiderato e trascinarlo
nel punto in cui lo si vuole inserire. Con questo semplice gesto,
anche chi non sa nulla di programmazione, potrà aggiungere
interfacce verso database, bottoni programmati, liste a discesa
dinamiche e altro ancora. Elementi già pronti per la connessione
a database esistono anche per gli ambienti Java, ASP.NET e PHP/MySQL,
benché non siano raffinati come quelli proposti per Dreamweaver.
Gli elementi prefabbricati offerti dal programma non sostituiscono
una solida conoscenza di un linguaggio d’interrogazione di
database (tipicamente SQL), ma offrono un modo semplice per cominciare.
Modelli (template) in tutti i principali linguaggi di scripting
Chiedendo al programma di generare un nuovo modello di pagina (template)
in cui inserire, poi, istruzioni con uno dei principali linguaggi
di scripting, DreamWeaver ci propone un insieme espanso di comandi
nella barra in alto, su misura per il particolare ambiente. Di seguito
vediamo tre esempi relativi, rispettivamente a: ColdFusion, ASP.NET
e JSP (Java).



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