Shareware

Silver Disk 97: istruzioni per l'uso


  Browser Master 2.1
  Cartella Shareware\BrowserMaster 2.1
  URL: www.applythis.com




Vi sottoporrò una questione, amici, che immagino essere comune a molti di voi, dato che di giorno in giorno aumentano di numero coloro che (tra lettori e redattori) si occupano di gestire dei siti web a livello più o meno amatoriale. Lavorando con dei monitor piuttosto grandicelli è inevitabile sfruttare la maggior area di lavoro possibile, fruendo di risoluzioni elevate (io ormai, col nuovo 19', sto fisso a 1280x1024x32bit!!). Ora, se questo è giusto, comodo e sacrosanto, porta spesso a degli errori di valutazione e di impaginazione delle pagine web realizzate (ne sa qualcosa SS...:), perché poi le si testano col browser che apre una finestra a quella medesima risoluzione: il problema sorge quando si deve fare i conti col fatto che la maggior parte degli utenti utilizza invece (soprattutto a casa) dei normali 14' o 15', tipicamente impostati a 800x600. La finestra più piccola o un minor numero di colori portano spesso a non far vedere i link che ci interessano, a nascondere quello che vorremmo fosse visibile istantaneamente, a dover far scorrere lo schermo agli utenti, ecc. ecc.
Qual è il problema, direte voi: basta modificare la risoluzione dello schermo e la profondità di colore (e per fortuna le ultime versioni di Windows9x lo possono fare dinamicamente senza dover riavviare il PC) ed eseguire i test con la nuova risoluzione. Certo, è un modo come un altro, ma non certo il più agevole e/o pratico, dato che comunque si dove tornare poi alla normale risoluzione per lavorare, ecc. ecc. Senza contare poi il problema delle icone che, se disposte sul lato destro del monitor, si sballano alla grande. Ecco allora venire in nostro soccorso BrowserMaster, che con una trovata che definire uovo di Colombo sarebbe riduttivo, risolve elegantemente il problema. Si tratta di un applicativo molto piccolo, discreto e non invasivo che permette di eseguire il test del vostro sito senza agire direttamente sulle impostazioni del monitor. Quello che fa, banalmente, è ridimensionare la finestra del browser alla risoluzione che preferite, lasciando inalterato il resto del sistema. Operazione che si può anche fare a mano, ma comunque in maniera più che approssimativa. Una volta installato e lanciato, avrete di fronte la piccola finestrella del programma con due linguette sotto la barra dei menu, una con la dicitura 'Internet Explorer' e l'altra 'Netscape Navigator': entrambe controllano la dimensione delle finestre dei due programmi.
Selezionate il browser che intendete utilizzare, dopodiché cliccate sul tasto che indica la risoluzione che volete provare: la finestra del browser avrà proprio quella dimensione. L'effetto è equivalente ad avere una finestra a schermo intero con il monitor a quella risoluzione. Potete anche specificare se la barra delle applicazioni e quella di Office sono visibili o meno (perché in questo caso finiscono con l'occupare ulteriore spazio su schermo): il programma adatterà di conseguenza la grandezza della finestra. È possibile poi definire delle risoluzioni personalizzate. Quelle previste di default sono la 640x480, la 600x800, la 1024x768 e Web TV. Per definire dimensioni personalizzate è sufficiente andare nel menu del programma, scegliere la voce 'Options/Edit Custom Sizes', e aggiungere o togliere quelle che preferite. Quando chiudete la finestra del programma cliccando sulla 'x' in alto, esso non sparirà del tutto, ma rimarrà attivo nel Systray di Windows: cliccando col tasto destro su tale icona accederete a tutte le funzioni viste finora, più un'altra piuttosto importante: se volete fare le prove con un altro browser che non sia uno dei due elencati sopra (ad esempio Opera) dovrete avvalervi della voce 'Active Window', presente solo in questo menu. La voce 'Page Color Depth' consente di definire la profondità di colore del browser, tra le due opzioni 'Web Safe' (216 colori) e 'Windows 256' (8 bit).
Tra le altre feature del programma c'è un'interessante gestione dei bookmark, che vi permette di caricare nel browser aperto al momento anche i segnalibri dell'altro. La funzione 'Smart Import', presente alla voce 'Bookmarks', consente inoltre di richiamare rapidamente i segnalibri di Netscape e di Explorer senza colpo ferire. Potete anche aggiungerne di nuovi manualmente selezionando la voce 'From File...', sempre dallo stesso menu. L'opzione 'Organize Bookmark' serve a mettere ordine tra i vari bookmark.
Per uscire dal programma, sempre dall'icona nel Systray, dovrete selezionare la voce 'Exit'. Browser Master è shareware e può essere utilizzato senza patemi per 30 giorni, dopodiché si rende necessario disinstallarlo o registrarlo (20$).






