aprile 2003
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L'installazione di Windows XP

 

8. Installazione da CD o da DOS

L’installazione da CD (o da DOS più CD) rende più visibile ed esplicita la scelta delle opzioni, che in certi casi potrebbe passare inosservata con il setup grafico da Windows, dove potreste lasciarvi scappare ad esempio l’opzione di creare una nuova installazione o quella di poter scegliere disco e partizione.
Nei casi facili ordinari il singolo utente finale è incoraggiato da Microsoft a eseguire installazione da Windows; sistemisti e amministratori hanno invece a disposizione molti altri strumenti, tra cui l’installazione automatica senza interazione, l’installazione da rete, l’installazione da un’immagine predefinita del sistema e così via.
Non ci occuperemo delle tecniche di installazione più sofisticate, tipiche delle grandi aziende, ma seguiremo la strada dell'utente individuale, con l'aggiunta di alcune opzioni usate dai sistemisti in caso di necessità.

Tre punti da verificare
Se vi siete assemblati un nuovo PC, o avete cambiato hard disk o state installando XP dopo avere formattato il disco, la strada più semplice per installare XP è avviare il PC tramite il CD di installazione. Prima è bene comunque verificare, a parte la compatibilità hardware sopra citata, tre punti: 1) se l’hardware richieda driver particolari (SCSI e RAID innanzitutto) e nel caso tenerli pronti, 2) che nella configurazione del BIOS siano attivate tutte le interfacce utilizzate (IDE, USB, seriali, parallela, eventuali adattatori SCSI e grafico integrati) e il sistema ACPI di controllo dell’energia e della configurazione (se compatibile con XP) e 3) che la sequenza delle periferiche di boot nel BIOS inizi dal floppy, seguito dal drive CD-ROM/DVD e quindi dal disco IDE (o SCSI). A volte non è disponibile l’esatta sequenza desiderata e allora si sceglie quella più vicina. Per esempio può darsi che non sia previsto il boot da SCSI, ma questo sarebbe un problema solo se voleste installare dischi SCSI insieme a dischi IDE (che hanno la precedenza).

Floppy DOS
Solitamente il drive CD-ROM, il controller SCSI e i vari BIOS (sistema, controller e drive) consentono di avviare il sistema da CD. Questo è vero da diversi anni, ma non vale per tutte le combinazioni di motherboard e periferiche; in qualche caso abbiamo dovuto avviare il PC da un floppy DOS. Se questo è il vostro caso, la cosa migliore da fare è trovare un PC funzionante con Windows 98 SE e creare un dischetto di emergenza (da Pannello di controllo, Installazione applicazioni).
Questo dischetto avvia il sistema da DOS e include diversi driver e utility che soddisfano la maggior parte delle necessità di avvio, inclusi lettori CD-ROM e dischi SCSI anzianotti. Non è detto che sia sufficiente per tutti i casi. Ad esempio, se avete installato un controller SCSI abbastanza moderno (per esempio l’Adaptec 29160), occorre sostituire il driver ASPI8U2.SYS del floppy con l’omonimo driver per DOS scaricato dal sito Adaptec, altrimenti l’installazione di XP sembra procedere, ma a un certo punto si blocca con errori di accesso all’hard disk.

Un altro motivo per cui il floppy DOS di avvio deve essere prodotto da Windows è quello di poter accedere a partizioni con file system FAT32, in modo da stare alla larga dal file system FAT, improponibile per partizioni superiori a qualche centinaio di MB.
Se il setup si blocca con schermo nero e il computer sembra inutilizzabile, basta avviare da floppy e modificare Boot.ini su C: (con Edit, dopo averne modificato gli attributi con attrib -r -s -h C:\boot.ini) aumentando il timeout del menu di boot ad almeno 10 secondi; così anche se il nuovo setup è bloccato, potete riavviare il PC da altri OS eventualmente installati).

