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Spolia, rivista dedicata a informazioni, studi e ricerche sul Medioevo

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Pagliaro Grazia
Giorni di guerra in Sicilia
(diario per la Nonna: 9 Maggio - 8 Agosto 1943)
Per gentile concessione del prof. Antonio Pagliaro. Questo diario è edito da Sellerio Editore (via Siracusa, 50 Palermo, Italia), che ne ha autorizzato l'inserimento come e-text presso banche dati.
Pascoli Giovanni
breve antologia di Giovanni Pascoli con passi tratti da I canti di Castelvecchio e da Myricae
Tra i libri di versi, primo in ordine cronologico è "Myricae" (1891), raccolta di poesie per lo più giovanili in cui il poeta ricerca la purezza e l'ingenuità delle "piccole cose". Seguono i "canti di Castelvecchio" (1903), momento della tranquillità nella casa di Castelvecchio e della vita con Mariù, la sorella Maria, in cui i vecchi temi del dolore, della morte e della quiete agreste si intrecciano ad angosce e interrogativi metafisici.
E-text del 16 gennaio 1997.
fanciullino (Il)
E-text del 20 aprile 1997.
canti di Castelvecchio (I)
E-text del 19 gennaio 1997.
Myricae
E-text del 13 luglio 1996.
Petrarca Francesco (biografia)
Il Canzoniere (Rerum Vulgarium Fragmenta)
E-text del 19 gennaio 1997.
Pirandello Luigi (biografia)
Così è (se vi pare)
Edizione del 1918
E-text del 14 luglio 1996.
Così è (se vi pare)
Edizione del 1925
E-text del 14 luglio 1996.
Enrico IV
E-text del 30 giugno 1996.
esclusa (L')
Nel lungo itinerario letterario dello scrittore siciliano questo romanzo segna, insieme alle prime novelle, il passaggio dall'influenza carducciana delle prime raccolte di liriche a quella veristica e verghiana. Vi affiorano alcuni motivi tipicamente pirandelliani: l'illusorietà degli ideali, la solitudine dell'uomo, l'incoerenza e l'instabilità dei rapporti sociali, l'imprevedibilità degli eventi umani, la disgregazione del mondo oggettivo, l'ironia lucidissima alternata a pietà. Il testo è stato gentilmente fornito da Marina Stoppelli della Lexis Ricerche s.r.l.
fu Mattia Pascal (Il)
Tra i romanzi più noti di Pirandello, pubblicato per la prima volta a puntate su "Nuova antologia", nel 1904. Con questo romanzo Pirandello supera i confini regionali e sociologici del suo mondo per concentrarsi sempre più sul caso umano, sulla crisi segreta della coscienza, sul dramma dell'individuo atomizzato e isolato in un caos senza nome.
E-text del 12 dicembre 1995.
giara (La)
Fa parte della raccolta "Novelle per un anno". Scritta nel 1928 sul modello delle novelle di Verga, è una vivacissima storia di una burla ai danni di un riccone avarissimo e litigioso cui si spacca una giara alta e panciuta.
E-text del 17 gennaio 1997.
giornata (Una)
È del 1937 e fa parte della raccolta dal titolo "Novelle per un anno". Tutte le novelle sono scritte secondo la poetica e i modi del verismo che si ritrovano anche in Verga, Capuana e Serao. Le novelle scritte, come questa, negli ultimi anni sono libere dall'intreccio narrativo, e si affidano alla semplice descrizione o all'evocazione di sensazioni e stati d'animo nelle quali pare risolversi la lunga ricerca di Pirandello, partito da un verismo oggettivo in realtà poco connaturato al suo spirito e giunto a un racconto di pura poesia.
Sei personaggi in cerca d'autore
Scritta nel 1921, questa commedia fu rappresentata per la prima volta al Teatro Valle di Roma, il 10 maggio dello stesso anno, ottenendo un clamoroso insuccesso: all'uscita, l'autore fu accolto da fischi e da lanci di monetine. Ebbe invece successo la seconda rappresentazione, a Milano. Con i "Sei personaggi in cerca d'autore" Pirandello opera una rottura col teatro tradizionale, arrivando all'eliminazione del limite fra la finzione e la realtà.
E-text del 13 luglio 1996.
turno (Il)
Romanzo pubblicato nel 1902. Tipico esempio dell'umorismo pirandelliano, scettico e mordace di fronte agli assurdi casi dell'esistenza, verso cui però dimostra al tempo stesso un esasperato compiacimento.
uomo dal fiore in bocca (L')
E-text del 13 gennaio 1996.
Platone
Apologia di Socrate
Traduzione di Vito Stazzone.
È l'autodifesa di Socrate, raccontata da Platone, al proprio processo. Capolavoro di coerenza del filosofo che non cede davanti alla minaccia della morte, preferendo una coscienza tranquilla e la riaffermazione dei propri principii ad una facile, ma vergognosa, salvezza.
E-text del 20 febbraio 1996.
Critone
È il dialogo tra Socrate, già condannato a morte, e il suo discepolo Critone, che si offre di farlo fuggire corrompendo i guardiani. Socrate dialoga col discepolo e lo convince che l'unica cosa da fare per lui è accettare la sentenza, anche se ingiusta: per lui la morte è meglio che infrangere le leggi.
Traduzione di Maria Michela Sassi.
E-text del 29 febbraio 1996.
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Rabelais François
Gargantua e Pantagruele
E-text del 18 gennaio 1997.

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