  BrowserSizer 1.1
  Cartella Shareware\BrowserSizer 1.1
  URL: www.applythis.com




Questo programma può considerarsi il 'fratello minore' del precedente. La funzione principale che svolge è esattamente la stessa, ovverosia ridimensionare dinamicamente le finestre dei due browser più diffusi (Netscape ed Explorer), al fine di testare le proprie pagine web a risoluzioni minori di quelle utilizzate per crearle. Ottima cosa, in considerazione del fatto che spesso i web designer più o meno professionali utilizzano monitor e risoluzioni piuttosto grandicelli (almeno una 1024x768), a fronte della maggior parte dei 'navigatori', che invece hanno un 14' o un 15' a 800x600.
Una volta installato e lanciato, avrete di fronte la piccola finestrella del programma con due linguette sotto la barra dei menu, una con la dicitura 'Internet Explorer' e l'altra 'Netscape Navigator': entrambe controllano la dimensione delle finestre dei due browser. Selezionate quello che intendete utilizzare, dopodiché cliccate sul tasto che indica la risoluzione che volete provare: la finestra del browser avrà proprio quella dimensione. L'effetto è equivalente ad avere una finestra a schermo intero con il monitor a quella risoluzione. Potete anche specificare se la barra delle applicazioni e quella di Office sono visibili o meno (perché in questo caso finiscono con l'occupare ulteriore spazio su schermo): il programma adatterà di conseguenza la grandezza della finestra. Le risoluzioni previste di default sono la 640x480, la 600x800, la 1024x768 e quella della Web TV. Nessuna possibilità per personalizzare le dimensioni della schermata di prova o per la gestione contemporanea dei bookmark. Anche il supporto per browser diversi (NeoPlanet, Opera) è del tutto assente. Vantaggi? Uno solo: il programma, per quanto più limitato di Browser Master, è freeware, non ha scadenza e non mostra schermate che invitano a registrarsi.






  CheckP3 3.1
  Cartella Shareware\CheckP3 3.1
  URL: www.andreamarangoni.it




Di solito, quando ci si collega a Internet si compiono delle azioni ben precise: si va a leggere la posta elettronica, di vanno a visitare i siti preferiti per documentarsi sugli eventuali aggiornamenti, e se si è soliti usare qualche server un po' particolare, ci si preoccupa sempre di "pingarlo" per vedere se è in grado di rispondere alle nostre richieste oppure no. Tutte attività "di routine", per intenderci, che tuttavia richiedono spesso del tempo (magari sprecato) e il lancio di diverse applicazioni. Nulla di particolarmente brutto quando si dispone di un computer ninja con una connessione flat ISDN o ADSL, un po' più problematico quando il processore arranca, la memoria è poca, e i soldi per cambiare quel vecchio modem a 33.600 bps scarseggiano. Non c'è niente di meglio, quindi, che disporre di un bel programmino che faccia tutto ciò in automatico, avvisandoci di eventuali cambiamenti e indirizzandoci idealmente verso il prossimo applicativo da lanciare.
CheckP3 è tutto questo e fa anche molto di più, visto che si presenta come un URL checker, un agente di controllo per la posta elettronica, un indicizzatore di siti Ftp e, addirittura, può pingare costantemente una serie di siti Internet per verificare che siano "in piedi". Il tutto, standosene comodamente seduto nella vostra systray, l'angolino della barra dei task di Windows in cui giace pure l'orologio e l'altoparlantino del volume.
Installare ChekP3 può creare qualche piccola difficoltà agli utenti meno esperti, ma non è il caso di preoccuparsi: basta copiare la cartella di CheckP3 dal silver disk al disco fisso, magari nella cartella c:\programmi. A questo punto, occorrerà entrare nella cartella in questione, trascinare sul desktop l'icona di checkp3.exe col tasto destro del mouse, e all'apparire dell'apposito menu di Windows scegliere "crea collegamento". In questo modo sarà possibile lanciare CheckP3 con estrema facilità. Volendo esagerare, il collegamento può essere piazzato addirittura nel menu avvio, sotto la voce Accessori: in questo modo il desktop sarà più libero e CheckP3 resterà comunque raggiungibilissimo con pochi click.
All'avvio del programma vengono mostrati cinque pannelli: Mail, Url, Pinger, Ftp e Chat. Lasciando perdere per il momento la chat, gli altri pannelli servono ad avvisare l'utente di eventuali novità. Alla voce Mail è possibile inserire tutti i nostri account di posta elettronica: il programma andrà a vedere a intervalli regolari se sono arrivati nuovi messaggi. In questo caso ci avvisa e ci mostra su quali account c'è della posta. L'Url watcher funziona esattamente nella stessa maniera: basta inserire un URL e CheckP3 andrà a vedere se ci sono delle novità. Se la pagina è protetta da password, si può specificare una login e una parola d'ordine negli appositi campi. Il Pinger è ancora più semplice: ogni tot CheckP3 manderà dei pacchetti di dati ai server che vorrete voi, aspettandosi delle risposte: in caso non arrivino, vi verrà segnalato lo stato di "morte apparente" del server. Infine, l'area Ftp serve a verificare che in un sito ftp non siano stati aggiunti nuovi file. Anche qui è possibile specificare una login e una password personalizzata.
In tutti i pannelli è sempre possibile personalizzare leggermente l'output. Per esempio, nel controllo della posta è possibile decidere se visualizzare o meno l'intestazione dei messaggi nuovi, mentre nell'area Ftp è possibile modificare il layout dell'elenco di file risultanti. Per verificare l'esistenza di novità su un server particolare, o per modificarne le impostazioni, basta posizionarsi sulla sua voce in elenco e premere il tasto destro del mouse, per poi scegliere Modify.
La chat, infine, permette di effettuare una comunicazione diretta tra due utenti di CheckP3. Il programma agisce come server, e per far sì che un altro utente possa parlare con voi, è sufficiente comunicargli in qualche modo il vostro indirizzo IP.
p.bes






