STATI UNITI D' AMERICA Notizie generali Confederazione di stati, confinante a Nord col Canada, a Est e a Sud con l'atlantico, a Sud col Messico, a Ovest col Pacifico; superficie kmq 9.372.614; ab. 249.632.892. La capitale è Washington. La lingua ufficiale è l' inglese. La religione più diffusa è quella protestante, seguita dal cattolicesimo, da una forte minoranza ebrea, ma a causa della varietà di popolazione sono ugualmente varie le credenze praticate. L'unità monetaria è il dollaro USA. Gli Stati Uniti sono una repubblica presidenziale, confederazione di 50 stati e un distretto federale. Altri territori con cui sono stati instaurati legami particolari sono: Portorico, Guam le isole Samoa, le isole Vergini, le Marianne, le Marshall, le Caroline, Palau e altre isole dell' Oceano Pacifico (Wake, Howland, Baker, Jarvis ecc...). Orografia: Le due coste degli USA, sia quella atlantica che quella pacifica, non sono molto frastagliate, nella costa atlantica, ove si aprono le baie di Boston, di New York (con Long Island), Delaware, Chesapeake, Albermarle e Long, si protende la lunga penisola della Florida, con l'ampio golfo del Messico; nella costa del Pacifico, alta sul mare, dove sono la baia di San Francisco e di Long Beach, si protende, parallela alla costa, la lunga e stretta penisola di California (Bassa California, con la baia di Sebastian Vizcaino), che chiude il lungo Golfo di California (con le isole Angel de la Guardia e Tiburon). Morfologicamente gli Stati Uniti presentano dei grandi complessi strutturali; da Est a Ovest si possono distinguere il sistema appalacchiano, le Pianure Centrali, la fascia delle Montagne Rocciose, alternate ad altipiani e le catene costiere. Questa grande varietà di elementi porta come conseguenza anche una notevole varietà di caratteri climatici e vegetativi. Il sistema degli Appalacchi è costituito da una serie di rilievi di origine paleozoica, con la punta più alta nel monte Mitchell (2037 m.) e nelle Blue Ridge Mountains. Questi rilievi sono attraversati da valli fluviali longitudinali, la maggiore delle quali è detta Great Valley. Tra i monti e la fascia costiera si stende Piedmont, una fascia pedemontana che scende a gradini verso Est, solcata da fiumi con numerose cascate, la Falls line. La zona delle Grandi Pianure è costituita a Nord da sedimenti rocciosi che ricoprono lo zoccolo canadese, di origine quaternaria, ricca di sedimentazioni glaciali, con laghi morenici e vaste spianate. A Sud di trova una vasta pianura costiera, percorsa da corsi d'acqua, che si trasforma in zona acquitrinosa ricca di lagune man mano che ci si avvicina al mare; a Ovest si sale fino alle Montagne Rocciose, a Est una serie di altipiani ricchi d'acqua. La fascia montuosa costituisce un sistema derivante da molteplici corrugamenti, con un'intensa attività vulcanica, di cui si riscontra traccia nei geyser del Parco di Yellowstone; essa non raggiunge cime molto elevate, partendo in Alaska con i Monti delle Cascate (M.Raimei,m. 4390), che proseguono verso Sud, biforcandosi nelle Catene della Costa (M.Shasta, m.4393, continuati nei monti della Bassa California), e nella Sierra Nevada (col M. Whitney, m. 4418). A Est della Sierra Nevada si estende il vasto bacino montuoso detto Grande Bacino, ancora a Est i Monti Wahsatch, l' Altipiano di Utah e l' Altipiano del Colorado; poi prosegue, a Ovest la Catena delle Rocciose, che si arresta, per dare luogo a una regione mediana di tavolati che confina a Sud con la depressione del Missisipi e la vasta pianura alluvionale del Golfo del Messico, a Nord con la regione dei grandi laghi , che , a sua volta, confina con la catena orientale dei Monti Appalachi, lungo l'Atlantico, con la catena subordinata, verso Ovest, degli Allegheny (Black Dome, m. 2045). Idrografia: Versante Atlantico: Connecticut, Hudson, Delaware, Potomac, Neuss, Cape Fear; tutti questi fiumi scaturiscono dagli Appalachi; Versante Atlantico del Golfo del Messico: Suwannee, Flint, Alabama, pascayoula, Pearl, l'immenso bacino del Missisipi - Missouri (insieme ad un enorme quantità di affluenti); il Rio Grande do Norte (che segna in parte il confine con il Messico). Versante Pacifico: il Colorado (nel golfo di California), il Sacramento, il Columbia. Numerosi i laghi: anzitutto i 5 grandi laghi: Superiore, Michigan, Hurom, Erie e Ontario nella zona nord - orientale, presso il confine con il Canada; poi, in occidente, il lago Yellowstone, il Gran Lago Salato e i numerosi laghetti e laghi delle Rocciose: questi laghi occidentali sono estremamente piccoli, se confrontati con gli immensi laghi dell' Est. Il clima negli Stati Uniti varia secondo le regioni e l'altitudine: le pianure interne sono a clima continentale secco, le fasce della costa meridionale sono a clima tropicale o subtropicale (a SudEst ed a Est) o mediterraneo (a Ovest). Altre zone, al Nord, sono a clima temperato freddo. Alla varietà del clima corrisponde una diversità di formazioni vegetali, generalmente nell'area centrale si trovano steppe e praterie e le fasce forestali. Tipiche della Florida sono le aree palustri, le Everglades; nella regione delle Montagne Rocciose si passa dai pascoli alle foreste, alle steppe cespugliose. Nella zona meridionale vi sono ampie pianure desertiche. Economia Una serie di fattori legati alle condizioni storico-geografiche ha favorito l'incredibile sviluppo del paese: la disponibilità di uno spazio ricchissimo di risorse e la possibilità di usufruire di un enorme numero di pionieri che hanno colonizzato sempre nuove terre, all' insegna dell' individualismo più sfrenato e dell' arricchimento individuale. Attualmente gli USA sono la prima potenza mondiale per produzione industriale, energetica e mineraria. Il dominio sulle economie di altri paesi si esplica anche attraverso investimenti e filiali all' estero, sfruttando il sistema delle multinazionali, trust e holding. Dopo una fase di acuta recessione, il sistema economico americano sta riprendendo quota, contribuendo a spingere la ripresa del dollaro. Per quanto riguarda l'agricoltura, il terreno arato rappresenta il 20% dell'intera superficie ed è posto, per i 2/3, nella zona orientale, con produzione di mais, frumento, avena, orzo, riso, segale; intensa la coltivazione del cotone e del tabacco; produzione di frutta, concentrata soprattutto in California, le foreste, che forniscono una delle prime produzioni al mondo, alimentano un' importante industria del legno (mobili e carta); nella regione dei Grandi Laghi è fiorente l' allevamento del bestiame: suini, bovini, ovini, ecc... Enormi macelli sorgono a Chicago, Omaha, Milwaukee, ecc... Intensa è la pesca marittima. Enormi sono le ricchezze minerarie: giacimenti carboniferi ( nei M.Appalachi, nel Bacino Centrale, ecc.), petrolio con relativi, imponenti complessi industriali, grandi risorse idroelettriche, miniere di ferro, rame zinco, piombo, bauxite, oro, argento, molibdeno, manganese cromo, stagno, nichelio, uranio, zolfo, fosfati, potassa. Le industrie siderurgiche sono situate quasi esclusivamente nella zona orientale, dalla siderurgia sono alimentate infinite industrie meccaniche, le costruzioni ferroviarie, navali, ecc... Importantissima è l'industria tessile e dell' abbigliamento. Il grande sviluppo industriale è dovuto all' abbondanza di carbone e di ferro; le industrie possono, grosso modo, localizzarsi così: industrie tessili, concentrate nelle regioni di NordEst; industrie metallurgiche e meccaniche, in gran parte negli stati di Pennsylvania, Ohio, Illinois, Alabama, New York, New Jersey; industrie alimentari, specialmente nei grandi centri di produzione dei cereali e della carne. Molto fiorente è il settore aeronautico e aerospaziale, con la Boeing nei pressi di Seattle ; l'industria automobilistica è rappresentata principalmente dalla regione di Detroit e di Michigan. Da ricordare inoltre l'industria cinematografica, la più importante nel mondo, con sede a Hollywood. Per quanto riguarda la rete delle comunicazioni, il sistema dei Grandi Laghi forma una delle più imponenti reti navigabili interne con