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Tutorial avanzato con
Cubasis
Nella prima puntata di questa serie dedicata alla musica con il
PC abbiamo accennato alle possibilità nel campo della registrazione
audio su disco rigido. Si parte dal campionamento di un brano audio,
cosa possibile anche con risorse molto limitate come una scheda
audio economica ed il “Registratore di Suoni” di Windows,
sino al vero e proprio hard disk recording, ovvero l’utilizzo
del computer come registratore digitale multitraccia.
Quest’ultima attività richiede un software dedicato,
solitamente un sequencer dotato di supporto per le tracce audio,
ed una macchina in grado di far fronte alle nostre esigenze: maggiore
il numero di tracce audio che intendiamo utilizzare contemporaneamente
e la complessità degli effetti su di esse applicati, maggiori
saranno i requisiti hardware, soprattutto in termini di velocità
del processore, quantità di ram e prestazioni del disco rigido,
oltre naturalmente alla qualità della scheda audio.
Se per un professionista che deve registrare 24 tracce audio a 24
bit è necessario il meglio sul mercato (CPU da almeno 2 GHz,
512 MB di RAM, hard disk da 7.200 giri/minuto, scheda audio a 24
bit con rapporto segnale/rumore intorno ai 100dB e supporto Asio2,
software costosi come Cubase o Sonar), anche l’utente “normale”
può muovere i primi passi nel mondo dell’hard disk
recording: per registrare senza problemi 7 o 8 parti audio a 16
bit bastano infatti un processore da 1 GHz, 128 MB di RAM, un disco
rigido standard, una scheda audio con supporto Asio1 ed un software
economico come Cubasis, spesso fornito in bundle con le schede audio
e che i nostri lettori hanno trovato in versione gratuita “Inwired”,
con salvataggio disabilitato.
Collegate dunque la vostra sorgente sonora all’ingresso “Line
In” della scheda audio, ed iniziamo a registrare! Se l’ingresso
è solo il classico minijack stereo potrebbe essere necessario
un cavo adattatore, visto che molte sorgenti audio non utilizzano
minijack ma spinotti RCA o jack grandi, adattatori che sono facilmente
reperibili e talvolta già presenti con la scheda audio. Se
invece la scheda audio ha un frontalino o modulo con ingressi RCA
e jack grandi, siete già pronti per tutte le evenienze.
Problemi potrebbero sorgere solo se la sorgente utilizza uno spinotto
tripolare sbilanciato professionale, di cui è più
difficile trovare gli adattatori. Per quanto riguarda i microfoni,
meglio non usare gli ingressi Mic minijack delle schede audio: collegate
i microfoni ad un mixer, e collegate l’uscita del mixer all’ingresso
Line In. Solo se il frontalino della scheda audio dispone di ingresso
Mic jack grande potete provare a collegare il microfono direttamente.
Gli esempi che faremo in questo tutorial utilizzano Cubasis Inwired
in accoppiata con una scheda audio Terratec Dmx 6Fire 24/96, che
è la soluzione più economica per poter utilizzare
i 24 bit anche con i software di hard disk recording, tramite i
driver Asio2.
Per iniziare installiamo Cubasis
InWired, versione demo gratuita di Cubasis, con il salvataggio
disabilitato e che mette a disposizione 48 tracce audio Wav o MP3,
64 tracce MIDI, ed un mixer con effetti speciali in tempo reale.
Una volta installato Cubasis, lanciamolo, e ci verrà chiesto
se vogliamo effettuare un test “Asio-Mme”. Si tratta
di un test delle capacità effettive del nostro sistema di
sincronizzare l’audio con le tracce MIDI, per cui è
bene eseguire il test, da cui se la nostra scheda audio è
correttamente installata dovremmo ottenere una risposta positiva.
Test configurazione
Alla prima esecuzione Cubasis ci chiederà di effettuare un
test della nostra configurazione audio, per verificare la sincronia
fra tracce audio e MIDI

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