  RadioSpy 1.1
  Cartella Shareware\RadioSpy 1.1
  URL: www.gamespy3d.com




Da bravi core-gamer quali siete, avrete sicuramente già incontrato GameSpy, il noto programma capace di individuare i migliori server per il gioco online. Ebbene, i signori di GameSpy hanno deciso di preparare qualcosa di "alternativo" che sicuramente farà piacere agli amanti della musica, visto che anch'essa è divertimento e può stare su Internet. RadioSpy, come suggerisce il nome, non è altro che un agent in grado di individuare i server shoutcast, real e windows media, e di elencarli per genere preferenziale. Per installare RadioSpy è sufficiente muoversi nella directory indicata e lanciare il solito setup.exe.
Una volta lanciato, RadioSpy ci chiederà di installare WinAmp, senza il quale il programma può incontrare qualche difficoltà a farvi sentire la musica. Se non l'abbiamo ancora installato, RadioSpy ci permetterà di scaricarlo direttamente dal sito di WinAmp, di installarlo, e infine di riprendere la procedura al punto in cui l'avevamo interrotta. Eseguite tutte le pratiche burocratiche, che comunque si limitano alla scelta di un nickname da usare nella chat integrata, è immediatamente possibile lanciarsi all'ascolto delle migliori stazioni radio internaute. Come? Facendo un semplice click nella finestrella in alto, alla voce "Genre" (genere). Scegliete la vostra musica preferita, e nel giro di pochi secondi RadioSpy vi fornirà una lista dettagliata delle stazioni che la stanno trasmettendo. E non è certo finita qui, perché grazie alle moderne tecnologie è possibile anche sapere quale canale stia trasmettendo la musica dei nostri interpreti preferiti: basta spostarsi nella finestra in basso e selezionare il pannello "search". Apparirà una casella in cui inserire il nome di un artista o di un gruppo, o ancora il titolo di una canzone, e RadioSpy andrà a verificare se qualcuna delle emittenti comprese nel suo ricco e dinamico database la/li sta trasmettendo.
La finestra in basso svolge diverse funzioni. Tramite il pannello Station Info è possibile osservare maggiori dettagli sulla radio selezionata nella casella sovrastante, tra cui l'indirizzo IP del server e l'elenco delle ultime 10 canzoni trasmesse. Il forum è quel che è: un forum. Peccato soltanto che in questi giorni il server centrale di RadioSpy non sembri particolarmente d'accordo sulla pagina preimpostata dal programma... RadioSpy news non fa altro che appoggiarsi alla pagina web di RadioSpy (del resto la finestra in basso altro non è che una shell di Internet Explorer inglobata nel programma, quindi... sì, c'è bisogno di Internet Explorer), per vedere se ci sono novità, mentre "What's playing now" ci aggiorna in tempo reale sulle canzoni che vengono suonate un po' ovunque (con possibilità di "avviso" in caso il nostro brano preferito venga eseguito da qualcuno). La finestra in fondo, infine, è la chat inclusa nel programma, e ha tutta l'aria di essere un'applet java. Dal menu a destra è possibile anche inserire dei "favorites", per individuare subito le emittenti preferite.
RadioSpy comunque non è soltanto un client. Permette anche di creare un server proprietario, grazie al quale diventerete voi stessi il nuovo Albertino! Per fare ciò è necessario registrarsi al servizio live365.com, alle cui pagine web vi rimandiamo per ulteriori dettagli (www.live365.com).
p.bes






  Remote Control 1.7
  Cartella Shareware\Remote Control 1.7
  URL: www.dataset.fr/eng/rc.html




