Il Sensismo

La teoria dei sensisti considera ogni conoscenza, inclusa quella fatta tradizionalmente derivare da facoltà superiori, come tratta dall'esperienza sensibile, in modo diretto o indiretto.
Iniziato già in età postaristotelica, il sensismo fiorì soprattutto quando l'empirismo inglese di Hobbes e Locke fece propri i suoi assunti per combattere ogni forma di innatismo e razionalismo e per dimostrare che anche la cosiddetta conoscenza intellettuale proviene da quelle acquisizioni sensibili che venivano invece fino allora ritenute inadeguate.
Il sensismo si basa soprattutto sull'associazionismo, che interpreta ogni fatto conoscitivo in base al principio di associazione, in virtù del quale un'idea è sempre collegata al fenomeno concreto con il quale essa si è presentata a chi pensa.
Ad esempio, l'idea della bellezza richiamerà alla mente il ricordo di una persona bella che si è incontrata e tornerà ogni volta alla mente grazie a questa associazione.
In Francia queste idee trovarono espressione nel gruppo dei cosiddetti filosofi "ideologi", che faceva capo a Etienne Condillac, autore del "Traité des sensations"(1754).
Queste idee passarono poi di qui all'Italia del Settecento e del primo Ottocento.