sviluppo di 4000 Km; gli Stati Uniti posseggono la più vasta rete ferroviaria del mondo (km 278245); la marina mercantile ha una stazza lorda di 100 e oltre t, con 6735 navi; i porti principali sono New Orleans, Houston, Baton Rouge, Filadelfia, New York, Los Angeles-Long Beach e i porti petroliferi nel Golfo del Messico. Storia L' anno di nascita degli Stati Uniti d' America è il 1775, in cui 13 colonie inglesi (Connecticut, Delaware, Georgia, Maryland, Massachussets, New Hampshire, New Jersey, North Carolina, Pennsylvania, Rhode Island, South Carolina, Virginia) si ribellarono alla madrepatria inglese, rifiutandosi di pagare i tributi imposti.Questi coloni erano in gran parte di origine anglosassone, e ad essi si erano poi aggiunti gruppi di francesi riformati. Di fronte all' immes'nso territorio da colonizzare o scoprire, questi coloni, cresciuti in un' atmosfera di reciproca tolleranza ideologica, nel culto dell' ottimismio, esaltati dalle idee illuministiche che arrivavano dall'Europa, ritennero di avere sufficienti ragioni per ottenere l' autonomia. Nel 1765 il Governo inglese volle imporre nuove tasssazioni (sui noli). I coloni americani protestarono ma il re e il Governo pensarono di usare le minaccie e in seguito la forza. Nel 1773, a Boston, un gruppo di persone, per protestare sulla nuova tassa sul tè, assaltò e distrusse un carico . L'Inghilterra iinviò truppe. I comitati "intercoloniari", che erano stati creati per lo scambio di notizie, di decisioni in comune, ecc., organizzarono per tutta risposta, un congresso a Philadelphia: in questo congresso (1774) emerse la figura di George Washington. Nel 1775, contro la minaccia armata inglese, Washington fu nominato capo degli eserciti americani. Alleati degli Americani, non certo per ragioni ideologiche ma per la speranza, vana, di vedere tramontare l' egemonia economica inglese, furono Francia, Olanda, Spagna e, in parte, la Russia . Nel 1776, nel pieno corso della guerra, venne votata la Dichiarazione dei diritti dell' uomo, che sanciva per tutti le libertà politiche, civili, di stampa, di culto, ecc., secondo i suggerimenti delle lotte massoniche, che avevano portato in America la parola dell' illuminismo e dell' egualitarismo europeo. La guerra venne decisa, a favore degli Americani, con la battaglia di Saratoga (1777), cui seguì un' altra vittoria, a Yorktown (1781). L' Inghilterra rinunziava (Pace di Versailles 3-9-1783) a ogni diritto sulle colonie. Gli stati vittoriosi non erano ben collegati fra loro, ma le divergenze vennero superate, nello spirito di leggi comuni (specialmente con la Costituzione di Filadelfia del 1781). Nasceva la Confederazione degli Stati Uniti d' America, il cui primo presidente fu, dal 1789, George Washington. Alla Confederazione aderirono via via gli altri Stati (ultimo l' Oklahoma nel 1780 ). La storia degli Stati Uniti, dopo la loro nascita, fu essenzialmente una storia di costruzione economica, di conquista dell' Ovest (lunghe e crudeli furono le guerre contro i Pellirosse che difendevano stenuamente la loro tera e la loro libertà); caratteristici dello spirito degli Americani furono fin dall' inizio un gran ottimismo, un grande senso pratico, una grande energia. Perciò essi riuscirono a costruire, dal XIX sec., enormi complessi industriali i quali tuttavia restavano pur sempre limitati agli Stati del NE, mentre quelli del S erano ad economia agricola (cereali e cotone). Il contrasto fra le due economie differenti si intreccio con ragioni ideologiche e umanitarie. Gli Stati del Sud consideravano la schiavitù dei neri come necessaria per le piantagioni, mentre gli Stati del Nord, per ragioni umanitarie ed economiche e specialmente per l' opera appassionata del presidente Lincoln, volevano la liberazione degli schiavi. Gli Stati del Sud attuarono una secessione dagli Stati del N e ciò portò ad una guerra (la Guerra di Secessione ) durata dal 1861 al 1865 e finita con la vittoria degli Stati del N. Gli schiavi neri vennero liberati: tuttavia le loro condizioni effettive, specialmente