Frutto dell'esperienza maturata in più di due decenni di ricerche,
questo libro di Giuseppe Sergi fornisce una chiave di lettura essenziale
per la comprensione dei rapporti tra società, istituzioni e territorio.
L’ambito territoriale oggetto di analisi è costituito da due grandi
regni dell’Europa medievale: il regno italico, che corrispondeva all’Italia
settentrionale e a gran parte di quella centrale, e il regno di Borgogna,
che invece comprendeva la valle d'Aosta, la Svizzera Romanda, la Savoia,
la Provenza.
I confini del titolo vengono intesi, e analizzati, non solo nel
loro significato più evidente di linee di demarcazione. Essi sono
invece osservati nella prospettiva suggerita dalla geografia politica e
dalla sua fluidità, prodotto dell’incontro tra mentalità
germanica di comando sugli uomini, e tradizione romana di governo entro
ambiti territoriali definiti. Il concetto di confine assume così,
nelle ricerche di Sergi, connotazioni e sfumature diverse. Proprio per
questo rappresenta dunque un formidabile punto di osservazione per l’analisi
delle più complesse dinamiche politiche, culturali ed economiche
di una società dei secoli centrali del Medio Evo. Si hanno quindi,
ad esempio, confini territoriali (tra distretti, regni, aree separate da
catene montuose); cronologici (i secoli X e XI, collocati tra il IX, carolingio,
e il XII, l’età dei Comuni); istituzionali (tra poteri non più
pubblici e non ancora privati); etnici (tra Longobardi e Romani, Franchi
e Longobardi, Arabi e Bizantini, e così via). Nel complesso, dunque,
I confini del potere fornisce una chiara indicazione di un nuovo modo di
intendere la storia politica. Una storia che, nella visione di Sergi, pur
non ignorando gli aspetti sociali, culturali, immaginari e simbolici del
potere, tuttavia sia capace di metterne in luce anche gli aspetti geografici
e territoriali. Antonio Sennis G. Sergi, I confini del potere. Marche e
signorie fra due regni medievali, Einaudi (Biblioteca Studio 17), Torino
1995, pp. 412, L. 38.000.
Antonio Sennis