aprile 2003
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Realizzare arrangiamenti automatici

 


Tra i modi più semplici di creare musica c’è… farla creare al nostro computer! Sembra uno scherzo, ma è invece una realtà resa possibile dai software chiamati “Arranger”, che realizzano automaticamente arrangiamenti anche di una certa complessità in base a poche indicazioni fornite dall’utente, che può avere conoscenze musicali molto limitate.
Gli arranger si dividono in due categorie, MIDI e audio.

Gli arranger Midi sono tra i software più interessanti del mondo delle sette note: si tratta infatti di veri “compositori virtuali”, che possono generare automaticamente dei brani negli stili musicali più diversi, richiedendo all’utente solo la scelta del giro armonico (ma sono dotati anche di giri armonici predefiniti) e della struttura del brano (Intro, Ritornello, Strofa, Fill ecc.). È affascinante vedere un computer comporre musica sempre diversa grazie alle variazioni casuali introdotte nei vari stili che rendono i brani “umani senza alcun intervento umano”! I brani generati solitamente sono arrangiati per più strumenti, come chitarra, pianoforte, basso, batteria ecc.
Ma non si tratta di semplici dimostrazioni di intelligenza artificiale: sono utili ai musicisti informatizzati, che grazie agli stili possono realizzare ad esempio di parti “walking bass” in puro stile Jazz pur non essendo dei bassisti o dei jazzisti provetti, o comporre una perfetta parte di batteria in stile Hip Hop senza avere mai impugnato una bacchetta.
Gli arranger sono utili sia all’utente domestico che vuole realizzare basi in stili predefiniti senza sapere realmente suonare nei vari stili, sia al professionista che velocizza i tempi generando le parti degli strumenti già nello stile corretto per poi aggiungere altri strumenti. Ciò è possibile in quanto la musica generata è editabile, trattandosi di normali tracce Midi.
Il miglior arranger sul mercato è “Band-in-a-Box” della PG Music/Edirol, giunto alla versione 11.0 (circa 115 euro): offre una traccia audio per aggiungere voci o strumenti reali alle tracce MIDI, genera accompagnamenti automatici a 7 parti e dispone di un’enorme libreria di stili (sono disponibili 150 stili inclusi nel programma e una ventina di dischi pieni di stili aggiuntivi). Band-in-a-box è stato il primo programma del suo genere, ed offre caratteristiche assenti nella concorrenza come la possibilità di esportare i brani in formato WAV ed in formato MP3, gestione visuale dei drums (c’è una schermata con le percussioni animate che è tutta da vedere), della chitarra (manico di chitarra su schermo), un Wizard per la selezione automatica degli stili più adatti, e nella nuova versione anche un generatore automatico di melodie in base agli accordi inseriti.

Un altro arranger Midi interessante è “Big Boss 2001” della francese Rythm’n’Soft (150 euro). Sino alla versione 98 era distribuito da Edirol, ma purtroppo al momento non è più distribuito in Italia. Peccato, perché si tratta di un ottimo programma “tuttofare”, è un valido sequencer oltre che un arranger, dispone di 63 stili musicali, dal Rock alla Samba, dal Rap al Jazz, genera 6 parti musicali riconoscendo gli accordi suonati su una tastiera Midi o inseriti con il mouse, e può generare automaticamente anche gli accordi. Le 6 parti vengono visualizzate in tempo reale su partitura e possono essere successivamente editate, mentre gli stili possono essere importati da file Midi o creati dall’utente. C’è anche un “Wizard” che genera arrangiamenti casuali su cui suonare melodie, o in base ad una melodia genera l’arrangiamento. Gli stili sono ottimi, quelli Jazz, latini e Rock sono addirittura superiori a quanto offerto da “Band-in-a-Box”, inoltre potendo caricare gli stili dello stesso Band-in-a-Box si ha accesso ad una libreria praticamente illimitata di generi musicali. Una delle funzioni più potenti di BigBoss è l’analisi armonica automatica, con visualizzazione sigle accordi: si possono utilizzare i “giri” di accordi ricavati da brani famosi con gli stili dell’arranger, ottenendo arrangiamenti basati su tali accordi.

