Segnalazioni

1) Studi
E' imminente l'uscita del volume P. O. Kristeller, Studies in Renaissance Thought and Letters, IV, Roma, Edizioni di Storia e Letteratura, 1996, che, come i tre precedenti, ripropone contributi già editi in sedi diverse, spesso difficilmente raggiungibili: si tratta di 66 articoli editi fra il 1948 e il 1994, raggruppati in 4 sezioni. Il volume, che riflette un arco di interessi molto ampio e si presenta ricco di considerazioni metodologiche e di erudizione, si rivela prezioso strumento di lavoro per un pubblico di studiosi vastissimo: storici della filosofia, filologi medievali e umanistici, storici della letteratura italiana, della cultura libraria, della scuola e dell'università, della scienza moderna e studiosi di storia della medievistica. La prima sezione comprende 22 articoli i cui argomenti vanno dalla filosofia del Medioevo e del Rinascimento a quella del Sei-settecento con Spinoza, Leibniz e Kant (largo spazio è dedicato al pensiero aristotelico medievale, dunque alla scolastica con s. Tommaso d'Aquino e, più nel dettaglio, all'averroismo di Giovanni di Jandun, ma soprattutto al cosiddetto averroismo padovano con le figure di Pietro d'Abano, Pomponazzi, Zabarella, Nicoletto Vernia, Agostino Nifo; e inoltre al neoplatonismo rinascimentale con pensatori come Cusano e Bessarione, Ficino e Landino, Pico e Francesco Cattani da Diacceto, Egidio da Viterbo, Leone Ebreo e Agostino Steuco, Francesco Patrizi e Giordano Bruno, Verino e Mazzoni, Erasmo e More, Carpentario e molti altri, compresi Galileo e Keplero); dalla storia delle università (soprattutto quelle di Heidelberg e Padova, ma anche Parigi, Oxford, Bologna, Salerno, Firenze, Pisa, Pavia, Ferrara e Siena) a quella dell'insegnamento e degli studi, quindi alla storia delle discipline (filosofia, teologia, medicina, astronomia, musica, giurisprudenza, grammatica, retorica, aritmetica e geometria); dalla storia della scienza medica (sui testi che vennero a far parte dell'Articella, i relativi commentari e la loro tradizione manoscritta) alla cultura italiana nel Rinascimento, con particolare attenzione a Roma, Venezia Padova, Firenze, Ferrara, Napoli, alla letteratura volgare (Dante, Boccaccio, Petrarca, Bornio da Sala, Guido Cavalcanti, Niccolò de' Rossi, Cecco d'Ascoli, Antonio da Tempo, Donato Acciaiuoli, Leonardo Giustiniani), e a quella latina (Poliziano, Erasmo da Rotterdam, Filelfo, Traversari, Valla, Pier Candido Decembrio, Bracciolini, Salutati, Petrarca, Aurispa, Bruni, Ermolao Barbaro, Bernardo Bembo, Giannozzo Manetti, per citarne solo pochissimi). La seconda sezione si incentra sulle questioni relative allo studio dei manoscritti umanistici, dalla ricerca alla tradizione manoscritta, all'edizione dei testi. Preziose sono le indicazioni fornite a questo riguardo dall'autore che mette a disposizione degli studiosi la sua larghissima esperienza di ricerca. Particolare attenzione inoltre è stata riservata alla storia di alcune biblioteche italiane e ai codici umanistici da esse posseduti: soprattutto la Biblioteca Vaticana -di cui è ripercorsa la storia dei vari fondi, costituitisi per lo più tutti in epoca rinascimentale-, la "De Leo" di Brindisi e, in misura minore, anche alcune biblioteche dell'Italia meridionale come la Capitolare di Benevento, la Provinciale di Avellino, la Badia di Cava dei Tirreni, l'Archivio e la Biblioteca dell'Aquila, la Nazionale, l'Universitaria e l'Archivio di Stato di Napoli, la Biblioteca dei Conti Capialbi a Vibo Valentia, la Nazionale e la Comunale di Palermo, la Civica e l'Universitaria di Catania, l'Universitaria di Messina e numerose altre minori. L'A. riferisce anche sullo stato delle collezioni manoscritte nelle biblioteche di alcune città della Cecoslovacchia (Praga, Brno, Olomouc e Bratislava), della Polonia (Varsavia, Cracovia, Wroclaw, Porznán, Torun), della Russia (Mosca e Leningrado) e, infine, della Germania (Berlino, Leipzig, Dessau, Zwickau, Erfurt, Gotha, Weimar, Jena, Merseburg, Halle, Zeitz, Rostock, Greifswald). La terza sezione raccoglie 34 brevi ma densi ricordi di amici, maestri o colleghi del Kristeller, viventi o, per lo più, da poco scomparsi. Una dettagliatissima autobiografia dell'autore costituisce la quarta sezione; in appendice si dà l'edizione di 7 lettere umanistiche inedite di Pellegrino Agli e Paolo Bombace (5 indirizzate ad Erasmo). Infine completano il libro, facilitandone l'utilizzazione, gli indici dei nomi e dei manoscritti, allestiti da Donatella Manzoli che ha curato inoltre l'editing del volume.