Anche questo mese non manchiamo di dedicarci un minimo alle sempre più diffuse reti locali casalinghe, nate in virtù della rapidità con cui vanno in obsolescenza i PC, e che rendono assai poco proficuo lanciare il vecchio computer sul mercato dell'usato. Per molti, ed è il mio caso, la soluzione migliore è quella di tenere il vecchio scassone, dotarlo di una scheda di rete economica, e realizzarsi una piccola LAN in casa con cui giocare in rete con gli amici e/o lavorare.
Remote Control offre all'utente di una macchina la possibilità di vedere sul proprio schermo quello di un altro computer (accessibile tramite protocollo TCP/IP), e di lavorarci come se si trovasse fisicamente su quella macchina. Sembra impossibile, eppure è così: in pratica, sul vostro monitor vedrete, più in piccolo, il desktop di un altro PC, che potrete comandare con mouse e tastiera né più né meno come se foste seduti davanti a quel computer! RC è basato sulla classica architettura client-server. Il server (slave), ovvero la macchina che volete utilizzare in remoto, è quella di cui vedete lo schermo sul vostro monitor; sul client (master), il PC che state utilizzando in questo momento, gira invece il 'visualizzatore'.
Prima di iniziare dovrete innanzitutto sincerarvi che i due computer abbiano un indirizzo IP prestabilito e comunichino tra loro con il protocollo TCP.

Prima di proseguire spendo due parole (ma proprio due!) sulla configurazione della propria rete locale, anche se non intendo addentrarmi troppo nei dettagli o offrire alcun tipo di consulenza in merito: ecco solo ad un paio di accorgimenti che ho imparato smanettando, imprecando e riprovando finché tutto non è andato alla perfezione: ergo, non scrivetemi chiedendo consigli su come impostare la vostra LAN. Nel Pannello di Controllo, alla voce Rete, sono presenti i dispositivi di accesso alla rete, i protocolli e i servizi. Dispositivi fisici di accesso possono essere il Driver di Accesso Remoto (mappato sul modem) e/o la scheda di rete. Se avete già una connessione ad Internet, troverete un protocollo TCP/IP collegato al driver di accesso remoto (TCP/IP -> Driver di Accesso Remoto). Dopo aver installato la scheda di rete, dovrete aggiungere un secondo protocollo TCP/IP (o viene fatto automaticamente dal programma di setup della scheda) 'agganciato' alla ethernet, in modo da avere anche in questo caso una voce del tipo TCP/IP -> PCI Ethernet Adapter.
Ora andate nelle proprietà di QUESTO secondo protocollo TCP/IP e premunitevi, nel campo IP Address, di specificare un indirizzo IP reale e non lasciare che venga ottenuto dinamicamente ad ogni connessione. Un esempio di indirizzo valido è 100.100.1.1 per il primo PC, e 100.100.1.2 per il secondo. Non temete che succedano casini con la connessione ad Internet: quando utilizzate il modem, infatti, Windows utilizza il primo protocollo TCP, quello allacciato al modem, e non quello relativo alla scheda di rete. Un indirizzo fisico per la ethernet è comunque indispensabile per garantire la comunicazione continuativa tra i due computer. Disabilitate WINS, il Gateway, il DNS, e tutto il resto. Per quel che riguarda la voce 'Binding', invece, selezionate tutti i servizi offerti (tipicamente il client per reti Microsoft e la condivisione di file e stampanti). Tutto qui. Facile, no?


