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4. Prova di ascolto
Qui trovate un brano di esempio da noi realizzato, campionato direttamente
da Expander MIDI professionale sia a 16 bit 44,1 KHz (qualità
CD) sia a 24 bit 96 KHz, tramite una scheda audio Creative Audigy
2 Platinum, esattamente con lo stesso volume di registrazione. Il
brano utilizza suoni dotati di molta “aria”, per rendere
più evidente la differenza di qualità tra la versione
a 16 e quella a 24 bit. Nonostante ciò, noterete che la differenza
non è facilmente avvertibile, a meno di non avere un orecchio
fino ed un impianto audio di ottima qualità. Abbiamo inserito
anche lo stesso brano codificato in Mp3 a 128 kbit/s, per rendere
l’idea del decadimento qualitativo provocato dalla compressione
Mp3, questo sì evidente alla maggioranza degli ascoltatori
a causa della perdita di profondità ed ariosità del
suono, degli artefatti introdotti nel suono del synth arpeggiato
e degli archi, e per la minore incisività delle frequenze
acute dei piatti.
A 16 bit 44KHz:
clicca qui
A 24 bit 96 KHz: clicca
qui
A 16 bit compresso in mp3: clicca
qui
Sul CD trovate anche 5 suoni di test, in formato WAV, per testare
la risposta in frequenza del vostro impianto audio: come indicano
i nomi dei file, si tratta di suoni a 20Hz, 62Hz e 125Hz per i bassi,
ed a 15000Hz e 19000Hz per gli acuti. Ogni file audio è formato
in realtà da due suoni diversi: il tono di test è
infatti preceduto sempre da un tono a 1000Hz come riferimento. Il
suono iniziale a 1000Hz è una frequenza centrale che tutti
gli impianti riproducono bene. In un impianto ideale il suono iniziale
dovrebbe avere la stessa potenza sonora di quello di test che lo
segue. In realtà l’impianto ideale non esiste, ed i
toni di test avranno un’intensità decisamente inferiore
a quello da 1000Hz, soprattutto quello a 20Hz, che sarà praticamente
inudibile se non si possiede un impianto “esoterico”,
e quello a 19000Hz, che in molti impianti provoca l’emissione
di frequenze spurie invece di quella originale. Ed anche il nostro
orecchio potrebbe non essere in grado di udire perfettamente i due
suoni limite: dovete infatti pensare che un orecchio umano in perfetta
salute ha come gamma di sensibilità da 20 a 20000Hz, dunque
siamo ai limiti fisiologici. Il tono a 62Hz dovrebbe invece essere
perfettamente udibile se il proprio impianto è di buona qualità.
Se si sente male anche quello da 125Hz è sintomo che il vostro
impianto è di qualità molto scarsa nella resa dei
bassi. La resa degli acuti è invece proporzionale all’intensità
ed alla chiarezza del suono a 15000Hz, che se non ben riprodotto
è sintomo di carenza del vostro impianto nell’amplificazione
delle frequenze più elevate. Se è chiaro anche il
suono da 19000Hz avete un impianto eccellente.
Toni di prova
Tono20Hz
Tono62Hz
Tono125Hz
Tono15000Hz
Tono19000Hz
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