Accame Lanzillotta, Contributi sui "Mirabilia Urbis Romae", Genova, D.AR.FI.CL.ET., 1996, pp. 254, si segnala per l'attento esame della tradizione manoscritta e per la ricostruzione del Fortleben fino al Quattrocento dei Mirabilia Urbis Romae, la nota descrizione di Roma composta verso il 1140-1143.

Raccoglie gli studi dedicati all'umanista Giannantonio Campano da Piero Cecchini, fine filologo prematuramente scomparso, il volume Piero Cecchini, Giannantonio Campano. Studi sulla produzione poetica, Roma, QuattroVenti, 1995, pp. 145.

Particolarmente interessanti per la storia della scuola nel Quattrocento, si segnalano qui due contributi di Silvia Rizzo, "Sulla terminolgia dell'insegnamento grammaticale nelle scuole umanistiche", in Vocabulary of Teaching and Research Between Middle Ages and Renaissance. Proceedings of the Colloquium London, Warburg Institute, 11-12 March 1994, ed. by O. Weijers, Turnhout, Brepols, 1995,pp. 29-44, e "L'insegnamento del latino nelle scuole umanistiche", in Italia ed Europa nella linguistica del Rinascimento: confronti e relazioni. Atti del Convegno internazionale, Ferrara, Palazzo Paradiso, 20-24 marzo 1991, I, a c. di M. Tavoni, Ferrara 1996, pp. 3-29.

2)Testi
Boncompagno da Signa, Rota Veneris, a c. di P. Garbini, Roma, Salerno, 1996, pp. 101: presenta il testo dell'ed. Baetghen (1927), con traduzione italiana a fronte, della Rota Veneris, singolare exploit letterario di Boncompagno, professore di retorica nell'Università di Bologna (sec. XII-XIII). Nell'introduzione si inquadra l'opera, un manuale d'amore in forma epistolare, nell'ambito della produzione amorosa latina del medioevo e si mettono in rilievo le originali qualità della scrittura di Boncompagno.

Dante Alighieri, Epistola a Cangrande, Firenze, Giunti, pp. LI-49. Fondamentale e innovativa edizione critica, con traduzione italiana, di uno dei testi danteschi più discussi circa la paternità, l'Epistola a Cangrande, che l'a. ritiene autentica.

Moggio Moggi, Carmi ed epistole, a c. di P. Garbini, Padova, Editrice Antenore, 1996, pp. LXXI-193. Ricostruisce la biografia e pubblica criticamente tutti i testi conservati (alcuni dei quali inediti) di Moggio Moggi, clericus, magister, e notarius amico del Petrarca. Scrittore dal latino sfarzoso quanto oscuro, Moggio fu attivo in quel contesto culturale veneto e lombardo ricco di persistenze medievali e di fermenti nuovi conosciuto sotto l'etichetta di preumanesimo.