Soddisfatto questo requisito minimo, passiamo all'installazione vera e propria del programma.
Come prima cosa dovrete configurare adeguatamente la macchina che intendete utilizzare come master, installando su di essa il programma che trovate nella cartella 'master': per farlo lanciate il file 'setup.exe' che si trova nella cartella 'Remote Control 1.7\master' e seguite le normali procedure. Al termine della copia dei file partirà il programma vero e proprio.
A questo punto andate su un'altra macchina e installate lo slave (file 'setup.exe' nella cartella 'Remote Control 1.7\slave'). Seguite le normali procedure; al termine della copia dei file vi verrà chiesto se volete che il programma parta all'avvio di Windows. Fatta la vostra scelta, inserite una password che verrà chiesta al client (il master) quando cerca di collegarsi al computer. Le opzioni dello slave (il server) si possono richiamare cliccando sulla sua icona (visibile nel systray) con il tasto destro:
General può abilitare la modalità 'View mode only', che avvisa l'utente quando qualcuno fa qualcosa di diverso dal semplice 'sbirciare' da remoto il vostro monitor, e prevedere dei segnali di allerta quando qualcuno cerca di connettersi alla macchina. File Sharing determina la condivisione dei file del computer server: può essere totale (full access), parziale (dovrete allora specificare quale cartella condividere) o nulla (none).
Advanced permette a chi si collega di pilotare anche il mouse del PC; qui si può anche cambiare la password, impostare dei filtri per gli indirizzi che possono accedere alla macchina (non è una cattiva idea limitare l'accesso ai soli indirizzi di sottorete), e mostrare l'indirizzo IP corrente.
E passiamo al master, ovvero il client, il programma da cui gestire la connessione e il controllo della macchina remota.
La prima cosa da fare una volta avviato il programma è cliccare sul tasto 'New', il primo partendo da sinistra: specificate l'indirizzo fisico del computer remoto, e selezionate 'Ok'; se avete il server installato su più PC potete anche crearvi e gestire una comoda e pratica 'rubrica' degli indirizzi. Fatto? Bene: se tutto è andato come doveva, vedrete lo schermo dell'altro computer, mentre la scritta 'Unregistered' in alto vi ricorda che il programma è shareware, e va registrato se volete continuare ad utilizzarlo.
Rimanendo nella barra degli strumenti, vediamo cosa si può fare: i successivi quattro tasti cambiano la profondità di colore della connessione. Si può optare per la scelta monocromatica, a 16, 256, o 65.000 colori. È chiaro che maggiore è il numero di colori che desiderate, migliore è la resa su schermo, ma notevolmente superiore è anche il numero di informazioni che devono passare da una macchina all'altra, con il conseguente decadimento delle prestazioni. Il default è 16 colori: io consiglio, se avete almeno un PII e una ethernet a 10Mbit, di usare 256 colori.
C'è poi un tasto per la modalità a schermo intero e uno per congelare l'immagine. Il tasto con l'icona del mouse è quello che permette di assumere in toto il controllo del PC connesso: premendolo, infatti, muoverete il mouse dell'altro PC! Stupendo! Tra le altre cose che potete fare c'è la possibilità di rimuovere il wallpaper del PC remoto, modificare la sua risoluzione video, spegnerlo, ecc. ecc. Avete capito il perché di tante impostazioni di sicurezza sullo slave? Nel master le opzioni sono invece minime, ridotte alla dimensione e alla quantità di pacchetti scambiati sulla rete locale: ergo, non toccatele che è meglio.






  Ulead PhotoImpact 6.0
  Cartella Shareware\Ulead PhotoImpact 6.0
  URL: www.rekeo.it




Dopo la distribuzione del bellissimo Paint Shop Pro 7.00 del mese scorso, questa volta tocca a PhotoImpact 6.0 di Ulead, suo diretto ad altrettanto valido concorrente nel fotoritocco di immagini e creazione di grafica per il web. PI6 mette a disposizione degli utenti un ricco e potente kit di strumenti per chi desidera realizzare disegni, animazioni, rollover, ottimizzare le immagini da mettere sul proprio sito; a questo si aggiungono numerosi effetti di ritocco, elaborazione bidimensionale e vettoriale, filtri, riempimenti ed effetti speciali assortiti in quantità.
I requisiti di sistema sono un PC con sistema operativo Windows 9x, ME o 2000, un processore Pentium o analogo, 64 mega di RAM, una scheda video ed un monitor che supportino il True Color (24 bit), una cinquantina di mega sul disco durissimo, e poco altro. Sconsiglio, per esperienza personale, di utilizzare una risoluzione a 800x600 a caratteri grandi, pena la perdita di visibilità di alcune toolbar. L'installazione si svolge senza particolari patemi, grazie alla ormai familiare procedura di Windows Installer; potreste tuttavia trovarvi di fronte ad un messaggio di errore relativo a 'MSVCRT.DLL': se così dovesse essere, scegliete senza patemi la voce 'Ignore' e proseguite oltre. In fase di rimozione del programma si deve invece prestare maggiore attenzione: non rimuovete librerie dinamiche che vengono indicate come non più in uso, cancellando invece i file e le cartelle 'sola lettura' (mah...) contenuti in quella nella quale era installato PI6. Riavviate il PC quando vi viene chiesto di farlo, in modo da completare definitivamente la disinstallazione.
Una volta avviato il programma vi troverete di fronte all'area di lavoro, piuttosto affollata ed inizialmente disorientante: in alto, oltre ai soliti menu di gestione dei file, della clipboard, e di tutti gli altri i comandi, trovate anche due corpose toolbar per la gestione del proprio workspace: ci sono infatti bottoni per la personalizzazione della barra degli strumenti, per richiamare le opzioni, per collegare il programma allo scanner, alla macchina fotografica digitale, per zoomare sull'immagine, ecc. ecc.
Gli strumenti da disegno veri e propri si trovano, come già visto con Paint Shop Pro, sulla sinistra dello schermo: pennello, crop, inserimento di testo, fill, ecc. ecc. A destra ci sono invece i pannelli di lavoro del programma: il 'brush panel', con le opzioni e le specifiche del tool correntemente selezionato; il 'quick command panel' per velocizzare alcuni comandi, che possono essere richiamati con un colpo di clic del mouse; la 'EasyPalette', che mostra il ricchissimo campionario di effetti di riempimento, deformazione, illuminazione ecc. disponibili. Pensate, ce ne sono oltre ottanta! Per ognuno è disponibile una piccola thumbnail che mostra un'anteprima del risultato. Chiudono la rassegna dei componenti dell'area di lavoro la tavolozza dei colori (non molto comoda, per la verità) e i tasti per la modifica dei livelli cromatici, di luminosità e di contrasto.
Una breve scappata nelle opzioni del programma ('File\Preferences\General', o il tasto F6) ci consente di personalizzare PI6 a nostro piacimento. La voce PhotoImpact permette di impostare le unità di misura predefinite, i livelli di trasparenza, abilitare l'undo, specificare l'algoritmo di resample, caricare dei plug-in (disponibili online), ecc. Open&Save specifica quali tipi di immagine il programma deve gestire nativamente, oltre a definire i valori predefiniti per i formati .gif, .psd e .psp. L'ultima voce, System, permette di selezionare la directory temporanea di lavoro e la sua dimensione, quanta RAM allocare per ogni sessione di lavoro, registrare i file supportati (ben trentacinque), e impostare la gamma del monitor.