nel S, non migliorarono molto, anche perchè leggi razziste li tenevano e tengono in condizioni di inferiorità. Comunque dopo la guerra l' antagonismo fra N e S scomparve. L' unione fu restaurata e grande beneficio venne al paese dall' assorbimento, ormai compiuto, dell' intero territorio fra l' Atlantico e il Pacifico. La rete ferroviaria si moltiplicò; l’agricoltura fiorì grazie a distribuzioni gratuite di terre. Lo sfruttamento dei minerali portò a una enorme ricchezza industriale. Negli Stati Uniti si erano andati formando intanto due partiti, i repubblicani, più centralisti, e i democratici, sostenitori dell’autonomia dei vari Stati. Intanto gli Stati Uniti interveninano nelle questioni europee, perchè, seguendo la cosiddetta “dottrina di Monroe”, miravano a estromettere l’Europa dagli affari americani. Prima ne fece le spese la Spagna che, con la guerra (1898, perse l’imposizione del protettorato sugli staterelli dell’America centrale, gli Stati Uniti entrarono in pieno nella storia mondiale. Avuto il protettorato della zona dell’istmo di Panama, gli Stati Uniti scavarono il canale (1900-1914). Nel 1913 divenne presidente il democratico Wilson che, nel 1917 decise l’intervento a fianco degli alleati. Al congresso della pace, Wilson cercò di propugnare le idee pacifiste e umanitarie in cui credeva, ma non fu appoggiato dal Congresso statunitense, che decise di seguire ancora la tradizionale pilitica americana del non intervento, politica continuata dai successori. Ma sia subito dopo la guerra che nel 1929, scoppiarono crisi economiche profonde ( terribile quella del 1929- 1933 che provocò la disoccupazione di 20 milioni di persone, crisi dovuta a sovrapproduzione, alla caoticità dell’organizzazione industriale americana, ai dislivelli sociali, alle sfrenate speculazioni di borsa). La crisi fu risolta dal presidente democratico F. Roosvelt, eletto nel 1932 ( e poi nel 1936, 1940 1944), che cercò di attuare un piano di democrazia e di riorganizzazione sociale (il New Deal) e guidò dal 1941, dopo l’attacco giapponese, la nazione in guerra. Roosvelt moriva nel 1945, pochi giorni prima della resa della Germania, sostituito dal nuovo presidente Truman (che venne pio rieletto nel 1948). Alla fine della seconda guerra mondiale, gli Stati Uniti si trovarono fra i vincitori e con un prestigio enorme, prestigio, per altro, divso con l’U.R.S.S. Gli Stati Uniti trassero non pochi vantaggi dalla guerra ed ebbero poi la possibilità di controllare in gran parte la politica mondiale. Abbandonando la politica isolazionista nei confronti dell’Europa, gli Stati Uniti decisero l’intervento negli affari dell’Europa occidentale, intervento consistente nell’organizzazione di aiuti ai paesi devastati dalla guerra. Dopo il calmarsi della tensione con l’U.R.S.S., gli Stati Uniti diressero la politica del cosiddetto blocco occidentale orientandosi in funzione decisamente antisovietica. Nel 1952 fu eletto Presidente il generale Eisenhower, del partito repubblicano, e nel 1956 gli fu riconfermata la carica. Nel 1962 fu eletto J. F. Kennedy del partito democratico, che iniziò una politica di distensione internazionale e di riavvicinamento all’U.R.S.S. Dopo l’assasinio di Kennedy venne eletto presidente Johnson fautore di una energia politica di intervento in Asia. Nel 1969 Fu eletto Nixon e sia con il presidente Kennedy, sia con Johnson, sia con Nixon, il paese si era impegnato nella guerra del Vietnam, conclusasi nel 1973 con il ritiro delle truppe americane. Tutto ciò non impedì una distensione dei rapporti USA-URSS. A Nixon subentrò Ford, al quale nel 1977 succedette Carter. Dal 1981 al 1988 è stato presidente Reagan, sostituito dal suo vice presidente Bush. Nel 1991 si sono conclusi i negoziati con l’Urss riguardo la riduzione delle armi strategiche. Nonostante la vittoria nella guerra del Golfo contro L’Irak, i problemi interni rimanevano irrisolti e questo ha portato al declino della popolarità di Bush e alla sua sconfitta nella elezioni del 1992, vinte dal democratico Clinton, il