Le strategie di Microsoft
parla il dott. Paolo Guadagno
Red: Che ne pensa del progetto nitro?
Dott. Guadagno:E' un progetto che riguarda i nostri piani di vendita on-line.
Negli Stati Uniti quasi tutti i vendors informatici hanno già annunciato piani di
vendita diretta su Internet, lo ha fatto l'IBM, lo ha fatto la Apple, la Dell lo fa
storicamente e anche noi abbiamo questo progetto, che parte dagli stati uniti fra qualche
mese di vendita diretta su Internet. In realtà non si tratta proprio di vendita diretta.
Nella prima fase, è una fase di "referrer" come dicono gli americani, cioè di riferimento
dei reseller americani che possono poi fornire il prodotto all'utente finale. Quindi l'utente
viene rediretto su un reseller scelto o in base alla disponibilità del prodotto nei suoi
magazzini o in base alla vicinanza con l'utente finale e sarà poi il rivenditore che soddisfa
le richieste dell'utente e vende il prodotto. Diciamo che questa è la fase che stiamo
sperimentando adesso negli stati uniti e che sarà disponibile fra qualche mese. Al
di fuori degli Stati Uniti non è ancora pronto nulla.
Red: A proposito di questo, mi permetta, ma faccio un po l'avvocato del diavolo,
molti hanno visto in questa iniziativa la volontà di volere accedere ai dati personali di
molti utenti per sfruttarli a proprio vantaggio, come può difendersi Microsoft da questa
accusa?
Dott. Guadagno:Questa è una cosa ricorsiva, ogni tanto ritorna:-), era successo
anche tre anni fa con WIndows 95 con il discorso del registration Wizard, con Microsoft
Network etc.
In realtà noi raccogliamo nomi di utenti così come fa qualunque altra società su Internet.
E' chiaro che non c'è una grossa differenza fra il raccogliere il nome su una cartolina
di registrazione o invece far si che che invece l'utente si registri ON-LINE su Internet.
Anzi dal punto di vista dell'utente è molto meglio perchè non deve attaccare il francobollo,
Dal punto di vista nostro è più conveniente perchè non dobbiamo registrare i nomi degli utenti
all'interno. Da windows 95 in poi abbiamo cominciato ad avere dei moduli di raccolta dati di
registrazione dei nostri prodotti che sostituiscono lentamente, gradualmente quella che era
la cartolina di registrazione del prodotto. Questa ci sembra una prassi abbastanza normale,
si tratta di un'attività che facevamo già prima, adesso l'abbiamo automatizzata.
Sul nostro sito ci sono già delle altre aree dove raccogliamo i nominativi di utenti a cui
mandiamo del materiale informativo etc.
Red: Però mi permetta, questo rappresenta un evento diretto, nel senso che
l'utente sa, registrandosi, di inviare i propri dati a Microsoft, invece, nell'operazione
Nitro sembra emergere da alcune allusioni, forse un po cattive, provenienti dalla stampa
che c'è un tipo di scambio di informazioni indiretto e ad un certo livello non trasparente
all'utente
Dott. Guadagno:Partiamo dal presupposto che le regole sull'utilizzo dei nomi, negli
Stati Uniti, sono molto rigide, per cui non si può fare assolutamennte nulla che non sia
stato autorizzato dall'utente, esattamente come sta avvenendo in Europa ed in Italia in
particolare. Esistono delle norme molto severe sull'utilizzo dei nomi, quindi non è
assolutamente possibile che i nomi possano essere utilizzati con una certa leggerezza.
tra l'altro esistono delle normative sull'utilizzo di Mail di Tipo propagandistico
da parte dell'azienda, che sono molto più rigide di quelle che sono adesso in vigore in
Europa, quindi una persona riceve delle Mail solo se ha espressamente autorizzato questa
operazione. Quindi no esiste assolutamente la possibilità che ci possa essere un passaggio
di dati da un'area ad un'altra all'interno dei siti allo scopo di utilizzare i nomi per un
motivo diverso da quello per cui sono stati registrati
Parte quarta