U.S.S.
Defiant AMT-ERTL KIT N° 8255
- Prima parte -
di Riccardo Galli
Probabilmente
quello della Defiant della AMT-ERTL è uno dei kit più semplici
tra quelli delle navi stellari di Star Trek distribuiti in grande serie.
La scatola di montaggio è composta da una ventina di pezzi di cui
due che compongono il piedistallo, e sono del tutto assenti le parti trasparenti.
Detto ciò sembrerebbe di trovarsi di fronte ad un modellino semplice
da costruire ed adatto ai principianti, ma purtroppo non è così
e vedremo di seguito il perché.
I pochi pezzi che costituiscono la Defiant, sono stati stampati con una
qualità non eccelsa, gli incastri sono grossolani e le linee delle
pannellature dello scafo - stampate in rilievo - sono poco definite e molto
fragili, cioè facilmente deteriorabili dalla colla e dalla carta
abrasiva; inoltre il modello evidenzia qualche mancanza di particolari
rispetto al modellino originale usato in DS9.
Nonostante questa premessa, se ben realizzata, la Defiant fa la sua figura
e merita senza dubbio di diventare un classico, insieme alle varie Enterprise,
Voyager e via dicendo.
PIANI DI COSTRUZIONE
ASSEMBLAGGIO
A SECCO PRIMA DELL'INCOLLAGGIO
Dopo aver studiato
le istruzioni (molto semplici) proviamo ad assemblare lo scafo e i pezzi
che compongono i motori senza ancora usare la colla. Ci serviremo di nastro
adesivo di carta, per tenere in posizione i pezzi del vano motori n°7
- 8 e 9 - 10 e il deflettore di navigazione n° 4 allo scafo, dopodiché
sovrapporremo la parte superiore e la fisseremo con il nastro adesivo.
A
questo punto ci renderemo conto delle imperfezioni degli stampi e potremo
studiare come rimediarvi prima dell'incollaggio definitivo. I punti di
giunzione tra i vani coprimotori e lo scafo, così come il deflettore
anteriore sono molto imprecisi, e danno luogo a fessure piuttosto vistose
e non permettono alle due metà dello scafo di combaciare perfettamente.
La prima cosa da fare, sarà quella di ridimensionare leggermente
con il cutter e una lima le linguette d'incastro dei pezzi 7 - 8 - 9 -
10 e del deflettore n° 4 e ripassare i contorni di tali pezzi con carta
abrasiva fine.
Anche la parte posteriore - il pezzo n°11 - andrà montato prima
con il nastro adesivo, per farci accorgere che necessita di un certo assottigliamento
nella parte che deve incastrarsi nello scafo. Dopo aver provato ancora
una volta il tutto passiamo ora alla fase di incollaggio, rispettando l'ordine
di montaggio indicato nelle istruzioni da un numero progressivo in un quadrato
nero.
N.B. Dovendo incollare pezzi piuttosto grandi, la quantità di colla da usare potrebbe essere tale da traboccare dalle giunzioni e sporcarci le dita; fin qui niente di male, ma attenzione al contatto tra le mani sporche di colla e i vari pezzi del modello, potreste danneggiare irreparabilmente le sottili linee e nervature presenti un po' in tutta l'astronave. Nel caso che la colla fuoriesca, non cercate di toglierla quando è ancora fresca, ma aspettate che indurisca. Ricordo, infatti, che il tipo di colla usato per le plastiche stireniche dei kits di montaggio, reagisce chimicamente con questo materiale, alterandone la superficie.
PARTE INFERIORE
- FUSOLIERA
Dopo aver incollato
la torretta n° 16 alla parte superiore dello scafo, uniremo il deflettore
di navigazione n° 16 alla prominenza anteriore, e subito dopo, senza
aspettare che la colla indurisca, il pezzo della fusoliera inferiore n°
3. Seguendo l'ordine consigliato monteremo i pezzi n° 6 e 14 e successivamente,
allo scafo inferiore incolleremo i pezzi n° 10, 9, 8, 7 e 6 In pezzi
10,9,8,7, cioè quelli che costituiscono i motori hanno una linguetta
nel bordo inferiore e superiore che serve da incastro che come ho già
detto andrà ridimensionata (rimpicciolita) leggermente, sia in altezza,
in lunghezza e nello spessore, altrimenti non combacerà perfettamente
con le giunzioni dello scafo lasciando delle fessure molto larghe.
