filtering
filtraggio

Miglioramento dell’aspetto visivo di una scena mediante l’applicazione di filtri che ne eliminano o ne attenuano le imperfezioni. Una tecnica per rendere più omogene e visivamente gradevoli le texture applicate a schermo sopra un oggetto tridimensionale. Infatti, quando la texture originale viene applicata all’oggetto può accadere che essa si deformi per seguirne i contorni e che perciò mostri imperfezioni sulla propria superficie dovute al deformarsi delle proporzioni. La tecnica utilizzata più comunemente è quella del bilinear filtering che attenua l’effetto mosaico che si produce quando un oggetto rivestito di una texture si avvicina all’osservatore. La texture originale, che si applicava pixel per pixel all’oggetto visto in distanza, diventa tutta quadrettata quando l’oggetto si avvicina poiché per ogni pixel della testure (texture) ora è necessario coprire diversi pixel sullo schermo, i quali naturalmente assumono tutti lo stesso colore trasformandosi in altrettanti quadretti. Il sistema del bilinear filtering esegue per ogni pixel sullo schermo una media pesata dei quattro pixel immediatamente circostanti all’interno della texture di origine (texel) così da determinare un passaggio graduale da un colore al successivo. In questo modo si perde dettaglio (la scena diventa un po’ sfocata) ma si elimina o si attenua il mosaico di colori. Il sistema del trilinear filtering perfeziona ancora di più l’immagine quando questa è composta da diverse texture combinate (come nel MIP mapping). Qui, per ogni punti, si prendono le due texture adiacenti e si calcola per ciascuna la media dei quattro pixel più prossimi al punto che deve essere riprodotto sullo schermo (bilinear filtering) poi si calcola la media dei due valori così ricavati.

Glossario dei termini dell'informatica a cura di Roberto Mazzoni
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