Se il vostro PC si avvia da CD vi potete risparmiare il disturbo di creare il floppy si avvio, ma tenete presente che presto o tardi questo floppy potrebbe rivelarsi utile o addirittura indispensabile, per esempio per eseguire i diagnostici degli hard disk e della RAM, che per necessità sono programmi DOS.
Un ultimo avvertimento importante: se dovete copiare i file dal CD di XP all’hard disk in DOS (avvio da floppy), è vitale che installiate, al termine del boot, l’utility SmartDrive, che trovate nella directory \Windows\Command di qualunque installazione 95/98/Me; questo eviterà un’attesa interminabile per la copia dei file, che la cache in lettura e scrittura di SmartDrive accelera notevolmente. Per installare XP da floppy DOS vi posizionate sul CD (per es. digitate E: al prompt del DOS se il CD corrisponde al drive E:), quindi sulla directory I386 del CD (CD \I386) e quindi eseguite l’installatore DOS digitando winnt e Invio. Ricordate di estrarre il floppy prima del prossimo riavvio.

Alcune opzioni per installazioni “impossibili”
Se utilizzate il CD come disco di boot, basta inserirlo e attendere che compaia il messaggio Verifica della configurazione hardware in corso. Questo è un momento importante e non è il caso di distrarsi; infatti, subito dopo, lo schermo annuncia Installazione di Windows e in basso mostra per pochi istanti il messaggio Per installare un driver SCSI o RAID di terze parti premere F6... Avete qualche secondo per premere F6 se volete installare dei driver per SCSI e RAID non inclusi in XP o più aggiornati; consigliamo comunque di utilizzare preferibilmente i driver di XP a meno che non vi servano proprio quelle aggiunte o correzioni introdotte dai driver aggiornati.
Quando il programma di setup vi propone di premere F6, può essere necessario premere F5 o F7. Non è uno scherzo: F5 significa che volete forzare la scelta dell’HAL (hardware abstraction layer) perché la scelta automatica ha causato dei problemi (tipicamente il blocco dell’installazione al secondo riavvio).
Invece F7 specifica di eseguire il setup senza utilizzare l’ACPI. Abbiamo eseguito una delle installazioni di prova con una configurazione basata su una motherboard QDI del ’98 (Pentium II e chipset 440BX, ufficialmente non supportata da XP), due vecchi dischi SCSI, CD-ROM pure SCSI e un controller Ultra160 SCSI.

L’installazione prevede la copia dei file, il riavvio e una fase in modalità testo, un altro riavvio e una fase in modalità grafica. Dopo il secondo riavvio il setup non ripartiva, lasciando lo schermo nero. A questo punto si poteva ipotizzare che qualche periferica, BIOS o driver non fosse compatibile, ma dopo vari esperimenti è risultato che l’ACPI della motherboard, funzionante in Windows 98, non era compatibile con XP; fin qui niente di strano, solo che XP non se ne era accorto e quando è sorto il problema (nel passaggio alla terza fase dell’installazione), il programma di setup si è ben guardato dal visualizzare un messaggio di errore. La soluzione è stata premere F5 alla proposta di premere F6 e poco dopo scegliere manualmente il tipo di PC (e quindi di HAL) da un menu.
Scegliendo PC standard l’installazione è andata a buon fine, sia pure rinunciando alla gestione ACPI dei consumi energetici. Non abbiamo provato la strada F7, che presumibilmente permette di completare l’installazione ma richiede di disabilitare l’ACPI nel BIOS, una soluzione non desiderabile nel nostro caso avendo installato anche Windows 98.

Superato il messaggio riguardante F6, esce il messaggio Premere F2 per eseguire il Ripristino automatico di sistema (ASR)... che riguarda installazioni esistenti con gravi problemi; non essendo questo il caso, lasciamo che il setup continui e che inizi il caricamento dei file su hard disk. Se avevate premuto F5 poco prima, ora vedrete uno schermo che dice Impossibile determinare il tipo di computer in uso, oppure si è scelto di specificare manualmente il tipo di computer, ecc. Contrariamente alla logica, per vedere le possibili scelte dovete far scorrere la lista verso l’alto nella finestra di selezione; quando avete trovato il tipo di PC che vi sembra fare al caso vostro, premete Invio.
Microsoft forse non pubblicizza le opzioni F5 e F7 per evitare che l’utente inesperto faccia pasticci; come in un videogioco, per conquistare la conoscenza di questi comandi (non citati nei libri) occorre superare la caccia al tesoro della Microsoft Knowledge Base. Il problema è come fare a trovare qualcosa di cui non si conosce l’esistenza, ma la necessità aguzza l’ingegno; a forza di far passare documenti sul Setup di XP, è solo questione di tempo trovare “A description of the Windows XP setup function keys”. Qui scoprite due altre opzioni interessanti utilizzabili nella fase grafica del setup: Shift-F10 per abilitare l’accesso al prompt dei comandi (tipo DOS) e Shift-F11 per visualizzare l’installazione nel vecchio stile con i dettagli di quello che succede.

