Seguendo il 'filo roso' delle rappresentazioni delle città nell'arte medievale, cogliamo l'occasione per segnalare un testo di estremo interesse, sia per l'archeologia sia per la storia dell'arte, nel quale troveremo un'altra immagine della città di Gaza.
Umm Al- Rasas (la Kastron Mefaa biblica) è un'antica città
della Giordania, che sta venendo alla luce grazie agli scavi condotti,
a partire dal 1986, e ancora in corso, dalla missione archeologica dello
Studium Biblicum Franciscanum , in collaborazione con il Dipartimento delle
Antichità della Giordania. Ciò che qui ci interessa segnalare
sono i mosaici pavimentali rinvenuti nella chiesa di Santo Stefano, datati
al sec. 8° (si veda M. Piccirillo, I mosaici del complesso di Santo
Stefano, ivi, pp. 121-164) e, in particolare, il 'fregio delle città
' dettagliatamente descrito e analizzato da Duval. Esso conclude lateralmente
il tappeto centrale a girali di acanto abitati: a sud compaiono le rappresentazioni
delle città della Transgiordania e a nord quelle della Palestina,
tra le quali GAZA. I criteri iconografici adottati, rispondono da una parte
alla tradizione schematica e sintetica propria dell'arte altomedievale,
dall'altra non escludono intenti di rappresentazione 'realistica' tramite
la messa in evidenza dei monumenti più rappresentativi.
In questo caso, Gaza è cinta da alte mura poligonali fornite di
torri merlate, come negli affreschi di Anagni, (vedi scheda precedente)
con al centro una basilica monumentale , quest'ultima lì assente.
In tale contesto è da tenere, però, presente che nei mosaici
giordani si vuole rappresentare una città 'reale', mentre negli
affreschi anagnini un luogo 'letterario' della Bibbia.
Simona Manacorda