Consiglio
di montare i pezzi n° 17 nella parte anteriore dei motori solo dopo
averne rifinito il vano per non rischiare di rovinarli durante la successiva
rifinitura. Il pezzo di coda n°11 può essere anche montato quando
le due metà dello scafo sono unite. A questo punto passeremo ad
unire le due parti dello scafo. Durante questa operazione da eseguirsi
con rapidità per evitare che la colla si asciughi, dovremo usare
una grande quantità di nastro adesivo tutto attorno al modello,
tendendolo con forza cercando di evitare il più possibile la comparsa
di fessure.
La maggiore difficoltà incontrata nell'assemblare la Defiant è
dovuta proprio al lavoro necessario per ripristinare l'area di congiunzione
tra la zona motori e la parte superiore dello scafo; quindi non allarmatevi
se rimarrà una fessura molto larga, è "normale"
e vedremo poi come eliminarla. Il pezzo n° 5 andrà montato dopo
la verniciatura e dopo aver applicato le decals. Dopo averlo accuratamente
rifinito, monteremo il semplice piedistallo che ci tornerà utile
come supporto nella fase di verniciatura che vedremo nel prossimo numero.
STUCCATURA
E RIFINITURA SCAFO PRINCIPALE
Dopo circa
dodici ore, la colla si sarà indurita a sufficienza da permetterci
di passare alla fase di rifinitura dello scafo. Tolto il nastro adesivo,
nonostante tutti gli accorgimenti sicuramente ci sarà qualche fessura,
in particolare nelle linee di giunzione con lo scafo dei pezzi 4 - 7 -
8 - 9 - 10 e l'unica soluzione per ovviare a ciò è l'uso
dello stucco.
Inevitabilmente a causa di uno stampo troppo approssimativo nella parte
superiore nel punto di attacco tre la zona motori e lo scafo superiore,
ci troveremo di fronte ad una fessura di circa 1mm che andrà abbondantemente
stuccata (possibilmente con stucco epossidico Milliput), magari aiutandoci
riempiendola con un sottile pezzo di plasticard. A modello ultimato questa
zona dovrà apparire come un unico pezzo dal bordo arrotondato, così
come i bordi delle sezioni motori, che andranno leggermente smussati con
carta abrasiva. Quest'ultima andrà usata con attenzione, per evitare
di danneggiare le sottilissime linee dello scafo.
Per questo
modello ho utilizzato quasi esclusivamente un tipo di stucco vinilico della
Vallejo che non avevo mai provato. I risultati e la facilità d'uso
di questo prodotto sono tali che lo consiglio a tutti in sostituzione dello
stucco da modellismo più tradizionale in pasta da me descritto in
un articolo precedente. Quello vinilico non emana cattivo odore, si diluisce,
se necessario in acqua ed è molto indicato per essere applicato
in punti difficili, riuscendo a stenderlo anche con un piccolo pennello.
Infatti, stuccare le giunzioni delle paratie motori che sono più
infossate e non a filo dello scafo sarebbe stato un lavoro più difficile
senza questo tipo di stucco.
Dopo la prima applicazione passando la carta abrasiva (leggermente umida),
potrebbe essere necessario applicare nuovamente una piccola quantità
di stucco poiché durante l'indurimento diminuisce leggermente di
volume. Tale operazione però non ci farà perdere molto tempo
visto che questo prodotto si asciuga in un tempo molto rapido (un paio
d'ore per stare tranquilli).
Nel caso che sporchiate leggermente le linee delle pannellature con questo
materiale, niente paura, se è ancora fresco potete eliminarlo con
un dito umido o con uno straccetto; se si è già indurito,
basta grattarlo con le unghie. Non trascurate questa importante fase di
montaggio del vostro modellino, una rifinitura approssimativa e fatta in
fretta porterà a risultati mediocri e state pur tranquilli che tutti
i difetti verranno fuori dopo la verniciatura.
MATERIALI IMPIEGATI
PER LA COSTRUZIONE
- Colla per
plastiche stireniche in tubetto e liquida a pennello
- Un cutter
- Una limetta
- Carta abrasiva fine
- Nastro adesivo di carta (da disegno)
- Stucco vinilico Vallejo
- Stucco epossidico Milliput
Si conclude qui
la prima parte dell'articolo. Il mese prossimo scopriremo come colorare
il modellino, una fase molto importante per la sua buona riuscita. A presto!