Può essere utile prendere atto di un suggerimento di Microsoft: se possibile, evitate di utilizzare dispositivi di boot “legacy”, ovvero antiquati, perché il sistema ACPI non è in grado di individuarne le impostazioni con sicurezza. La conseguenza può essere la costruzione imprecisa dell’alberatura dei dispositivi installati, che può causare problemi difficili da diagnosticare. Per i sistemi non ACPI l’opzione Plug and Play operating system nel BIOS dovrebbe essere disabilitata, per evitare che Windows legga e scriva nei registri hardware. Questo più o meno comprensibile avvertimento nel documento Troubleshooting Windows XP Professionale Setup della TechNet di Microsoft potrebbe essere importante; nel nostro caso di sistema recalcitrante abbiamo mantenuto l’impostazione Plug and Play operating system nel BIOS senza inconvenienti, a beneficio degli altri OS PnP installati sul computer.

Superati gli scogli degli eventuali driver speciali e del supporto ACPI, il caricamento dei file dovrebbe proseguire senza intoppi fino al riavvio automatico. Inizia la fase di setup in modo testo e viene proposta la scelta del disco e della partizione in cui installare XP. Sono elencati i dischi presenti, le relative partizioni, gli spazi non partizionati e i tipi di file system. In questa fase potete creare e distruggere tutte le partizioni che volete e sceglierne il file system tra NTFS e FAT32; naturalmente non è il caso di fare errori, sarà bene essere informati sul contenuto di quelle partizioni che state per cancellare....
Questo è il momento per mettere in pratica i buoni suggerimenti degli esperti: partizioni separate per i sistemi operativi e per i dati e due copie di XP sull’hard disk (o su dischi diversi) per sostenersi a vicenda in caso di crash e poter accedere ai dati anche se XP non riparte (riavviate dal secondo XP e riparate il primo).
Purtroppo questa fase del setup di XP è la fotocopia di quello di 2000 e di NT: è spartano e non vi permette di scegliere i tipi di partizioni (primaria o logica); se volete il pieno controllo della struttura dei dischi, il modo migliore è di partizionarli prima con PartitionMagic 8.0 (o almeno 7.1, compatibile XP).

A questo punto avete deciso in quale partizione installare XP; se era già utilizzata e avete salvato i dati, è una buona idea cancellarla e ricrearla, così la formattazione aggiornerà se necessario la mappa dei settori difettosi e potrete installare XP in una partizione pulita. L’installatore vi chiederà conferma delle vostre scelte e, se create una partizione, vi chiederà le dimensioni e il tipo di file system da usare per la formattazione.
Terminata la formattazione, il setup verifica lo stato dei dischi, quindi inizia la copia dei file nelle directory di installazione di Windows. Dopo di che viene riavviato il sistema e parte il nucleo base di XP in modalità grafica. A questo punto vi ritrovate al quarto dei cinque gradini di installazione che avevamo visto descrivendo il setup da Windows; ora la strada è in discesa, basta fornire le informazioni man mano richieste dal setup e dopo tre quarti d’ora il sistema è installato.

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  Prima lezione:
  Architettura e installazione
1. L'architettura di Windows XP
  1. Applicazioni user mode
2. Differenze tra Home e Professional
3.

Sequenza di avvio

  1. Caricamento del kernel
4.

L'installazione di Windows XP

  1. Le fasi iniziali
  2. Nuova o aggiornata
  3. Installazione o verifica
  4. Installazione da Windows
  5. Riavvio in modalità testo
  6.

Scelta partizione e copia

  7.

Riavvio in modalità grafica

  8.
  9.
5.

Windows 98

  Seconda lezione:
  HW e troubleshooting
  Terza lezione:
  Manutenzione e riparazione
  Quarta lezione:
   Gestione applicazioni

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