ALTA SOCIETÁ "Buon giorno, cara, come va? Hai sentito l'ultima dei "trogloditi"? Miranda Baudino Tamagnini © Miranda Baudino Tamagnini - © 1998 ARPANet. Tutti i diritti riservati. Riproduzione vietata.
(Centroamerica, 1994)
di: Miranda Baudino Tamagnini
"Secondo loro con le nostre belle macchine usiamo la strada come fosse di nostra esclusiva proprietà! L'hanno persino scritto sul loro giornaletto! Che discorsi! Questi cafoni, con quelle vetturette scassate, che pretendono da noi? Il rispetto dei semafori, degli stop? Pensano che non dovremmo mai superarli nè a destra nè a sinistra.
Non sono per caso loro che devono farsi da parte?
E gli autobus, con tutta quella marmaglia dentro! Dovremmo dar strada per morire soffocati nei fumi neri e puzzolenti che scaricano?
Le "zone scuola" poi cosa vorranno dire? Che i ragazzini del popolo possono attraversare la strada senza rischiare la pelle? La strada non è forse una grande maestra di vita? Stiano "loro" attenti a non far succedere incidenti, spiacevoli per tutte le rogne che poi comportano. E non si lamentino se le nostre "signore automobili" li sfiorano se non si sbrigano.
I nostri bambini li mandiamo a prendere in macchina e non corrono certo di questi rischi. Basta sapersi organizzare!
Qualcuno si è persino lamentato che in questo paese non c’è la Stradale nè un Codice della strada. Ci mancherebbe anche questo! Sai che guerra!
L’altro giorno un lurido camioncino si è avventato sul parafango di una delle nostre belle macchine e, infischiandosene, ha proseguito portandoselo dietro in maniera inelegante e rumorosa.
Per quelli si che ci vorrebbe il Codice!
Raccontavo agli amici che ieri in quella strada stretta dove c’e’ il nostro coiffeur ho abbattuto, passando, quattro o cinque specchietti delle macchinette in sosta vicino al marciapiede.
La solita Carmen si è messa a ridere "e che cacchio - ha detto - solo quattro? Gli impiegati dei negozi devono smetterla di parcheggiare lì. Farebbero meglio ad andare a piedi."
Estrella salta su: "Ma sentite questa!
Stavo affiancata con la mia Mercedes all’auto di Miriam e stavamo chiacchierando tranquillamente. Facevamo commenti sulla festa di qualche giorno fa e ci divertivamo da matti.
In meno di dieci minuti si è formata una fila che non finiva più. Giù urli, colpi di clacson, gesti osceni.
La cosa ci ha fatto ridere. Quella maleducazione andava assolutamente punita e abbiamo continuato a chiacchierare. Quando uno si è avvicinato arrabbiato nero, Miriam, occhio gelido, calma e serafica lo ha guardato con sufficienza, ha messo in moto ed è partita.
Devo prendere da lei lezioni di self control; io in quei casi alzo la voce e la frase che mi viene spontanea è "figlio di puttana". Poi mollo la macchina in mezzo alla strada e mi rifugio nel primo negozio, col pericolo, ci puoi credere, che i "subumani" mi diano qualche raschiata alla vernice.
Ha ragione mamma quando dice: "La bassa forza, mia cara, va tenuta alla larga perché è capace di qualunque cosa.
Un giorno a papà capitò un fatto incredibile!
Un motociclista non gli dava strada.
Suona un paio di volte. Niente! Allora lui tira fuori la pistola e gli spara un colpo. Quello capitombola giù come un burattino rotto e papà può finalmente proseguire.
Torna a casa livido dalla rabbia e non faceva che dire: "Ma che sfrontatezza, che maleducazione!"
In quel punto, dopo qualche giorno c’era una croce bianca e dei fiori. Papà ogni volta che passa di lì fa giustamente: "Fanno proprio bene a mettere questi segni per ricordare alla gente che si deve comportare educatamente e senza arroganza."
E al cinema! Con Carmen commentavamo il film ad alta voce . Uno osa dire: "Stttt."
Dimmi un po’ se è la maniera di rivolgersi a due signore!
Proprio non c’è più rispetto.
Lo raccontiamo a mamma e lei fa un risolino ironico: "Vi sta bene. Vi andate a confondere con la massa che, come si sa, presa un tanto al chilo, è volgare. State nei nostri club a giocare a tennis con i vostri pari e sarete trattate con educazione. I film ce li vediamo nelle sale private; non ci si mescola alla plebaglia."
E le domestiche? Certo sono argomenti che non andrebbero neppure sfiorati, in fondo sono elementi di nessun conto anche se indispensabili.
L’altro giorno una di loro chiede a mamma se poteva mangiare un uovo. Mamma fa: "Come sarebbe a dire? Hai i tuoi fagioli, mangia quelli! Come nutrimento sono meglio della carne e delle uova e non contengono colesterolo!"
Ogni tanto, di rado però, hanno di queste uscite.
Per il resto non mi posso lamentare perché mi sono talmente affezionate.
Pensa che quando vado in viaggio e non voglio portarmi i gioielli li metto assieme alle loro cianfrusaglie nei loro cassetti. I ladri non vanno certo a cercare nella stanza delle domestiche e rimangono con un palmo di naso. E poi le ragazze sono onorate di questa complicità con la padrona. Ne vanno addirittura fiere.
Ma ti ricordi quei cartelli sulle autostrade: "Stai attento al ciclista - potrebbe essere tuo figlio - occhio ai ciclisti- non fare che uno sport si trasformi in tragedia!"?
Un pezzo grosso tempo fa aveva la mania dei ciclisti e i cartelli vennero piazzati dopo il fatto, del tutto trascurabile, di Pablo Antonio.
Viaggiava con la sua B.M.W. un pò velocino; si distrae un attimo parlando con gli amici e ne sfiora cinque o sei che cadono uno dopo l’altro come birilli. Lui naturalmente prosegue. In fondo era gentuccia.
Il giorno dopo tutti i giornali a parlarne come fosse una tragedia! Tre o quattro feriti e neppure gravemente. Niente di che!
Grazie a Dio le cose sono cambiate e tutta questa enfasi per quei sudatissimi e puzzolenti pedalatori è finita.
Il solito cretino ha subito coniato il motto: "Pablo Antonio senza incertezze, dacci dentro con le....prodezze."La minutaglia provoca uno dei nostri? Sarà da ridere alla prossima corsa sull’autostrada; sai Pablo Antonio i birilli che si fa!
Mi fai venire in mente quel fatto di Marco quando aveva solo dieci anni.
A ferragosto con tutta quella folla di bagnanti lui, veloce, con la sua moto da spiaggia, non vede quella vecchia idiota che prendeva il sole coricata e ci passa sopra. La moto si ferma per qualche problema al motore e la gente accorre da tutte le parti.
Povero tesoro, ci raccontò che quando tutti correvano verso di lui, pensava che lo volessero aiutare a ripartire ed invece....figurati era perché aveva messo sotto la vecchia e lo volevano linciare."
Fortuna che c'era li vicino il suo "guardaspalle" con tanto di mitraglietta. Ma lasciamo perdere.......mi vengono i brividi solo a pensarci !
Rimase sconvolto per mesi e ancora adesso ha delle serie turbe perché una folla urlante fa proprio paura!
Ciao cara, vediamoci più spesso, siamo talmente rimasti in pochi! Mah, ti dirò che a parlare di queste cose mi passa il buonumore e mi viene un’angoscia...
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