quale ha cominciato ad affrontare le problematiche socialòi lasciate irrisolte, quando no aggravate, dai suoi predecessori. La conquista del West Poco dopo l' indipendenza, gli Stati Uniti riuscirono a raddoppiare il loro territorio occupando le terre lungo i margini del fiume Mississipi. Nel 1803, poi, gli Stati Uniti acquistarono dalla Francia Napoleonica il territorio della Luisiana, che rappresentava buona parte delle pianure centrali, e nel 1848 si annessero le regioni settentrionali del Messico. Nello stesso periodo iniziava l'occupazione dei territori occidentali, soprattutto dopo la scoperta dell' oro in California nel 1848. Oltre alla corsa all' oro, un fattore importante della conquista del West fu la legge dell' Homestead Act., che concedeva 65 ettari di terra ai coloni che si stabilivano sulle nuove terre e le coltivavano per almeno cinque anni. Ma quelle terre non erano disabitate. Erano degli indiani che le abitavano da sempre e che vennero combattuti dall' esercito e rinchiusi nelle riserve. Decisiva fu anche la costruzione, in tempi brevissimi, delle grandi linee ferroviarie. Nel 1869 era terminata la prima linea da costa a costa, che aggiungeva l' oceano Atlantico con il Pacifico. All' ottavo censimento, realizzato nel 1860 il territorio aveva ormai raggiunto l' estensione di 7,8 milioni di kmq e gli abitanti erano 31,5 milioni. Infine con l' acquisto, nel 1867, dell' Alaska appartenente alla Russia, gli Stati Uniti si avvicinarono ulteriormente alle loro attuali dimensioni. Nel 1890 la "conquisa del West" si potè considerare conclusa. Ordinamento politico L’ordinamento si basa sulla costituzione del 1787, alla quale si aggiunsero nel 1791 i dieci emendamenti del Bill of Rights. Il potere legislativo spetta al Seneto e alla Camera dei rappresentanti, che formano il Congresso, entrambi eletti con voto popolare diretto. Il potere esecutivo spetta al presidente, eletto per quattro anni, insieme al suo vice. Il potere giudiziario è riservato alla Corte Suprema, i cui membri sono nominati dal presidente, e ai tribunali federali. Il Congresso non può legiferare senza la controfirma di convalida del presidente; quest’ultimo non può fare leggi, ma ha diritto di veto, mentre la Corte Suprema può invalidare una legge. Il presidente nomina il suo gabinetto in totale libertà; nomina anche i capi degli uffici indipendenti, cui affida i compiti esecutivi. Periodicamente presenta al Congresso un rapporto sull’amministrazione dello Stato. Il presidente è eleggibile tra i cittadini americani di nascita di almeno 35 anni, residenti negli USA da almeno 14 anni, ed è rieleggibile; il Senato è composto da 100 membri eletti per 6 anni e rinnovabili per un terzo ogni 2 anni, il Senato è presieduto dal vicepresidente. I senatori devono avere almeno 30 anni ed essere citttadini americani da 9. La Camera ha 435 membri, eletti ogni 2 anno proporzionalmente al numero degli abitanti dei diversi Stati; e possono far parte i cittadini di 25 anni, americani da 7. Ogni Stato ha autonomia legislativa, amministrativa e giudiziaria, una propria Costituzione e un proprio Congresso. Insediamento L' insediamento umano è moplto legato al fenomeno dell' immigrazione, e a partire dal nucleo originario sulle sponde atlantiche, dove si stabilirono i primi pionieri anglosassoni, che ripropongono certi aspetti umani come l' organizzazione in piccoli centri, il paesaggio, la mentalità dei vecchi colonizzatori, creando il nucleo WASP (White Anglo-Saxon Protestant). A questi si sono aggiunte le migrazioni dall' Europa orientale e dai paesi mediterranei, oltre all' ammissione forzata della popolazione di colore, introdotta come schiava, alla comunità asiatica, composta in gran parte di Cinesi e Giapponesi. L' originale gruppo di Amerindi si è ridotto notevolmente a causa dello sterminio sistematico cui era sottoposto, sia per le malattie derivanti dalle degrade condizioni sociali in cui solitamente vive nelle riserve. Attualmente la popolazione si ripartisce principalmente nei centri urbani, soprattutto