aprile 2003
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Quantizzazione: funzione presente nella maggioranza dei sequencer, che permette di regolarizzare automaticamente le imperfezioni ritmiche nell’esecuzione di un brano MIDI, rendendo le note perfettamente “a piombo”.

Rapporto Segnale/Rumore: indica di quanto il suono originale è più forte del rumore introdotto da un componente audio. Usa una scala logaritmica in decibel, ovvero ogni 3 decibel in più indicano il raddoppio del valore (cioè un miglioramento del 100%). Un componente con un cattivo rapporto segnale/rumore (sotto gli 80dB) alzando il volume di ascolto evidenzierà un forte rumore di fondo, che sarà invece quasi impercettibile con valori S/R superiori a 90dB.
Nel mondo del digitale il rapporto segnale/rumore è in origine dipendente dalla gamma dinamica, anch’essa indicata in decibel, che a sua volta dipende dalla risoluzione di campionamento.

Real Audio: se l’Mp3 è il re della musica scaricabile da Internet, il formato Real Audio (con estensione Ra/Ram) è il sovrano dell’audio “streaming”. L’audio streaming non viene scaricato sotto forma di file e poi ascoltato, ma viene scaricato man mano che si ascolta: il grande vantaggio è che si inizia subito ad ascoltare, utilizzando per l’ascolto il tempo che perderemmo a scaricare il file. Lo svantaggio è che il file resta su Internet, dunque non possiamo riascoltarlo con calma sul nostro pc una volta scollegati dalla rete (in realtà se il sito lo permette i file Ra possono essere anche scaricati sul pc e poi ascoltati, ma ciò può non essere consentito per ragioni di copyright e comunque vanifica i vantaggi di questo formato).
Da ciò deriva l’utilizzo ideale di questo formato per gli eventi “live”, che vanno seguiti in diretta: ci sono centinaia di radio, anche italiane, che trasmettono i loro programmi in tempo reale anche su Internet grazie a Real Audio. Pensate poter ascoltare la vostra radio preferita mentre siete in Australia!
Anche il video può essere compresso in questo formato, con estensione “Rm” (Real Media). Sulla rete ci sono eventi trasmessi in diretta in questo modo, ma il formato è utilissimo sopratutto per archiviare in poco spazio molte cose interessanti, che il navigatore può vedere sempre tramite Real Player: in Italia sono già disponibili servizi del telegiornale, sedute del parlamento, eventi sportivi (tutti i goal della stagione calcistica, sintesi dei Gp di automobilismo, servizi sul Giro d’Italia) e musicali (concerti dal vivo).

Ripping: termine che indica l’estrazione dei brani da cd audio a disco rigido, creando tracce che saranno usate per realizzare compilation dei nostri brani preferiti sia masterizzandoli nuovamente in formato cd audio che codificandoli in formato Mp3.

Risoluzione: nel mondo del digitale qualunque dato, che appartenga ad un’immagine grafica, ad un brano audio o ad un file dati, deve essere rappresentato in forma binaria, ovvero come una serie di bit, il cui valore può essere 0 oppure 1. La risoluzione è il numero di bit che forma ciascun dato, da cui dipende la grandezza del numero binario corrispondente e di conseguenza la precisione del dato stesso. Ad esempio se un’onda sonora viene campionata a 16 bit significa che per rappresentare l’intensità del suono originario viene usato un numero binario formato da 16 cifre, il cui valore può dunque variare tra 65.536 valori diversi. Lo stesso campionamento effettuato a 24 bit rappresenta invece l’intensità sonora con un numero formato da 24 cifre binarie, dunque il valore può variare tra più di 16 milioni di valori diversi. È dunque evidente che un campionamento a 24 bit può riprodurre meglio le sfumature sonore, ovvero ha una “gamma dinamica” superiore.

Risposta in frequenza: capacità di un componente audio di riprodurre fedelmente tutto lo spettro sonoro, dai suoni più gravi a quelli più acuti. Nel mondo digitale dipende in origine dalla frequenza di campionamento dell’audio, ma viene ulteriormente abbassata dai limiti di amplificatori e casse al momento dell’ascolto.

