Amiga Life - Dal N. 105 al 107
Prendete uno dei vecchi numeri di Amiga Magazine, immergetelo in acqua calda a 90 gradi (così da eliminare i residui polverosi ormai fossili), ammorbidite il tutto con l'allegria morocuttiana di Enigma e con due scorze di limonosi membri AGI. Strofinate con cura e lasciate riposare il tutto per 30 giorni (di ritardo nell'uscita del numero 107). Svuotate la bacinella ed eliminate i sedimenti (tra cui Iurillo e il bravissimo Yure): avrete ottenuto Enigma Amiga Life!
Non si tratta di una facile alchimia, né dell'ultima ricetta di Suor Pettygermana, ma soltanto di un riuscitissimo esperimento editoriale. Sono saliti in molti sulla barca di Amiga Life, la cui tendenza al rosso l'accomuna alla nostrana Luna Rossa. Questa regata giornalistica, che speriamo proceda nel migliore dei modi, è partita con le migliori premesse: il meglio di Amiga Magazine e della comunità italiana, la sostanza di AGI e il contorno di Enigma. Distribuzione capillare in edicola. E, pensate, pagamento per i collaboratori!!
Introduzione
Amiga Life è
la prosecuzione dell'avventura editoriale di AGI, che da parecchi mesi gestisce
la rubrica Amiga di MicroComputer. Recentemente MC e Byte sono state acquisite
da Pluricom, che ha pensato bene di estendere la propria "offerta
d'informazione" aprendo una rivista Amiga. Il caso ha voluto che Enigma avesse
da pochissimo chiuso, offrendo al Marinacci l'occasione per acquisire la
testata, impadronendosi del nome, di una base minima di abbonati e di alcuni
collaboratori.
Dopo qualche esitazione, GR edizioni ha venduto la rivista di
Iurillo a Pluricom. Purtroppo i dettagli legali della acquisizione non sono
pubblici, quindi non è possibile sapere quanto è stato sborsato per la testata e
per saldare eventuali debiti... Di fatto, finalmente abbiamo un editore forte e
danaroso dietro ad una rivista Amiga che nasce sotto una stella diversa dalle
precedenti.
Il tono
E' stato necessario
attingere a piene mani dalle due testate. Abbiamo già in edicola una rivista
seria, professionale (basti un solo nome: Canali), ma anche vitale, dinamica, allegra.
Nel primo numero della rivista convivevano, quindi, toni diversi: a tratti una
precisione asettica da ragioniere in doppiopetto, a tratti tonalità scanzonate e
"alla buona". Si tratta di un problema di poco conto, in gran parte superato
dalle "inaspettate" capacità dirigenziali di Daniele Franza.
L'aspetto
Un rosso acceso,
come un fuoco inestinguibile pervade l'intera rivista, conferendole dinamismo e
vivacità e testimoniando il fervore di chi vi scrive (in gran parte membri della
pur-essa-rossa AGI). L'impaginatore, sicuramente stalinista, ha dimostrato una
netta prelidizione per i colori caldi, tutt'altro che delicati ma molto ben
accostati. Superato lo shock un primo comprensibile smarrimento, si apprezza
l'ottimo lavoro dei grafici di Pluricom, che hanno ben ritratto con quanta
vivacità e nel contempo serietà i redattori di EAL svolgano il proprio lavoro.
Ad impressionare favorevolmente contribuisce la copertina super-patinata nel
numero 107, un po' meno la monotonia dei caratteri (poco originali ma molto
leggibili).
Giusto, Ruocco dov'è?
Inutile
negarlo, Ruocco ci faceva sognare con le sue analisi
lungimiranti, con la scientificità delle sue previsioni e con uno stile
personalissimo e avvincente di alta qualità. Su Amiga Life Ruocco ha esordito
nei primi due numeri con un interessantissimo (ma purtroppo "riciclato")
articolo sul passato di Amiga dalla Hi-toro a Escom. Nel numero 107, di Ruocco
non v'è traccia. Non so quanto regolari saranno le sue apparizioni (fonti
accreditate lo danno per disperso su un isola deserta a curare la tesi),
e mi limito a sperare: gli Amighisti hanno davvero un gran bisogno
delle sue parole.
Comunque, rimango ottimista: lo staff di Amiga Life (in
particolare Altavilla e Innocenti) promette bene e continua a migliorare e, quando anche
quest'ultimo buco sarà coperto, avremo una rivista di qualità migliore dei
trascorsi di Amiga Magazine...
Ma quell'Enigma che ci sta a fare?
Un dubbio fondato condiviso da molti: di Enigma c'è poco in
Amiga Life. Non a caso, in copertina "Enigma" è scritto in piccolo e con un
carattere ed un colore alieno rispetto al rossissimo logo. Di Enigma rimangono
Bonomi, formalmente coordinatore dei redattori dai trascorsi "enigmatici",
Morocutti, Molducci.
Grande, grandissimo assente è Yure, al secolo Giorgio
Signori, profondo conoscitore della user perspective, ovvero delle
aspettative, gusti e necessità del pubblico amighista. E' questa la vera
mancanza di Amiga Life. Si sente il bisogno di quel qualcosa che soltanto
Giorgio riusciva a distillare e offrire attraverso le pagine di Enigma.
Sinceramente è davvero difficile esprimere queste mie opinioni personali
senza "farfugliare". Si tratta di una sensazione, un'intuizione difficilmente
esprimibile in termini chiari e concreti. Per comprendere i motivi di questa
assenza leggete l'intervista a Yure e a Daniele
Franza.
Conclusioni
Nonostante queste mancanze, il team di Amiga Life è estremamente completo e capace. La
rivista vanta un grande equilibrio, e migliora di numero in numero. Daniele
Franza, completamente nuovo in questo settore, ha dimostrato grandi capacità
direttive (seppur, secondo il mio parere, dovrebbe lasciarmi maggiori
possibilità di sperimentare soluzioni nuove... ;).
Enigma Amiga Life merita di
essere acquistata e, rara eccezione, vale esattamente quanto costa. (Un
consiglio: con la sola eccezione di EAL, leggete unicamente riviste on-line).
Contact: paulpetty@iname.com |