nella costa atlantica a nord di Washington e in California, nella regione di S. Francisco e nell' agglomerato urbano di Los Angeles. Religioni Negli Stati Uniti esistono circa 256 confessioni e raggruppamenti cristiani, per un complesso di 68.500.000 fedeli, nel 1968. La plurarità delle chiese delle chiese trova una spiegazione plausibile nell' individualismo tipico degli Americani; il cattolicesimo, tuttavia, è la comunità religiosa più forte: 46.864.910 fedeli in 153 diodesi, con 120.000 sacerdoti, 176.000 suore. Gli ortodossi sono 3.167.000, gli ebrei 6.000.000, buddisti 100.000, altre religioni o atei 70.000.000. I protestanti ascendevano nel 1955 a 58.450.000, adulti dai 14 anni in poi, e a circa 25.000.000 di età inferiore ai 14 anni. Le chiese statunitensi sono tutte uguali di fronte alla legge, in base al principio di separazione della Chiesa dallo Stato e della libertà di religione. Ciò spiega anche i periodi di forte ostilità che si ebbero negli Stati Uniti contro i cattolici : non ppochi affermavano che un cattolico non poteva essere un buon cittadino americano. Oggi però il cattolicesimo ha assunto un posto preminente nella vita americana ed i rapporti tra Stati Uniti e Santa Sede sono netamente migliorati. Letteratura La letteratura americana di lingua inglese è oggi considerata una letteratura particolare, perchè sorta in condizioni di ambiente e di spirito distinte da quelle nelle quali si sviluppò la letteratura della madrepatria. Il primo centro culturale della letteratura degli Stati Uniti fu Boston, fin verso il 750 con assoluto predominio, cui successe Filadelfia e quindi New York. Il capitano J. Smith è autore del primo libro propriamente americano ed è anche il primo scrittore di professione del Nuovo Mondo. Le pere più importanti dei secoli scorsi si basavano sulla scoperta e sulla passione religiosa. Durante e dopo la Rivoluzione, si ebbe una letteratura di carattere politico: di Washington si hanno discorsi, corrispondenze, entrate nella storia. Le ideologie della vita culturale americana nell’800 furono il trascendentalismo, un idealismo ottimista, che dominò fin verso il 1875. Al trascendentalismo seguì pragatismo, indirizzo filosofico che poneva il criterio della verità dei principi teorici nella loro portata utilitaria. Per quanto riguarda l’arte, la dipendenza dalla cultura europea è stata predominante, trovando spunti originali negli anni Cinquanta-Sessanta. Il campo in cui gli Stati Uniti hanno ottenuto i risultati più originali è sicuramente quello musicale, soprattutto nell’ambito della musica moderna, dove le radici di tutti i movimenti jazz in poi si possono trovare nella tradizione musicale nera. Musica Soltanto nel corrente secolo un agguerrito gruppo di musicisti statunitensi ha cercato di concentrare in opore d’arte l’espressione di uno stile americano. Questo desiderio, sotto forma di generici sentimenti patriottici e religiosi, aveva già avuto, dopo la rivoluzione, alcuni compositori di ballate, canzoni e arie nazionali a sfondo folcloristico. Verso il 1850, cominciando a diffondersi in America le pore italiane e le musiche strumentali tedesche del primo romanticismo, più vivo si manifesta il desiderio di una misica e di una scuola americana. Va inoltre notato che l’ambiente della diffusa forma musicale del jazz, avendo posto ormai salde radici nella sensibilita contemporanea come tendenza tipicamente rappresentativa dei nostri giorni, ha molto da vicino influenzato i compositori americani del’ultima generazione, e non può essere ignorato nell’orizzonte panoramico e informativo dell’attività moderna, sebbene gli stessi americani ortodossi mostrino di ripudiarlo. Di importanza capitale per lo sviluppo dei compositori americani della passata generazione sono state le orchestre sinfoniche, che attualmente sono più di mille. La musica ha una funzione di primo piano nelle scuole pubbliche e negli istituti di studi superiori. Oggi il musicista americano ha un ruolo importantenella generale corrente della musica internazionale.