Di particolare rilievo, nell'ambito degli studi su Lorenzo Valla, è la esemplare edizione critica: Lorenzo Valla, Le postille all'"Institutio oratoria" di Quintiliano, ed. crit. a c. di L. Cesarini Martinelli e A. Perosa, Padova, Editrice Antenore, pp. CXVI-305, che arricchisce le conoscenze sull'attività di studio dell'umanista romano.

All'ambito delle prolusioni universitarie quattrocentesche riconduce l'edizione dell'orazione tenuta probabilmente nel 1482 dall'umanista Andrea Brenta, professore di greco: Andrea Brenta, Discorso sulle discipline per l'inaugurazione dell'anno accademico nello Studium Urbis, a c. di M. Campanelli, Roma, Roma nel Rinascimento 1995, pp. 163.

3) Strumenti
E' uscito nel settembre '96 Medioevo Latino. Bollettino bibliografico della cultura europea da Boezio a Erasmo (secoli VI-XV), vol. XVII, a c. di C. Leonardi e L. Pinelli e di R. Avesani, F. Bertini, G. Cremascoli, G. Scalia, Spoleto, Centro Italiano di Studi sull'Alto Medioevo, 1996, pp. 978, strumento bibliografico dalla cadenza annuale e appuntamento imprescindibile per gli studiosi della cultura latina medievale e umanistica. Il vol. presenta una novità: la sesta parte, curata da L. G. G. Ricci, dà notizia di autori e testi desunti dai cataloghi di manoscritti segnalati ai nn. 8954, 8959, 8986, 9014, 9023 del presente volume.
Vede ora la luce il bollettino delle accessioni della Biblioteca di Cultura Latina Medievale, patrimonio della Fondazione Ezio Franceschini e della Società Internazionale per lo Studio del Medio Evo Latino (SISMEL): Biblioteca di cultura latina medievale. La biblioteca informa. Bollettino delle ultime accessioni. 1, Firenze, Certosa del Galluzzo, luglio1996. La biblioteca raccoglie ormai 50.OOO volumi, 900 titoli di riviste, diverse migliaia di microfilms di codici, di CD-Rom, repertori e collezioni più importanti per lo studio della cultura medievale. Utilissimi indici degli autori, dei titoli, dei soggetti, delle sezioni tematiche, degli studiosi e titoli moderni, delle istituzioni. In appendice si dà notizia di convegni e seminari e delle pubblicazioni della Fondazione Ezio Franceschini e della SISMEL.

La Società internazionale per lo Studio del Medioevo Latino ha fondato una propria casa editrice: SISMEL. Edizioni del Galluzzo, diretta da Claudio Leonardi e Gian Carlo Garfagnini, con sede in via Buca di Certosa, 2 - I 50124 Firenze. Tel. 055/20.48.51 - 20.49.749; Fax 055/23.20.423.
Garantita dalle lungimiranti capacità progettuali dei due direttori e dalla competente operosità dei collaboratori, la nuova iniziativa editoriale merita la massima attenzione da parte degli studiosi di medievistica. Sono previste quattro collane: "Il millennio medievale"; "Manoscritti datati d'Italia"; "Savonarola e la Toscana"; "Biblioteca del Medioevo Latino". Titoli in prossima uscita:

I manoscritti datati della provincia di Trento, a c. di M.A. Casagrande Mazzoli, L. Dal Poz, D. Frioli, S. Groff, M. Hausberger, M. Palma, C. Scalon, S. Zamponi

Studi Savonaroliani. Atti del Primo Seminario (Firenze, 14-15 gennaio 1995), a c. di G.C. Garfagnini

- Alcuino, De ortographia, edizione critica a cura di S. Bruni.

Tra i volumi in preparazione si attende con particolare interesse Jacopo da Varazze, Legenda aurea, edizione critica a cura di G.P. Maggioni.

Paolo Garbini e Donatella Manzoli

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