Ed eccovi una breve lista di quello che potrete realizzare con PhotoImpact 6.
Web Design: creazione di background trasparenti; ottimizzazione di immagini .jpg, .gif (anche animate), .png; preview istantanea nel browser predefinito; un avanzato slicer che genera automaticamente le tabelle HTML con le immagini 'sliced'; possibilità di salvare il proprio lavoro direttamente come codice HTML; aprire, manipolare ed aggiornare immagini dai siti web (lavorando online).
Fotoritocco e disegno a mano libera: gestione avanzata del testo con possibilità di formattazione separata per ogni singolo carattere (dimensione, font, stile, colore, spaziatura, ecc.); tool spline per un più semplice disegno delle curve; 'Object eraser', che consente di cancellare direttamente e con precisione singoli oggetti del documento corrente; 'Stamp Tool', per aggiungere velocemente delle piccole immagini ai propri lavori; possibilità di eseguire il grabbing dello schermo, o di una sua porzione (anche da altre applicazioni); conversione batch per cambiare rapidamente il formato di intere cartelle di immagini.
La Ulead punta moltissimo su Internet e sul lavoro online: la riprova più evidente è l'assenza assoluta del file di help, reperibile solo in rete, e solo utilizzando il programma Smart Download incluso con PI6. Con esso è possibile scaricare non solo la guida in linea, ma anche molti filtri e texture non immediatamente disponibili. La versione che qui trovate è in prova per trenta giorni, al termine dei quali smetterà di funzionare, a meno che non decidiate di acquistarla. Il rivenditore italiano è Rekeo, che potete contattare alla pagina web citata più sopra o ai seguenti recapiti:
Via Monte Sabotino 69 41100 Modena
Tel. 059.415641
Fax 059.415630
E-mail: info@rekeo.it






  Vypress Messenger 3.0
  Cartella Shareware\Vypress Messenger 3.0
  URL: www.winpopup.com




