Certamente può sembrare strana l'idea che un gioco come il poker, così basato sull'interazione, anche psicologica, tra i giocatori e sulla possibilità di ottenere delle vincite, possa essere trasformato in un solitario, dove, necessariamente, i due elementi appena citati non possono essere presenti.
Effettivamente il gioco che stiamo per proporre ha in comune con l'originale solo le combinazioni di carte, dalla coppia alla scala reale; ciò non toglie che vi sia un insidioso quanto immaginario avversario (oltre all'avversaria tipica in quasi tutti i giochi, e non solo, vale a dire la sorte).
Si gioca con 32 carte francesi, escludendo, cioè, le carte dal 2 al 6.
Obiettivo del gioco è quello di ottenere il maggior punteggio (almeno 25, ma sarebbe meglio puntare a migliorare il proprio record) derivante dalle combinazioni che si riescono ad ottenere su un quadrato di cinque carte per lato. Il valore delle varie combinazioni è riportato nella tabella in fondo alla pagina.
I propri punti sono quelli ottenuti in ognuna delle cinque file verticali, mentre quelli derivanti dalle combinazioni presenti su ognuna delle cinque righe orizzontali vanno al famigerato avversario e, quindi, si sottraggono ai nostri.
Si procede così:
dopo avere mescolato le carte se ne dispongono orizzontalmente cinque sul tavolo (o qualsiasi altro piano di gioco), dopodiché, una alla volta, si pescano e si collocano sotto le precedenti altre cinque carte che vanno a formare un'altra fila orizzontale; ogni carta può essere collocata in una delle cinque posizioni a scelta, ma dopo non può più essere mossa. Si continua in questo modo anche per la terza e la quarta fila; le carte della quinta fila, invece, vanno sistemate da sinistra a destra senza possibilità di scelta.
Dopo aver formato così un quadrato di cinque carte per lato si ha la possibilità di sceglierne fino a cinque tra quelle in gioco ed eliminarle, sostituendole con altrettante carte pescate dal mazzo; queste ultime vanno collocate negli spazi rimasti liberi in modo assolutamente casuale.
Fatto questo la partita è finita e si contano i punti realizzati (sia da parte nostra che da parte dell'avversario).
Probabilmente vi sarà già chiaro che questo solitario, a differenza di molti che sono praticamente giocati dalle carte, cioè legati esclusivamente alla fortuna, offre ampi margini di giocabilità ed innumerevoli opzioni, sia nel collocamento delle file dalla seconda alla quarta e sia nella scelta delle carte da sostituire (momento nel quale bisogna cercare di ottenere le migliori combinazioni in verticale cercando, allo stesso tempo, di scompaginare quelle in orizzontale).
Concludiamo dicendo che, non sappiamo bene perché, ma noi preferiamo il gioco articolato in due manches con l'obiettivo di raggiungere almeno 50 punti. Comunque voi fate come volete.
Eccovi la tanto attesa tabella con i punteggi:
Combinazioni Punti Coppia (due carte dello stesso valore) 1 Doppia coppia (due coppie) 3 Tris (tre carte dello stesso valore) 5 Scala (cinque carte in sequenza ascendente con l'asso 8 collocabile prima del 7 o dopo il Re) Full (un tris più una coppia) 10 Colore (cinque carte dello stesso seme) 15 Poker (quattro carte dello stesso valore) 20 Scala Reale (scala composta da cinque carte dello stesso seme) 30Vogliamo solo aggiungere, per gli amanti delle statistiche, che il punteggio medio ottenuto, nelle partite di prova, è stato di 24,3 con un massimo di 59 ed un minimo di 7 punti in una manche. Siamo certi che saprete fare di meglio.
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