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Miranda Baudino Tamagnini
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Miranda Baudino Tamagnini è nata il 3 Agosto 1929 ad Audegle, un piccolo villaggio sul fiume Uebi Scebeli in Somalia (suo padre era un funzionario del Ministero dell'Africa Orientale,)"sola bianca" di Audegle a parte naturalmente i suoi genitori.
In Somalia ha vissuto la infanzia e lunghi periodi della sua vita intercalati da soggiorni brevi e meno brevi in Italia e in altri paesi dell'Africa, Asia e Centro America.
Sposata a vent'anni e fino ai trenta in giro col marito per boscaglie e foreste; lungo i fiumi della Somalia a caccia di coccodrilli; nel "prodigioso Congo" fra elefanti e pigmei. Dai trenta anni in poi ha lavorato in diverse Ambasciate Italiane nel mondo.
Ritiratasi risiede ora a San Salvador El Salvador (Centro America) e libera ormai da ogni impegno di lavoro ha scritto:
"Accadde in Ambasciata" (su fatti accaduti e persone conosciute nell'"ambiente" in quasi quaranta anni di carriera), "45 racconti seri e poco seri" (su animali e non); "Un po' della mia vita" (sulla sua "Vita" senza dubbio abbastanza fuori dal comune); "Viaggio in Migiurtinia" (Regione desertica del Nord Somalia). Pubblica attualmente alcune delle sue opere sul sito: www.ARPANet.org.
matapan@es.com.sv
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SUI FIUMI DELLA SOMALIA
" Devo premettere che il nuovo lavoro Paolo se lo inventò dopo una gita in barca sul fiume Uebi Scebeli in Somalia. Questo fiume viene giù dall'Etiopia perpendicolare alla costa e a una trentina di chilometri dal mare si volge a sud parallelo alla stessa fino a perdersi in una grande palude. Questo salvo anni rarissimi di grandi piene in cui dopo le paludi riprende il suo corso e si versa nel Giuba vicino alla foce di questo e al mare. Per i primi cinque o seicento chilometri del suo corso è stretto e profondo e anche navigando al centro vedi sempre l'altra sponda e in certi punti, la puoi toccare. [...] "
IL PADRONE DEI COCCODRILLI
" Il cacciatore arrivò verso l'ora del tramonto. Il campo era già stato montato dai suoi aiutanti che sempre lo precedevano. Tutto era pronto e l'indomani sarebbe iniziata la caccia [...] "
RICORDI D'AFRICA
" Quell'estate, dalla Malaysia dove vivevamo, andammo in Italia e trovai mamma molto invecchiata, doveva aver pure subito un colpetto. Il cane Simba, fedele compagno di tanti anni, era stato abbattuto [...] "
I PELLICANI
" Li ho visti in lunghe file sulla riva, le penne arruffate dal vento, immobili, in attesa o seguire la scia della nave e contendersi i rifiuti gridando e litigando, in una confusione indegna, come villane comari.
Un giorno un solitario si č posato sulla testina bionda di una bambina in barca. Vi č rimasto a lungo guardandosi in giro con prepotenza e la bambina lo ha lasciato stare incurante, come fosse normale che un gabbiano si riposasse proprio sulla sua testa." [...] "
IL PRESIDENTE
" [...] L'elettorato era piuttosto indifferente perchè per trent'anni aveva subito un Presidente molle, senza spina dorsale, un essere lento che si era arricchito e aveva posto ovunque i suoi tentacoli [...] "
IL PIGNORAMENTO
" [...] Lui non era che un esecutore di decisioni altrui, il braccio anonimo della legge ma l'idea di dover affrontare gente che possedeva tanto poco, per portarglielo via, lo angustiava profondamente.[...] "
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