Questo programma può essere utilizzato per instant messaging in Internet (come ICQ), ma di fatto è l'ideale per scambiarsi messaggi e comunicazioni varie su rete locale. La motivazione che mi ha spinto ad includere un simile software nel Silver Disk è la rapida diffusione, nelle nostre case, delle LAN composte da due o al massimo 3 PC. Ormai l'hardware diventa obsoleto sempre più rapidamente, e quando si decide di aggiornare pesantemente il proprio computer (se non proprio cambiarlo), la vendita di quello vecchio diventa difficile, con un elevato margine di perdita rispetto alla spesa iniziale, al punto che molte persone (tra cui il sottoscritto) preferiscono tenersi il vecchio Celeron, comprarsi due schede ethernet e invitare gli amici ad una sana partita a Quake2 o a Re-Volt in rete. Se pensate che la comunicazione verbale sia ancora la forma più veloce e semplice per scambiarsi informazioni probabilmente non avete tutti i torti, ma pensate al caso (qual è il mio) di due computer in due stanze diverse agli angoli opposti della casa: si può sempre urlare 'mandami quel wad!' o 'non riesco a configurare il mouse, aspetta', ma dirselo via messaggino è più divertente!
Partiamo dal presupposto di avere una rete locale perfettamente funzionante (vedere istruzioni relative a Remote Control 1.7), tale per cui i PC della vostra LAN comunicano tra di loro senza problema alcuno. La seconda ipotesi per il funzionamento di questo programma è che il protocollo di connessione tra le due macchine sia il TCP/IP, ovverosia quello famoso perché utilizzato per Internet: ognuno deve conoscere il proprio indirizzo IP (specificato nei parametri della rete). L'installazione di Vypress Messanger è assolutamente standard (richiede anche un reboot al termine della copia dei file), e non richiede particolari attenzioni, a parte il fatto che deve essere eseguita su TUTTE le macchine in rete. Una volta fatto questo, nel gruppo Esecuzione Automatica verrà creato il collegamento a 'Vypress Messenger StartUp', che carica il software di comunicazione ad ogni avvio del PC, visibile per la piccola icona a forma di 'V' nel systray.
La schermata principale del programma si richiama cliccando col tasto sinistro del mouse sull'icona, ed è suddivisa in quattro zone: in alto si trova la consueta barra degli strumenti con le frecce a destra e sinistra per richiamare i messaggi ricevuti e spediti (una sorta di 'history'), il tasto 'X' per cancellare quello correntemente visualizzato, i comandi per gli appunti, l'address book e il tasto che richiama le opzioni; all'interno dell'area grigia vengono visualizzati i messaggi ricevuti; nell'area bianca si può invece digitare il testo da spedire. Tra le due zone si trova invece la barra degli indirizzi, che contiene il valore 'Broadcast' e gli indirizzi IP utilizzati più di recente. La funzione 'Broadcast' serve per mandare messaggi rivolti a tutte le persone collegate in rete locale, compreso il mittente.
Come mandare un messaggio? Aprite la schermata di Vypress, digitate una frase del tipo 'Vado a prendere il caffè', selezionate l'indirizzo del destinatario (se la vostra LAN è composta da soli due PC è più veloce selezionare 'Broadcast'), e premete il bottone 'Send Message' (o la scorciatoia da tastiera Alt+Invio). Per inviare anche un file insieme al messaggio cliccate col tasto destro nella finestra di composizione, e selezionate la voce 'Insert File'. Potete mandarlo come semplice testo o come allegato, a vostra discrezione.
Quando ricevete un messaggio noterete che, al posto della 'V' nel Systray, ci sarà un numero indicante i messaggi ricevuti e non letti fino a quel momento. È possibile configurare il programma in modo che ogni nuovo messaggio porti in primo piano la schermata che ne mostra il contenuto. Per far ciò è sufficiente cliccare col tasto destro sull'icona di VM e selezionare la voce 'Pop up on message receipt' (peraltro attivo di default).
Le opzioni sono suddivise in sette categorie: le più interessanti e quelle in cui è utile metterci mano riguardano:
User Information, in cui specificare il proprio nome e il nickname;
Interface, che permette di personalizzare l'interfaccia del programma e di abbellire la notifica dei messaggi con file .wav.
File Transfer, la più intrigante novità di questa nuova release, che permette di definire lo scambio di file tra utenti di VM. Qui si può decidere di non accettare attach, e specificare la cartella in cui vanno salvati una volta ricevuti.
Le rimanenti opzioni servono a modificare le impostazioni della comunicazione, come il protocollo, l'indirizzo di broadcast, ecc.: dovrebbe comunque funzionare tutto bene senza necessità di metterci mano. Come dicevo prima, il programma è pensato anche per la comunicazione in Internet, ed infatti è possibile controllare, ad intervalli regolari, le proprie caselle di posta elettronica.






  WinBoost 2001
  Cartella Shareware\WinBoost 2001
  URL: www.winboost.com




WinBoost 2001 è uno di quei programmi che restituisce agli utenti di Windows 9x il loro orgoglio. A che serve è presto detto: a modificare tante piccole impostazioni nel registry di sistema e ad aggiungere tante piccole "feature" che quei birbacchioni di Redmond hanno sì inserito nel sistema operativo, ma che per chissà quale motivo hanno preferito tenere nascoste. Per esempio, è noto che Windows ME è in grado di mostrare le icone delle immagini BMP sotto forma di piccole anteprime dell'immagine stessa, un po' meno che possono farlo anche Windows 95 e 98. Con questo programma, e un click sull'apposita opzione, le icone delle bitmap appariranno sotto forma di anteprime anche coi suddetti! Ed è soltanto un esempio piccolissimo, perché in realtà le cose che si possono personalizzare sono pressoché infinite.
Tutte le voci sono raccolte in undici pannelli che spaziano dalle impostazioni del desktop a quelle sulla sicurezza, passando attraverso le animazioni dei menu, alle cartelle da nascondere, agli effetti grafici da abilitare o disabilitare, alle descrizioni da associare ad applicazioni e dll, all'apertura delle cartelle direttamente dal prompt di MS/DOS, e via discorrendo... insomma, non potrei elencarle tutte visto che sono all'incirca un centinaio. Solo una raccomandazione: WinBoost 2001 è un programma espressamente rivolto agli utenti ESPERTI, per cui non pasticciate troppo con le sue impostazioni o potreste pentirvene amaramente. Il programma è tutto in Inglese, se non capite cosa voglia dire un'opzione, NON TOCCATELA, ne va (nella peggiore delle ipotesi) della stabilità del vostro sistema.
p.bes