SACD: “Super Audio CD”, formato ideato da Sony e Philips per migliorare la qualità dei cd audio, utilizza come supporto un Dvd multilayer, ma è un formato totalmente incompatibile con i Dvd Audio. Utilizza una codifica Dsd (Direct Stream Digital), che a differenza del normale metodo Pcm usa una codifica ad un bit variando il “passo” dell’onda, in modo da evitare il processo di interpolazione che abbassa la qualità nei normali cd audio, ad una frequenza di campionamento di 2,82 MHz. Offre una risposta in frequenza di circa 100 KHz contro i 22 KHz del cd audio. Su uno strato è registrato l’audio SACD (sino a 6 canali), sul secondo strato c’è una normale traccia in formato audio cd, per cui può essere letto come un cd dai vecchi lettori. La capienza è di 74 minuti.

Sequencer: software in grado di registrare in tempo reale i dati Midi provenienti da una tastiera, di inviarli a strumenti Midi o schede audio Midi compatibili provocando la riproduzione di suoni, e di salvarli come file Midi per future riproduzioni, il tutto su più tracce, ovvero facendo suonare più strumenti contemporaneamente. In pratica permettono di registrare, editare e rieseguire quanto suonato su una tastiera collegata al computer. I migliori sequencer dispongono di sezioni “audio”, che permettono di campionare tracce audio registrandole su disco rigido (hard disk recording) sincronizzate con le tracce Midi, ad esempio aggiungendo una voce umana agli strumenti Midi. Quasi tutti dispongono anche di funzioni di editing su griglia o su pentagramma delle varie tracce registrate, ed alcuni possono anche stampare le tracce sotto forma di partitura tradizionale.

Software di notazione: programmi in grado di editare e stampare partiture musicali, sia introdotte dall’utente con il mouse che ricavate da file Midi, ed ultimamente anche tramite scansione diretta di partiture a stampa (Ocr musicale). Anche i sequencer più avanzati dispongono di valide funzioni di notazione e stampa partiture, ma per ottenere risultati degni di una casa editrice ci si deve orientare verso i software di notazione dedicati.

SoundFont: standard Creative per la gestione di banchi di suoni campionati ad alta qualità utilizzabili direttamente via Midi dalle schede audio, senza la necessità di expander Midi esterni.

THX: certificazione ideata dalla Lucasfilm ed in seguito adottata da tutta la comunità hollywoodiana, viene conferita a film (il primo film di successo certificato fu Star Wars: Il ritorno dello Jedi), impianti audio e sale cinematografiche che rispettano un insieme stringente di norme di qualità (pensate che delle circa 2000 sale THX nel mondo, in Italia ce ne sono solo una decina). Un film marchiato THX deve avere un basso rumore di registrazione, un’ampia gamma dinamica ed una grande separazione dei canali, indipendentemente dallo standard audio (stereo, Dolby Surround, Dolby Digital 5.1, Dolby Digital Ex 6.1…).
Gli impianti audio THX casalinghi devono essere in grado di riprodurre l’audio con la stessa gamma dinamica e separazione dei canali degli impianti delle sale, senza introdurre distorsioni, rumori ecc., e devono poter compensare le differenze tra l’ambiente casalingo ed un suono pensato per le grandi sale in modo da offrire un’esperienza audio simile a quella cinematografica. Tra i rari componenti per pc certificati Thx c’è la recente scheda audio Creative Audigy 2.
Molti credono che THX sia un acronimo, invece deriva dal titolo del primo, semisconosciuto film di fantascienza di George Lucas: Electronic Labyrinth: THX 1138 4EB. A sua volta il titolo del film sembra derivare dal numero di telefono di Lucas quando viveva a San Francisco: “849-1138”, ovvero “THX-1138”, che divenne il nome del robot protagonista di quel film.

