L’AIDS Che cos’è un virus Il virus è un organismo così piccolo per cui è impossibile osservarlo con il microscopio ottico;per studiarlo c’è bisogno del microscopio elettronico.I virus sono costituiti da un involucro di proteine,lipidi e glucidi,che contengono un acido nucleico.Ogni virus è formato da acidi nucleici specifici.Un virus può riprodursi da solo,ma ha bisogno di una cellula su cui depositare l’acido nucleico.La cellula permette all’acido nucleo di riprodursi e invadere le altre cellule:questa invasione si chiama infezione. Moltiplicazione del virus dell’immunodeficienza Il virus dell’immunodeficienza umana (HIV),una volta entrato nell’organismo,si riproduce tramite un’enzima,la transcrittasi inversa,capace di produrre DNA partendo dall’ RNA,quando normalmente il processo è l’inverso.Quest’enzima svolge un ruolo chiave nel processo patogenetico dell’infezione, consen_ tendo la produzione del DNA che codifica le proteine virali a partire dalla molecola di RNA. Per gemmazione: Il virus dell’AIDS attacca una particolare proteina sulla superficie delle cellule bersaglio (fig.1).Le glucoproteine perforano la cellula liberando il contenuto virale(fig.2).La transcrittasi inversa genera una catena di DNA complementare all’RNA(fig.3).Il DNA adotta una forma circolare ed entra nel nucleo della cellula bersaglio (fig.4).La cellula duplica il DNA del virus insieme al suo DNA (fig.5).Sotto il controllo del DNA e dell’RNA prodotto da esso la cellula produce nuove proteine;alcune di esse sono proteine dell’AIDS(fig.6). Le proteine si assemblano nel nuovo virus dell’AIDS che passa nel corpo attraverso la membrana cellulare (fig.7).Il nuovo HIV trapassa la membrana e si dirige a compiere l’operazione su altre cellule (fig.8). Per scissione: Il virus dell’immmunodefici enza umana dà luogo a un ciclo riproduttivo all’interno delle cellule infettate che si chiude con la rottura delle cellule stesse (lisi). Il contagio AIDS Vi sono alcune condizioni che favoriscono il contagio: 1. Il virus per poter infettare un organismo deve penetrare all’interno delle cellule e,quindi,venire a contatto con il sangue del soggetto esposto. 2. Perché l’infezione si possa trasmettere da un soggetto all’altro è necessaria una quantità minima di virus che passi nell’organismo sano. 3. Il virus è principalmente contenuto nel sangue,nello sperma e nelle secrezioni vaginali,quindi attraverso rapporti sessuali le modalità di trasmissione del virus sono accertate. 4. Il contagio da virus HIV può verificarsi anche attraverso scambi di siringhe o accessori contaminati di tossicodipendenti e o sieropositivi. 5. Nelle trasfusioni di sangue può essere possibile il contagio poiché a volte non si fanno tutti gli esami necessari,ma oggi è quasi esclusa questa possibilità. 6. Può avvenire la trasmissione per via sanguigna durante la gravidanza (materno-fetale) o durante il parto e a volte con l’allattamento. 7. Esistono anche altre modalità di trasmissione che però non sono sicure: -è possibile , teoricamente , la trasmissione con baci profondi se un soggetto è siero-positivo -le zanzare e gli altri insetti,le piante o i fiori non trasmettono il virus perché non si infettano o comunque la quantità che le zanzare succhiano e poi trasmettono è troppo scarsa per contagiare un organismo. -non esistono rischi di infezione nella vita familiare o lavorativa persone siero-positive o malate di AIDS nè con l’uso di stoviglie,asciugamani o gabinetti. Storia evolutiva del virus HIV Il virus HIV si è diffuso nelle diverse aree geografiche con modalità diverse.Ad esempio,in alcuni paesi dell’Africa centrale e meridionale l’infezione si è sviluppata,interessando un’ampia parte della popolazione senza differenze tra i due sessi,in quanto il contagio si trasmette per via etero-sessuale.Negli USA e nell’Europa Occidentale,invece,la diffusione si è avuta,in fase iniziale,soprattutto con persone che avevano rapporti con altri partners omosessuali maschi e tra gli assuntori di droga per via endovenosa. Attualmente, anche in questi paesi , si sta diffondendo per via eterosessuale. Da quando la sindrome fu diagnosticata,nel giugno 1981,in cinque giovani omosessuali di Los Angeles,si è avuta una crescita costante di questa epidemia nel mondo.Le previsioni per l’Italia indicano un aumento della malattia conclamata,ma è ipotizzabile una certa riduzione del numero di nuovi contagiati.Alla fine del 1992 i casi mondiali segnalati di AIDS conclamata erano complessivamente 550.000 in 164 paesi diversi.Il numero delle persone portatrici del virus HIV è stimato in 10-12 milioni,com una previsione di 30-40 milioni di uomini,donne e bambini nell’anno 2000. La prevenzione da contagio dal virus HIV Þ Prevenzione della trasmissione sessuale Il virus può essere presente nello sperma e nelle secrezioni vaginali quindi è bene conoscere il proprio partner prima di iniziare una relazione sessuale ; è importante anche utilizzare il profilattico tutte le volte che si hanno dubbi Þ Prevenzione della trasmissione con il sangue Per prevenire il contagio è bene non drogarsi,non usare siringhe non più sterili o se non ne hai possibilità lascia prima la tua siringa vecchia nell’alcool per almeno 15 minuti. Þ Prevenzione della trasmissione materno- fetale Se hai avuto in passato un comportamento a rischio recati a fare il test e se risulterai siero-positiva ti consigliamo di evitare di concepire figli. Þ Prevenzione generale di persone a rischio Oltre a un corretto comportamento individuale,è importante la prevenzione generale.Nello schema è riportato il modello di intervento che coinvolge le istituzioni e le persone a rischio.