  Window FX 1.01
  Cartella Shareware\WindowsFX 1.01
  URL: www.stardock.com




WindowFX è uno di quei bellissimi programmi nati per abbellire la GUI di Windows, e capaci di aggiungere alla finestropoli di Bill Gates tutti quei piccoli effetti speciali che i programmatori di Redmond non hanno pensato di includere. Menu trasparenti, ombre sfumate, applicazioni che lasciano intravedere le altre sono il dominio di questo programma. Per installarlo non ci vuole gran che, basta muoversi nella directory e lanciare il suo programma: WindowFX penserà a tutto il resto, andandosi poi a ficcare nel systray. Di lì, col tasto destro del mouse, potrete accedere a tutte le funzioni di questo software, che vi lasceranno letteralmente sbalorditi.
Il pannello Animations permette di ottenere finestre "a scomparsa" con Windows 2000, o, per tutte le altre versioni di Windows, un'animazione che sposta le finestre "figlie" direttamente al centro della finestra "generatrice". Alla voce "Menu Effects" è possibile ottenere menu trasparenti (con tanto di percentuale della loro visibilità - vi conviene assestarvi su valori non inferiori al 70%) e dotati di una simpatica ombra, mentre "Window Dragging" permette di rendere trasparenti le finestre quando le si sposta, esattamente come avviene con l'ormai celebre Enlightenment per Linux. Purtroppo sulla mia installazione di Windows 98 quest'opzione non ne ha proprio voluto sapere di andare, però voi potreste essere molto più fortunati. Alla voce "System" potrete decidere se attivare WindowFX all'avvio del computer oppure no, mentre la seconda impostazione serve a visualizzare o meno l'icona del programma accanto all'orologio. Il pannello "Shadows" permette di aggiungere le ombre alle finestre. C'è da dire che le ombre standard sono veramente brutte da vedere, ma che registrando WindowFX è possibile ottenere addirittura delle vere ombre calcolate in tempo reale con tanto di alpha blending. Edonismo! Il pannello "Transparency" permette di associare alle finestre di ogni singola applicazione un diverso grado di trasparenza, mentre "Desktop Icons" permette di rimuovere i colori di fondo dalle icone sul desktop: in questo modo esse risulteranno essere perfettamente scontornate e applicate all'immagine di fondo. "Maximize to set size", infine, permette di limitare le dimensioni delle finestre quando vengono portate "a pieno schermo". Quest'ultima opzione potrà sembrare perfettamente inutile ai più, ma diventa un toccasana quando si sviluppano alle alte risoluzioni immagini e pagine web pensate per girare a 800x600 o 1024x768 pixel: basterà limitare a uno di questi valori le finestre massimizzate, per ottenere una visione precisa di come sarà il nostro documento su monitor "meno abbienti", senza dover per questo cambiare la risoluzione attuale dello schermo e quindi ritrovarsi tutte le icone del desktop sparpagliate per tutto lo schermo.
p.bes






  Yamp 1.3
  Cartella Shareware\Yamp 1.3
  URL: www.softuarium.com




Se vi serve un programma capace di effettuare in modo veloce, semplice ed efficace l'encode di una serie di file wave in MP3, Yamp è proprio ciò che stavate cercando! Con pochi clic del mouse è possibile aggiungere (Files > Add) elementi a una lista di file Wave, suonarli per verificare che siano proprio i file che ci interessano, indi procedere alla loro conversione (pannello Encoder > Encode). Addirittura, se prevedete di sottoporre il programma a sessioni "pesanti" (del tipo: lancio l'encode e me ne vado a dormire, che forse domattina avrà finito), potete anche dire al programma di spegnere il computer una volta finito di svolgere il "lavoro" (Encoder > "Shut down computer when finished encoding"). Nella versione evaluation, tuttavia, vi verrà mostrato un reminder all'inizio e alla fine di ogni conversione (cosa che sparirà registrandosi per soli venti dollari).
Nel pannello Files sono presenti anche due comodi pulsantoni: CD Ripper e WAV Finder. Il primo serve a "tirare giù" da un CD-A (un comune cd musicale) le tracce originali e trasformarle in comodi file wave, il secondo invece serve a cercare i file wave a partire da una posizione tra le risorse del computer (ottimo quando "ho messo quei file da qualche parte su C, ma non ricordo esattamente dove"), mentre un'intera sezione è dedicata al "lavoro inverso": trasformare gli MP3 in file wave, in modo da poterli all'occorrenza incidere come tracce audio su un CD registrabile (bisogna avere un masterizzatore e un software di scrittura, ovviamente).
Nel pannello Options ci sono tutti i parametri con cui si possono modificare la frequenza di campionamento e il bitrate usato dal programma, i canali d'uscita (stereo, mono, o stereo miscelato), il sistema di codifica (CBR o VBR), e l'uso dei filtri per eliminare i disturbi sulle basse e alte frequenze. Infine, nel pannello Tagger sarà possibile inserire in un file MP3 le classiche informazioni che si possono leggere con i relativi player: nome dell'autore, titolo, album di provenienza, commenti, anno e genere. E' tutto.
p.bes


Torna in cima