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MARCO NOCE è nato nel 1969 a Sassari, dove vive. Laureato in lettere con una tesi su Magrelli, è redattore della rivista di cultura poetica Erbafoglio e del Quotidiano di Sassari. Sue poesie sono state pubblicate sull'antologia Cantos, Sa.Va., Sassari 1993, sul libretto autoprodotto Storie di confine, scritto insieme ad Andrea Vargiu per il Consorzio Editoriale Bernardino Machado, Sassari 1995, sulla rivista Erbafoglio e sul settimanale Ottopagine. Suona e compone i testi nel gruppo rock Maniumane, che ha al suo attivo tre produzioni discografiche.
Approva in pieno la definizione di poesia data da Ezra Pound: <<Il massimo della significazione col minimo delle parole>>. Difatti, la sua forma preferita è quella breve, legata all'esempio di Mallarmè, all'imagismo e all'uso del correlativo, con poche immagini ben risaltate la cui successione vuole suggerire degli stati d'animo.
Ispirandosi all'estetica della poesia e dei giardini dello Zen giapponese, il suo percorso poetico muove verso la progressiva eliminazione degli elementi puramente decorativi, ma anche verso un recupero del sostrato sardo, una sorta di riflessione "straniera" che si percepisce, leggera e persistente, sotto la superficie della lingua italiana.
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MAI COME QUANDO PIOVE
" Mai come quando piove sento il cielo addosso [...] "
SENZA TITOLO
" [...] É forse la farfalla che giocando sembrò un coriandolo, si spense sul parabrezza [...] "
ETICA, ESTETICA
" Sembrava inevitabile: se nulla
ha un senso chi decide cosa è giusto? [...] "
LE ROCCE E L'ANIMA
" É vero che il mio amore per le rocce, puro, contemplativo, è speso male, se è vero che alle rocce manca l'anima [...] "
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