In "Miniatura" 5/6 (1993/1996) è apparso un articolo di Antonella Putaturo Murano, dal titolo Miniatura napoletana alla corte dei re d’Aragona (pp. 41-48).
La studiosa analizza i due periodi succedutisi fra il 1442 e il 1496, anni dei regni di Alfonso I (1442-1458), caratterizzato dalla sovrapposizione dei modi decorativi iberici a quelli franco-fiamminghi, e di Ferdinando I (1458-1494), più complesso ed articolato nelle sue manifestazioni. I contatti di questo sovrano con gli ambienti della cultura umanistica italiana, infatti, introdussero alla corte Aragonese dapprima i modi decorativi fiorentini, poi quelli veneziani-padovano-ferraresi.
Vengono ricordati in questa sede i documenti del Tesoro della Corona d’Aragona recanti notizia dei decoratori fiorentini attivi a Napoli fra il 1460 ed il 1480 (Cola Rampicano, Nardo Rampicano, Gioacchino de’ Gigantibus) ed inoltre quelli che attestano i contatti della corte Aragonese con l’Estense: tutti presentati in quanto riscontro degli scambi culturali intercorsi fra gli ambienti di corte napoletani e centro-settentrionali e dei riflessi che questi produssero sulla produzione libraria e miniaturistica degli anni ‘60-’80. Un discreto rilievo si attribuisce qui alla figura del miniatore Gaspare da Padova, a Roma sullo scorcio del secolo XV, il quale risulta aver riscosso negli ambienti di corte partenopei un notevole successo ed ivi esercitato una forte influenza.
Federica Gargano (Coop. Incipit)