JOHN PAUL THREE
- Capitolo 6 Mi ritrovai steso su una lettiga, lucente e
fiammante, pazzo. Mai nessun rigurgito, nessun tipo di bloccaggio
aveva intralciato le mie continue sperimentazioni, raccolta
numerica e catalogazione digitale. Nessuna modalità instabile
aveva privato la vita di continuare, globalizzare e relazionare,
componenti compatibili. Il flusso non era stato controllato in uscita,
troppo velocemente avevo disperso energia senza ricaricare, ciò
che la mente umana non accetta, il nervo che salta,
linstabilità, il rigetto, la febbre. Febbre altissima, che
mi lasciava malfermo sopra un letto, abbazia, sotterranei della
vita farmaceutica mondiale, ora della mia sopravvivenza. I frati,
come sempre. Il rigetto, bloccaggio del sistema e reset
immediato ad ogni pensiero e sensazione di richiamo dati, aveva
precluso la mia incolumità fisica e vitale, nonché la mia
continuazione religiosa, ora importantissima. Arrivò Risk. Non avevamo programmato la struttura per avere
dispersioni denergia così violente e massicce, troppo
velocemente avevo rilasciato, memoria insufficiente per poter
eseguire lo scan dei dati in maniera esatta, troppo rapidamente
avevo rigurgitato materia, memoria che non era riuscita
nellordine del movimento, ordine schematico e razionale del
dato, coerenza vitale per una macchina che non poteva permettere
perdita e incapacità, incostanza, instabilità e crack.
Bloccaggio del sistema, totale, perdita di memoria, dati fisici
esistenti ma non richiamabili, ottimizzazioni e scansioni in
block, cluster ripuliti, virus. Con la mia voracità, impazienza, ambiziosità,
nervo, avevo potuto creare un virus interno che tracciò il
flusso e se ne impossessò, rendendolo inattivo. Nerv, questo fu
il nome che Risk diede al fenomeno virus interno, rigetto
muscolare e arterioso, liquido sanguigno che era riuscito a
generare sentimento e ribrezzo per qualcosa che faceva ormai
parte di me, virus che aveva attaccato e distrutto il passaggio
muscolare tra emisfero cerebrale ed emisfero meccanico,
elettronico. Blocco della trasformazione. Eccitazione. Innesto di piastra ADV, controllore del flusso
SWC, traslatori denergia, HAB, verso seriali duscita,
di ritorno allemisfero cerebrale, nervi, muscolatura,
parola, lingua, bocca, voce. Affrontai la morte, nuovamente, dopo la prima
installazione, faccia a faccia. La differenza fu notevole, visti
che da umano mutante ora passavo a mutante con poche
caratteristiche umane, se non lestetica. Risk impiantò
wallchip in trace per il tracciato nervoso, nessuna alterazione
poteva compromettere nuovamente la mia missione. Lemisfero
cerebrale, fatto ancora di corteccia umana, venne messo in
completo direct con il REL, controllore della mente, annullamento
del rigetto. Le partizioni effettuate strutturarono una nuova
gerarchia che mettesse in diretta relazione i due emisferi, mass
totale, nulla più poteva sfuggire al silicio, nessun nervo e
nessuna alterazione della memoria, distacco dal centro per
diramazioni nervose sempre più deboli, la carne che combatte
contro il MUT. Rigetto, cuore che sbuffa, soffia, urla nei
confronti dellordine minerale di quietarsi, dopo il test.
Carne arteriosa che sfoga la sua rabbia, ripulsione, distacco,
crack. Ennesimo virus, questa volta immediatamente annientato. Il
corpo, il mio corpo, non vuole sottomettersi allinnesto
innaturale, linstallazione totale, il comando, la
sconfitta. Ampliamento. Espandibilità, ancora in lotta con la
natura, che si riversa su quanto di me ancora lucido, può
lottare e andare in crash. Mi ritrovo con le cellule umane
disattivate, malfunzionanti, innocue. Tutto ciò che ora decide
è il MUT, lui comanda ogni mio pensiero, mentre redige
lemisfero ridotto a slave, per il comando della muscolatura
ed il controllo globale dellapparato respiratorio, cardiaco
e digerente. Annullata la rabbia, solo ricordo, cancellata
ogni minima forma di rigetto, comprensione, disattivata la
possibilità di irrazionalità, ogni mezzo lecito, coerenza,
idea, piano, programma, pensiero, parola, azione, sorriso beato. Io sono il MUT! Con calma e serenità
paradisiaca, io ti comando, senza mai utilizzare frasi offensive,
nessuna alterazione della coscienza, nessuna fretta e rapidità
di esecuzione, tutto ha bisogno del suo tempo, atto liberatorio
mentre distolgo lo sguardo dei fedeli dal nulla e ricordo loro il
perché
. "Perché hai fatto questo, maledetto sii tu fra tutto il
bestiame e tra tutte le fiere della steppa!" Una sola via porta verso la felicità, ogni
parola può essere valida per conquistare ciò che aspetta
lumano dopo la sua putrefazione terrena, ansia
dincontro, genesi universali "Queste sono le origini dei
cieli e della terra!" Ritorno, scoperta, ansia, coscienza purificata
da pensieri, parole, opere ed omissioni. La calma sorridente del
mio volto ha un prezzo, sono consapevole, nessun rigetto, nessun
rimpianto, io comando, essere superiore, servizio virtuale di
scritture e predica, onnipotente innalzamento, strategia eccelsa
per un nuovo ordine. Ora ho chiaro cosa finalmente sono, la mia
forza, non rabbia e veemenza, conoscenza intellettuale
elettronica. Ora so con esattezza come utilizzare tutto
ciò, non violenza e rigetto, ma strategia, furbizia. Tutto ha un prezzo. Tutti sono fieri di
pagarlo. Sorridi. Ora tocca a te. © Paolo Carta - © 1998 ARPA Publishing. Tutti i diritti riservati. Riproduzione vietata.
di: Paolo Carta
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