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STAGIONI
di: Paolo Carta

Prologo
Ho visto stagioni
periodi e passaggi
percuotere la forza
della mia volontà

Ho visto il trapasso
lo scambio
il ritorno
per arrivare a te

Ho visto, scoperto
i tuoi occhi chiusi
pensieri dormienti
sogni e speranze

Ho visto, trovato
fatica e sudore
la forza mentale
di essere vivo
ignorare, capire
sognare e morire
passare stagioni
e stringere mani


A

Un miraggio
colpisce i miei sensi
distrutti dal caldo
abbandonato al suo sfogo

Ripresa di ritmo
di noia, di tempo
spezzata dal vento
la pelle che cambia

Capelli ingialliti, camaleonti
anime perse
sul cuore incessante
più buio e più lento

Pomeriggi assolati
solitudine, tranquillità
e forza vitale
trascina il dovere

Cambio di marcia
rifiuto del sonno
pupille ardenti
incontri fuggenti


I

Esplosioni virtuali
infrangono il silenzio
mono tono intimismo
narcisismo riflesso
da insegne luminose
Rinasce l’idea
del tempo antico
passato ed odiato
pagine veloci
sulla mia mente

Sorrisi e buonismo
calore e famiglia
verbo piacere
subdolo abbraccio
di amori lontani

Colori sgargianti
diffondono pace
vizio, routine e pigrizia
colmano il vuoto
l’anima stordita


P

Amore
rapidi sguardi
carezze innocenti
dolore opprimente

Passione
la vita che cresce
estrema purezza
urla di gioia

Visione
materializzazione
sentimento irruente
sorrisi, silenzio

Sognare
il mare che canta
anime leggere
stupide azioni

Realtà
legato all’asfalto
incollato al ritorno
l’alba di un nuovo giorno


E

Occhi impazienti
moltitudine
ritrova vita
continuazione
ciclo continuo

Nulla è cambiato
in fondo alla strada
le solite anime
cambian colore
persistono uguali

Sole che s’alza
confronta la luce
con la notte lunare
adrenalinica
livida

Non passa periodo
ch’io noti qualcosa
il segno, ferita
sogni, occhi aperti
amore perduto


Epilogo

Il tempo
cambiando il suo odore
rifiuta l’usura
il comando e il destino

Mi trovo ora in piedi
le mani intrecciate
ricolme di attimi
emozioni e rifiuti

Scarti numerici e dati mancanti
lasciano spazio
nuove aperture
dimore, autostrade

Stagioni che vanno
colpendo e formando
lasciando ai miei occhi
confusione e memoria

Ricordi passati
periodi e passaggi
la pelle più dura
anima scura
amore e colore
tristezza, rivalsa
stagioni e sapori
sorrisi mentali

Paolo Carta

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