Gli arranger audio nonostante il nome non hanno molto in comune con gli arranger Midi. Si tratta infatti di software che agiscono su pattern musicali campionati in formato Wav, arrangiandoli in modo da creare dei brani finiti.
Questo approccio porta vantaggi e svantaggi: i primi sono nella qualità audio e nella credibilità musicale dei brani, perché si tratta di musica campionata da strumenti e voci “vere” con effetti speciali registrati in studio, dunque di qualità superiore a quanto ottenibile con la sola strumentazione Midi. Gli svantaggi sono nella scarsa flessibilità, che ci “lega” alle sonorità ed ai giri predefiniti dai campioni, mentre la musica prodotta da un arranger Midi può essere modificata nei minimi dettagli.
Di conseguenza gli ambiti musicali in cui utilizzare gli arranger audio sono ristretti a quelli che meglio si prestano all’uso di suoni e voci campionate: Techno, House, Dance ecc., generando brani completi a partire da “giri” di basso, batteria, voci campionate, synth ecc., controllabili dall’utente in modo molto semplice senza richiedere alcuna conoscenza musicale. Per espandere le possibilità di questi programmi ci sono sempre numerosi cd aggiuntivi carichi di campioni e loop per vari stili musicali, ma i prezzi possono essere alti.
Tra i software più potenti spicca Music Maker 2003 (50 euro): oltre alla costruzione dei brani senza necessità di alcuna conoscenza musicale, che avviene “incollando” battute musicali sotto forma di file Wav in qualità cd (44,1KHz) su ben 64 tracce, Music Maker permette anche di personalizzare gli arrangiamenti integrando file Midi sincronizzati con il brano o creando melodie e accordi con i suoni Wav. Consente inoltre di creare “videoclip” sincronizzati con l’audio tramite strumenti molto potenti (effetti speciali, alpha channel, modifiche ottiche, mix video ecc.).


Un altro software molto potente è GrooveMaker della IK Multimedia (120 euro), giunto alla versione 2.5, dispone di 8 tracce virtuali (sia Wav che MP3) su ognuna delle quali possiamo disporre i pattern campionati che suonano contemporaneamente, e di un sintetizzatore virtuale con 99 suoni pre-campionati. Groovemaker è controllabile via Midi, può generare automaticamente i brani senza che l’utente debba scegliere i pattern più appropriati, ed i brani generati sono sempre diversi grazie alle funzioni di randomizzazione. Per ogni tipologia (bassi, percussioni, synth…) sono presenti una decina di strumenti, mentre i loop sono più di 500. È possibile mixare il brano in un unico file WAV e salvarlo su disco rigido in qualità CD (44,1 KHz stereo) o masterizzarlo su cd-r per creare cd audio. La creatività dell’utente è bassa, non potendo variare gli accordi ma solo scegliere i pattern preferiti e l’arrangiamento, ma la qualità dei brani prodotti è molto alta e l’aderenza agli stili (Techno, Jungle, Progressive, Dub, Ambient, Acid, Eurohouse, Drum’n’Bass…) è perfetta.


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Corso - Musica digitale
 
  Parte 1:
  Creare la musica
1. Hard disk recording e campionamento
  1. Tecniche base
  2. Tecniche avanzate
  3. 24 o 16 bit?
  4. Prova di ascolto
2. Collegare al PC strumenti MIDI
3. Creare brani MIDI utilizzando un sequencer
  1. Quale sequencer utilizzare
  2a. Tutorial su Cubasis InWired - parte prima
  2b. Tutorial su Cubasis InWired - parte seconda
6. Creare partiture
7. Realizzare arrangiamenti automatici
  Parte 2:
  Modificare e ascoltare
  Parte 3:
  Hard disk recording

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