Track at once: modalità opposta alla “Disk at once”, prevede l’incisione di un cd in più operazioni, spegnendo il laser tra una traccia e l’altra. Permette di creare compilation di tracce audio e dati provenienti da cd diversi, e se la masterizzazione si interrompe le tracce già incise solitamente possono essere utilizzate.

Velocity: parametro MIDI, variabile tra 0 e 127, che definisce la forza con cui è stato premuto il tasto per emettere una determinata nota, forza che si traduce fisicamente nella velocità di discesa del tasto (da cui “Velocity”). Ad esempio una nota suonata fortissimo avrà una Velocity intorno a 120, una suonata pianissimo intorno a 20. Si distingue dal parametro Midi “Volume” in quanto è specifica per ciascuna nota musicale, mentre il Volume è relativo all’intero canale Midi.

WAV: estensione che identifica i file audio campionati senza compressione su pc. Tutti i computer dotati di Windows utilizzano infatti come formato principe per l’audio questo formato. Di per sé l’uso di questo formato non indica assolutamente la qualità del suono registrato. È infatti possibile creare file Wav con svariate frequenze di campionamento e risoluzioni in bit. Dunque se volete utilizzarlo fate attenzione a questi parametri, ambedue fondamentali per la qualità: si va dalla qualità “telefonica”, campionata a 8 bit e 11 KHz, attraverso gli 8 bit e 22 KHz (qualità simile ai suoni dell’Amiga e del Commodore 64) e i 16 bit 22 KHz (qualità radio Fm) sino alla qualità Cd (16 bit e 44,1KHz), Dat (16 bit 48KHz) e Dvd Audio (24 bit 192 KHz).
Il formato utilizzato dai cd audio è molto simile al formato Wav, è solo “scritto” sul cd con diversa sintassi, dunque esistono ottimi programmi di estrazione, detti “ripper”, che possono portare sul vostro disco rigido i brani dei cd sotto forma di file Wav senza nessuna perdita di qualità. La stessa funzione è presente anche nella maggioranza dei software di masterizzazione.
Lo spazio è il grande problema di questo formato: alla qualità cd stereo, ogni minuto occupa 10 MB su disco rigido (che diventano quasi 70 alla qualità dei nuovi Dvd Audio). Ed i file Wav di qualità inferiore a quella cd sono spesso decisamente peggiori di quanto ottenibile con l’Mp3.

WaveTable: indica la presenza di banchi di suoni Midi interni alle schede audio, che consentono la riproduzione dei brani Midi con suoni di media qualità, superiori alla normale sintesi FM delle schede audio, senza la necessità di expander Midi esterni.

WMA: “Windows Media Audio”, è l’avversario, lanciato da Microsoft, sia del formato Real Audio che dell’Mp3. La Microsoft sta cercando di imporlo come formato migliore sia per l’audio “streaming” che per i file da scaricare, ma si tratta di un’impresa tutt’altro che facile.
Le caratteristiche del Wma sono simili a quelle del Real Audio, ma il bitrate può arrivare a 160 Kbps contro 64 Kbps, dunque la qualità può arrivare a livelli più elevati rendendo il Wma un formato più adatto ad esecuzioni musicali, inoltre le dimensioni del file a parità di resa sonora sono inferiori, circa la metà sia del Ra che dell’Mp3. La diffusione sinora è però decisamente inferiore rispetto agli avversari.

XG: Standard ideato da Yamaha per risolvere le limitazioni del General Midi, concorrente dello standard Gs di Roland. Come quest’ultimo, consente di controllare più strumenti dei 127 dello standard Gm, sino ad un massimo teorico di 16.384, oltre a poter controllare meglio effetti e parametri dei suoni. È totalmente incompatibile con lo standard Gs, mentre è compatibile all’indietro con lo standard Gm. Yamaha ha presentato nel 1998 un’estensione dello standard Xg, chiamata “Xf”, tesa particolarmente a facilitare l’uso delle funzioni Karaoke avanzate delle tastiere Yamaha.

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